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Pietro Metastasio Temistocle IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA SESTA
Serse, poi Rossane con un foglio.
SER. |
Dove il mio duce, il mio Temistocle dov’è? D’un re che l’ama Non si nieghi agli amplessi. |
ROSS. |
Io vengo, o Serse, Su l’orme tue. |
SER. |
(Che incontro!) |
ROSS. |
Odimi; e questa Sia pur l’ultima volta. |
SER. |
Io so, Rossane, So che hai sdegno con me; so che vendetta Minacciarmi vorrai... |
ROSS. |
Sì, vendicarmi Io voglio, è ver: son troppo offesa. Ascolta La vendetta qual sia. Serse, è in periglio La tua vita, il tuo scettro. In questo foglio Un disegno sì rio Leggi, previeni, e ti conserva. Addio. (gli dà il foglio, e vuol partire) |
SER. |
Sentimi, principessa: Lascia che almen del generoso dono... |
ROSS. |
Basta così: già vendicata io sono.
È dolce vendetta D’un’anima offesa Il farsi difesa Di chi l’oltraggiò. È gioia perfetta, Che il cor mi ristora Di quanti fin ora Tormenti provò. (parte) |