Indice: Generale - Opera | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Pietro Metastasio Siroe IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA SECONDA
Laodice e detto.
LAOD. |
Mio re, che fai? Freme alla reggia intorno Un sedizioso stuol, che Siroe chiede. |
COS. |
L’avrà, l’avrà. Già d’un mio fido al braccio La sua morte è commessa, e forse adesso Per le aperte ferite Fugge l’anima rea. Così gliel rendo. |
LAOD. |
Misera me, che intendo! E che facesti mai! |
COS. |
Che feci? Io vendicai L’offesa maestà, l’amore offeso, I tuoi torti ed i miei. |
LAOD. |
Ah, che ingannato sei! Sospendi il cenno. Nell’amor tuo giammai Il prence non t’offese; io t’ingannai. |
COS. |
Che dici! |
LAOD. |
Amore in vano Chiesi da Siroe, e il suo disprezzo volli Con l’accusa punir. |
COS. |
Tu ancor tradirmi? |
LAOD. |
Sì, Cosroe, ecco la rea: Questa s’uccida, e l’innocente viva. |
COS. |
Innocente chi vuol la morte mia? Viva chi t’innamora? È reo di fellonia; È reo perché ti piace, e vuo’ che mora. |
LAOD. |
La vita d’un tuo figlio è sì gran dono, Ch’io temeraria sono, Se spero d’ottenerlo! A che giovate, Sembianze sfortunate? Se placarti non sanno, Mai non m’amasti, e fu l’amore inganno. |
COS. |
Pur troppo, anima ingrata, io t’adorai. Fin della Persia al trono Sollevarti volea; né tutto ho detto. Ho mille cure in petto, Ti conosco infedele; E pur, chi ’l crederia? nell’alma io sento Che sei gran parte ancor del mio tormento. |
LAOD. |
Dunque alle mie preghiere Cedi, o signor. Sia salvo il prence, e poi Uccidimi, se vuoi. Sarò felice Se il mio sangue potrà... |
COS. |
Parti, Laodice. Chiedendo la sua vita, Colpa gli accresci, e il tuo pregar m’irrìta.
|
LAOD. |
Se il caro figlio Vede in periglio, Diventa umana La tigre ircana; E lo difende Dal cacciator. Più fiero core Del tuo non vidi; Non senti amore, La prole uccidi; Empio ti rende Cieco furor. (parte) |