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Pietro Metastasio Temistocle IntraText CT - Lettura del testo |
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Signor, non mi difendo: è ver, son reo, E d’error senza frutto. Udii che, inteso La dea di Cipro a immaginar, compose Da molte belle una beltà perfetta Greco pittor. M’assicurò, mi piacque, Mi sedusse l’esempio. Anch’io sperai, Le sparse raccogliendo Virtù de’ prischi eroi, di tua grand’alma Formar l’idea nelle mie carte. I fasti Perciò d’Atene e Roma Scorsi, ma in van. Nel cominciar dell’opra Veggo l’error. Non so trovar, fra tanti E di Roma e d’Atene illustri figli, Virtù fin or che a tue virtù somigli.
Mai non sarà felice, Se i pregi tuoi vuol dir, Lo sconsigliato ardir D’un labbro audace. Quel che di te si dice Tanto non può spiegar, Che giunga ad uguagliar Quel che si tace. |
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