24-grond | gross-salvo | sangu-zuppi
         grassetto = Testo principale
     Capitologrigio = Testo di commento

2002 tes| cattivo, che quell'uomo forte sanguigno e violento mandava verso 2003 tes| aveva i piedi tutti piagati, sanguinanti. Io gli mettevo le calze, 2004 tes| soffrire. Pochi, al mondo, sanno piangere così. Ebbene, signore, 2005 tes| accennando allo sfregio, sapendo di farmi male:~ ~- Te ne 2006 tes| come un uomo. Pareva che sapesse già tutta la vita, che soffrisse 2007 tes| di farmi male, perché mi sapevano vile.~ ~Mi alzai, me ne 2008 tes| barili, tra quei mucchi di sapone, lui così fine, quasi diafano, 2009 | Sarai 2010 | sarei 2011 tes| vinoso. Ma s'accorse dello sbaglio e seguitò a discendere. 2012 tes| potuto far altro... M'ha sbattuto per terra; poi s'è gettato 2013 tes| settimana, la moglie lo scacciava, senza pietà. Per due o 2014 tes| Dare qualche schiaffo? Scagliare qualche calamaio? Brandire 2015 tes| afferrò un bicchiere e lo scagliò contro l'avversario. Il 2016 tes| rivedono, si abbracciano, si scambiano le solite domande e le solite 2017 tes| infelicità senza speranza e senza scampo come la mia?~ ~Dopo quella 2018 tes| era troppo divulgata, lo scandalo era troppo grave, la signora 2019 tes| mio, quel povero braccio scarno, così esile che quasi non 2020 tes| pensiero unico, veramente, mi scavava il cervello; ma l'ansia 2021 tes| Volete tutte le piccole scene, tutti i piccoli fatti, 2022 tes| Gli aghi, gli aghi, le schegge di legno, i pezzi di vetro, 2023 tes| ora scoppia di gelosia.~ ~Scherzarono, mi burlarono. Doberti e 2024 tes| i terrori della mia vita schiava, io provai tutte le angosce 2025 tes| vogliono, possono farli schiavi? Si può dunque togliere 2026 tes| incominciò allora la mia schiavitù.~ ~Io non potevo avere verso 2027 tes| perché non siete mai stato schiavo.~ ~Ebbi, all'ufficio, minute 2028 ded| metodo sta in questa formula schietta: - Bisogna studiare gli 2029 tes| A ventotto anni, mi si schiudeva nell'anima all'improvviso 2030 ded| dieci ore di séguito e a sciabolare in corsa il vento aveva 2031 tes| quell'immensa gioia nella mia sciagura, io caddi in ginocchio come 2032 tes| come il dietro di certe scimmie, sapete?, nei serragli. 2033 tes| dall'angolo dell'occhio una scintilla.~ ~La memoria del passato 2034 tes| una lettera a Ginevra per sciogliermi dalla promessa? Sì, io scrissi 2035 tes| una lettera a Ginevra, per sconcludere il matrimonio; io, io la 2036 tes| la mia porta, con uomini sconosciuti. Io non giunsi a fare quel 2037 tes| inaspettato, mi stupì e mi sconvolse. Già da alcuni giorni Wanzer 2038 tes| strappare un'elemosina.~ ~Scopersi, per caso, che certe sere 2039 tes| tanti abissi che io aveva scoperti dentro di me, quello rimaneva 2040 tes| dopo mi annunziò di avere scoperto un luogo piacevolissimo, 2041 tes| hanno raggiunto l'unico scopo della loro vita quotidiana. 2042 tes| è Episcopo, qui, che ora scoppia di gelosia.~ ~Scherzarono, 2043 tes| sotto il letto, sentendomi scoppiare il cuore al pensiero di 2044 tes| nausea, tenuto desto dagli scoppii delle sue bestemmie e dal 2045 tes| ufficio potesse giungere a scoprire il mio segreto. Usavo una 2046 tes| una lucidità prodigiosa, scoprirne tutte le tracce, indovinarne 2047 tes| e Ciro mi faceva lume. E scoprivamo allora quel gran corpo deforme 2048 tes| piangere un poco. Vedete come scorrono le mie lacrime? In tanti 2049 tes| La voce di Ginevra! Mi scossi; mi avvidi che anche Ciro 2050 tes| rispondi!~ ~Non rispondeva. Si scostò da me, andò verso il suo 2051 tes| Tieni! - gridò la madre. - Screanzato!~ ~Lo schiaffo risonò forte.~ ~- 2052 ded| finale rinnovazione.~ ~Fu scritto a Roma nel gennaio del 1891, 2053 tes| una drogheria, curvo su lo scrittoio a lavorar di conti, affannato 2054 ded| tutte le mie facoltà di scrittore si fossero oscurate, indebolite, 2055 ded| irritante esercizio della scrittura. Alcune settimane plumbee 2056 tes| mattina alla sera; feci lo scritturale, feci il galoppino, feci 2057 ded| nessuna instigazione valeva a scuotermi dall'inerzia pesante e triste 2058 tes| intravidi un paio di occhiali scuri, di quelli cerchiati da 2059 tes| disse qualche parola di scusa. Mi riaccompagnò a casa, 2060 tes| giovane corpulento, dormiva sdraiato su i sacchi, inerte; e le 2061 tes| certe scale strette umide e sdrucciolevoli come quelle di una cisterna, 2062 | seco 2063 tes| XXI, 7,8.~ ~ ~ Judica me secundum justitiam tuam.~ ~ ~ ~ PSALM, 2064 tes| qualcuno fosse venuto a sedersi accanto a me e avesse attaccato 2065 tes| dato un attimo di gioia. Sedevamo l'uno in contro all'altro, 2066 tes| lunga tavola intorno a cui sedevano tutti quegli uomini già 2067 tes| morto.~ ~È morto. Sono già sedici giorni che è morto. E io 2068 tes| predellino, e le due donne sedute davanti a me, con le ginocchia 2069 tes| cose imprevedute, piena di seduzioni nuove. È vestita semplicemente, 2070 tes| pranzo non lo vidi. Il giorno seguente non lo vidi.~ ~Eravamo a 2071 tes| tristezza!~ ~Nei giorni seguenti, non lo vidi. La sera del 2072 tes| tutta l'esistenza.~ ~Io lo seguii dovunque egli volle; lo 2073 tes| seco; pretese che io lo seguissi.~ ~Per molto tempo, andammo 2074 tes| burlarono. Doberti e Ginevra seguitarono ad andare avanti, a ridere 2075 tes| bocca. Camminando, i due seguitavano a discorrere di voluttà 2076 tes| accertarmi di non essere seguìto; entrai in un altro caffè, 2077 ded| restare in sella dieci ore di séguito e a sciabolare in corsa 2078 tes| tacque. M'accorsi ch'egli seguiva con uno sguardo attento 2079 tes| resta qui, di schianto, sul selciato.»~ ~Ma egli non cadde; seguitò 2080 ded| cavalleggere abituato a restare in sella dieci ore di séguito e a 2081 tes| calmo e sicuro, che la fa sembrare intangibile.~ ~Wanzer grida:~ ~- 2082 tes| che io gli feci. Dovetti sembrargli un morente, tenuto ancóra 2083 tes| Quanto io vi descrivo deve sembrarvi necessariamente assurdo, 2084 tes| quei cardinali galanti che seminavano figli in tutte le case di 2085 ded| metodo, esattezza di analisi, semplicità di stile.~ ~Tutto il metodo 2086 tes| una sedia, una corona di semprevivi con un nastro nero, che 2087 tes| cominciavano a diventarmi sensibili. Il mio pensiero fisso era 2088 ded| occupato alla lettura, la mia sensibilità era straordinariamente vigilante 2089 tes| mangiava un frutto, con quella sensualità provocante ch'ella metteva 2090 tes| nelle branche del vizio e si sente divorare e si vede perduto 2091 tes| poco a poco da quell'uomo, sentendo da per tutto intorno a me 2092 tes| stato sociale, dei legami sentimentali che vi avvincono a lei e 2093 tes| qualunque sia la grandezza dei sentimenti da cui derivano. Io avevo 2094 tes| la mia compassione, per sentirsi una volta consolare da un 2095 tes| ritornare, d'essere uccisa. L'ho sentita io che diceva a Maria di 2096 tes| Voi non la vedete, ma la sentite muovere confusamente. E 2097 ded| di un tal verbo? Quanti sentono la necessità di rinnovarsi? 2098 | senz' 2099 ded| da cui tante diversità ci separano, e come sia più difficile 2100 tes| indefinitamente lontana, separata da me per un intervallo 2101 tes| dubbia, verdognola, quasi sepolcrale: indimenticabile. Ho tutto 2102 tes| tolsi. E, certo, egli fu seppellito così, come un poverello. 2103 ded| A Matilde Serao~ ~ ~ ~Illustre signora, 2104 tes| una notte di marzo, tutta serena, quasi tiepida. Salii per 2105 tes| ascoltava, certe volte, seria, con gli occhi gravi, come 2106 tes| presentò a casa. Io feci, serio:~ ~- Oh, siete voi?~ ~E 2107 tes| certe scimmie, sapete?, nei serragli. E vidi quelle due pupille 2108 tes| pena stridere i suoi denti serrati.~ ~Quando fummo nella nostra 2109 tes| una chiave girata in una serratura. Rimasi impietrito, nell' 2110 tes| tempo in compagnia di una serva, nella cucina.~ ~Io lo misi 2111 tes| una cicatrice ma un bollo servile, un segno vergognoso e visibilissimo, 2112 tes| che una specie di basso servitore. Battista era meno infelice 2113 ded| del lavoro. Uscito dalla servitù militare, io durai fatica 2114 tes| signore: era una cameriera, serviva una mensa d'impiegati.~ ~ 2115 tes| tutte le fatiche, a tutti i servizi più vili e più minuti; per 2116 tes| l'aperta brutalità del sesso?~ ~Questo io vidi, guardandola; 2117 tes| farsi amare!~ ~Era di settembre: mi ricordo. Erano di quelle 2118 tes| umiliarlo, mostrargli un viso severo, rivolgergli una parola 2119 tes| spaventevole. E una mano mi sfiora, prende il piatto davanti 2120 ded| stanza un poco lugubre, io sfogliavo alcune raccolte di note: 2121 tes| e m'accusava della sua sfortuna; e poi, se aveva perduto, 2122 tes| oblio. Mangiavo a pena, sforzandomi, provando un disgusto crescente 2123 tes| aveva vent'anni. Mi sono sforzato sempre inutilmente di rivederla, 2124 tes| chi è quest'uomo che t'ha sfregiato?~ ~Ma riabbassò gli occhi, 2125 tes| mi disse, accennando allo sfregio, sapendo di farmi male:~ ~- 2126 tes| l'amore, ma un desiderio sfrenato di piacere e d'egoismo. 2127 tes| il senso della realtà mi sfuggiva. Mi pareva d'essere circondato 2128 tes| poggiavo i piedi. Fu uno sgarbo; è vero?~ ~Uscii, mi rimisi 2129 tes| ansava; e la candela gli sgocciolava su la mano malferma.~ ~Quella 2130 tes| agonia d'una bestia male sgozzata. Io ebbi la visione del 2131 tes| quella voce: rauca, stridula, sibilante, rotta da soffocazioni d' 2132 ded| fede nella loro forza e sicurezza nella loro sincerità?~ ~ 2133 | sieno 2134 tes| fatti non sono nulla, non significano nulla. C'è qualche cosa 2135 tes| Che hai fatto?~ ~- Via, sii tranquillo, Ciro - pregai, 2136 tes| in una di queste cantine silenziose? I bevitori sono solitarii, 2137 tes| semplice nome di donna, tre sillabe sonore aprono d'innanzi 2138 ded| nobile filosofo e il pittore simbolico Marius de Maria avevamo 2139 tes| due «giovani di spirito» simularono un interrogatorio. Il dialogo 2140 tes| non erano più la vita, ma simulavano la vita. Perfino la mia 2141 tes| accorto di nulla? Rispondetemi sinceramente, caro signore; rispondetemi.~ ~ 2142 tes| braccia; e così, da vicino, singhiozzava e cercava di raccontare 2143 tes| e i suoi gridi e i suoi singulti improvvisi nella notte, 2144 tes| diritta, acutissima, splendeva sinistramente, con una intensità incredibile. 2145 tes| inginocchiai davanti a lui per slacciargli le scarpe; e m'indugiai 2146 tes| la sensala già pronta a slanciarsi, dissi sùbito:~ ~- È stato 2147 tes| prima, l'agitazione, la smania interna come di chi vuol 2148 tes| inquietudine vaga spuntò da quello smarrimento; e l'inquietudine crebbe, 2149 tes| mi pareva come di avere smarrita la mia personalità; talvolta, 2150 tes| si gonfia d'una tenerezza smisurata. Non reggo più. Le domando, 2151 tes| avvoltolato in una pozzanghera, smunto, disfatto, con una faccia 2152 tes| prima...~ ~Rimirò Ginevra, socchiudendo un poco le palpebre, con 2153 tes| sua umanità, del suo stato sociale, dei legami sentimentali 2154 tes| nessuna bassezza, pur di soddisfare la sua sete atroce. Una 2155 tes| lire. Te le renderò.~ ~Ci soffermammo. Io gli misi le cinque lire 2156 tes| nella memoria! Salendo, mi soffermavo quasi ad ogni gradino; perché 2157 tes| qualche patimento, abbiamo sofferta una stessa ingiuria, abbiamo 2158 tes| qualche cosa di simile al soffio ardente e impuro che passava 2159 tes| ci giunse, a traverso il soffitto; e poi un altro grido, più 2160 tes| avevo paura; non potevo soffocare la mia paura. Sentivo sopra 2161 tes| immensità di cose dolorose, soffocate, che si mescolavano; e tutto 2162 tes| o tre bicchierini.~ ~Si soffocava, in quel caffè. L'atto del 2163 tes| fra i singhiozzi che lo soffocavano, fra le lacrime che gli 2164 tes| stridula, sibilante, rotta da soffocazioni d'odio così furiose che 2165 tes| sapesse già tutta la vita, che soffrisse tutte le sofferenze. La 2166 tes| sorvegliata la vostra anima?~ ~Voi soffrite. La vostra sofferenza vi 2167 tes| successore? - Spesso io soffrivo della sua presenza, acutamente; 2168 tes| sguardo le bestie quando soffrono. Un misto di ribrezzo e 2169 tes| promessi?~ ~Ella ride e soggiunge:~ ~- Ecco mia sorella. Venga 2170 tes| Non ne parliamo più.~ ~Soggiunsi, dopo un poco:~ ~- Mi dispiace, 2171 tes| feci io. - Ma Efrati sogna.~ ~Doberti scoppiò in una 2172 tes| qualche cosa di poetico, sognare un avvenire. Continuamente 2173 tes| dolce la vita, come avevo sognato, come avrei voluto. La povera 2174 tes| quando muore l'estate. Io sognavo sempre sempre di lui, di 2175 tes| tra la gente, quasi in un solco d'impurità. Mi parve che 2176 tes| Già; da tre giorni. Non ho soldi, io. A casa, nessuno mi 2177 tes| deliquio... Voi sapete; - la solita scena... E io, che aspettavo 2178 tes| silenziose? I bevitori sono solitarii, hanno la faccia stanca, 2179 tes| nella nostra camera, io gli sollevai la testa con l'atto più 2180 tes| pareva di non poter più sollevare.~ ~- Papà, papà - ruppe 2181 tes| mi parve quasi che avesse sollevata una maschera, tanto mutò 2182 tes| carezzevole, quasi lascivo, somigliando un poco a quello di Ginevra. 2183 ded| suscitare un brivido non somigliante ad alcun altro. E quella 2184 tes| al quale doveva poi tanto somigliare negli ultimi momenti il 2185 tes| Perché Ginevra in realtà somigliava quasi fedelmente alla figura 2186 tes| impietosirla: non la mia muta sommessione, non la mia muta adorazione, 2187 tes| gente era per le strade. Due sonatori, flauto e chitarra, sonavano 2188 tes| demenza? Fu l'atto di un sonnambulo? Veramente, non so.~ ~Andai 2189 tes| condizione. Ella aveva una voce sonora, il gesto risoluto, uno 2190 tes| nome di donna, tre sillabe sonore aprono d'innanzi a voi un 2191 tes| inquietudine del futuro è sopita. Non c'è che l'ora presente; 2192 tes| dovessi morire! Se dovessi sopravvivere a lungo, in un manicomio, 2193 tes| volta mi pareva di sentir sorgere a poco a poco questo inconoscibile 2194 tes| e imprecando, finché non sorgeva a una svolta un'ombra che 2195 tes| fatti, io non ho mai potuto sorprendere negli occhi di lei, quando 2196 tes| insiste:~ ~- Ma come qua? Che sorpresa!~ ~- Qua per vederla.~ ~- 2197 tes| Ella ripeteva a tutti, sorridendo:~ ~- A rivederci! A rivederci!~ ~ 2198 tes| stava rivolto verso di me sorridente, con un sorriso continuo 2199 tes| occhi addosso e continuava a sorridere inesplicabilmente. Ciro 2200 tes| tacevano. I più timidi gli sorridevano, lo accarezzavano. Che aveva 2201 tes| qualche cosa, ad ogni puntura sorridevo con una contrazione sempre 2202 tes| avevi ancóra detto niente?~ ~Sorridiamo, imbarazzati, confusi, stupiti 2203 tes| intorno, luccicavano; molti sorrisi luccicavano.~ ~Ho il ricordo 2204 tes| su la fine del desinare, sorse una discussione tra Wanzer 2205 tes| quella sera fu decisa la mia sorte. Da chi mi veniva dunque 2206 tes| guardato dentro? Avete mai sorvegliata la vostra anima?~ ~Voi soffrite. 2207 tes| spaventoso. Continuamente lo sorvegliavo, quasi direi mi ci affacciavo, 2208 tes| profondo che pareva una sospensione della vita. Non capitava 2209 tes| tre ammonizioni; poi fui sospeso dall'impiego; poi fui destituito, 2210 tes| Mi guardava, inquieto, sospettoso.~ ~- E tu che hai? - mi 2211 tes| ricadere sul guanciale, con un sospiro. Poi chiuse gli occhi, per 2212 tes| entrasse?» Non so come feci a sostenere la povera creatura, a portarla 2213 tes| quantità di cautele, di sotterfugi, di pretesti, di bugie, 2214 tes| vedono a pena, sono tanto sottili che a pena a pena si vedono. 2215 tes| dura. - M'ero io dunque sottomesso a un'altra tirannia? Giulio 2216 tes| Non ebbi più volontà. Mi sottomisi pienamente, senza proteste. 2217 tes| si arresta, si ritrae, si sottrae; vi lascia ansioso, deluso, 2218 tes| le mani, ella mi gridò, sottraendosi:~ ~- Non m'annoiare. Basta!~ ~ 2219 tes| assoluta, in cui ero, di sottrarmi al potere di quell'uomo.~ ~ 2220 tes| irregolarità gravissime e d'una sottrazione di valori alla Tesoreria 2221 tes| Dominava tutti, dentro; soverchiava tutti; non soffriva contradizioni. 2222 tes| scoteva i vetri; e Ciro spalancava gli occhi, poi li richiudeva.~ ~- 2223 tes| dopo qualche minuto, me li spalancò in viso. E disse, con un 2224 tes| tenerezza e di bontà, tesori da spandere, inesauribili; pensate, 2225 tes| pallido, con la faccia sparsa di pustole rossastre. Salutò 2226 tes| berlina.~ ~E la notizia si sparse. Fu, per i miei compagni 2227 tes| di tutto un essere che spasima nel bisogno implacabile 2228 tes| del suo corpo nel letto, spaventevoli; e le sue lacrime, le sue 2229 tes| appariva fra tanti il più spaventoso. Continuamente lo sorvegliavo, 2230 tes| deformata, che pareva quasi spellata, rossa come il dietro di 2231 ded| di forza si attenuò e si spense?~ ~La mattina dopo, mi misi 2232 tes| la scala i lumi erano già spenti. Ma io vedevo nel buio una 2233 tes| bottega di merceria, a mie spese; e con quel piccolo commercio 2234 tes| folla, in mezzo a quello spettacolo confuso, vedendo davanti 2235 tes| e il bicchiere venne a spezzarsi su la mia fronte, qui, dove 2236 tes| qualche anno. Era stato spiccato contro di lui un mandato 2237 tes| dalla cicatrice. E non vi so spiegare il gran turbamento che m' 2238 tes| questi fatti? C'è bisogno di spiegarveli? Vi paiono strani, forse? 2239 tes| volete dunque che io vi spieghi il mio pensiero?~ ~Ah, i 2240 tes| quattro anelli alle dita, uno spillo alla cravatta, una catena 2241 tes| legno, i pezzi di vetro, gli spini velenosi... Se mi ci ficcassero 2242 tes| ora mi dava una piccola spinta, ora mi tirava per un bottone 2243 tes| io, io stesso, prima di spirare, li chiuderò.~ ~Vedete la 2244 tes| gialla, diritta, acutissima, splendeva sinistramente, con una intensità 2245 tes| con le tendine rosse che splendevano illuminate da dentro, egli 2246 tes| tu ti riposi. Vuoi che ti spogli? Hai la febbre. Farò venire 2247 tes| venire il medico. Ora ti spoglio io, piano piano. Vuoi?~ ~ 2248 tes| circa due mesi dopo gli sponsali), me presente, ella ebbe 2249 ded| assistito a un più alto e più spontaneo miracolo dell'intelligenza: 2250 tes| noi. Ginevra si rallegrava sporgendosi, volgendosi, dicendo ogni 2251 tes| da una rete, enormi, che sporgevano da una faccia rossastra 2252 tes| che questo. Uno di noi la sposa... per conto degli altri.~ ~ 2253 tes| Nel vano della finestra si sprofondava l'azzurro; le rondini volavano 2254 ded| malessere indefinibile nel quale spuntavano e si dissolvevano di continuo 2255 tes| un fiore impreveduto che spunti in cima a uno stecco.~ ~ 2256 tes| poco, una inquietudine vaga spuntò da quello smarrimento; e 2257 tes| il campanello si mise a squillare furiosamente. Una voce irata 2258 tes| un tratto, il campanello squillò.~ ~Ci guardammo, io e mio 2259 tes| che per il terrore mi si staccassero le ossa, alle giunture; 2260 tes| riprese:~ ~- L'ho incontrato stamani. M'ha riconosciuta sùbito. 2261 tes| solitarii, hanno la faccia stanca, si reggono una tempia con 2262 tes| altro. Amen.~ ~ ~ ~Siamo stanchi, mio caro signore: io, di 2263 | stando 2264 tes| bene?» E mi ricordo che, standole vicino, sentendomi invadere 2265 tes| egli ora la cercava per le stanze. Impossibilità assoluta 2266 | Starà 2267 tes| io per lunghe ore dovevo starne lontano; io non potevo coprirlo 2268 | stavano 2269 tes| portate le valigie alla stazione?~ ~Un altro mi disse:~ ~- 2270 tes| che spunti in cima a uno stecco.~ ~Un altro avvenimento, 2271 tes| immensità d'aria, guardare le stelle, ascoltare il rumore dell' 2272 tes| scala buia, e i fiammiferi stentavano ad accendersi, mi sentivo 2273 tes| quel gonfiore si aprivano a stento due pupille lacrimose, infinitamente 2274 tes| a te che alla madre.~ ~E stese la mano per accarezzargli 2275 | stia 2276 tes| questo in me, in me che voi stimate pusillanime e abietto e 2277 tes| non ci sono su la terra stranieri.~ ~Ahimè, il suo cuore è 2278 tes| ascoltavo con un'attenzione straordinaria. Mi ricordo che allora mi 2279 tes| compagni; fece progressi straordinarii. Aveva l'intelligenza negli 2280 tes| facilità con cui mi avrebbe strappato un capello.~ ~E io non ero 2281 ded| risveglio repentino d'uno strato della memoria ma dal segreto 2282 tes| altro grido, più lungo, più straziante ancóra, che io riconobbi, 2283 tes| particolarissimo di ferire e di straziare col riso, tutte queste cose 2284 tes| Quante volte quel pensiero mi straziò prima ch'egli nascesse! 2285 tes| Montanara, su per certe scale strette umide e sdrucciolevoli come 2286 tes| inteso?~ ~E tutt'e due, stretti l'uno contro l'altro, tenuti 2287 tes| cuore già tanto avvilito e stretto.~ ~Ancóra, dopo circa dodici 2288 tes| piangeva. Sentii a pena a pena stridere i suoi denti serrati.~ ~ 2289 tes| Irriconoscibile quella voce: rauca, stridula, sibilante, rotta da soffocazioni 2290 tes| vuole e la vuole; piange, strilla e pesta i piedi, come un 2291 tes| Egli disse, alla fine, stringendomi il braccio:~ ~- Sono contento; 2292 tes| ridicole e attristanti, che mi stringevano il cuore. Una volta mi disse 2293 tes| Oh quel sole, quelle strisce di sole, quasi taglienti, 2294 tes| che mi capitò di fare, mi strisciai ad ogni specie di persone, 2295 tes| poco a poco, anzi pareva strisciasse lungo il muro come una cosa 2296 tes| formidabili, che avrebbero stritolato l'acciaio. E a poco a poco 2297 tes| battuta.~ ~Il furore gli strozzava la voce nella gola.~ ~Pareva 2298 tes| mai guardato? E non vi s'è strutto il cuore, di tristezza, 2299 ded| avevano favorito il nostro studio. (Angelo Conti appunto aveva 2300 tes| straordinario, inaspettato, mi stupì e mi sconvolse. Già da alcuni 2301 tes| atti sono sempre volgari, stupidi, insignificanti, qualunque 2302 tes| ingannato?~ ~Ella mi guardò, stupita; e fece:~ ~- Ingannato? 2303 tes| Sorridiamo, imbarazzati, confusi, stupiti anche noi di quel che va 2304 tes| con una curiosità mista di stupore.~ ~- Ma come mai nessuno 2305 tes| Pareva preso da una raucedine subitanea. Versò il vino nei bicchieri, 2306 tes| No?~ ~Io non rispondo. Succede un breve silenzio; ed ella 2307 tes| bagliori; e nel mio cervello si succedevano, con la rapidità dei baleni, 2308 tes| ridere, come un melenso. Successe un altro intervallo. Di 2309 tes| Tutti, intorno alla tavola, successivamente, provano il medesimo brivido: 2310 tes| Giulio Wanzer aveva dunque un successore? - Spesso io soffrivo della 2311 tes| bevve d'un fiato; mentre si succhiava le labbra, si versò altro 2312 tes| La fronte gli grondava di sudore, le labbra gli tremavano; 2313 tes| inquietudine crebbe, si acuì, mi suggerì un pensiero: - Se egli fosse 2314 tes| feci il galoppino, feci il suggeritore in una compagnia d'operette, 2315 tes| sul punto di risolversi al suicidio. Mi fermai finalmente, e 2316 tes| Un lezzo acuto d'acque sulfuree; e poi da per tutto, intorno, 2317 | sum 2318 tes| luccicano al sole: le campane suonano. Io so che la incontrerò.~ ~- 2319 tes| seppe leggere, scrivere; superò tutti i suoi compagni; fece 2320 tes| aspettammo.~ ~Ciro stava supino sul suo letto: io gli stavo 2321 tes| Poi, come io seguitavo a supplicare, ella mi voltò le spalle, 2322 tes| sogno continuo e la mia suprema speranza e la mia adorazione...~ ~ 2323 tes| quel compimento d'un vòto supremo, quell'immensa gioia nella 2324 tes| me, ne posa un altro; mi suscita un brivido, come se mi accarezzasse. 2325 ded| doveva aver la potenza di suscitare un brivido non somigliante 2326 tes| avvidi che anche Ciro aveva sussultato ma senza muovere le palpebre. 2327 tes| che la sua intelligenza si svegliava, quando m'accorsi che in 2328 tes| Ah, signore, chi saprà svelarmi questo mistero, prima ch' 2329 tes| vidi vacillare, me lo vidi svenire tra le braccia. Lo chiamai.~ ~- 2330 tes| L'avevo, dianzi, prima di svestirmi; so che l'avevo. Qui dev' 2331 tes| fragile l'intelligenza si sviluppava con una rapidità prodigiosa, 2332 tes| trattoria in trattoria, svogliatamente. Nulla era più triste, per 2333 tes| bisogno, ormai d'esporvi lo svolgimento di questi fatti? C'è bisogno 2334 tes| finché non sorgeva a una svolta un'ombra che ci offriva 2335 tes| Lasciate, signore, che io taccia; lasciatemi passar oltre. 2336 tes| dunque promessi?~ ~Ella tace, per un poco. Poi risponde, 2337 tes| quello che vorrai; e io tacerò, e io soffrirò tutto. Quando 2338 tes| tre, intorno alla tavola, tacevamo. Il volto di Ciro esprimeva 2339 tes| appariva, anche i più rabbiosi tacevano. I più timidi gli sorridevano, 2340 tes| Mi sento male. - In vece tacqui; presi il cappello, presi 2341 tes| quello sguardo acuto, anzi tagliente, che mi dava sempre la stessa 2342 tes| quelle strisce di sole, quasi taglienti, su tutta quella roba nuova, 2343 | tante 2344 tes| una specie di adolescenza tardiva, con tutti i languori, con 2345 tes| mise a cercare nelle sue tasche, come per metter fuori il 2346 ded| frequentato una mortuaria taverna della via Alessandrina per 2347 tes| che io rimanevo seduto al tavolino, dopo un altro intervallo, 2348 tes| persona che mi amava, per non tediare la persona che mi faceva 2349 tes| deserta. Io lo supplicai temendo di cadere, di vederlo cadere:~ ~- 2350 tes| legato a un essere di cui temete le infamie. Che proverebbe 2351 tes| faccia stanca, si reggono una tempia con la palma della mano; 2352 tes| improvviso, afferrandomi alle tempie. E aveva nella bocca la 2353 tes| un alterco. Era odiato e temuto, dentro, come un tiranno. 2354 tes| ondate della musica, benché tendessi l'orecchio per afferrarne 2355 tes| davanti a una vetrata con le tendine rosse che splendevano illuminate 2356 tes| ma voi sapete che nella tenebra inferiore si nasconde una 2357 tes| tutto curvo ai suoi piedi, tenendo il mio cuore ai suoi piedi, 2358 tes| su la strada, seguitò a tenere il suo braccio sotto il 2359 tes| tutte quante le mie più tènere fibre, alla piccola creatura 2360 tes| i languori, con tutte le tenerezze, con tutte le lacrime dell' 2361 tes| Parlando, ella continuava a tenermi gli occhi addosso e continuava 2362 tes| Più d'una volta io, benché tenessi la testa china, scorsi con 2363 tes| pianto; nulla. Tutto io tentai per toccarle il cuore, e 2364 tes| crescevano rapidamente. Si poteva tentare un'operazione. Ma Battista 2365 ded| mi distendevo. Qualunque tentativo riescì vano: nessuna lettura 2366 tes| il mio, benché io avessi tentato un movimento per liberarmene. 2367 tes| gli muta il piatto?~ ~Io tento di ridere. Alzo gli occhi, 2368 tes| stretti l'uno contro l'altro, tenuti dallo stesso terrore, ascoltammo, 2369 tes| aspettando che l'agonia terminasse.~ ~Gli urli cessarono; incominciò 2370 ded| signora, mai da creatura terrestre avevo ricevuta una più violenta 2371 tes| umiliazioni, le inquietudini e i terrori della mia vita schiava, 2372 tes| successo? - gli chiesi per la terza volta, pur avendo paura 2373 tes| lume; e in quella pelle tesa, lucente come un marmo giallognolo, 2374 tes| è Ginevra, con le mani tese, davanti a me sconvolto.~ ~- 2375 tes| io stia con gli orecchi tesi per accorgermi del suo passo. 2376 tes| sottrazione di valori alla Tesoreria centrale, dov'egli era impiegato 2377 tes| avrebbe potuto essere un tesoro per noi, se avessimo voluto. 2378 tes| matrimonio fu celebrato. I miei testimoni furono Enrico Efrati e Filippo 2379 tes| Testo~ ~ ~ ~ Ego autem sum vermis, 2380 tes| dopo, il pranzo fu quasi tetro. Tutti parevano come delusi. 2381 tes| Wanzer rimase interdetto.~ ~- Tieni! - gridò la madre. - Screanzato!~ ~ 2382 tes| marzo, tutta serena, quasi tiepida. Salii per le Quattro Fontane, 2383 tes| tutte le dita. E facevo timidamente una domanda di matrimonio, - 2384 tes| stanza, e umiliò la mia timidezza e la mia goffaggine. Io 2385 tes| muro, ci trafiggevano i timpani, divenivano sempre più brutali. 2386 tes| quella bocca gonfia, quella tinta livida.~ ~- Ciro, Ciro, 2387 tes| idiota.~ ~Aveva fatto il tipografo, quest'uomo. Una malattia 2388 tes| esitazione, feci uno sforzo e tirai la corda; ma, senza volere, 2389 tes| dunque sottomesso a un'altra tirannia? Giulio Wanzer aveva dunque 2390 tes| temuto, dentro, come un tiranno. Tutti parlavano male di 2391 tes| permesso; non badò, nel tirarla, se io ci poggiavo i piedi. 2392 tes| presa per i capelli, l'ha tirata verso la finestra... La 2393 tes| una piccola spinta, ora mi tirava per un bottone dell'abito, 2394 tes| la prima volta ch'io la toccai; e fu quella la prima volta 2395 tes| della conscienza, quasi toccarla, rasentarla, poi d'un tratto 2396 tes| nulla. Tutto io tentai per toccarle il cuore, e inutilmente. 2397 tes| giornali mi turbavano, mi toglievano il sonno. Certe notti, quando 2398 tes| che vedete. E io glielo tolsi. E, certo, egli fu seppellito 2399 tes| torturarmi. E pure, mi avevano tolte quelle poche migliaia di 2400 tes| al Campo Verano, per una tomba di parenti... - Che memoria! - 2401 tes| poi riprese a dire con un tono di voce che pareva un falsetto:~ ~- 2402 tes| insopportabile. Non vedete che mi si torce la bocca, mentre parlo?~ ~ 2403 tes| aspettazione unica, veramente, mi torceva le viscere. L'orrore, accumulato 2404 tes| vacillano, delle labbra che si torcono, di tutto un essere che 2405 tes| cui il sospetto era più tormentoso, ebbi il coraggio di parlare.~ ~ 2406 tes| non aveva il coraggio di tornare, di battere alla porta. 2407 tes| mentecatto. E io sentii che gli tornava l'orgasmo di prima, l'agitazione, 2408 tes| lasciai tutto, dicendo:~ ~- Tornerò fra poco.~ ~E uscii con 2409 tes| inutile. Lasciamo stare. Torniamo ai fatti.~ ~...Una stanza 2410 ded| trascorsi in gran parte fra ozii torpidi ed esercizii violenti dentro 2411 tes| sul pavimento una forcina torta e un fiocco rosso. Ciro, 2412 tes| inquietudine di tutti i nervi, una tortura, quella manomessione continua 2413 tes| suocera dimostrarono nel torturarmi. E pure, mi avevano tolte 2414 tes| s'impazientiva della mia tosse, e m'accusava della sua 2415 tes| avrei preferito qualunque tossico; e i suoi gridi e i suoi 2416 tes| prendiamo le mani, sotto la tovaglia; e io credo di venir meno, 2417 tes| prodigiosa, scoprirne tutte le tracce, indovinarne tutte le corrosioni, 2418 tes| l'impronta delle dita, la traccia rossa dello schiaffo. Le 2419 tes| mezzo a frasi ambigue che tradivano un desiderio sensuale da 2420 tes| corsi di usuraio in usuraio, trafelato, per trovargli una somma 2421 tes| traversavano il muro, ci trafiggevano i timpani, divenivano sempre 2422 tes| notte, il presentimento tragico non mi lasciò più. Era una 2423 tes| sera, su l'angolo del Foro Traiano, mi vidi avvicinato da un 2424 ded| cose DIRETTAMENTE, senza transposizione alcuna.~ ~Ma chi vorrà studiare? 2425 tes| quelle di una cisterna, dove trapelava da uno spiraglio una luce 2426 tes| non mentecatto, si lasci trarre a un'ignominia simile?~ ~ 2427 tes| ad affrettare il passo, a trascinarmi, sotto quel sole feroce.~ ~- 2428 tes| rassegnato a morire.~ ~Egli trascinò il suo male, ancóra per 2429 ded| completo riposo intellettuale trascorsi in gran parte fra ozii torpidi 2430 tes| troppo famosa. Inoltre, io trascuravo i miei doveri d'ufficio; 2431 tes| anima, i vostri nervi la trasformano, la falsano, la oscurano. 2432 tes| po' pendente, ma che non traspariva da quella specie di gabbie 2433 tes| il braccio; e mi sentii trasportato su la soglia della stanza 2434 tes| irrefrenabile; e non lo tratteneva la paura degli improperii 2435 tes| Tivoli, col tramway; mi trattenevo qualche mezza giornata, 2436 tes| insieme?~ ~E si fermò, e mi trattenne, davanti a quella porta, 2437 tes| ditemi: dopo tutto questo travaglio, nelle giornate interminabili, 2438 tes| in un portone, in una via traversa quando riconoscevo di lontano 2439 tes| Ma gli urli continuavano, traversavano il muro, ci trafiggevano 2440 tes| andasse in giro per le strade, travestito? Se m'aspettasse, davanti 2441 tes| misericordia fraterna per ogni traviato, per ogni addolorato, e 2442 tes| da cima a fondo. Anch'io tremai, intimidito; e rimasi , 2443 tes| più triste delle mani che tremano, delle ginocchia che vacillano, 2444 tes| diversa da quella di prima, tremante d'una commozione profonda:~ ~- 2445 tes| Vedete: intere notti ho tremato così, ho battuto i denti, 2446 tes| affacciavo, con un'ansietà tremenda, sperando che un lampo improvviso 2447 tes| a Tivoli. Capisci? Dava tremila lire sùbito; e apriva poi 2448 tes| Grazie, signore. Vedete: non tremo più. Sono malato, molto 2449 tes| continuo che gli faceva tremolare il labbro inferiore un po' 2450 tes| me, uno sbigottimento, un tremore; e, da quella sera della 2451 tes| una botte, per tutta Roma, trionfalmente: io rannicchiato sul predellino, 2452 tes| ebbero per me dolcezze e tristezze il cui solo ricordo, ora 2453 tes| lacrimose, infinitamente tristi, di quella tristezza profonda 2454 tes| Eravamo nella via del Tritone. Volgemmo in su, verso la 2455 tes| giù, all'improvviso, per troncare immediatamente quella sofferenza. 2456 tes| della villa Ludovisi, fra i tronchi abbattuti, fra i mucchi 2457 | troppa 2458 tes| quanto la buccia che si trova per la strada. Nulla può 2459 tes| usuraio, trafelato, per trovargli una somma che lo doveva 2460 tes| cuore al pensiero di non trovarle; e le nascosi, come se dentro 2461 tes| tutto, senza riuscire a trovarlo. Dopo qualche minuto di 2462 tes| discreto stipendio... Lo troveremo. Vedi? Vedi? Sei venuto 2463 ded| io vi dedico. Penso che troverete qui i primi elementi di 2464 tes| l'altra, colui mi avrebbe trucidato.~ ~Non fu così. Fu, in vece, 2465 | tua 2466 | tuam 2467 tes| dottori. Si trattava d'un tumore, anzi d'un gruppo di tumori 2468 tes| tumore, anzi d'un gruppo di tumori che crescevano rapidamente. 2469 | tuoi 2470 tes| istintivamente, tutt'e due ci turammo gli orecchi con le mani, 2471 ded| conoscete forse i gravi turbamenti che porta nella conscienza 2472 tes| vecchi e giovani, erano turbati. Io cercavo di cogliere 2473 tes| Ginevra, e che il desiderio lo turbava. Altri uomini, venendo incontro, 2474 tes| cronache dei giornali mi turbavano, mi toglievano il sonno. 2475 tes| di mio figlio, come da un turbine; e vidi mio figlio avviticchiato 2476 tes| bianco tutto incavato d'ombre turchinicce, al quale doveva poi tanto 2477 tes| vino, l'abitudine della ubriachezza, la sete, la terribile sete. 2478 tes| Wanzer ritornasse a casa, per ucciderla?... Aveva paura, mammà, 2479 tes| ha avuto il coraggio di uccidersi? E pure, era la sola cosa 2480 tes| Fuggo via; se no, ti uccido.» Ha detto così. Ed è fuggito; 2481 tes| vederlo ritornare, d'essere uccisa. L'ho sentita io che diceva 2482 tes| beffarda, impudica, non mai udita, irriconoscibile. Sentii 2483 tes| papà, quando nessuno mi udiva, quando eravamo soli, quando 2484 tes| pareva disabitata; non si udivano voci umane; tutto era tranquillo. 2485 tes| viso. Le palpebre erano ulcerate, gonfie, senza cigli, cariche 2486 tes| passato le cinque o sei ultime notti in una bisca. Una 2487 tes| ho toccato il fondo, l'ultimo fondo dell'umiliazione. 2488 tes| della partoriente, urli non umani, irriconoscibili, urli di 2489 tes| tratto ogni nozione della sua umanità, del suo stato sociale, 2490 tes| per certe scale strette umide e sdrucciolevoli come quelle 2491 tes| gesti quasi timidi, quasi umili, sentendomi morire al pensiero 2492 tes| non sapevo licenziarlo, umiliarlo, mostrargli un viso severo, 2493 tes| di me; Battista era meno umiliato. Nessuna umiliazione umana 2494 tes| angustie materiali, tra le umiliazioni, le inquietudini e i terrori 2495 tes| nel buio della stanza, e umiliò la mia timidezza e la mia 2496 tes| l'occasione, metteva le unghie su la roba di casa e correva 2497 tes| l'ansia d'un'aspettazione unica, veramente, mi torceva le 2498 tes| molte feste a Ginevra; si unirono a noi, per passeggiare. 2499 tes| la cosa più triste dell'universo. Non vi sembra? Il sole 2500 tes| raccolsi ogni specie di untume, piegai il collo a tutti 2501 tes| orribilmente ch'io pensai: - Chi urla così, non può non morire. - 2502 tes| addosso con le mani alzate, urlando... «Prendi! Prendi! Prendi!» 2503 tes| uno scoppio d'improperii urlati da una voce feminile risonò 2504 tes| lasciandomi la creatura viva! - Urlava ella così orribilmente ch' 2505 tes| biancastro; ma quando mi urtò, levò il capo. E io intravidi 2506 tes| scoprire il mio segreto. Usavo una quantità di cautele, 2507 tes| ella mi voltò le spalle, uscì, chiuse l'uscio dietro di 2508 tes| compagnia d'operette, feci l'usciere nell'ufficio di un giornale, 2509 tes| dov'era una catinella. Gli usciva il sangue dal naso: e, come 2510 tes| aveva chiuso gli occhi, uscivo. M'aspettava Battista, nella 2511 tes| uscii con lui, sconvolto, vacillando su le gambe che mi si piegavano.~ ~ 2512 tes| forze gli mancavano. Lo vidi vacillare, me lo vidi svenire tra 2513 tes| era fermato su la soglia; vacillava un poco.~ ~- No. È strano. 2514 ded| nella casa muta, luminosa e vacua; e quell'aspettazione misurata 2515 ded| e vergogna. Mi parevano vacue e false le più lucide forme 2516 tes| Io la presi; e dissi:~ ~- Vado in cucina a empirla.~ ~Uscii 2517 tes| Sempre bella compagnia ti vai cercando, tu... A proposito, 2518 tes| cosa al mondo, signore, che vale assai più.~ ~ ~ ~Ebbene: 2519 tes| non avrei mai saputo far valere nessun diritto d'amore, 2520 ded| che nessuna instigazione valeva a scuotermi dall'inerzia 2521 tes| diceva a Maria di prendere la valigia, di metterci la roba dentro, 2522 tes| Non gli hai portate le valigie alla stazione?~ ~Un altro 2523 tes| almeno rappresentato il valore del mio stipendio. Da quel 2524 tes| gravissime e d'una sottrazione di valori alla Tesoreria centrale, 2525 tes| Da quel giorno, io non valsi nemmeno quanto un cencio, 2526 tes| tanto strano. Pareva che vaneggiassi: vedevo delle cose...~ ~ 2527 tes| intendete. Voi pensate che io vaneggio, che mi confondo e che mi 2528 tes| la pelle; e l'odore e il vapore delle vivande; e un romore 2529 tes| pentirsi. Bisogna ch'io lo veda piangere di pentimento». 2530 tes| poco. Giù per le scale, vedendolo esitare e barcollare, io 2531 tes| presto? - esclamò Ginevra, vedendomi ricomparire.~ ~Io non potevo 2532 tes| orologio nel taschino per veder l'ora. Non lo trovai.~ ~- 2533 tes| un pezzo di candela, per vederci un po' meglio; e Ciro mi 2534 tes| Che sorpresa!~ ~- Qua per vederla.~ ~- Dunque si ricorda che 2535 tes| tredici anni fa.~ ~Voi... vedeste... il cadavere? - Non vi 2536 tes| sempre invidiato l'uomo che vedeva per la prima volta quella 2537 tes| piedi! Ed ambedue, certo, vedevano che a pena a pena mi reggevo.~ ~ 2538 tes| quanto tempo è che non ci vediamo! Che hai fatto? Sei stato 2539 tes| perfettamente. Fra un mese non si vedrà più nulla. Puoi ringraziare 2540 tes| condurmi.~ ~- Ho trovato. Vedrai. Sarai contento.~ ~La nuova 2541 tes| ancóra un poco, e voi la vedrete. Ma la cosa si arresta, 2542 tes| strada, davanti a una porta; vegliai le notti a ricopiare per 2543 tes| mi guardava con gli occhi velati. Non m'illudevo. Le mie 2544 tes| portando una zuppiera che le velava di fumo la faccia.~ ~Sì, 2545 tes| come le vipere hanno il veleno.~ ~Nulla, nulla valse a 2546 tes| me respirava una creatura velenosa.~ ~Ah, signore, ella aveva 2547 tes| pezzi di vetro, gli spini velenosi... Se mi ci ficcassero tutto 2548 tes| nascosta, la scoperta d'una vena di tenerezza nell'intimo 2549 tes| roba di casa e correva a venderla, per poter bere, per potersi 2550 | venendo 2551 | Vengo 2552 | vengono 2553 | venisse 2554 | vennero 2555 | venni 2556 tes| molto mutata. Allora aveva vent'anni. Mi sono sforzato sempre 2557 tes| una, non due, ma dieci, ma venti offerte... E che offerte, 2558 tes| tredici anni fa. Eravamo una ventina d'impiegati, tra vecchi 2559 tes| già. Oggi che giorno è? Il ventisei di luglio. Ebbene, fu il 2560 tes| delicate e più violente. A ventotto anni, mi si schiudeva nell' 2561 tes| dovevano portare al Campo Verano, per una tomba di parenti... - 2562 ded| false le più lucide forme verbali in cui m'ero compiaciuto.~ ~ 2563 ded| il significato di un tal verbo? Quanti sentono la necessità 2564 tes| spiraglio una luce dubbia, verdognola, quasi sepolcrale: indimenticabile. 2565 ded| adoperato e in parte ancóra vergine. Una singolare inquietudine 2566 tes| come se vi desse la sua verginità. Sùbito dopo, non è più 2567 tes| bollo servile, un segno vergognoso e visibilissimo, per tutta 2568 tes| Testo~ ~ ~ ~ Ego autem sum vermis, et non homo;~ ~ opprobrium 2569 | Verrà 2570 | verranno 2571 tes| da un minuto all'altro la vertigine estrema, la grande oscurità.~ ~ 2572 tes| crescevano con una rapidità vertiginosa.~ ~Non parlavamo; credevamo 2573 tes| leggera leggera, come una vescica piena d'aria. Non ho più 2574 tes| trattenni per un lembo della veste.~ ~- Ti prego, ti prego, 2575 tes| con troppa premura.~ ~Mi vestii. Uscimmo. A piè della scala, 2576 tes| piena di seduzioni nuove. È vestita semplicemente, senza pretesa, 2577 tes| No; voglio rimanere vestito.~ ~La sua voce nuova, le 2578 tes| Come fummo davanti a una vetrata con le tendine rosse che 2579 tes| più impetuoso scoteva i vetri; e Ciro spalancava gli occhi, 2580 tes| schegge di legno, i pezzi di vetro, gli spini velenosi... Se 2581 tes| loro scarpe nella stanza vicina; ma nella mia casa non altro 2582 tes| perduto, uscendo, per i vicoli deserti, in mezzo alla nebbia, 2583 tes| sua sofferenza, perché si vide compassionato da me, compassionato 2584 tes| abjecto~ ~ plebis. Omnes videntes me, derisunt me...~ ~ PSALM, 2585 ded| sensibilità era straordinariamente vigilante nel silenzio; e io potei 2586 ded| neppure in parte dai più vigili e dai più perspicaci. Se 2587 tes| fatiche, a tutti i servizi più vili e più minuti; per strappare 2588 tes| degradato, abbrutito, inebetito, vilissimo. Ebbi due o tre ammonizioni; 2589 tes| terreni devastati della villa Ludovisi, fra i tronchi 2590 tes| una ridicolaggine e in una viltà. Volete il fatto? Volete 2591 tes| come un vinto in balìa d'un vincitore inesorabile. Ero ormai perduto, 2592 tes| mettendomi in viso il suo fiato vinoso. Ma s'accorse dello sbaglio 2593 tes| del mio destino, come un vinto in balìa d'un vincitore 2594 tes| amore più delicate e più violente. A ventotto anni, mi si 2595 ded| ozii torpidi ed esercizii violenti dentro una caserma di cavalleria. 2596 tes| quell'uomo forte sanguigno e violento mandava verso di me tanto 2597 tes| udii aprire una porta con violenza, nel pianerottolo di sopra; 2598 tes| Inferocirmi? Abbandonarmi alle violenze? Dare qualche schiaffo? 2599 tes| disfatto, con una faccia quasi violetta.~ ~- Che v'è accaduto? Parlate.~ ~ 2600 tes| il riso nei denti come le vipere hanno il veleno.~ ~Nulla, 2601 ded| esempio di una operosità così virile, dedico dunque un documento 2602 tes| veramente, mi torceva le viscere. L'orrore, accumulato già 2603 tes| su la pelle un contatto viscido e freddo; mormorò:~ ~- Ah, 2604 tes| servile, un segno vergognoso e visibilissimo, per tutta l'esistenza.~ ~ 2605 tes| E, la mattina dopo, la visita alla casa nuova, alla casa 2606 tes| condussi all'ospedale per farlo visitare dai dottori. Si trattava 2607 ded| a vedere, in sensazione visiva reale, le apparenze imaginate. 2608 tes| sicuramente libero, io non vissi che pel mio amore, pel mio 2609 tes| Teodoro, com'è rimasto! Hai visto com'è rimasto? Non se l' 2610 tes| sensazione era non soltanto visuale, ma cutanea. Io non so esprimermi. 2611 ded| ricostituzione d'un essere vitale nello spirito di un artefice 2612 ded| come d'una compagine senza vitalità, la quale non avesse più 2613 tes| Wanzer l'ha coperta di vituperii, l'ha chiamata con tutti 2614 tes| insieme domandarono, con una vivacità singolare:~ ~- E Ginevra? 2615 tes| l'odore e il vapore delle vivande; e un romore confuso di 2616 tes| tornarono alla memoria, precise, vive. E mi tornarono alla memoria 2617 tes| nozze, a incrudelire.~ ~Se vivessi un secolo, non potrei dimenticare 2618 ded| moltitudini per mezzo a cui viviamo o passiamo. Nulla, mia cara 2619 tes| all'altro, e non avevamo voglia di parlare. Nessuno, veramente, 2620 tes| stato. Mi venivano delle voglie puerili. Avrei voluto compiere 2621 tes| sprofondava l'azzurro; le rondini volavano rasente, come per venir 2622 | volendo 2623 | voler 2624 | volesse 2625 tes| nostri atti sono sempre volgari, stupidi, insignificanti, 2626 tes| momento medesimo, ella si volge un poco e mi manda dall' 2627 tes| Eravamo nella via del Tritone. Volgemmo in su, verso la piazza Barberini 2628 tes| rallegrava sporgendosi, volgendosi, dicendo ogni volta:~ ~- 2629 tes| ma di tanto in tanto si volgeva e mi metteva il viso così 2630 tes| aperto nella parete a cui volgevo le spalle, dunque sopra 2631 | vollero 2632 | volli 2633 tes| Immediatamente egli si volse, fuggì, si perse nell'ombra.~ ~ 2634 tes| incredibile. Io non osavo più voltarmi, e guardavo fisso la riga 2635 | vorrà 2636 | vorrai 2637 | vorrete 2638 | vostre 2639 tes| indizio, quel compimento d'un vòto supremo, quell'immensa gioia 2640 tes| ricordo, quando ero a stomaco vuoto, avevo una specie di delirio 2641 tes| riabbassò gli occhiali; e vuotò il secondo bicchiere, d' 2642 tes| derisunt me...~ ~ PSALM, XXI, 7,8.~ ~ ~ Judica me secundum 2643 tes| justitiam tuam.~ ~ ~ ~ PSALM, XXXIV, 24.~ ~ ~ ~Dunque, voi volete 2644 tes| a Tivoli, credo... da zia Amalia... Bisogna arrivare 2645 tes| inconoscibile ed avvicinarsi alla zona della conscienza, quasi 2646 tes| nella sala portando una zuppiera che le velava di fumo la


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