Paragrafo

 1 Intro|        sorriso sfiduciato, già altre volte comparsole su le labbra.
 2 Intro|         seguirono, pur ricadendo più volte nella stessa confusa agitazione
 3 Intro| insensibilità della morte, due o tre volte tentò di alzare le braccia
 4 Intro|        sorriso sfiduciato, già altre volte comparsole su le labbra. «
 5 Intro|       Giuliana d'un tempo, che tante volte in mezzo alla tranquillità
 6 Intro|           occhi troppo neri.» Quante volte, dal giorno della triste
 7 Intro|          curiosità penosa, già altre volte da me notata fuggevolmente:
 8 Intro|             ella non sia stata molte volte insidiata e da molti. Troppo
 9 Intro|     interamente il suo cuore, troppe volte calpestato senza pietà e
10 Intro|       indossare la giacca. Due o tre volte i nostri occhi s'incontrarono
11 Intro|          divenne intollerabile. Rare volte nella vita avevo sofferto
12 Intro|          durata per tanti anni; rare volte la mia anima aveva gridato
13 Intro|         Questo assioma con cui molte volte ero riuscito a placare i
14 Intro|           mia Filippo Arborio; poche volte lo vidi in luoghi publici.
15 Intro|             grasse risa. E due o tre volte, con un indefinibile senso
16     1|              di tenerezza. Due o tre volte io la vidi, palpitando d'
17     3|           alfine le parole già tante volte ripetute dentro di me in
18     3|             segno fosco da cui tante volte in altri tempi era partita
19     4|            di alzare la voce. Troppe volte ella ha taciuto; questa
20     5|         veduto mia madre premere più volte le sue labbra su la fronte
21     7|    esitazione già da me notata altre volte, che la faceva sembrare
22     7|              qualche cosa. Due o tre volte io sorpresi su le sue labbra
23     7|            per me una sorella, certe volte non t'accorgevi che io morivo
24     7|           ella aveva avuta già altre volte alla vista della mia sofferenza.
25     7|             la soglia...». Due o tre volte m'assalì un impeto selvaggio,
26     8|            si riferivano a te. Certe volte, la vista d'un fiore, d'
27     8|           sai... Già due o tre altre volte io ero entrato nella tua
28     9|         piccola domanda cinque o sei volte, modulato come su un tenue
29    10|      ricaduta nel deliquio. Tutte le volte ebbi la stessa sensazione
30    11|       particola, sororale, che tante volte le mie labbra avevano baciata
31    11|            religiosamente, che tante volte avevano baciata le labbra
32    11|           alzai; girai tre o quattro volte intorno alla stanza urtando
33    14|            in pendio, correndo mille volte il rischio di uccidermi
34    14|            curvavano sopra.~ ~Quante volte io, ideologo e analista
35    15|              ah, tu m'intendi) mille volte più che della morte: Tullio,
36    16|           non una sola volta, ma più volte, ma molti giorni di seguito,
37    18|             alto ideale di bontà più volte intraveduto. Mi tornavano
38    24|            verità?».~ ~Ahimè, quante volte noi crediamo sentire la
39    25|             amante vana?~ ~Due o tre volte m'indugiai nel ricordo della
40    29|           non capii quasi nulla. Più volte mi ripeté un augurio:~ ~-
41    32|              diversa da quella altre volte provata, indefinibile.~ ~
42    32|        giorno.~ ~Mia madre due o tre volte guardò me e il bambino,
43    36|             ha ella di colui? Quante volte il ricordo l'ha punta? Il
44    38|             un vàscolo, la versò tre volte su quel capo, facendo ogni
45    39|             inguini, sul pube.~ ~Più volte lo guardai anche mentre
46    42|            da principio aveva alcune volte sternutato, tossito leggermente:
47    43|        davanti a Giuliana. Due o tre volte i miei occhi s'incontrarono
48    43|         Durante il giorno entrai più volte nella stanza della nutrice.
49    43|             a ridere ripetendo molte volte di seguito l'ultima parola
50    44|         ansietà che mi divorava. Più volte ella mi guardò con l'intenzione
51    44|             nessuno. Ho guardato due volte.» Mi ravvicinai alla culla,
52    50|           che col vagito aveva tante volte esasperato il mio odio,
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