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Pietro Metastasio Achille in Sciro IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA TERZA
Deidamia e detti.
DEID. |
Achille, ah! dove vai? Fermati, Achille! (Achille si rivolge, vede Deidamia, e s'arrestano entrambi guardandosi attentamente senza parlare) |
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ULI. |
(Or sì ch'io mi sgomento!) (avendo lasciato Achille) |
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ARC. |
(E la gloria e l'amore ecco a cimento). |
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DEID. |
Barbaro! è dunque vero? (con passione, ma senza sdegno) Dunque lasciar mi vuoi? |
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ULI. |
(piano ad Achille) |
(Se a lei rispondi, |
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Sei vinto). |
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ACH. |
(ad Ulisse) (Tacerò). |
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DEID. |
Questa, o crudele, Questa bella mercede Serbavi a tanto amore? Alma sì atroce Celò quel dolce aspetto? Andate adesso, Credule amanti! alle promesse altrui Date pur fé! Quel traditor poc'anzi Mi giurava costanza: in un momento Tutto pose in oblio; Parte, mi lascia, e senza dirmi addio. |
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ACH. |
Ah! |
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ARC. |
(Non resiste). |
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DEID. |
E qual cagion ti rese Mio nemico in un punto? Io che ti feci? Misera me! di qual delitto è pena Quest'odio tuo? |
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ACH. |
No, principessa... |
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ULI. |
Achille! |
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ACH. |
Due soli accenti. (ad Ulisse) |
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ULI. |
(Aimè!) |
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ACH. |
No, principessa, Non son, qual tu mi chiami, Traditore o nemico. Eterna fede Giurai: la serberò. Legge d'onore Mi toglie a te; ma tornerò più degno De'cari affetti tuoi. S'io parto e taccio, Odio non è né sdegno, Ma timore e pietà: pietà del tuo Troppo vivo dolor; tema del mio Valor poco sicuro. Uno previdi; Non mi fidai dell'altro. Io so che m'ami, Cara, più di te stessa; io sento... |
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ULI. |
Achille! |
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ACH. |
Eccomi! |
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ARC. |
(E pur non viene). |
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ACH. |
Io sento in petto... |
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DEID. |
Non più: troppo, lo veggo, Troppo trascorsi. Al grande amor perdona I miei trasporti. È ver: se stesso Achille Deve alla Grecia, al mondo Ed alle glorie sue. Va; non pretendo D'interromperne il corso: avrai seguaci Gli affetti, i voti miei. Ma, già ch'io deggio Restar senza di te, sia meno atroce, Sia men sùbito il colpo. Abbia la mia Vacillante virtù tempo a raccorre Le forze sue. Chiedo un sol giorno; e poi Vattene in pace. Ah! non si niega a' rei Tanto spazio a morir; temer degg'io Ch'abbia a negarsi a me? |
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ARC. |
(Se un giorno ottiene, Tutto otterrà). |
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DEID. |
Pensi? non parli? e fisse Tieni le luci al suol? |
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ACH. |
Che dici, Ulisse? (ad Ulisse, quasi con timore) |
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ULI. |
Che, signor di te stesso, Puoi partir, puoi restar; che a me non lice Premer più questo suolo; Che a venir ti risolva, o parto solo. |
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ACH. |
(Che angustia!) |
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DEID. |
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ACH. |
Io resterei, Ma... udisti? |
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ULI. |
E ben, risolvi. |
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ACH. |
Io verrei teco, Ma... vedi? (accennandogli Deidamia) |
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DEID. |
Eh! già comprendo: Già di partir scegliesti. Va, ingrato! Addio! (mostrando partire) |
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ACH. |
(seguendola) |
Ferma, Deidamia! |
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ULI. |
Intendo: Hai la dimora eletta. Resta, imbelle! io ti lascio. (mostrando partire) |
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ACH. |
Ulisse, aspetta! |
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DEID. |
Che vuoi? |
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ULI. |
Che brami? |
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ACH. |
A compiacerti... (a Deidamia, poi da sé) (Oh stelle! È debolezza). (ad Ulisse) A seguitarti (Oh numi! È crudeltà). Sì, ma la gloria esige... No, l'amor mio non soffre... Oh gloria! oh amore! |
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ARC. |
(È dubbio ancor chi vincerà quel core). |
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DEID. |
E ben, giacché ti costa Sì picciola pietà pena sì grande, Più non la chiedo. Or da te voglio un dono Che è più degno di te. Parti; ma prima Quel glorioso acciaro Immergi in questo sen. L'opra pietosa Giova ad entrambi. Ad avvezzarti, Achille, Tu cominci alle stragi; io fuggo almeno Un più lungo morir. Tu lieto vai Senza aver chi t'arresti; io son contenta Che quella destra amata, Arbitra di mia sorte Se vita mi niegò, mi dia la morte. (piange) |
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ARC. |
(Io cederei). |
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DEID. |
L'ultimo dono... |
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ACH. |
Ah! taci; Ah! non pianger, mia vita. Ulisse, ormai L'opporsi è tirannia. |
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ULI. |
Lo veggo. |
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ACH. |
Al fine Non chiede che un sol giorno. Un giorno solo Ben puoi donarmi. |
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ULI. |
Oh! questo no. Men vado D'Achille a' duci argivi Le glorie a raccontar. Da me sapranno Qual nobile sudor le macchie indegne Lavi del nome suo; quai scuse illustri Fa degli ozi di Sciro Già la tua spada; e di qual serie augusta Va per te di trofei la fama onusta. |
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ACH. |
Ma valor non si perde... |
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ULI. |
Eh! di valore Più non parlar. Spoglia quell'armi; a Pirra Non sarian che d'impaccio. (ai detti mordaci di Ulisse, Achille si turba, s'accende e sdegnasi per gradi) Olà! rendete La gonna al nostro eroe. Riposi ormai, Ché sotto l'elmo ha già sudato assai. |
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ARC. |
(Vuol destarlo, e lo punge). |
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ACH. |
Io Pirra! Oh dèi! La gonna a me! (ad Ulisse) |
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ULI. |
No? D'animo virile Desti gran prova in ver. Non sei capace Di vincere un affetto. |
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ACH. |
Ah! meglio impara A conoscere Achille. Andiam! (risoluto) |
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DEID. |
Mi lasci? |
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ACH. |
Sì! |
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DEID. |
Come! |
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ACH. |
All'onor mio È funesto il restar; Deidamia, addio. |
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(Achille parte risoluto ed ascende il ponte della nave, dove poi s'arresta. Ulisse ed Arcade il van seguendo: Deidamia rimane alcun tempo immobile) |
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ARC. |
(Sentì lo sprone). |
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ULI. |
(E pur non son sicuro). |
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DEID. |
Ah, perfido! ah, spergiuro! Barbaro! traditor! Parti? E son questi Gli ultimi tuoi congedi? Ove s'intese Tirannia più crudel? Va, scellerato! Va pur, fuggi da me: l'ira de' numi Non fuggirai. Se v'è giustizia in cielo, Se v'è pietà, congiureranno a gara Tutti, tutti a punirti. Ombra seguace, Presente ovunque sei, Vedrò le mie vendette. Io già le godo Immaginando; i fulmini ti veggo Già balenar d'intorno...! Ah! no, fermate, Vindici dèi. Di tanto error se alcuno Forza è che paghi il fio, Risparmiate quel cor; ferite il mio. S'egli ha un'alma sì fiera, S'ei non è più qual era, io son qual fui: Per lui vivea; voglio morir per lui. (sviene sopra un sasso) |
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ACH. |
Lasciami! (ad Ulisse) |
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ULI. |
Dove corri? |
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ACH. |
A Deidamia in aiuto. |
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ULI. |
Ah! dunque... |
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ACH. |
E speri Ch'io l'abbandoni in questo stato? |
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ULI. |
È questa Di valore una prova. |
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ACH. |
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Prove di crudeltà, non di valore. Scostati, Ulisse! (si fa strada con impeto e corre a Deidamia) |
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ARC. |
(Ha trionfato Amore). |
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ACH. |
Principessa! ben mio! sentimi! Oh numi! L'infelice non ode. Apri le luci, Guardami: Achille è teco. |
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ULI. |
Arcade, il tempo Di sperar più vittoria ora non parmi. Cediamo il campo: adopreremo altr'armi. (parte con Arcade, non veduto da Achille) |
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