IntraText Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText | Cerca |
Alfabetica [« »] oppure 4 opulenza 1 or 7 ora 216 oramai 7 orano 1 orazione 1 | Frequenza [« »] 235 al 229 m' 219 madre 216 ora 207 lo 204 ancóra 203 così | Gabriele D'Annunzio L'innocente Concordanze ora |
Paragrafo
1 Intro| pendeva dalla parete.~ ~Ma ora, in tre anni, quante cose 2 Intro| stesso giorno, dopo qualche ora, mentre io tacevo credendo 3 Intro| di averti compensata. Da ora innanzi, come un tempo, 4 Intro| mi baciò su una gota.~ ~Ora, non doveva ella con quel 5 Intro| la certezza che, giunta l'ora, non avrei potuto non partire. 6 Intro| d'animo, senza fare per ora alcuna rivelazione. Esagerandola, 7 Intro| peccato! Che peccato! L'ora non potrebbe essere più 8 Intro| la convalescente. Qualche ora dopo, come mi ripresentai 9 Intro| parlammo del domani, dell'ora in cui ella avrebbe potuto 10 Intro| poi. Non ci pensare, ora; ti prego.~ ~- Sii buono!~ ~ 11 Intro| l'equilibrio, volgendosi ora a me ora a mia madre.~ ~ 12 Intro| equilibrio, volgendosi ora a me ora a mia madre.~ ~Mia madre 13 Intro| suprema.~ ~Credo che nell'ora della morte, nell'attimo 14 Intro| sempre dietro la poltrona, ora occupato a fermare le tende 15 Intro| le tende della finestra, ora a riordinare i libri nella 16 Intro| libri nella piccola scansia, ora a raccogliere di sul tappeto 17 Intro| parsa mai desiderabile come ora che non potevo disgiungerla 18 Intro| riconoscere.~ ~- Qual è, ora, il tuo profumo? - le domandai.~ ~ 19 Intro| giacca e il cappello. Che ora è?~ ~- Manca un quarto alle 20 Intro| forte che io pensai: «Ecco, ora le confesso il mio dubbio. 21 Intro| rancore di nessuna offesa! Ora forse la sua mano è impura?». 22 Intro| Anche: «In qualunque ora, dopo qualunque fortuna, 23 Intro| facoltà, non mi diede un'ora di tregua. Io era veramente 24 1| producevano un susurro, ora leggero ora forte, alla 25 1| un susurro, ora leggero ora forte, alla cui misura le 26 2| fratello al mattino. In quell'ora tutto era fresco, facile, 27 2| m'inganna. Infatti, tutto ora si compie con una facilità 28 3| meritoria l'offerta. «Oh se ella ora mi prendesse le mani» pensai. 29 3| una dopo l'altra. «Se ella ora mi prendesse le mani e in 30 3| era piena di grazia ma che ora m'è impossibile definire. 31 3| di quel tempo mi riescono ora incomprensibili, inesplicabili, 32 3| questo doveva accadere in un'ora favorevole, in un luogo 33 3| Era il Sabato Santo, l'ora della Risurrezione.~ ~ ~ ~ 34 4| irradiazione di purità.~ ~Ora, un piccolo fatto casuale, 35 4| antico dubbio, assai vago, ora risorto per caso. Questo 36 4| minuto mi avevano oppresso, ora precipitavano al fondo, 37 4| era tra il sentimento dell'ora, delle cose circostanti, 38 4| personaggi che Giuliana amava. L'ora finiva lenta e molle, quasi 39 4| di me?»~ ~- Ma che leggi, ora, Tullio? - disse Giuliana 40 6| mai, credo, l'attesa dell'ora stabilita pel primo convegno 41 6| volevo ottenere il perdono. Ora invece non tanto vedevo 42 6| così fervida, produceva ora i suoi effetti nel mio organismo 43 7| impazienza manifesta:~ ~- Ora, tu puoi andare. Ti chiamerò 44 7| violetti.~ ~Mancava quasi un'ora al mezzogiorno. Era una 45 7| sincera, non ho avuto mai un'ora di pieno oblio; mai, mai: 46 7| cercavo lontano... Intendi ora? Intendi? Tu eri nella mia 47 7| ti ho conosciuta prima d'ora, so che ti ho amata prima 48 7| che ti ho amata prima d'ora; so che ti ho ritrovata. 49 7| averti trovata soltanto ora, un momento fa, quando tu 50 7| certe grazie che adoravo. Ed ora non appariva ne' suoi occhi 51 7| gli occhi, il viso... Che ora sarà? Sarà mezzogiorno? 52 7| leggera come una piuma. Ora devi essere anche più leggera... 53 7| pel varco, garrendo.~ ~- Ora sono tua, tua, tua! - bisbigliò 54 8| congedo bizzarro.~ ~Stavamo ora, io e Giuliana, seduti a 55 8| giardino alla prima sosta, ora anche mi rendevano quasi 56 8| prima sera! Imagini? Fino ad ora tu non hai fatto che ricordare, 57 8| t'ho mai amata come t'amo ora, Giuliana; mai mai. Intendi? 58 8| sono mai stato tuo come ora, Giuliana... Ti racconterò, 59 8| tutta quanta la soavità dell'ora e della solitudine.~ ~- 60 8| di riudirli?~ ~- Ma a che ora ripasserà Federico?~ ~- 61 8| sempre?~ ~- Lo so.~ ~- E tu ora... come mi ami?~ ~- Come 62 8| oggi... Pensa a oggi, all'ora che passa...~ ~Ed ella si 63 9| essersi ingannata.~ ~- Non è l'ora? - mi domandò.~ ~- Sì, sono 64 9| guardare il giardino. A quest'ora, com'è bello! Vedi? Com' 65 9| come in un sogno:~ ~- Ecco, ora vorrei chiudere gli occhi 66 9| misterioso del giardino in quell'ora ultima?~ ~- Vado e torno 67 9| scienza del suo male; ed ora sa, è sicura di dover soccombere; 68 9| corso, un poco. Tu come stai ora?~ ~- Ho tanto freddo, Tullio; 69 9| forza in quelle parole.~ ~- Ora chiudo - io dissi, volgendomi 70 9| Quanto durò la pausa? Un'ora? Un secondo?~ ~- Sono malata - 71 9| bisogna che tu mi prenda ora così come sono... Non c' 72 9| Baciami; riscaldami... Ora arriva Federico.~ ~Parlava 73 9| leggera e grave, e interrotta ora da gemiti fiochi, da implorazioni 74 9| implorazioni lamentevoli, ora da improvvisi impeti lirici, 75 10| tornare alla Badiola.~ ~Ora, coperta dei nostri plaids, 76 10| propose Federico. - Tra mezz'ora son qui.~ ~- No, Federico, 77 10| capezzale. Forse fra qualche ora ella si calmerà, si sentirà 78 10| parlato con Miss Edith or ora, per le scale. Non vuoi 79 10| No, non ho appetito, ora. Forse più tardi... Aspetto 80 10| sottovoce:~ ~- S'è calmata. Ora ha bisogno di riposo. Povera 81 10| impressione... Sai, Giuliana ora è così debole... Ma veramente 82 10| pregata di non parlartene per ora. Ma io ho voluto avvisarti... 83 11| di questo genere? «In un'ora ho vissuto dieci anni.» 84 11| fenomeno dell'universo.~ ~Ora, che doveva io fare? Impeti 85 11| irrefragabile; la quale ora mi si manifestasse d'un 86 11| presenza? Non era quella l'ora delle interrogazioni, l' 87 11| delle interrogazioni, l'ora del colloquio. S'ella avesse 88 11| avvenire... Pensa a oggi, all'ora che passa!». Non tradivano 89 11| dell'abnegazione eroica. Ora è venuta la mia volta. Io 90 11| ha i nervi sovreccitati. Ora la scuoto...». Ma esitai: « 91 11| affogassero...~ ~- Sì, è vero. Ora ho caldo, troppo caldo... 92 11| di qualche coperta. M'è ora impossibile definire il 93 11| presto, tu verrai a vedermi. Ora abbiamo bisogno di riposo, 94 11| esclamò mia madre.~ ~- Sì, ma ora mi riaddormento.~ ~- Sono 95 11| che Maria non si svegli ora...~ ~- Ah, dunque...~ ~Il 96 12| brutale che a una certa ora della notte m'era piombato 97 12| madre, che io aspetti l'ora opportuna per un colloquio 98 12| mi prese il polso.~ ~- Ora sei libero, mi sembra. Ma 99 13| di febbre, stanotte, ma ora sto bene.~ ~- Hai veduta 100 13| noi senza morirne.~ ~«Ed ora?» pensai, al colmo dell' 101 13| impulso della volontà. «Ed ora? Ella sa che io conosco 102 13| imprevedibili. Ed è necessario, ora più che mai, è necessario 103 13| soltanto differita di qualche ora l'esecuzione? Se ella stesse 104 13| ella. - Sono stanca. È un'ora che Miss Edith mi tiene 105 14| serie di visioni orrende.~ ~Ora, mentre io e Federico andavamo 106 14| per gli altri... Potrei ora ritrovare in queste cose 107 14| pareva d'aver compreso. Ora, d'un tratto, sono ritornato 108 14| vita m'apparve in quell'ora come una visione lontana, 109 14| miserie m'apparvero in quell'ora. «Come si può vivere? Come 110 14| tutto era simbolo, in quell'ora.~ ~Diressi il cavallo verso 111 14| dileguasse. Era vicina quell'ora medesima in cui, il giorno 112 14| certamente benedirà nell'ora della morte, anche se lo 113 15| 15-~ ~ ~ ~L'ora della prova, l'ora temuta 114 15| L'ora della prova, l'ora temuta e desiderata a un 115 15| insorgere. Mai come in quell'ora avevo avuto chiara e disperata 116 15| disprezzata, a Teresa Raffo. Ed ora i sentimenti di bontà, di 117 15| pendolo che aveva segnata l'ora, e, non so perché, quel 118 15| tutto per risparmiarti quest'ora: ma il destino ha voluto 119 15| voluto che fino a quest'ora io vivessi per soffrire 120 15| prima di giungere a quest'ora. Da tanto tempo dovevo morire! 121 15| stilla. Ma lascia, in quest'ora, che io ti ricordi la devozione 122 15| abbiamo nascosta fino ad ora... Povera santa!~ ~Le si 123 15| e che l'ironia in quell'ora, contro quella creatura 124 15| parlasti di anima... Tu pensi ora: «Queste sono le cose che 125 15| Certi giorni differivo d'ora in ora l'esecuzione del 126 15| giorni differivo d'ora in ora l'esecuzione del mio proposito; 127 15| ieri e dimmi se comprendi ora il mio martirio... Lo comprendi?~ ~ 128 15| io vivessi fino a quest'ora. Il destino ha voluto che 129 15| rimarrà fra noi due...~ ~Ella ora parlava rapidamente, con 130 15| lasciami ripetere che io ti amo ora come non t'ho amato mai. 131 16| Càlmati, Giuliana. Ora bisogna che tu sii forte. 132 17| gesti erano diversissimi. Ora io me lo figuravo esile, 133 17| pesante inchinata sul petto; ora tutto roseo, rotondo, gaio, 134 17| amorevole verso di me, buono; ora invece tutto nervi, bilioso, 135 20| continuassimo a sognare.~ ~Era l'ora che segue lo scomparire 136 20| scomparire del sole, un'ora lucida e calma. I fogliami 137 20| trattenne. Rinunziai. Mi sentivo ora disacerbato verso di lei, 138 20| mia condanna. Inclinavo ora verso di lei con un sentimento 139 21| opera che avevano fornita, ora quelle mani erano degne 140 23| prove? Rassicurati. Pensa ora a liberarti. E poi... chi 141 23| non ti mancherò, Giuliana. Ora lascia che io parta. Forse 142 23| vorrai.~ ~Un canto umano ora giungeva nella notte, coprendo 143 24| amico, del povero Spinelli, ora mi tornavano alla memoria 144 24| paralisi non si arresta.~ ~- Ma ora è al principio.~ ~- Al principio; 145 24| romanziere illustre.~ ~- E ora dov'è?~ ~- È a Napoli. I 146 24| patologia speciale medica.~ ~- Ora sentirà.~ ~Cercò nelle pagine. 147 24| sfavorevole...». Soggiunse:~ ~- Ora è persuaso?~ ~- Sì. Ma che 148 26| Giuliana non aveva requie. Ora non ti moverai più, speriamo.~ ~ 149 26| stato amato come in quell'ora.~ ~Disse, dopo una pausa, 150 27| episodii notevoli, mentre l'ora s'indugiava nel quadrante 151 29| ritardo. E s'approssimava l'ora della dipartita. I richiami 152 29| grottesche della volta. «Ora sono tua, tua, tua!» ella 153 29| conchiglie profonde. Ma ora il silenzio era simile a 154 30| mia ansietà cresceva di ora in ora, diveniva intollerabile. 155 30| ansietà cresceva di ora in ora, diveniva intollerabile. 156 30| qualche intervallo di riposo, ora più forti ora più deboli, 157 30| di riposo, ora più forti ora più deboli, ora sopportabili 158 30| più forti ora più deboli, ora sopportabili ora laceranti. 159 30| deboli, ora sopportabili ora laceranti. Ella stava in 160 30| bisogna che tu mi ami molto, ora, perché domani non ci sarò 161 30| essere che tu non mi creda ora; ma certo mi crederai quando 162 31| erano protratte fino a quell'ora, con qualche intervallo 163 31| Nulla di allarmante, per ora.~ ~- E tutti questi preparativi?~ ~- 164 31| Non si annuncia per ora nessun pericolo grave. Temo 165 31| maschio. Non respirava; ma ora non c'è più pericolo. Guardi 166 31| il bambino che vagiva.~ ~Ora vagiva forte. Respirava, 167 31| lo avevano salvato e che ora avviluppavano delicatamente 168 32| in circa dieci minuti. Ora la puerpera riposava nel 169 32| tenerezza e la mia pietà. Ora non avevo per lei se non 170 32| sventurata delle creature umane. Ora tutta la mia anima era sospesa 171 32| non l'avessero salvato, ora non sarebbe più se non un 172 32| madre mi disse:~ ~- Vieni. Ora debbono rinnovare le medicature. 173 32| riuscivo a dissimulare. Eravamo ora io, mia madre, Federico, 174 32| forse più a Giuliana.~ ~- Ora non somiglia a nessuno - 175 32| ribellavano.~ ~- Non posso ora, non posso... Lasciami stare, 176 33| me.~ ~Poi ripeteva:~ ~- Ora dormiamo.~ ~E scendeva un 177 33| petto, raccolte, in quell'ora indimenticabile.~ ~ ~ ~ 178 34| dell'intruso, in qualunque ora, in qualunque congiuntura, 179 34| confessione dolorosa. «Ma ora ch'egli è nato, l'aborre 180 35| strano rammarico mi pungeva, ora che l'inferma andava di 181 35| separavano da un abisso.~ ~Ma ora che Giuliana di giorno in 182 35| su due culle benedette, ora un poco più canuta si reclinava 183 36| e là biancicava al sole. Ora sì ora no il vento portava 184 36| biancicava al sole. Ora sì ora no il vento portava un crepito 185 37| muta desolazione di quell'ora diurna; e mai come in quell' 186 37| diurna; e mai come in quell'ora sentii il vuoto spaventevole 187 37| portiamo l'invito in un'ora solenne.~ ~Ci appressammo. 188 37| fratello m'imitò.~ ~- Questo ora vi dico - soggiunse Giovanni 189 38| e il patrino recitavano ora il Credo: l'uno a voce alta, 190 38| opera che avevano fornita, ora nel reggere quell'infante 191 39| fittizio, nell'attesa dell'ora tragica e liberatrice. Ripetevo 192 39| si dileguava senza che l'ora fosse scoccata. Ripetevo: « 193 39| vene azzurrognole. Poppava ora piano ora forte, ora svogliato 194 39| azzurrognole. Poppava ora piano ora forte, ora svogliato ora 195 39| Poppava ora piano ora forte, ora svogliato ora mosso da un' 196 39| ora forte, ora svogliato ora mosso da un'avidità subitanea. 197 40| disturbo forse... a quest'ora...~ ~- Andiamo - concluse 198 43| s'allontanava se non nell'ora dei suoi pasti. Ma era sostituita 199 43| aspettazione continua dell'ora funesta.~ ~Mentre ero là 200 43| madre alla sua bambola.~ ~- Ora io! - gridò Maria.~ ~E il 201 44| Giuliana t'aspetta.~ ~- A che ora comincia la Novella?~ ~- 202 44| Mancavano tre quarti d'ora. Bisogna vigilare.~ ~- Vado, 203 44| Dove sei stato fino a ora? - mi chiese la povera malata, 204 44| Non posso prender nulla, ora; non sto bene. Mangia tu 205 44| tempo s'è addormentato?~ ~- Ora.~ ~- Va, va dunque alla 206 44| si svegliava.~ ~Pensai: «Ora piange. Quanto tempo è passato? 207 44| nulla era fuor di posto. Ora però avevo una ripugnanza 208 45| 45-~ ~ ~ ~Da quell'ora s'impadronì del mio spirito 209 45| sbigottita. E io pensavo: «Ecco, ora entra mia madre stravolta 210 45| ho incontrata la mamma or ora tutta sconvolta perché Raimondo 211 46| che non apparivano:~ ~- Ora, io non posso consolarti! 212 47| sospetto.~ ~- Ha dormito fino a ora! - mi disse mia madre.~ ~- 213 47| la Novena, alla medesima ora.~ ~ ~ ~ 214 48| voce interrotta:~ ~- Un'ora fa, stava quasi bene. Tossiva 215 48| nell'alcova, che le cortine ora chiudevano. Ella stava rattratta 216 50| spegneva. Il rantolo aveva ora un suono particolare. Le