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Pietro Metastasio Romolo ed Ersilia IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA QUINTA
Valeria sola.
VAL. |
Per chi piangi, o Valeria? Ah, questo pianto Partecipe ti rende (si leva) Dell’altrui reità! Rammenta al fine D’Acronte i falli, i torti tuoi. Risveglia La tua virtù, scordati un empio... Oh Dio! Sparger così d’oblio L’ardor che un’alma ha per gran tempo accesa, È difficile, è dura, è lunga impresa.
Un istante al cor talora Basta sol per farsi amante; Ma non basta un solo istante Per uscir di servitù. L’augellin dal visco uscito Sente il visco fra le piume; Sente i lacci del costume Una languida virtù. (parte) |