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Alfabetica [« »] equità 1 equivale 1 er 1 era 605 eragli 6 erale 3 eran 21 | Frequenza [« »] 710 della 665 egli 645 ella 605 era 603 più 492 da 456 su | Gabriele D'Annunzio Il piacere Concordanze era |
Parte, Paragrafo
1 ded | fatica, la tua presenza m'era fortificante e consolante 2 ded | semplicità del tuo ragionamento m'era esempio ed emendazione. 3 ded | tua sentenza profonda m'era di lume.~ ~A te che studii 4 1, 1| la piccola tavola del tè era pronta, con tazze e sottocoppe 5 1, 1| Sperelli si levò dal divano dov'era disteso e andò ad aprire 6 1, 1| disciolti.~ ~Il luogo non era quasi in nulla mutato. Da 7 1, 1| in una carrozza. La data era rimasta incancellabile nella 8 1, 1| un moto inquieto in cui era il desiderio di possessi 9 1, 1| calici di vino. Il ponte era da presso, rossastro, nell' 10 1, 1| ama più! » Ma il profumo era grande: tutta la stanza 11 1, 1| grande: tutta la stanza già n'era piena. Io ti veggo ancóra, 12 1, 1| sino al gomito; e nulla era più amoroso e più dolce 13 1, 1| bianchicci; l'interno della bocca era coperto come di grumi lattosi. 14 1, 1| ansando.~ ~La carrozza era ancóra lontana, immobile, 15 1, 1| pensiero di lei... Egli era tutto penetrato da quell' 16 1, 1| vita comune, l'equilibrio. Era salito su una vettura publica 17 1, 1| per tornare a casa; là s'era messo l'abito nero, come 18 1, 1| particolarità di eleganza; ed era andato a pranzo da sua cugina, 19 1, 1| infatti, il raccoglimento gli era venuto assai tardi, quando 20 1, 1| dirò? »~ ~L'ansia in lui era verace e l'amore per quella 21 1, 1| l'amore per quella donna era in lui rinato veracemente; 22 1, 1| plastica de' sentimenti in lui era sempre così artificiosa, 23 1, 1| specchio se il suo volto era pallido, se rispondeva alla 24 1, 1| Gran parte della sua forza era nella ipocrisia.~ ~« Quale 25 1, 1| guardava nelle vetrine. Era tornata a Roma da pochissimi 26 1, 1| speranza? In quei due anni che era mai accaduto nell'animo 27 1, 1| erasi inchinato a salutarla. Era pur sempre il medesimo sguardo, 28 1, 1| sul lastrico, se la piazza era silenziosa.~ ~L'orologio 29 1, 1| intorno l'obelisco. L'obelisco era tutto roseo, investito dal 30 1, 1| piazzetta Mignanelli. Non era Elena; ma una signora che 31 1, 1| Se il teatro dell'amore era immutato, perché sarebbe 32 1, 1| con una imagine muliebre, era una nota in un accordo di 33 1, 1| un accordo di bellezza, era un elemento in una estasi 34 1, 1| scenarii.~ ~Perciò la sua casa era un perfettissimo teatro; 35 1, 1| perfettissimo teatro; ed egli era un abilissimo apparecchiatore. 36 1, 1| incitazione tanto forte ch'egli n'era turbato talvolta come dalla 37 1, 1| intorno a lui. Allora, s'egli era nelle braccia dell'amata, 38 1, 1| intiera vita. Ma s'egli era solo, un'angoscia grave 39 1, 1| sottostanti. L'ombra, ovunque, era diafana e ricca, quasi direi 40 1, 1| ciascuna delle sue fiamme era, secondo l'imagine di Percy 41 1, 1| del marito.~ ~Elena non era più libera. Aveva rinunziato 42 1, 1| nelle vendite publiche. Era un uomo di quarant'anni, 43 1, 1| Il suo nome, Heatfield, era ben quello del luogotenente 44 1, 1| oltre che dalle nozze, era Elena legata a colui? Quali 45 1, 1| Oh, Elena! Finalmente.~ ~Era in quelle parole così profonda 46 1, 1| Egli le prese la destra, ch'era senza guanto, traendola 47 1, 1| doveva seguire. Egli però era già tutto invaso dalla malia 48 1, 1| riconosciuta; ma si trattenne.~ ~Era una seggiola ampia e profonda, 49 1, 1| destro e il portabiglietti ch'era una sottile guaina d'argento 50 1, 1| Poiché il calore del camino era soverchio, ella si fece 51 1, 1| il profumo di lei. Non era più quello d'una volta; 52 1, 1| più quello d'una volta; ma era d'una tal bontà che gli 53 1, 1| il collo e che più quindi era profumata dal contatto della 54 1, 1| la scatola di lacca, dov'era conservato il tè, e mise 55 1, 1| voluttuoso che nasceva da lei. Era come se ogni moto divenisse 56 1, 1| Ambedue tacevano. Elena s'era abbandonata sul cuscino: 57 1, 1| un'apparenza di sogno. Non era un sogno, ma come una rimembranza 58 1, 1| non mai stretta.~ ~Ella era, in verità, ancor più desiderabile 59 1, 1| plastico della sua bellezza era ancor più oscuro e attirante. 60 1, 1| interrogare, acutissima.~ ~Elena s'era chinata al tavolo, poiché 61 1, 1| beverne l'alito. L'ardore era sincero, mentre le parole 62 1, 1| interiore. La tristezza era per lui in fondo a tutte 63 1, 1| cose. La fuga del tempo gli era un supplizio insopportabile. 64 1, 1| ardori verso il piacere; ed era come una ribellion violenta 65 1, 1| indistruttibile. Ella, ella era l'idolo che seduceva in 66 1, 1| mentiva; ma la sua eloquenza era così calda, la sua voce 67 1, 1| così calda, la sua voce era così penetrante, il tócco 68 1, 1| il tócco delle sue mani era così amoroso, che Elena 69 1, 1| nutrire una tristezza che m'era cara perché mi veniva da 70 1, 1| In quella sola parola era l'amarezza di tutte le altre 71 1, 1| formate in un oro malleabile. Era un'assai leggiadra cosa, 72 1, 1| nel tempo felice, Elena s'era messo il velo d'innanzi 73 1, 1| ecclesiastica. La tazza di tè era rimasta su l'orlo del tavolo, 74 1, 1| traverso il velo nero.~ ~Egli era serio e pallido, ma calmo.~ ~- 75 1, 2| nobiltà italica, in cui era tenuta viva di generazione 76 1, 2| tradizion familiare. Egli era, in verità, l'ideal tipo 77 1, 2| razza intelettuale.~ ~Egli era, per così dire, tutto impregnato 78 1, 2| Lo stesso suo matrimonio era avvenuto in circostanze 79 1, 2| coniugale. Finalmente s'era diviso dalla moglie ed aveva 80 1, 2| L'educazione d'Andrea era dunque, per così dire, viva, 81 1, 2| umane. Lo spirito di lui non era soltanto corrotto dall'alta 82 1, 2| forza sensitiva, ond'egli era dotato, non si stancava 83 1, 2| espansion di quella sua forza era la distruzione in lui di 84 1, 2| accorgeva che la sua vita era la riduzion progressiva 85 1, 2| la cui potenza volitiva era debolissima.~ ~Un altro 86 1, 2| per predilezione.~ ~Roma era il suo grande amore: non 87 1, 2| imperiale. E il suo gran sogno era di possedere un palazzo 88 1, 2| d'invincibile tristezza. Era una estate di San Martino, 89 1, 2| natura e per educazione, era vulnerabile in ogni parte, 90 1, 2| svanito. L'amore di Conny era stato un assai fino amore; 91 1, 2| assai fino amore; ed ella era una molto piacevole donna. 92 1, 2| delle bocche semiaperte; era una seconda incarnazione 93 1, 2| sua qualità più amabile era la freschezza, una freschezza 94 1, 2| una notte di piacere, ella era tutta fragrante e monda 95 1, 2| melodioso di Conny Landbrooke era passato su l'animo di Andrea 96 1, 2| infatti, non l'amava, non n'era pago. Il suo ideale muliebre 97 1, 2| Il suo ideale muliebre era men nordico. Idealmente, 98 1, 2| lieve affettazione, poiché era legata da una singolar somiglianza 99 1, 2| porta, perché l'androne era già occupato da un'altra 100 1, 2| creatura e quel rigido automa era assai bizzarro. Andrea sorrise.~ ~ 101 1, 2| ed ultimo commensale.~ ~Era il segretario della Legazione 102 1, 2| a un punto, parlavano. Era quasi un coro, di mezzo 103 1, 2| essere una divinazione; era dunque un oscuro fenomeno 104 1, 2| nel silenzio incurante? Era ella, insomma, una donna 105 1, 2| po' di abbandono. « Non era un'illusione del suo desiderio? 106 1, 2| appariva in ogni cosa; ed ella era, in verità, l'arbitra delle 107 1, 2| che in quell'attitudine era sovrammirabile.~ ~La dama 108 1, 2| angoscia della morte. « Qual era dunque la vera essenza di 109 1, 2| sua metamorfosi costante o era ella impenetrabile anche 110 1, 2| obliarsi; ma ogni tentativo era punito, come la curiosità 111 1, 2| cessazion del piacere. « Non era meglio, invece, abbandonarsi 112 1, 2| cosa più dolce.~ ~Elena era presa, infatti, da quella 113 1, 2| marchese. Questo Ateleta era un uomo già vecchio, afflitto 114 1, 2| Il finale del pranzo era, come sempre in casa d'Ateleta, 115 1, 2| Macbeth, ma in fondo a lui era una sofferenza confusa, 116 1, 2| l'aria ch'ella respirava era sempre accesa dai desiderii 117 1, 2| vino. Ma Galeazzo Secìnaro era uno de' suoi amici: bello 118 1, 2| leggere; quello sguardo invece era così grave e profondo che 119 1, 2| Sedete.~ ~Il divano era discosto dal caminetto, 120 1, 2| Elena prese il libro ch'era a metà intonso; lesse il 121 1, 2| quelle di Pallade quando era innanzi al pastore ». Le 122 1, 2| Ti aspettavamo.~ ~Ella era alta e magra, con due strani 123 1, 2| Pareva un poco stanca; ed era pallida come le perle delle 124 1, 2| sorrise. Su la sua faccia era disceso un velo di tristezza 125 1, 2| La marchesa d'Ateleta, ch'era una sua proteggitrice, stava 126 1, 2| bocca su la spalla di lei. - Era fredda quella pelle diafana 127 1, 2| la mano.~ ~Una speranza era in lui, di baciarle la mano, 128 1, 2| rabbrividiva. Tutta l'anticamera era piena di valletti in livree 129 1, 2| Scendevano in silenzio. Il servo era andato innanzi a fare avanzare 130 1, 2| desiose.~ ~Ma la carrozza era pronta a piè della scala, 131 1, 2| della scala, e il servo era allo sportello.~ ~- Casa 132 1, 3| rapidamente la cercarono.~ ~Ella era già venuta, infatti. Sedeva 133 1, 3| estinsero. Che aveva ella? Non era più la donna medesima. Vestiva 134 1, 3| spalla, senza voltarsi. Era veramente un'assai bella 135 1, 3| tanto pensato; egli non era stato distinto da lei, in 136 1, 3| Sopravvenne l'Ateleta. La quale era, come sempre, allegra. Il 137 1, 3| carezzante come l'onda, c'era sempre la minaccia del gelo 138 1, 3| del gelo inaspettato. Ella era soggetta a rigidità subitanee. 139 1, 3| cifre salivano. La gara era ardente intorno l'elmo d' 140 1, 3| bibelot e del bric-à-brac era giunto all'eccesso; tutti 141 1, 3| della virtù d'una calamita. Era veramente una sensazione 142 1, 3| comprese la significazione.~ ~Era una piccola testa di morto 143 1, 3| alle occhiaie. Su la fronte era inciso un motto: RUIT HORA; 144 1, 3| Donna Ippolita Albónico, era attratto dall'iscrizione: 145 1, 3| guardarono i cataloghi. Non c'era più speranza che la tazza 146 1, 3| diritte e quasi simmetriche, era bellissima. Il sogno medesimo 147 1, 3| pensiero di non rivederla gli era insopportabile: tutte le 148 1, 3| quasi deserte. La casa non era abitata che da stranieri. 149 1, 3| attirarla? - La sua impazienza era tanta ch'egli avrebbe voluto 150 1, 3| padrona d'uno stile proprio: era in tutto degna d'un quattrocentista 151 1, 3| Ma perché poi, di nuovo, era diventata impenetrabile? 152 1, 3| impenetrabile? Perché non s'era curata più di lui? Che aveva 153 1, 3| nella camera ottagonale ch'era, in verità, il più elegante 154 1, 3| estate...~ ~- Ma Laura non era a Lucerna.~ ~- Appunto. 155 1, 3| Lucerna.~ ~- Appunto. C'era suo marito...~ ~- Credo 156 1, 3| Villa Pamphily.~ ~« Chi era questo Giorgio? Forse l' 157 1, 3| invito al palazzo Farnese era per le dieci; alle dieci 158 1, 3| Alma Tadema. Il suo busto era congiunto agli omeri da 159 1, 3| galleria del Caracci, dov'era minore la calca, portando 160 1, 3| direi psichica. Ella non era più né la donna seduta alla 161 1, 3| medesimo che la sera innanzi era a lui parso una divina promessa, 162 1, 3| per voi soltanto. » - Ella era pur così bella, per lui, 163 1, 4| Andrea né da alcun altro. Era dunque rimasta al ballo 164 1, 4| dalla casa Zuccari, a piedi. Era un tramonto paonazzo e cinereo, 165 1, 4| sensibilità de' suoi nervi era così acuta che ogni minima 166 1, 4| chiamando:~ ~- Andrea!~ ~Era il duca di Grimiti, un parente.~ ~- 167 1, 4| tavolo, un piatto di bronzo era colmo di biglietti; e, gittandovi 168 1, 4| di grazia, con me.~ ~Ella era una donna di gioventù già 169 1, 4| soverchiante le sue forze. - Ella era là, oltre quella soglia. - 170 1, 4| personaggio imaginario, n'era l'eroe. Ora, per uno strano 171 1, 4| monacale; né la pelle del volto era men bianca di quella fascia. 172 1, 4| involontario; e l'occhio era umido, infinitamente soave, 173 1, 4| quella carezza così tenue era tanto abbandono che fu su 174 1, 4| allettamento voluttuoso era nell'apertura delle sue 175 1, 4| presenza di quella donna gli era molesta, lo turbava, gli 176 1, 4| certezza che la mia vita era legata alla tua, per sempre!~ ~ 177 1, 4| lenta ascensione del Giorno, era la scala della Felicità, 178 1, 4| affinità dei due corpi, era forse il più saliente tra 179 1, 4| bocche.~ ~Ne' baci d'Elena era, in verità, per l'amato, 180 1, 4| vi si sciogliesse. Tanto era la congiunzion perfetta, 181 1, 4| una preda. Egli, stanco, era contento di cedere e di 182 1, 4| sincero della giovinezza era, appunto, la qualità sua 183 1, 4| passione, quanto in lui era più falso, più tristo, più 184 1, 4| Andrea rideva, perché ella era maggiore appena di tre anni.~ ~- 185 1, 4| Rinascimento. Il suo spirito era essenzialmente formale. 186 1, 4| suo, d'innanzi al rame, era questo: rischiarare con 187 1, 4| possedute da Andrea Sperelli era una coperta di seta fina, 188 1, 4| scorcio. Il fondo della stanza era opulento e oscuro.~ ~L'altra 189 1, 4| Flaminia.~ ~Questo bacino era storico: e si chiamava la 190 1, 4| margine delle due estremità era attribuito al Sanzio.~ ~ 191 1, 4| rara leggiadria. L'interno era dorato, come quel d'un ciborio. 192 1, 4| d'un ciborio. Il metallo era sonoro come uno strumento. 193 1, 4| come uno strumento. Il peso era di trecento libbre. La forma 194 1, 4| libbre. La forma tutta quanta era armoniosa.~ ~Spesso, per 195 1, 4| riflessi, poiché il metallo non era argento ancóra e l'oro moriva.~ ~ 196 1, 4| asprezze dei passaggi. Egli era nato, in verità, calcografo, 197 1, 4| una scienza mirabile (ch'era forse un raro senso) di 198 1, 4| progressivo mordere dell'acido, era il suo inebriante orgoglio, 199 1, 4| invaso dalle gramigne, era tranquillo e modesto come 200 1, 4| Come ci guardò stupefatto! Era piccolo piccolo, senza barba, 201 1, 4| cimitero degli Israeliti. Era un funerale muto e freddo. 202 1, 4| testa, negando, poiché le si era chiusa la gola; e subitamente 203 1, 5| non averla mai amata; ed era in lui un fenomeno non nuovo 204 1, 5| e raccendevasi. Ed egli era turbato, fin nel profondo, 205 1, 5| avventura con Elena Muti era ormai notissima come, o 206 1, 5| Un terribile segugio era, per esempio, Don Filippo 207 1, 5| questa sua ultima passione era giunta a temerità quasi 208 1, 5| vivo, spietatamente vivo, era in lui un istinto: l'istinto 209 1, 5| Donna Bianca Dolcebuono era l'ideal tipo della bellezza 210 1, 5| una parlatura melodiosa. Era, insomma, una di quelle 211 1, 5| Allorché, nell'estate, ella era per partire, disse, prendendo 212 1, 5| nelle sue amanti quel ch'era in loro men nobile e men 213 1, 5| ornato di merletti bianchi, era in un momento di singolare 214 1, 5| quell'aspetto di regalità ch'era la sua gloria. E Andrea 215 1, 5| abbassò il binocolo, egli era assai smorto. Aveva sorpreso 216 1, 5| egli ben conosceva poiché n'era stato, un tempo, illuminato 217 1, 5| irreparabilmente. Il sole non era più il sole; la vita non 218 1, 5| più il sole; la vita non era più la vita.~ ~La tribuna 219 1, 5| segnale della terza corsa era prossimo. Le dame salivano 220 1, 5| alla seguente corsa, ch'era di gentiluomini. - Tibi, 221 1, 5| più a quell'uomo; non gli era legata da nessun legame. 222 1, 5| ad ogni buffo di fumo; ed era per lui un fastidio insopportabile, 223 1, 5| la notizia del litigio s'era sparsa nel recinto e saliva 224 1, 5| corsa.~ ~Ma Andrea Sperelli era calmo, quasi allegro.~ ~ 225 1, 5| Miching Mallecho esq. era un magnifico baio, proveniente 226 1, 5| un fuoco vaporoso, tanto era l'ardore della sua vitalità. 227 1, 5| ciascuno. Paolo Caligàro era un demonio di malizia, rotto 228 1, 5| Carbonilla, sebbene veloce, era di poca resistenza. Il duca 229 1, 5| disciplinato; ma sebben forte, egli era troppo impetuoso e prendeva 230 1, 5| intervallo di distanza, non era più che a tre o quattro 231 1, 5| spalle del marito il quale era sotto di lei, guardava senza 232 1, 5| immediatamente. Andrea gli era passato dal collo, senza 233 1, 5| con una prontezza fulminea era tornato in sella, mentre 234 1, 5| profferte ingiurie. Egli era invaso da quella inesplicabile 235 1, 5| il signor di Lauzun. Egli era uscito vincitore da una 236 1, 5| notizie del duello. Egli era un uomo ancor giovine, biondo, 237 1, 5| parevano di pessimo gusto; ma era tranquillissimo. Fumava, 238 1, 5| strumenti d'acciaio. Uno era ancor giovine, pallido, 239 1, 5| straordinariamente. L'altro era già maturo, fatticcio, sparso 240 1, 5| Pronto.~ ~Il terreno scelto era a fianco della villa, nell' 241 1, 5| cosa al Casteldieri, ch'era il secondo. Questi parlò 242 1, 5| con leggerezza. Il Rùtolo era di statura mediocre, assai 243 1, 5| del Van Dyck. Lo Sperelli era più alto, più slanciato, 244 1, 5| cupa come un lividore, era un segno dell'ira contenuta. 245 2, 1| abbracciando quel silenzio, non era più una moltitudine di cose 246 2, 1| infinito. Quel ch'ei provava era ineffabile, non esprimibile 247 2, 1| della contemplazione appunto era la causa del non mai provato 248 2, 1| involgendosi d'una natura ch'era una concezion tutta soggettiva 249 2, 1| vergine. Il mare non soltanto era per lui una delizia degli 250 2, 1| delizia degli occhi, ma era una perenne onda di pace 251 2, 1| sanguinare; ma il balsamo poi era più soave. Gli scoteva nel 252 2, 1| il grido d'altre anime.~ ~Era dentro di lui, come un cupo 253 2, 1| solitaria. Ogni speranza era spenta; ogni voce era muta; 254 2, 1| speranza era spenta; ogni voce era muta; ogni àncora era rotta. 255 2, 1| voce era muta; ogni àncora era rotta. A che vivere?~ ~Subitamente, 256 2, 1| aveva troppo ingannato, s'era troppo abbassato. Un ribrezzo 257 2, 1| primavere trionfanti. Il mattino era una meraviglia; respirare 258 2, 1| meraviglia; respirare il mattino era una beatitudine immensa. 259 2, 1| Nel sonno, la sua febbre era guarita. Egli aveva chiuso 260 2, 1| infinitamente soave, poiché era una soavità anche desiderarla.~ ~ 261 2, 1| morte per sempre. Egli era libero, dunque. Perché mai 262 2, 1| ricerca inutile e perigliosa? Era in fondo il suo cuore il 263 2, 1| alto e più puro. Ma dov'era questo essere? L'Ideale 264 2, 1| aver la certezza che il suo era un irragionevole timore. 265 2, 1| momento, la scintilla gli era parsa sacra. Tutto il suo 266 2, 1| In un luogo favorito, ch'era una specie di lucus minimo 267 2, 1| quel particolar brivido ch'era in lui foriero della inspirazione 268 2, 1| armonia della prima strofa. Era una specie di topica applicata 269 2, 1| quel suo sentimento poetico era duplice, o meglio, nasceva 270 2, 1| luminosa, che gli piaceva, era esclusa dalla severità del 271 2, 1| completamente; e la strofa era come una medaglia riuscita 272 2, 2| armonizzati dal Vignola. Era veramente un palazzo d'estate, 273 2, 2| la legava al cugino. Ella era per lui piena d'indulgenze 274 2, 2| indulgenze e di perdoni; era un'amica buona e franca, 275 2, 2| comprendeva quella finezza, era riconoscente.~ ~Il 12 di 276 2, 2| frivolezza e di fatuità: era una sensazione inesplicabile. 277 2, 2| incontro alla ben venuta; ch'era già allo sportello e salutava 278 2, 2| parvenza di liberazione, era disposto ad accogliere il 279 2, 2| della marchesa. Andrea non s'era ingannato: nella voce di 280 2, 2| poco più. Nella sua persona era qualche cosa di ibrido e 281 2, 2| isfuggiva a un osservatore; era quell'indefinibile aspetto 282 2, 2| Ne' lineamenti delicati era quell'espressione tenue 283 2, 2| Fiordelise e Gabriella Vanni. Era una mania. Pettinar Maria 284 2, 2| Pettinar Maria Bandinelli era l'aspirazione di tutte le 285 2, 2| le empivano l'anima. Ed era un incanto indefinibile, 286 2, 2| indefinibile, inesprimibile; era come s'ella portasse nella 287 2, 2| idiomi ch'ella aveva uditi; era come s'ella portasse in 288 2, 2| gli accenti dell'altra.~ ~Era una voce ambigua, direi 289 2, 2| l'altra.~ ~E il fenomeno era tanto singolare che bastava 290 2, 2| ne' suoi nervi acuiti, era tanta ch'egli doveva fare 291 2, 3| stanze, tra due colonne.~ ~Era di mattina. Ella stava al 292 2, 3| amici e consapevoli. Egli era spinto come da un bisogno 293 2, 3| ambizione sua più ardente era di riempirle il cuore.~ ~ 294 2, 3| parole. Donna Maria non era più nella loggia; anzi la 295 2, 3| apparisse una forma feminile. - Era forse quello un ritrovo 296 2, 3| il cuore gli disse. Ed era.~ ~Era sola. Scendeva pianamente. 297 2, 3| cuore gli disse. Ed era.~ ~Era sola. Scendeva pianamente. 298 2, 3| Adoremus.~ ~La confessione era sincera e anche l'adorazione, 299 2, 3| riguardi assai gentili. Andrea era ancóra molto pallido e molto 300 2, 3| Delfina!~ ~- Francesca s'era già levata, quando siete 301 2, 3| infantile d'adorabile grazia.~ ~Era una creatura fragile e vibrante 302 2, 3| vogliate consentire! »~ ~ ~Era vero! Era vero! Egli l'amava; 303 2, 3| consentire! »~ ~ ~Era vero! Era vero! Egli l'amava; egli 304 2, 3| rettile muschiato. L'ombra era misteriosa, e le linee di 305 2, 3| una quercia. Ogni sforzo era vano.~ ~Allora, sorridendo, 306 2, 3| la sua speranza. Egli non era geloso del marito ed era 307 2, 3| era geloso del marito ed era geloso della figlia. Egli 308 2, 3| quando per poco l'adorata era lontana. Una transfigurazione 309 2, 3| parola all'adorata, la parola era una carezza e la bocca perdeva 310 2, 3| assenza dello spirito; ed era per la figlia, per lei, 311 2, 3| ricompose le pieghe della gonna. Era soffusa d'una tenue fiamma 312 2, 3| la confidenza. Delfina s'era allontanata per uno de' 313 2, 3| sinistra, contro il rialto era una specie di parete, simile 314 2, 3| ascoltazione. Andrea, ch'era più presso alle vasche, 315 2, 3| egli sentiva che il centro era quella donna.~ ~- Voi non 316 2, 3| figlia non rispose, perché s'era forse internata fra gli 317 2, 3| mare. Andrea seguiva; ed era felice di poter guardare 318 2, 3| rami vecchi. Ogni pianta n'era carica; e la magnifica pompa 319 2, 3| parlandole.~ ~Il sedile era un gran semicerchio di marmo 320 2, 3| futuro non erano più; anzi era come se l'uno non fosse 321 2, 3| dovesse mai essere. Il mondo era come un'illusione informe 322 2, 3| i rami una bacca. Ella s'era aiutata con una canna trovata 323 2, 3| ramo col suo peso, tanto era folta; e la offerse a Donna 324 2, 3| cogitabonda sotto la ghirlanda, era tutta constellata dai raggi 325 2, 4| 4-~ ~ ~ ~Maria Ferres era sempre rimasta fedele all' 326 2, 4| carne angelicale.~ ~Quanto era ardente e spontanea la mia 327 2, 4| con maggiore attenzione. Era curiosità soltanto?~ ~Io 328 2, 4| una fiamma. Chiamava ed era ascoltato, pregava ed era 329 2, 4| era ascoltato, pregava ed era esaudito; riceveva la luce 330 2, 4| trasognata. Sotto quali alberi? Era come s'io camminassi nelle 331 2, 4| Donna inalzata ne' versi era già decaduta e che io sola, 332 2, 4| si ripiegava; ogni sforzo era vano. Quasi per istinto, 333 2, 4| una fiamma. Chiamava ed era ascoltato, pregava ed era 334 2, 4| era ascoltato, pregava ed era esaudito; riceveva la luce 335 2, 4| faceva soffrire così ch'io era stupita dell'acutezza di 336 2, 4| riudita la sua voce, io era sulla prima terrazza. Egli 337 2, 4| raccontando la sua cavalcata. Era giunto sino a Vicomìle, 338 2, 4| illanguiditi dall'Autunno era come lo spirito e il sentimento 339 2, 4| gaia, come una volta, com'era anche ai primi giorni della 340 2, 4| cinque e mezzo. Francesca era stanca; e le piacque, piuttosto 341 2, 4| bei pennacchi violacei.~ ~Era una sera tranquillissima, 342 2, 4| montagne coperte di ghiacci.~ ~Era egli che di tratto in tratto 343 2, 4| inerzia della mia volontà era assoluta. Era come quando 344 2, 4| mia volontà era assoluta. Era come quando un fatto della 345 2, 4| un'affinità misteriosa era tra l'anima mia e il paesaggio. 346 2, 4| tutta la lor profondità era penetrata d'un chiarore 347 2, 4| che lontananza del tempo era venuta a noi quell'ora?~ ~ 348 2, 4| Peccato che tu non sia venuta! Era un incanto...~ ~E seguitò 349 2, 4| minuto in cui Francesca non era presente, mi ha presa la 350 2, 4| pezzo di velluto. Sul tavolo era un vaso coreano, giallastro 351 2, 4| d'un pitone; e nel vaso era un mazzo d'orchidee, di 352 2, 4| tal sentimento; non mai m'era parsa così viva, così espressiva, 353 2, 4| ritrarla; e talvolta il moto era di pudore.~ ~Talvolta egli 354 2, 4| spiegazione; ed anche sentivo ch'era men necessaria, ora. Mi 355 2, 4| quella casa una sola finestra era illuminata, la finestra 356 2, 4| passaggio in quel luogo ov'era per passare il soffio d' 357 2, 4| propria debolezza.~ ~Egli era, con Delfina, con Muriella 358 2, 4| parlarmi. La sua sofferenza era manifesta. E tutto il giorno 359 3, 1| gli mancava. Il luogo non era quasi in nulla mutato. Tutto, 360 3, 1| della Trinità de' Monti era deserta, contemplata dall' 361 3, 1| monotonia del croscio non era interrotta da alcun altro 362 3, 1| che prima di mezzogiorno era venuto il duca di Grimiti, 363 3, 1| pioveva più. Il cielo s'era rischiarato. Una zona di 364 3, 1| le membra, e lo spirito era in una felice disposizione. 365 3, 1| doveva avere.~ ~La stanza era religiosa, come una cappella. 366 3, 1| più parti la gran sigla M era ripetuta; in una, era anzi 367 3, 1| M era ripetuta; in una, era anzi a ricamo di perle e 368 3, 1| inesprimibile. Tutto ciò ch'era in lui più fatuo, più vano, 369 3, 1| lietissimo. Questo Musèllaro gli era caro sopra tutti gli altri 370 3, 1| assai vivace. Donna Giulia era sul punto di capitolare; 371 3, 1| capitolare; e Gino, al solito, era tutto in fiamme. L'occasione 372 3, 1| pensò che il gran momento era giunto; e aspettò che tutti 373 3, 1| prender nulla? Donna Giulia era verde; Gino fingeva di tender 374 3, 1| giorno moriva; ma l'aria era ancóra pregna di luce, ritenendo 375 3, 1| Uscirono. Clara Green era rientrara da poco all'albergo. 376 3, 1| can say, Andrew...~ ~Ella era ancor giovine. Con quel 377 3, 1| nella novella del Boccaccio. Era dunque nobilitata dall'arte. 378 3, 1| sapeva bene qual fosse, ma n'era afflitto come d'una perdita 379 3, 1| un poco d'incertezza ch'era una grazia.~ ~- Nulla - 380 3, 1| cambiò umore. Il Corso era popoloso, le vetrine splendevano, 381 3, 1| spaventevole! La moglie era l'amante d'un soldato di 382 3, 1| depravazione, di mostruosità, ch'era nel suo aspetto, nelle sue 383 3, 1| aveva il tipo un po' bovino, era una Madame de Parabère, 384 3, 1| sigaretta.~ ~L'odor del tabacco era così delizioso che tutti 385 3, 1| bianco e leggiero le si era convertito nelle vene in 386 3, 1| sentimentalismo bacchico non era nuovo; e il duca di Grimiti 387 3, 2| mondano.~ ~Ma egli non s'era mai trovato in una disposizion 388 3, 2| ultimi suoi sogni. Egli era giunto a un terribile momento, 389 3, 2| implacabile passione della vita; era giunto al momento supremo 390 3, 2| a quella creatura, egli era stato sincero come non mai; 391 3, 2| Perché, in un soffio, tutto s'era dileguato, tutto era svanito? 392 3, 2| tutto s'era dileguato, tutto era svanito? Perché non aveva 393 3, 2| quella fede? La sua legge era dunque la mutabilità; il 394 3, 2| tratto si eclissava. Tale era stato sempre; tale sarebbe 395 3, 2| Ma appunto codesta lotta era una necessità della sua 396 3, 2| appunto codesta irrequietudine era una condizione essenziale 397 3, 2| appunto codesta sofferenza era una condanna a cui non avrebbe 398 3, 2| illusione sparita.~ ~Ella era venuta, ella era venuta! 399 3, 2| Ella era venuta, ella era venuta! Era rientrata nel 400 3, 2| venuta, ella era venuta! Era rientrata nel luogo dove 401 3, 2| che quel suo ardore non era l'Amore e che non aveva 402 3, 2| comune con l'Amore. Non era l'Amore. Ella gli aveva 403 3, 2| ultimo barlume di speranza era estinto. Infine, egli toccava 404 3, 2| le sue macchie.~ ~Quale era stata la cagion vera della 405 3, 2| Humphrey Heathfield. La verità era una sola. Egli la seppe 406 3, 2| dubitò. Donna Elena Muti era partita per affari di finanza, 407 3, 2| ricchezze considerevoli ed era alleato con la più alta 408 3, 2| senza dubbio, Donna Elena era una gran donna...~ ~- Ah, 409 3, 2| chiacchiera e l'altra gli si era spenta. - Riaccendere un 410 3, 2| Condotti, verso la Trinità. Era una notte di gennaio fredda 411 3, 2| suo dolore. L'ultimo colpo era dato; l'idolo crollava; 412 3, 2| inganno e della menzogna s'era fatto nella vita un abito, 413 3, 2| passione, che pareva sincera ed era giurata altissima, inestinguibile, 414 3, 2| nuova comedia? Perché?~ ~Era giunto alla sommità della 415 3, 2| da letto, dove il fuoco era acceso. Domandò:~ ~- Il 416 3, 2| aggiungendo altre legne. Egli era un vecchio servo di casa 417 3, 2| commoveva singolarmente. Era una commozione simile in 418 3, 2| immenso rammarico. Ma non era in lui nemmen l'ombra del 419 3, 2| crescente, in fondo a cui era anche non so qual vago senso 420 3, 2| teatro, in un palco, egli era stato a lui presentato da 421 3, 2| Orrore!~ ~Il supplizio era insostenibile. Egli si levò, 422 3, 2| tempo dell'ebrezza.~ ~Chi era ella mai?~ ~Era uno spirito 423 3, 2| ebrezza.~ ~Chi era ella mai?~ ~Era uno spirito senza equilibrio 424 3, 2| intellettuale, per dir così, era l'imaginazione: una imaginazione 425 3, 2| elementi pericolosissimi; ed era occasion di ruina e di disordine 426 3, 2| apparenza patetica. Ella era la donna delle passioni 427 3, 2| nella falsità di lei; tanta era l'affinità delle due nature. 428 3, 2| medesimo. - Perché ella era venuta? Era venuta perché 429 3, 2| Perché ella era venuta? Era venuta perché quel convegno 430 3, 2| noto, dopo due anni, le era parso strano, aveva tentato 431 3, 2| con la persona medesima ch'era già stata oggetto d'una 432 3, 2| sincerità.~ ~Ora, a questo punto era lo stesso fenomeno morale 433 3, 2| grande macchina platonica era mossa da questo santo orrore 434 3, 2| quartiere ma ampliato; ed era sempre con i tappezzieri 435 3, 2| Barberini e su per la salita. Era un cammino ben noto. Gli 436 3, 2| Aiutateci, aiutateci...~ ~Ella era molto vivace, nelle parole, 437 3, 2| archeologica di Mumps, ch'era un collezionista ardente 438 3, 2| spirito folli sospetti. Era dunque caduta in mano di 439 3, 2| contrasto di altri. La cosa era naturalissima; ma in quel 440 3, 2| di malinconia~ ~Il marito era passato nella stanza attigua 441 3, 2| chiamare dal duca di Beffi ch'era in un crocchio di altri 442 3, 2| diceva il duca di Beffi. - Era Lord of the Bedchamber del 443 3, 2| conte Albónico che saliva. Era vestito a lutto per la morte 444 3, 2| quasi avvolta d'oblio, gli era apparsa, a traverso il tempo 445 3, 2| non potuto appagare gli era risorto; e sotto l'impero 446 3, 2| desiderio e il rimpianto era nato un altro sentimento, 447 3, 2| posseduta, pel cui acquisto egli era stato sul punto di rimanere 448 3, 2| il teatro, quando l'amico era salito solo al palazzetto 449 3, 2| egoistica e tirannica ch'era nella sua natura e che lo 450 3, 2| alla sua infedeltà. Questo era il suo sogno orgoglioso. 451 3, 2| stessa con cui quella donna s'era data gli metteva ira e disgusto, 452 3, 2| stellato, poiché la notte era gelida ma serena; la Torre 453 3, 2| venirgli incontro. La casa era, infatti, vicina. Egli passò 454 3, 2| preoccupazione di Andrea era manifesta. L'amico gli disse:~ ~- 455 3, 2| confidenza. Ma si trattenne. Egli era ancóra sotto l'impressione 456 3, 2| con tal vivezza ch'egli n'era quasi attonito; e un'attitudine 457 3, 2| stanza, tutti i luoghi ov'era nato un sentimento, ov'erasi 458 3, 3| Di nuovo, ella sedette. Era come al tempo di Schifanoja. 459 3, 3| diventata un'altra donna, perché era necessario che io diventassi 460 3, 3| desiderio, in quel momento, era di prenderle ambo le mani 461 3, 3| parola non aveva ardore ma era sommessa, scorata, accorante, 462 3, 3| di quel contatto leggero. Era in lei una voluttà tanto 463 3, 3| ripercussione organica; era come se un fluido essenziale 464 3, 3| in un pensier dubitoso. Era, in vista, irresoluta come 465 3, 3| concerto, domani. Addio.~ ~Ella era tutta sconvolta, come se 466 3, 3| persisteva come un suggello, ed era un'impressione deliziosa, 467 3, 3| di violette.~ ~Andrea già era ad attenderla su la porta 468 3, 3| del Mendelssohn. La sala era già quasi interamente occupata. 469 3, 3| parte, di dame straniere; ed era un uditorio biondo, pieno 470 3, 3| per ragion d'un contrasto. Era il 2 di febbraio, un mercoledì: 471 3, 3| con profonde modulazioni. Era un sentimento assai diverso 472 3, 3| animava l'Adagio del Bach: era più umano, più terreno, 473 3, 3| prossimo convegno. Egli era dunque su la via di una 474 3, 3| bella creatura, assai fine. Era da Francesca, a Schifanoja, 475 3, 3| lentezza perché tutta la via era ingombra di gente in tumulto. 476 3, 3| principessa, poiché la carrozza era giunta finalmente al palazzo 477 3, 3| allo Sperelli che le si era già seduto accanto, nel 478 3, 3| guardare la desiderata che s'era raccolta nell'ombra, in 479 3, 3| strano e fantastico di Elena era un principio di gelosia. 480 3, 3| giovava? Omai l'incanto era rotto. Nessun prodigio mai 481 3, 3| occuparsi della carne che era ancóra divina.~ ~Si compiacque 482 3, 3| nel sentimento, come io era dianzi sincero nella sensazione. 483 3, 3| mystica in sommo; la Barcaccia era carica di diamanti; la scala 484 3, 3| incrociata in forma di scialle, era d'un panno grigio pendente 485 3, 3| lontra. E come il taglio era d'eletto stile così l'accordo 486 3, 3| di quel fulvo opulento, era una delizia degli occhi.~ ~ 487 3, 3| dalla memoria di chi vi s'era immerso con tanta avidità 488 3, 3| immerso con tanta avidità e n'era emerso con tanta stanchezza, 489 3, 3| casa Angelieri, ella non vi era apparsa. Disse, con un'aria 490 3, 3| ritardo. Si scusò. Elena era là col marito.~ ~La colazione 491 3, 3| una sigaretta. Il principe era scomparso.~ ~Ma Lord Heathfield 492 3, 3| corsa, al Pincio!~ ~Egli era invaso da un desiderio folle 493 3, 3| poiché la sua inquietudine era manifesta.~ ~Essendo la 494 3, 3| il disprezzo di sé stesso era pari all'ignavia della volontà.~ ~ 495 3, 3| sebbene forse un po' magre.~ ~Era ella vestita d'un broccato 496 3, 3| un Allegro vivace in cui era una sollevazion di coraggio 497 3, 3| nell'esercizio dell'amore. Era forse per un ricordo del 498 3, 3| Stephen.~ ~Alle undici egli era d'innanzi al palazzo; e 499 3, 3| enormi e difformi, congelato; era un orto posseduto da una 500 3, 3| notte di luna e di neve era dunque sotto il dominio 501 3, 3| apparenze delle cose.~ ~Era un sogno poetico, quasi 502 3, 3| Silvestro, il suo sofferire era acuito da una vanità; poiché, 503 3, 3| Là dentro, il freddo era temperato del calore continuo 504 3, 3| Symphonie en blanc majeur era manifesta in molte altre 505 3, 3| pretesto? Lord Heathfield era, certo, a Roma. Come avrebbe 506 3, 3| imboccando la via Rasella: era vuota.~ ~Mancavano due o 507 3, 3| La delusione recente, ch'era per lui una prova del disamore 508 3, 3| sogno dianzi sognato. Ed era, in verità, una delle notti 509 3, 3| trascorse nel cielo di Roma; era uno di quegli spettacoli 510 3, 3| inarrivabile. E Maria Ferres era vicina; forse anche vegliava, 511 3, 3| porta di Maria Ferres, ch'era chiusa, mentre in alto i 512 3, 4| a prenderle. Ma qualcuno era ancóra fuori di casa; e 513 3, 4| di casa; e il domestico era di là, nell'anticamera, 514 3, 4| chiese, nelle ruine. Dov'era passata Elena Muti passò 515 3, 4| Amor, ja!~ ~ ~ ~Un'altra era la glorificazione di un 516 3, 4| nomen Helles.~ ~ ~ ~Un'altra era una sospirevole quartina 517 3, 4| sotto il fascino feminino, era stato preso da un entusiasmo 518 3, 4| Vi amo.~ ~Ella lesse. Ed era, scritto di mano d'Andrea, 519 3, 4| fosse come oggi. - Sotto era una data: Die ultima februarii 520 3, 4| non ricordo.~ ~Il bosco era misterioso, in un crepuscolo 521 3, 4| ella soggiunse:~ ~- Chi era quella Elena?~ ~- Non so; 522 3, 4| ella con una voce spenta ch'era come l'eco affievolita d' 523 3, 4| di struggersi, di morire. Era come se tutti i tumulti 524 3, 4| della passione presente. Era come se rivivessero in quell' 525 3, 4| chiuso gli occhi: e la bocca era parsa più luminosa, quasi 526 3, 4| tremito lo prese, quando egli era per rivolgerle il tu mistico.~ ~- 527 3, 4| il tu mistico.~ ~- Io non era mai giunto, in nessun più 528 3, 4| traverso il velo del pianto.~ ~Era, nel cielo, una pioggia 529 3, 4| strepito enorme. La villa era scomparsa; la scala era 530 3, 4| era scomparsa; la scala era serrata fra due pareti, 531 3, 4| ma sorrise; e il sorriso era assai triste, pieno dell' 532 4, 1| Sperelli il libro raro. Era intitolato GERVETII - De 533 4, 1| del 1763.~ ~La raccolta era ricchissima. Comprendeva 534 4, 1| è morto in un manicomio. Era un giovine di genio. Io 535 4, 1| stanza contigua. Il suo passo era un po' saltellante e malsicuro, 536 4, 1| mani. - Senza dubbio, egli era un genio. Nessuna fantasia 537 4, 1| sorriso tenue di sole.~ ~Era, infatti, una composizione 538 4, 1| Mumps! Mumps! Siete solo?~ ~Era la voce di Elena. Ella batteva 539 4, 1| supplizio che l'aspettava ed era attratto da quel supplizio, 540 4, 1| che la sua trista passione era immedicabile.~ ~Un'angoscia 541 4, 1| posseduta quella carne? Era ella dunque risoluta a non 542 4, 1| rinfocolava la febbre. Era nel suo spirito un confuso 543 4, 1| allo sportello, salutando. Era Galeazzo Secìnaro.~ ~Subitamente, 544 4, 1| intimo del suo cervello.~ ~Era un pomeriggio della fine 545 4, 1| sangue. - Un cavallo, che m'era assai caro, s'è rovinato 546 4, 1| quella snervante gravezza era qualche cosa di molle che 547 4, 1| della colpa. La sua passione era altissima, soverchiante, 548 4, 1| incomprensibile amante.~ ~Ella era gelosa. La gelosia era il 549 4, 1| Ella era gelosa. La gelosia era il suo spasimo implacabile, 550 4, 1| labbra, quando Andrea taceva, era questa: - A che pensi? - 551 4, 1| Ella sapeva che Andrea era stato l'amante di quella 552 4, 1| sapeva infine che quella era la Elena dell'inscrizione. « 553 4, 1| affanno. Il suo cuore non era pago; il sogno levatosi 554 4, 1| conspetto del mare - non s'era avverato. La parte più pura 555 4, 1| più bella di quell'amore era rimasta là, nel bosco solitario, 556 4, 1| straordinaria leggerezza; e nulla era più soave dell'atto con 557 4, 1| similitudine di un'ala irrequieta. Era una carezza strana che dava 558 4, 1| un piacere insostenibile; era una carezza che Elena un 559 4, 1| capriccio dell'amante. Egli era un po' convulso, pallidissimo, 560 4, 1| Sono tutta vuota.~ ~Egli era rimasto pensoso, con lo 561 4, 1| piace!~ ~Andrea tremò. Non era quello lo stesso accento 562 4, 1| la faccia. II suo ardore era quasi iroso. Egli imaginava 563 4, 1| aria di cruccio.~ ~Egli era rimasto sul divano e la 564 4, 1| candele. La tazza di tè era su l'orlo della tavola, 565 4, 1| prendi la mia vita!~ ~Ella era felice di quell'appassionata 566 4, 1| Bisogna ch'io vada.~ ~Andrea era bianco e stravolto come 567 4, 2| signore e malignando. C'era Giulio Musèllaro, con Ludovico 568 4, 2| con Galeazzo Secìnaro; c'era Gino Bommìnaco; c'era qualche 569 4, 2| c'era Gino Bommìnaco; c'era qualche altro.~ ~- Non sai 570 4, 2| E come?~ ~- Galeazzo era presente, anzi giocava allo 571 4, 2| via de' Condotti. Il Corso era un lietissimo fiume di sole, 572 4, 2| Galeazzo allo Sperelli ch'era taciturno.~ ~- Sì; lo conobbi 573 4, 2| camminando. Lo Sperelli era grato al Secìnaro, della 574 4, 2| premura cordiale. Il Secìnaro era predisposto, da quella intimità, 575 4, 2| significazione spirituale, ma bella. Era alto, quadrato, vigoroso, 576 4, 2| trascinare alla sommità. Ma egli era sicuro omai che, in seguito, 577 4, 2| caduta vertiginosa. Egli era divorato come da una febbre 578 4, 2| portava la macchia. Egli era tutto una piaga.~ ~Eppure, 579 4, 2| una donna in un'altra non era più un atto di passione 580 4, 2| di passione esasperata ma era un'abitudine di vizio e 581 4, 2| inconsapevole di quel vizio era divenuto quindi per lui 582 4, 2| depravazion sensuale, egli era quasi giunto a credere che 583 4, 2| possesso imaginario. Egli era quasi giunto a non poter 584 4, 2| Tu sai?~ ~La notizia s'era sparsa. Lo scandalo era 585 4, 2| s'era sparsa. Lo scandalo era inevitabile; la ruina era 586 4, 2| era inevitabile; la ruina era irrimediabile. Seguirono 587 4, 2| lei, cadeva. Il castigo era piombato improvviso. I presentimenti 588 4, 2| doversi dividere dall'uomo ch'era per lei la vita della vita.~ ~- 589 4, 2| condotto Delfina a Siena ed era tornata per aiutare la signora 590 4, 2| della madre, la verità non era nota. Anche Delfina non 591 4, 2| conosceva nulla. Maria s'era limitata a mandar la notizia 592 4, 2| Andarono, quando il sole era già sul declinare. Nella 593 4, 2| piccolo brivido.~ ~Il cimitero era solitario. Alcuni giardinieri 594 4, 2| rare piume. E il silenzio era interrotto a quando a quando 595 4, 2| per sorridere all'amante. Era vestita di nero; portava 596 4, 2| lutto. Il suo mento ovale era più bianco e più puro delle 597 4, 2| arrampica per l'antica rovina, era fiorito; ma delle viole 598 4, 2| cerchio intorno le occhiaie era più cupo e più cavo, ma 599 4, 2| su la semplice pietra ov'era inciso il nome del poeta. 600 4, 2| cielo, dietro la collina, era tutto d'un color diffuso 601 4, 2| tavolo del Caffè di Roma. Era una mattinata calda. Il 602 4, 2| mattinata calda. Il Caffè era quasi deserto, immerso nell' 603 4, 3| plenipotenziario del Guatemala.~ ~Era una mattina ardente. Già 604 4, 3| Il banco dell'incanto era nella stanza più ampia, 605 4, 3| tutto.~ ~- Perché mai?~ ~- Era una mia idea... romantica.~ ~