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Pietro Metastasio Ruggiero IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA QUARTA
Clotilde sola.
CLOT. |
Ah! non è ver: pur troppo La mia ragion mi dice Che amare un infedel, d’animo insano È visibile error, ma il dice in vano. Leon m’accende; e, sol ch’io n’oda il nome, Già mi palpita il cor. Veggo i miei torti: Come follia condanno ogni speranza Che s’offre lusinghiera al mio pensiero; Ma, folle o saggia, io l’amo sempre e spero.
Io non so nel mio martiro Se ragiono o se deliro; So che solo io mi consolo Con l’idea del caro ben: Che fatale è ben lo strale Che avvelena i giorni miei, Ma ch’io l’amo e ch’io morrei Nello svellerlo dal sen. (parte) |