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Pietro Metastasio
Semiramide

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SCENA NONA

 

Scitalce, Tamiri, indi Semiramide

 

SCIT.

Chi sa? Forse il desio

Ingannar mi potrebbe. Al re si vada;

Si ritorni a veder... (in atto di partire)

TAM.

Dove, Scitalce?

SCIT.

Al monarca d’Assiria.

TAM.

Egli s’appressa:

Fermati.

SCIT.

(Oh Dio! Che dubitarne? È dessa). (vedendo Semiramide)

TAM.

Signor, brama Scitalce

Teco parlar.

SEMIR.

(Vorrà scoprirsi). Altrove

Piacciati, o principessa,

Portare il piè: tutta agli accenti suoi

Lascia la libertà.

TAM.

Parto. (S’ei m’ami

Scorgi... Chiedi...)

SEMIR.

(Va pur: so quel che brami). (Tamiri parte)

(Siam soli; or parlerà).

SCIT.

(Partì Tamiri;

Or con me si palesa).

SEMIR.

(Il rossor lo ritarda).

SCIT.

(Teme quel cor fallace).

SEMIR.

(Tace e mi guarda!)

SCIT.

(Ancor mi guarda e tace!)

SEMIR.

Principe, tu non parli?

Impallidisci, avvampi, e sei confuso?

SCIT.

Signor, nel tuo sembiante

Una donna incostante,

Che in Egitto adorai,

Veder mi parve e mi turbò la mente:

Quella crudel mi figurai presente.

SEMIR.

Tanto simile a Nino

Era dunque colei?

SCIT.

Simile tanto,

Che sotto un’altra spoglia

Quell’infida direi che in te si annida.

SEMIR.

Se fu simile a me, non era infida.

SCIT.

Ah! menzognera, ingrata... (alterato)

SEMIR.

Olà! Scitalce

Così meco ragiona?

SCIT.

Io m’ingannai: perdona (si ricompone)

Uno sfogo innocente;

Quella crudel mi figurai presente.

SEMIR.

Pur, se avessi presente

Allo sguardo colei, come al pensiero,

Forse, chi sa? non ti vedrei sì fiero.

SCIT.

(Quale audacia! Comprenda

Al fin ch’io non la curo). Ah, se tu vuoi,

Questo mio core oppresso

Felice tornerà.

SEMIR.

(Si scopre adesso).

Libero parla.

SCIT.

Oh Dio!

Troppo ardito sarei.

SEMIR.

La tema è vana:

Parla; di me ti puoi fidar.

SCIT.

Vorrei

Pietosa a’ miei martìri,

Mercé del tuo favor, render Tamiri.

SEMIR.

(Oh ingrato! oh disleale!)

SCIT.

Ella è il mio foco;

Adoro il suo sembiante...

SEMIR.

Non più. (Fingiam). Ti compatisco amante.

A parlar con Tamiri,

Ogni tua brama a secondar m’appresto.

SCIT.

Torna appunto Tamiri: il tempo è questo.

SEMIR.

(Oh importuno ritorno!)

SCIT.

Or dir le puoi

Ch’è l’amor mio, ch’è il mio tormento estremo.

SEMIR.

Allontanati e taci. (Io fingo e fremo). (Scitalce si ritira indietro)

 

 

 




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