Paragrafo

 1 Intro|     semplicemente. Se ella era triste, io era più triste ancóra,
 2 Intro|    ella era triste, io era più triste ancóra, pensando che noi
 3 Intro|     Que de faire une âme moins triste!~ ~ ~ ~Io le presi il polso;
 4 Intro|        volte, dal giorno della triste rinunzia, ella aveva patito
 5 Intro|         alterata nella salute, triste come non mai. Poco parlammo
 6     4|     Giuliana.~ ~- Sì, molto. È triste e consolante, insieme. Amo
 7     9|  ultimo sguardo del giorno era triste, quasi lugubre. Ma una stella
 8    11|    profondo, così dolce e così triste?~ ~Mi tolsi di là a fatica.
 9    15|    ella avesse l'occhio dolce, triste, quasi infantile che avevo
10    16|        corporalmente stupido e triste, d'innanzi alla realtà impassibile.~ ~
11    27|      facile.» E ripensavo alla triste voglia di ridere che m'era
12    28|     bocca conservava una piega triste, un'ombra d'afflizione:
13    29|    nidi deserti. Nulla era più triste di quelle esili piume morte
14    29|    nidi deserti. Nulla era più triste di quelle esili piume morte
15    32|     convalescenza darebbero al triste ricordo una lontananza indefinita.
16    32|   nutrice.~ ~Benché ella fosse triste e inquieta per lo stato
17    36|        le dita affilate: e una triste rispondenza correva tra
18    37|      in un plenilunio.~ ~- Sei triste - mi disse Federico dolcemente.~ ~-
19    37|           Sì, amico mio: molto triste. Dispero.~ ~Seguì ancóra
20    39|     convalescenza darebbero al triste ricordo una lontananza indefinita.
21    39|       attitudini statuarie, né triste né lieta.~ ~Io entrava.
22    40| compreso il sentimento dolce e triste che moveva il cuore di quell'
23    44|       istante. Mi sembrò molto triste, d'una di quelle tristezze
24    45|  rispose:~ ~- No.~ ~Ma era più triste di prima. Era pallida come
25    46|     Que de faire une âme moins triste!~ ~ ~ ~Io le presi il polso;
26    47|     quella sera come della più triste ch'io abbia mai passata