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Alfabetica [« »] fatte 1 fattezze 1 fatti 3 fatto 51 favellio 1 favilla 2 faville 1 | Frequenza [« »] 52 quei 52 volte 51 col 51 fatto 51 intorno 51 vidi 50 avevano | Gabriele D'Annunzio L'innocente Concordanze fatto |
Paragrafo
1 Intro| soffrisse quel ch'io le ho fatto soffrire».~ ~Ma un giorno 2 Intro| le braccia.~ ~- Che hai fatto? Che hai fatto? Giuliana! 3 Intro| Che hai fatto? Che hai fatto? Giuliana! Parla, parla... 4 Intro| Parla, parla... Che hai fatto?~ ~Sorpresa dalla profonda 5 Intro| che alla possibilità del fatto da me sospettato, non ad 6 Intro| lo strazio che io avevo fatto e facevo di quella cara 7 Intro| Ah, se davvero l'avessi fatto! Era un buon suggerimento...~ ~- 8 Intro| accaduto, di quel che avevo fatto; compresi che veramente, 9 Intro| imagini suscitate dal piccolo fatto recente. La singolare eccitazione 10 Intro| circostanze, d'un piccolo fatto, d'una parola, secondo influenze 11 Intro| dipendesse da quel piccolo fatto materiale che la mia volontà 12 Intro| dal rammarico di averle fatto tanto male e dal timore 13 Intro| soffrisse quel ch'io le ho fatto soffrire.» Questo assioma 14 2| portava a vedere in qualunque fatto insignificante un segno 15 4| purità.~ ~Ora, un piccolo fatto casuale, un semplice nome 16 4| intelligente. Che avete fatto di tutti questi doni? Siete 17 4| fortuna ricevuti? Che avete fatto pel vostro prossimo? Avete 18 4| sempre: - Che avete voi fatto di me? - Il principe Andrea 19 4| anche a lui: - Che avete fatto di me...?»~ ~La dolce e 20 4| come un aculeo. «Che avete fatto di me?» Tenevo gli occhi 21 4| dell'anima mia. «Che avete fatto di me?» ripetevano la morta 22 4| muovere le labbra. «Che avete fatto di me?»~ ~- Ma che leggi, 23 7| confronto di quel che t'ho fatto soffrire. Lo so, lo so; 24 7| dolente. Tutto ella avrebbe fatto per allontanare da me una 25 7| creatura e che ella aveva fatto un vóto funebre nell'abbandonarsi 26 8| Fino ad ora tu non hai fatto che ricordare, ricordare. 27 9| parole supreme, le avevo fatto la rivelazione inebriante: « 28 10| lo strapazzo ti avrebbe fatto male...~ ~Giuliana volle 29 11| bene compresa: «Che avete fatto di me?». E la visione del 30 14| pallidissimo.~ ~- T'ho fatto paura? Perdonami. Credevo 31 15| bambine, di nostra madre, m'ha fatto differire di giorno in giorno 32 15| conseguenze del male che ho fatto!». E mi divoravo l'anima, 33 15| farò quel che tu hai fatto stamani. Accadrà una disgrazia. 34 15| Per tutto il male che ho fatto, forse meritavo questo castigo. 35 16| acqua. Bastò quel piccolo fatto irriflessivo per aumentare 36 18| di Giuliana: «Che avete fatto di me?». Nessun rimprovero 37 18| ripetevano: «Che hai tu fatto di me?».~ ~Uno strano ardore 38 22| non vedevo più se non il fatto brutale, il ventre gonfio, 39 24| gravemente, se l'uccidessi, il fatto, certo, non rimarrebbe segreto; 40 24| fittizia, falsa. Quel che avevo fatto, quel che avevo detto, quel 41 26| infinita gratitudine.~ ~- Hai fatto bene a tornar sùbito - mi 42 26| perspicacia.~ ~- Che hai fatto in questi giorni? - io le 43 32| pareva ripetere: «Che hai tu fatto di me?». La sua bocca disfiorata, 44 32| pareva ripetere: «Che hai tu fatto di me?».~ ~Io consideravo 45 32| sembrava terribile: «Che hai tu fatto di me?». Io rispondevo: « 46 32| domandò.~ ~- No, mamma, no. Ha fatto troppo male a Giuliana. 47 33| più vigile, più devoto. Ha fatto miracoli e ne farà ancóra. 48 42| la nozione completa d'un fatto in tutti i punti del suo 49 43| diede alcuna importanza al fatto della tosse addotto da mia 50 43| vedessi il presepe che ha fatto Pietro! Sai che la nonna 51 44| accaduto.» Quel che avevo fatto parve assumere l'inesistenza