Paragrafo

 1 Intro|             per la finestra; e nella luce vagava un profumo di cipria
 2 Intro|           Euridice?...~ ~ ~In quella luce dorata e tepida, in quel
 3 Intro|        scambiammo qualche parola. La luce del gas, il rimbombo del
 4     2|         petali rosei ed argentei, la luce si cangiava quasi direi
 5     2|          integre nella santità della luce.~ ~Come mi vide muovere
 6     3|              volgendo le spalle alla luce.~ ~Io dissi:~ ~- Hai qualche
 7     3|       capelli, ricevendo in sommo la luce, formavano una esigua aureola;
 8     3|          quell'attitudine, in quella luce, aveva una straordinaria
 9     3|           ove anzi qualche filo alla luce diveniva oro su quella tempia
10     4|               da prima impregnati di luce, finché non s'adattarono
11     4|            ad ogni fiato. Era, nella luce bianca, una discesa continua,
12     4|       aumentando la malinconia della luce, quasi cullando la sonnolenza
13     7|              te. Ho potuto vedere la luce. Finalmente la luce si è
14     7|        vedere la luce. Finalmente la luce si è fatta. Te sola ho amata
15     7|          prima che si facesse questa luce nella mia anima, prima che
16     7|            indizi per fare sùbito la luce, ma non potevo lasciare
17     8|           balcone aperto entrava una luce assai mite, poiché nel cielo
18     8|      attenuava, si velava, in quella luce quieta, desiderai una pausa,
19     8|           era aperto. Entrava con la luce l'odore muschiato delle
20     9|              le mie braccia. La gran luce subitanea della felicità
21     9|             orizzonte occidentale la luce persisteva come il riverbero
22     9|          angoscia cresceva; e quella luce dubbia, e quella discesa
23     9|             della vasca. Una zona di luce persisteva ai confini del
24    10|                  Ma guardandola alla luce, mia madre esclamò spaventata:~ ~-
25    10|          occhi, non la vidi più. Una luce violentissima si fece nel
26    11|             illuminavano nella nuova luce; lembi di vita recente si
27    11|             le cortine ricaddero; la luce divenne più fievole. L'ansietà
28    11|          tutte le compresi. Una gran luce s'era fatta in me. «Ah quando
29    12|            l'azzurro.~ ~- Vedi?~ ~La luce viva scoprì forse nel mio
30    13|          dieci quando uscii. La gran luce di quel mattino d'aprile,
31    13|             la maschera sotto quella luce?~ ~Cercai di mia madre,
32    13|        Badiola, inondata d'aria e di luce, aveva un aspetto di letizia
33    14|          giardino ondeggiante in una luce ideale. La boscaglia intorno
34    16|          primo riebbi negli occhi la luce; io primo feci attenzione
35    16|              bene distinti perché la luce era scarsa e mobile. Io
36    17| chiaroveggenza. - Giuliana dava alla luce un maschio, unico erede
37    18|          colpito da un malefizio. La luce interiore si spengeva a
38    24|           gli occhi abbacinati dalla luce esterna. Udii una voce nasale,
39    24|       frescura, per un riscontro. La luce era mite. Un commesso dormiva
40    27|               Se Giuliana desse alla luce una terza femmina?» Questa
41    30|           pensiero sinistro, la cupa luce dell'idea fissa, l'orrore
42    30|            più. Allora ti si farà la luce, allora conoscerai la verità;
43    32|          prova». Io m'esaltavo nella luce quasi mistica di quell'avvenire
44    32|        potuto vedere il mondo in una luce insolita? Non hai tu avuta
45    36|            rividi Giuliana in quella luce dorata e tepida, in quel
46    37|            Le cose bianche in quella luce mite assumevano una straordinaria
47    37|             capo nella santità della luce. Il suo gesto era largo,
48    40|            il piccolo dormente, alla luce della lampada. Il vecchio
49    42|             cervello, quel guizzo di luce sinistra, pareva che avesse
50    44|        illusorii ma terrifici che la luce mobile della lampada metteva
51    45|            profondo, molte ore.~ ~La luce del giorno mi trovò calmo,
52    46|             diffusa bianchezza della luce mi rammentava quel pomeriggio
53    50|               dal silenzio, una gran luce si fece dentro di me, nel
54    50|           vicino alla finestra, alla luce. Largo, largo! Il bambino
55    50|             pareva una bara. Ma alla luce lo spettacolo era più atroce:
56    50|              atroce: a quella fredda luce candida della neve diffusa.
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