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Pietro Metastasio Semiramide IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA NONA
Anfiteatro con cancelli chiusi da’ lati, e trono da una parte.
Semiramide con guardie e popolo, Sibari ed Ircano
IRC. |
A forza io passerò: vuo’ del cimento Trovarmi a parte anch’io. |
SEMIR. |
Così partisti? Qual mai ragion sopra una man pretendi, Che ricusasti? |
IRC. |
Io ricusai la morte: Avvelenato il nappo Sibari avea. Fu suo consiglio ancora La tentata rapina. Egli è l’autore D’ogni mio fallo. |
SIB. |
Ah, mentitor! |
IRC. |
Su gli occhi Del tuo re questo acciar... (in atto di ferirlo) |
SEMIR. |
Non più: per ora Non voglio esaminar qual sia l’indegno. Olà: si dia della battaglia il segno.
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(Mentre Semiramide va sul trono, Ircano si ritira da un lato in faccia a lei. Sibari resta alla sinistra del trono. Suonano le trombe, s’aprono i cancelli, dal destro de’ quali viene Mirteo, e dall’opposto Scitalce, ambedue senza spada, senza cimiero e senza manto) |