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Pietro Metastasio
Siroe

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SCENA DODICESIMA

 

Laodice e detti.

 

LAOD.

Eccomi a’ cenni tuoi.

COS.

Siroe, m’ascolta.

Questa è l’ultima volta

Che offro uno scampo. Abbi Laodice e il trono,

Se vuoi parlar; ma, se tacer pretendi,

In carcere crudel la morte attendi.

Resti Idaspe in mia vece. A lui confida

L’autor del fallo. In libertà ti lascio

Pochi momenti: in tuo favor gli adopra.

Ma, se il fulmine poi cader vedrai,

La colpa è tua, che trattener nol sai.

 

Tu di pietà mi spogli,

Tu dèsti il mio furor;

Tu solo, o traditor,

Mi fai tiranno.

Non dirmi, no, spietato.

È il tuo crudel desio,

Ingrato! e non son io

Che ti condanno. (parte)

 

 

 




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