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Alfabetica [« »] luccichii 2 luccichio 2 luccicori 1 luce 56 luceva 1 lucevano 2 luci 1 | Frequenza [« »] 58 vecchio 57 fu 56 letto 56 luce 56 so 56 specie 56 troppo | Gabriele D'Annunzio L'innocente Concordanze luce |
Paragrafo
1 Intro| per la finestra; e nella luce vagava un profumo di cipria 2 Intro| Euridice?...~ ~ ~In quella luce dorata e tepida, in quel 3 Intro| scambiammo qualche parola. La luce del gas, il rimbombo del 4 2| petali rosei ed argentei, la luce si cangiava quasi direi 5 2| integre nella santità della luce.~ ~Come mi vide muovere 6 3| volgendo le spalle alla luce.~ ~Io dissi:~ ~- Hai qualche 7 3| capelli, ricevendo in sommo la luce, formavano una esigua aureola; 8 3| quell'attitudine, in quella luce, aveva una straordinaria 9 3| ove anzi qualche filo alla luce diveniva oro su quella tempia 10 4| da prima impregnati di luce, finché non s'adattarono 11 4| ad ogni fiato. Era, nella luce bianca, una discesa continua, 12 4| aumentando la malinconia della luce, quasi cullando la sonnolenza 13 7| te. Ho potuto vedere la luce. Finalmente la luce si è 14 7| vedere la luce. Finalmente la luce si è fatta. Te sola ho amata 15 7| prima che si facesse questa luce nella mia anima, prima che 16 7| indizi per fare sùbito la luce, ma non potevo lasciare 17 8| balcone aperto entrava una luce assai mite, poiché nel cielo 18 8| attenuava, si velava, in quella luce quieta, desiderai una pausa, 19 8| era aperto. Entrava con la luce l'odore muschiato delle 20 9| le mie braccia. La gran luce subitanea della felicità 21 9| orizzonte occidentale la luce persisteva come il riverbero 22 9| angoscia cresceva; e quella luce dubbia, e quella discesa 23 9| della vasca. Una zona di luce persisteva ai confini del 24 10| Ma guardandola alla luce, mia madre esclamò spaventata:~ ~- 25 10| occhi, non la vidi più. Una luce violentissima si fece nel 26 11| illuminavano nella nuova luce; lembi di vita recente si 27 11| le cortine ricaddero; la luce divenne più fievole. L'ansietà 28 11| tutte le compresi. Una gran luce s'era fatta in me. «Ah quando 29 12| l'azzurro.~ ~- Vedi?~ ~La luce viva scoprì forse nel mio 30 13| dieci quando uscii. La gran luce di quel mattino d'aprile, 31 13| la maschera sotto quella luce?~ ~Cercai di mia madre, 32 13| Badiola, inondata d'aria e di luce, aveva un aspetto di letizia 33 14| giardino ondeggiante in una luce ideale. La boscaglia intorno 34 16| primo riebbi negli occhi la luce; io primo feci attenzione 35 16| bene distinti perché la luce era scarsa e mobile. Io 36 17| chiaroveggenza. - Giuliana dava alla luce un maschio, unico erede 37 18| colpito da un malefizio. La luce interiore si spengeva a 38 24| gli occhi abbacinati dalla luce esterna. Udii una voce nasale, 39 24| frescura, per un riscontro. La luce era mite. Un commesso dormiva 40 27| Se Giuliana desse alla luce una terza femmina?» Questa 41 30| pensiero sinistro, la cupa luce dell'idea fissa, l'orrore 42 30| più. Allora ti si farà la luce, allora conoscerai la verità; 43 32| prova». Io m'esaltavo nella luce quasi mistica di quell'avvenire 44 32| potuto vedere il mondo in una luce insolita? Non hai tu avuta 45 36| rividi Giuliana in quella luce dorata e tepida, in quel 46 37| Le cose bianche in quella luce mite assumevano una straordinaria 47 37| capo nella santità della luce. Il suo gesto era largo, 48 40| il piccolo dormente, alla luce della lampada. Il vecchio 49 42| cervello, quel guizzo di luce sinistra, pareva che avesse 50 44| illusorii ma terrifici che la luce mobile della lampada metteva 51 45| profondo, molte ore.~ ~La luce del giorno mi trovò calmo, 52 46| diffusa bianchezza della luce mi rammentava quel pomeriggio 53 50| dal silenzio, una gran luce si fece dentro di me, nel 54 50| vicino alla finestra, alla luce. Largo, largo! Il bambino 55 50| pareva una bara. Ma alla luce lo spettacolo era più atroce: 56 50| atroce: a quella fredda luce candida della neve diffusa.