Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Pietro Metastasio Romolo ed Ersilia IntraText CT - Lettura del testo |
ATTO SECONDO
SCENA PRIMA
Logge interne nella reggia, dalle quali veduta della porta Carmentale e della rupe Tarpea.
Ersilia sola.
ERS. |
Pur troppo è ver, (non giova Più celare a me stessa La debolezza mia!) no, più non sono L’austera Ersilia. È il primo Romolo ognor de’ miei pensieri; ognora Mi trovo, e non so come, Fra le labbra il suo nome. A me di lui Se alcun parla improvviso, Sento avvamparmi in viso; ov’ei s’appressi, Mi turbo, impallidisco, Mi confondo, ammutisco, e dubbio in seno Tra l’affanno e il piacer mi balza il core: Se questo amor non è, che cosa è amore? Giacché sì mal fin ora Ti difendesti, Ersilia, Non cimentarti più. Fuggi, e fuggendo Serba almen la tua gloria; Ché la fuga in amor pure è vittoria. |