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Pietro Metastasio Semiramide IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA OTTAVA
Orti pensili.
Scitalce e Sibari
SCIT. |
Come! e tu non ravvisi Semiramide in Nino? A me la scopre Il girar de’ suoi sguardi Placidi al moto, il favellar, la voce, La fronte, il labbro, e l’una e l’altra gota Facile ad arrossir; ma, più d’ogni altro, Il cor, che al noto aspetto Subito torna a palpitarmi in petto. |
SIB. |
(Dèi, la conobbe). Ah no. Se fosse tale Al germano Mirteo nota sarebbe. |
SCIT. |
No; ché bambino ei crebbe Nella reggia de’ Battri. |
SIB. |
In Asia ognuno La crede estinta. |
SCIT. |
Ah, più d’ogni altro, amico, Io crederlo dovrei. Tutto fu vero Quanto svelasti a me. Nel luogo andai Destinato da lei; venne l’infida; Meco fuggì; ma poi Non lungi dalla reggia L’insidie ritrovai. Cinto d’armati V’era il rivale... |
SIB. |
E il conoscesti? (con timore) |
SCIT. |
Almeno Potrei sfogarmi in lui. |
SIB. |
(Torniamo a respirar: non sa ch’io fui). Ma da tanti nemici Chi ti salvò? |
SCIT. |
Fra l’ombre Del bosco e della notte Mi dileguai; ma prima Del Nilo in su la sponda L’empia trafissi e la balzai nell’onda. |
SIB. |
Aimè! |
SCIT. |
Da quel momento Pace non so trovar. Sempre ho su gli occhi, Sempre il tuo foglio, il mio schernito foco, La sponda, il fiume, il tradimento, il loco. |
SIB. |
Il foglio mio! Forse lo serbi? |
SCIT. |
Il serbo Per gloria tua, per mia difesa. |
SIB. |
Ah, pensa Alla mia sicurezza. È qui Mirteo: Potria per la germana Vendicarsi con me. |
SCIT. |
Va pur sicuro: A tutti il celerò. Ma corrisponda Alla mia la tua fé: non dir che Idreno In Egitto mi finsi. |
SIB. |
Io tel prometto. Addio. (Torbido è il mare, il tempo è nero: Bisogna in tanto rischio un gran nocchiero). (parte) |