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Pietro Metastasio Il trionfo di Clelia IntraText CT - Lettura del testo |
SCENA NONA
Orazio, e poi Tarquinio
ORA. |
Che più pensar? La libertà di Roma Viva su i nostri acciari, o sia sepolta Sotto illustri ruine. (in atto di partire) |
TARQ. |
Orazio, ascolta. |
ORA. |
Che vuoi? (guardandolo con fierezza) |
TARQ. |
Teco parlar. |
ORA. |
Fra noi con l’armi Si parla sol. (in atto di partire) |
TARQ. |
Sentimi. |
ORA. |
No. (come sopra) |
TARQ. |
Di pace Un vantaggioso patto Vengo a propor. |
ORA. |
Tu! |
TARQ. |
Sì. |
ORA. |
Parla; ma troppo Della mia sofferenza Non abusarti. |
TARQ. |
(Addormentar vogl’io La vigilanza sua). |
ORA. |
Parla. |
TARQ. |
Possiamo, Sol che tu voglia, all’ire nostre imporre Un lieto fine. |
ORA. |
E come? |
TARQ. |
Odimi, e frena I tuoi sdegni frattanto. In te, si renda Ragione al vero, han fabbricato i numi Un cittadino invitto, Un eroe generoso; e son tue cure Sol la gloria e la patria. In me (pur troppo Tu conosci i Tarquinii) han gli altri affetti Un tirannico impero. Io Clelia adoro... |
ORA. |
Che! |
TARQ. |
Non turbarti ancora. Io Clelia adoro, Roma è l’idolo tuo. Se quella è mia, Libera è questa. Un picciol fuoco estingui Tu nel tuo seno; io cederò del trono L’ambizioso onore. Contentiam tu la gloria, ed io l’amore. |
(Dèi, qual proposta!) |
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(Al colpo Attonito rimase). E ben? |
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Ma... come? Tu... Porsenna... Larissa... |
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Arbitro io sono De’ dritti miei. Risolvi pur. |
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Ma prima È necessario... Io deggio... |
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Orazio, intendo: Son uomini gli eroi. D’un molle affetto, Lo so, trionferai; Ma déi pugnar. Fin che la pugna dura, Ti lascio in libertà. Resta, e sovvienti Che di Roma il destino Sol dipende da te. Sarà, qual vuoi, O libera o in catene. (Or che immerso è ne’ dubbi, oprar conviene). (parte) |