0-caten | catet-etern | etre-lettr | levam-provv | prude-solle | somig-zone
           grassetto = Testo principale
     Paragrafogrigio = Testo di commento

2002 Intro| parle aussi de la gloire~ ~D'etre simple sans plus attendre,~ ~ 2003 18| cui esponevo Giuliana. Era evidente che, se un caso simile fosse 2004 9| avanti gli occhi dell'anima, evidentissima, la muta apparizione crepuscolare: 2005 35| possibile né a me né a Giuliana evitarlo. Bisognava prodigargli i 2006 19| come le altre e fossero evitati i soliti pronostici ed ogni 2007 Intro| Fino a quel momento avevo evitato il suo sguardo movendomi 2008 Intro| qualche volta pensierosi; eviteremmo qualche volta di guardarci 2009 13| estrema. Bisogna che io eviti ad ogni costo una scena 2010 Intro| Giuliana verso colui? Ed evocai la figura fine e seducente 2011 8| una a una su la sua bocca, evocate appena con qualche accenno 2012 7| dell'orribile tradimento, evocato da me, le rinnova la sofferenza. 2013 Intro| quieto addolciva l'aria, evocava il profumo assente delle 2014 11| volubilità quasi folli, le evocazioni della morte, tutti gli indizii 2015 Intro| EBVRNEA, indegnamente offro. F. Arborio. Ognissanti '85.~ ~ 2016 7| innanzi a noi la casa. Su la facciata rustica, per tutte le comici, 2017 Intro| e disse, rabbrividendo e facendomi rabbrividire, disse con 2018 | facessero 2019 9| melodioso, un getto di trilli facili che caddero nell'aria con 2020 17| L'aborto doveva essere facilissimo. Come mai le violente commozioni 2021 50| palma, nelle piegature delle falangi, nelle unghie; quelle mani 2022 43| per Natale; è vero? Oh, falla guarire!~ ~Natalia s'era 2023 Intro| che quelle promesse erano fallaci. E anche sapevo che Giuliana 2024 Intro| disgiungerla da una imagine fallica, da una sozzura. Ed ella 2025 Intro| da un tentativo d'assalto fallito e forse da una rinunzia 2026 Intro| imprudentemente. Avevo avuto col falso conte Raffo un duello in 2027 Intro| colui o semplicemente dalla fama di purezza che avvolgeva 2028 27| vissuto in mezzo a un'altra famiglia.~ ~Intanto, come più s'avvicinava 2029 1| mettere in quella semplice familiarità tutta la tenerezza che mi 2030 Intro| crepuscolo; s'accendevano i fanali; i marciapiedi erano affollati; 2031 | fanno 2032 Intro| sentimentali, accendevano le fantasie inquiete, insegnavano con 2033 17| Certe rappresentazioni fantastiche assumevano il rilievo e 2034 6| compiaciuto in puri colloquii fantastici con la donna da cui volevo 2035 8| che anche una goccia mi farebbe male.~ ~Ella s'era coperta 2036 11| Maria? E Natalia? E che farei allora io della mia vita?»~ ~ 2037 | fargli 2038 24| bambino, e con la sonda faringea gli introduceva nello stomaco 2039 | farla 2040 | farlo 2041 11| segno sinistro che usano i farmacisti per distinguere un tossico. 2042 | farne 2043 31| Giulia, dammi la fascia.~ ~E, fasciando il ventre del bambino, soggiunse:~ ~- 2044 Intro| durezza inesplicabile mi fasciava l'anima contro di lei. Anche, 2045 11| mi faceva assistere alle fasi della nuova maternità di 2046 Intro| I preparativi lunghi e fastidiosi la estenuarono e la esasperarono 2047 Intro| l'amore per le necessità fatali dei fenomeni e quindi senza 2048 48| palpò la pelle qua e .~ ~- Fategli qualche cosa, dottore! - 2049 37| anima; e pare che una voce fatidica parli per le loro labbra 2050 | fatte 2051 32| per meglio confrontarne le fattezze.~ ~- No - disse. - Somiglia 2052 13| qualche cenno del capo. Quel favellio vivace riempiva il nostro 2053 37| talvolta nell'aria come faville d'oro, e cadeva su le porche 2054 3| raccontare, nel corso di una favola, che un giovine principe, 2055 9| tratto, abbandonatamente, favorendo la mia illusione ultima, 2056 8| luogo natale, tra le cose favorevoli. Ma quella sollecitudine 2057 Intro| te caresse!»~ ~Il caso mi favorì. Per la morte d'una zia, 2058 Intro| circostanze che potevano favorire, la mia impunità. Questo 2059 11| a domani, ella cerca di favorirne l'esecuzione con ogni mezzo. 2060 Intro| precipitarono. Su lo scorcio di febbraio, dopo un'ultima e vergognosa 2061 Intro| tumida, quell'aspetto di febricitante che avevo già da qualche 2062 14| copula disgraziatamente feconda...~ ~Un orribile sarcasmo 2063 11| la mia testa sul grembo fecondato dal seme di un altro uomo.. 2064 27| contatto anteriore alla fecondazione. Una donna maritata in seconde 2065 7| allegra e tenera. Le rondini fedeli l'avvolgevano dei loro voli, 2066 Intro| vero? Giura, se puoi, su la fedeltà di tua moglie: non dico 2067 7| più oscure, un cappello di feltro grigio, un ombrellino di 2068 39| stava seduta a custodia la femina di Montegorgo, taciturna, 2069 14| fine, così nervosa, così feminea, si rimpiccioliva, s'immiseriva, 2070 20| stormo di rondini veemente fendeva l'aria con un rombo d'ali, 2071 9| e gli stormi veementi la fendevano luccicando.~ ~- Ebbene? - 2072 51| asperse d'acqua benedetta il feretro dicendo:~ ~- Sit nomen Domini...~ ~ 2073 38| una zona di sole andando a ferire una lapide marmorea del 2074 Intro| avrebbe molta gravità, non la ferirebbe né la sdegnerebbe troppo; 2075 22| tutti facevano a gara nel ferirmi. Quando mi avvicinavo a 2076 24| avversario così celebre, se lo ferissi gravemente, se l'uccidessi, 2077 15| veduto qualche volta ai feriti adagiati nelle barelle) - 2078 32| muta domanda non più mi feriva, non più mi sembrava terribile: « 2079 32| poterlo quietare. I vagiti mi ferivano acutamente, mi laceravano.~ ~- 2080 15| pronta. Ella aveva resistito fermamente al capriccio di Maria; aveva 2081 8| Sto già bene, vedi.~ ~E ci fermammo sul limitare del balcone, 2082 43| guarire!~ ~Natalia s'era fermata a guardare Raimondo; e di 2083 6| sino a Villalilla: voi vi fermate e io proseguo. Poi, la sera, 2084 14| imminenti, io non m'era ancóra fermato a considerare l'Altro. Ma 2085 7| pareva nuova. Una piccolezza fermava la mia attenzione, mi occupava: 2086 21| un bronzo animato, non si fermavano mai, non conoscevano forse 2087 27| si avvicendarono i soliti fermenti, le solite inerzie, i soliti 2088 22| spietate, malignità feroci, un fermento acre del fecciume più basso. 2089 11| sarebbe così tranquillo, così fermo, in lei che ha i nervi sovreccitati. 2090 22| derisioni spietate, malignità feroci, un fermento acre del fecciume 2091 14| operò prodigi di valore e di ferocia sotto gli occhi di Carlo 2092 2| ragionando. Egli lodava la fertilità dei nostri dominii, mi spiegava 2093 7| un baleno, instancabili, ferveva dentro ai nidi e intorno 2094 6| in quella primavera così fervida, produceva ora i suoi effetti 2095 14| pareva esser divenuto più fervido, più facile, più giocondo, 2096 19| nuova concezione non fosse festeggiata come le altre e fossero 2097 26| brevissima. Il mio ritorno fu festeggiato. Il primo sguardo di Giuliana 2098 7| catene, in ghirlande, in festoni, in corimbi; a piè dei fusti 2099 14| come un eroe di Octave Feuillet! Che eroe! Che eroe!». Il 2100 24| Trovai la città infocata, fiammeggiante, quasi deserta; e n'ebbi 2101 7| E l'idealità dell'amore fiammeggiò dentro di me così forte 2102 51| nell'aria umida e grave, con fiammelle tenui ed inestinguibili.~ ~ 2103 31| termometro, fasce, compresse, fiaschi, alcuni tubi di forma speciale. 2104 48| il medico.~ ~Giuliana non fiatò. Aspettai. Passò un tempo 2105 Intro| rabbrividendo per ogni fibra, io vidi allora, con una 2106 2| E, strappando le ultime fibrille vive, distaccai il ramo 2107 4| un senso di sicurtà e di fidanza. Parlava dei suoi disegni 2108 4| ridata la calma, mi avrebbe fidata la confidenza. Come uscii 2109 19| parto restaurata di forze, fiduciosa, tranquilla. Soggiunse:~ ~- 2110 11| anche in mezzo alle più fiere inquietudini morali il sonno 2111 Intro| aveva sofferto, ma con molta fierezza, quasi in silenzio.~ ~ ~ ~ 2112 24| turbinò intorno con un ronzio fierissimo. Egli discese portando un 2113 32| bella bocca rosea di mia figlia atteggiarsi al bacio prima 2114 Intro| impenetrabile.~ ~Andò con le figlie e con mia madre alla Badiola. 2115 45| d'una metà dei corpo, si figurano d'avere al loro fianco, 2116 17| diversissimi. Ora io me lo figuravo esile, pallido, taciturno, 2117 17| poco a poco questa ultima figurazione si sovrappose alle altre, 2118 28| rimasta a mezzo, ma ella filava forse nel sogno un filo 2119 18| apparenze, di tenerezze filiali, di affetti puri, di atti 2120 38| baptizo in nomine Patris, et Filii, et Spiritus sancti.~ ~Raimondo 2121 Intro| nobile figura, piena di finezze fisiche, e illuminata da 2122 Intro| qualunque costo, come altri nel fingere. Cercavo di confermare in 2123 11| Pensai: «Ma dorme? Se invece fingesse di dormire per allontanare 2124 45| stamani. Oh, mio Dio, quando finirà la disgrazia? Tu non stai 2125 11| un cieco sgomento: «Come finiremo?».~ ~Mi disponevo ad andarmene. « 2126 27| Può anche essere che io finisca con un accomodamento. Chi 2127 44| Pensai: «La divozione è finita. Anna sta per risalire. 2128 4| che Giuliana amava. L'ora finiva lenta e molle, quasi accidiosa, 2129 9| brevi che le note quasi non finivano di spegnersi, effondeva 2130 16| Io pensavo: «Ella non ha finora mai alluso direttamente 2131 15| evidenza a quell'aspetto di finzione scenica poiché la fiammella 2132 48| continuavano a cadere i fiocchi lenti. Erano le due dopo 2133 9| interrotta ora da gemiti fiochi, da implorazioni lamentevoli, 2134 9| aria come il sasso d'una fionda. Su l'orizzonte occidentale 2135 3| chiaro, un po' invecchiato, a fiorami assai sbiaditi, e aveva 2136 50| sparivano ritraendosi come due fiorellini appassiti, come due piccole 2137 7| a piè dei fusti le iridi fiorentine elevavano di tra le foglie 2138 Intro| maschera e dall'altra il fioretto, s'inchinò. Ansava troppo, 2139 Intro| sangue e d'idee facevano fiorire sul fondo stabile del suo 2140 1| dopo Pasqua. Sarà tutta fiorita - io dissi, tentando di 2141 9| come il resto dei rami fioriti in una massa tra bigia e 2142 5| un bosco! erano in piena fioritura. Non giungeva fino alla 2143 8| stesse per diffondersi in fiotto. I cigli le spandevano a 2144 20| insistere, sebbene soffrissi fisicamente come per riconficcare l' 2145 27| quella misteriosa legge che i fisiologi chiamano eredità d'influenza.~ ~ 2146 8| definire. Quando mai la sua fisonomia aveva avuto quel carattere 2147 9| Dimmi la verità!~ ~E la fissai; e, come ella rimaneva muta, 2148 11| al davanzale, in attesa, fissando la grande costellazione 2149 23| delle sue parole. Parve fissare in me per un istante la 2150 48| occhi vagavano invece di fissarmi.~ ~- Che cerchi? Vedi qualche 2151 50| esterrefatta.~ ~E i miei occhi si fissavano su quel cranio molle, sparso 2152 Intro| il velo del suo sguardo, fisserebbe un istante su me la sua 2153 35| volgendosi a me:~ ~- Bisogna che fissiamo oramai il giorno del battesimo.~ ~ ~ ~ 2154 9| flauto di canne, su una fistula pastorale. Una terza pausa. 2155 39| da una chiostra di denti fitti ed eguali. I capelli, così 2156 17| animò di una intensa vita fittiva, prese perfino un nome: 2157 Intro| fiala e me la porse. E io la fiutai a lungo per fare qualche 2158 Intro| par vous, beaux yeux aux flammes douces,~ ~ ~ ~Par toi conduit, 2159 9| tanto era umile, timido, flebile, tanto somigliava al pigolio 2160 21| Giuliana, alta, snella e flessibile, s'ingrossava, si difformava 2161 3| Badiola sempre carico di doni floreali. Una mattina, avendo su 2162 7| aspettava, di dagli alberi floridi, custodita dalle rondini 2163 11| infantile in cui io sentivo fluire il mio sangue assottigliato.~ ~ 2164 9| invisibile, versava tali flutti di poesia. La selva dei 2165 37| polvere d'oro impalpabile fluttuava nell'aria quieta sul nostro 2166 14| lentamente. I veli dei vapori fluttuavano, si disperdevano, si ricomponevano, 2167 8| bicchieri ed io bevvi con foga; ma ella non bagnò neppure 2168 24| discostò con le dita due fogli congiunti; e aguzzando i 2169 20| un'ora lucida e calma. I fogliami sul nostro capo non si movevano. 2170 14| siepi, su l'erba in tempo di foia. E, appunto mentre ella 2171 Intro| d'un albero scosso da una folata gagliarda. E come i fiori 2172 7| sobrio avanzarsi tra le folte masse degli alberi di lilla 2173 36| ampli come rose aperte, folti, grevi; avevano il colore 2174 Intro| una prova della malvagità fondamentale umana. «Perché l'uomo ha 2175 2| dileguava, si distendeva, si fondeva, si immergeva nella fluidità 2176 7| vibrazione allucinante. Gli echi fondevano in una monotonia cupa e 2177 4| un lieve urto solleva il fondiglio in un vaso chiarito.~ ~Mi 2178 7| di fuori la piccola coda forcuta che tremolava vivamente, 2179 29| modo che le piccole code forcute e i piccoli petti candidi 2180 11| fossero coordinati tra loro formando una nozione logica, completa, 2181 36| progressi della paralisi, nel formare dentro di me imagini di 2182 24| reale, indubitabile. Si formarono facilmente dentro di me 2183 18| quali elementi ignobili si formasse il mio desiderio, non mi 2184 28| un velo nero, la maschera formata sul cadavere dell'uomo che 2185 32| della persona che appena formava rilievo sul piano del letto. 2186 2| chiocciola, da un bruco, da una formica una piccola foglia. Un giorno, 2187 38| chiarezza perfetta; udivo le formule rituali.~ ~La cerimonia 2188 Intro| interiori le quali mi paressero fornire una prova della malvagità 2189 Intro| mortale. - Non era dunque un forsennato l'uomo che immolava, senza 2190 2| Federico mi purificava e mi fortificava come la buona brezza selvaggia. 2191 8| Perché?~ ~- Non posso. Non mi forzare. Credo che anche una goccia 2192 7| che n'ho orrore come un forzato ha orrore della galera dove 2193 4| Ondeggiai prima in un'angoscia fosca, indefinibile, su cui passavano 2194 45| piccola bocca socchiusa, la fossetta della gola.~ ~ ~ ~ 2195 39| agitava le mani piene di fossette e di pieghe; si ficcava 2196 4| venne, e baciò una delle fragili mani di cera, che stavano 2197 5| lilla ancóra freschissimi, fragranti. E volle egli stesso, con 2198 Intro| componeva la sua vita: illogica, frammentaria, incoerente. Erano in lui 2199 44| cervello erano incoerenti, frammentarii, assurdi, composti di elementi 2200 29| nostra felicità primitiva, un frammento d'idillio.~ ~- Non è un 2201 14| nelle lunate, minacciato di frana in taluni punti, in altri 2202 51| Santa Maria Maggiore:~ ~Francavilla al mare: aprile luglio 1891.~ ~ ~ 2203 47| foglie. I nudi rami stecchiti frastagliavano il cielo.~ ~Guardavo innanzi 2204 43| io! - gridò Maria.~ ~E il fratellastro passò dall'una all'altra, 2205 Intro| sapevo essere il migliore dei fratelli. Quando ero assente, scrivevo 2206 37| un lungo silenzio. Dalle fratte stormi d'uccelli si levavano 2207 2| fusto; e, proprio, quella frattura umida di linfa aveva un 2208 Intro| opportunità di scoccare la freccia.~ ~Ella parlava di molte 2209 20| Pensa!~ ~Ma la mia anima fremeva sotto il balenio sinistro 2210 2| reazioni istantanee che fremevano in infinite ripercussioni; 2211 33| uno sforzo sovrumano per frenarmi, ma non riuscii. Mi parve 2212 7| convulsa, come presa da una frenesia repentina, quasi volesse 2213 Intro| acri di qualunque tossico, frenesie improvvise che mi spingevano 2214 14| mescolavano la schiuma dei loro freni.~ ~Pensavo, gittando di 2215 Intro| andò verso di lei, senza freno.~ ~Ma quando il primo tumulto 2216 24| trattoria che sapevo da lui frequentata. L'aspettai tutta una sera 2217 24| notizie di alcuni amici frequentatori della sala; infine gli chiesi 2218 1| Quel sorriso ridivenne frequente su le labbra di Giuliana, 2219 4| quelli abbagli sentimentali frequenti nei periodi di debolezza, 2220 46| prendeva il latte con la frequenza consueta, dormiva d'un sonno 2221 12| finestra. Un flutto d'aria fresca inondò la stanza; le tende 2222 6| esito, o almeno togliere la freschezza alla nostra commozione. 2223 5| di fiori di lilla ancóra freschissimi, fragranti. E volle egli 2224 37| orecchi all'antica foggia frigia. Un sàccolo bianco gli pendeva 2225 Intro| rimanevo nella più pura frigidità. Non mi pareva possibile 2226 27| monotonia delle cicale che frinivano su gli olmi. Hora est benefaciendi!~ ~ 2227 14| sbuffavano avvicinando le froge come per parlarsi in segreto 2228 37| stormi d'uccelli si levavano frullando. Giungeva fioco lo scampanio 2229 8| innanzi a noi, che quei frulli, quei voli, quei gridi mi 2230 29| stormo si levò con un gran frullo di ali, sorse nell'aria 2231 9| tra i cespugli imitando il fruscìo che vi avrebbero messo animali 2232 13| alla battaglia a colpi di frusta.~ ~Mi diressi verso la sala 2233 7| qualche nuvola molle. I frutici deliziosi, che davano il 2234 2| passavamo attraverso un frutteto. I peschi, i peri, i meli, 2235 9| il riverbero d'una vasta fucina sinistra.~ ~Giunsi fino 2236 15| fremito mi agitò; un'illusione fugace s'impadronì del mio spirito. 2237 Intro| nostri occhi s'incontrarono fugacemente; ma ancóra una volta io 2238 14| dello spirito instabili, fugaci, sempre subordinate a uno 2239 44| mi lasci legare. Il tempo fugge. Se ella mi prende, mi sarà 2240 Intro| forte dietro un'illusione fuggente. Ma dunque era proprio, 2241 Intro| di aspetti mutevolissimi, fuggevolissimi, strani. Un suo speciale 2242 Intro| altre volte da me notata fuggevolmente: quella curiosità compassionevole 2243 7| mancava un vetro. La rondine fuggì via pel varco, garrendo.~ ~- 2244 35| balbettò Giuliana.~ ~Io fuggii come un pazzo.~ ~Un'altra 2245 15| indovinavo; ed ero costretta a fuggirti. Più di una volta sono stata 2246 Intro| era proprio, senza riparo, fuggita? Io non potevo, non volevo 2247 29| lungo con lo sguardo le fuggitive, tendevano le braccia e 2248 16| vita scorreva, il tempo fuggiva. La mia anima era vuota 2249 12| sempre, la sua presenza fugò da me la viltà che già mi 2250 9| anche se la verità dovesse fulminarmi. Stamani, quando tu singhiozzavi, 2251 30| terribile ancóra l'avesse fulminata.~ ~- E se io morissi - balbettò - 2252 7| perché non caddi allora fulminato? Perché non mi si spezzò 2253 7| opporsi. E, come scoppia un fulmine in un cumulo di nubi, un 2254 3| come per una rivelazione fulminea, io rividi in lei la donna 2255 7| del petto lustro, la gola fulva; altre, fino allora invisibili, 2256 Intro| le spalle, con lentezza, fumando, motteggiando ad alta voce, 2257 31| bacino d'acqua bollente fumigava in un angolo. Cristina aggiungeva 2258 14| piramidi quadrangolari, fumigavano. Le colonne del fumo si 2259 32| esanime. Considerando il suo funereo pallore di cera, io vedevo 2260 43| aspettazione continua dell'ora funesta.~ ~Mentre ero perplesso, 2261 7| Varcammo la soglia, come fusi in una sola persona, pianamente.~ ~ 2262 3| discontinuità, un difetto di fusione, è tra quel periodo della 2263 2| fibre, penzolava lungo il fusto; e, proprio, quella frattura 2264 Intro| commossa.~ ~ ~ ~La voix vous fut connue (et chère?)~ ~Mais 2265 14| verso uno scopo incerto, la futilità degli amori creduti eterni, 2266 4| tutto l'edifizio della vita futura su un'illusione? Perché 2267 22| non il ridicolo, il marito gabbato, lo stupido eroe sentimentale 2268 Intro| albero scosso da una folata gagliarda. E come i fiori caduti sono 2269 4| non bastano...~ ~Parlava gaiamente, con quella sua voce limpida 2270 17| ora tutto roseo, rotondo, gaio, loquace, pieno di vezzi 2271 7| forzato ha orrore della galera dove ha vissuto morendo 2272 11| su la linea dell'acqua a galleggiare e vi rimanga insommergibile. 2273 22| di me, tutti facevano a gara nel ferirmi. Quando mi avvicinavo 2274 24| trionfi riportati nelle gare dell'ultima academia. Poi 2275 6| pare che le rondini non garriscano più. Io voglio parlare; 2276 7| il singhiozzo di lei e il garrito delle rondini; e avevo la 2277 7| suo brivido. Le rondini garrivano sul nostro capo; eppure 2278 Intro| cucchiaio tagliente, e la garza e il cotone e il ghiaccio 2279 Intro| qualche parola. La luce del gas, il rimbombo del tavolato, 2280 24| com'era, pareva uno di quei gatti randagi, scarsi di carne 2281 24| divulgato, comentato da tutte le gazzette. E potrebbe anche venire 2282 33| suoi poveri piedi erano gelati. Io li toccavo, di sotto 2283 9| Ella mi passò la sua mano gelida sul capo, con un gesto fievole, 2284 4| di tra le stecche delle gelosie. Miss Edith era sola, davanti 2285 16| Oh mio Dio! - ella gemette angosciosamente, abbattendosi 2286 9| grave, e interrotta ora da gemiti fiochi, da implorazioni 2287 2| un ramo coperto di minute gemme, davanti a un rampollo nato 2288 27| morte del primo marito, genera figli che hanno tutti i 2289 19| sangue, un disturbo nutritivo generale dell'organismo; ma affermò 2290 19| migliorate le condizioni generali, anche il processo del parto 2291 Intro| radicato nel mio spirito, generandovi un fantasma ideale dalla 2292 Intro| dimenticando l'equivoco che l'aveva generata, smarrendo la conscienza 2293 6| con le imagini inevitabili generate dal dubbio; e portavo in 2294 33| diffondersi lento del sangue nuovo generato dal cibo, i primi segni 2295 11| sventurati una frase di questo genere? «In un'ora ho vissuto dieci 2296 Intro| un nuovo essere, l'oscuro Genio della specie aveva raggiunto 2297 7| un così fino miracolo di gentilezza che noi per qualche minuto, 2298 27| vigore all'Erede il suggello gentilizio!»~ ~«E se l'aspettazione 2299 37| anche ricoperti, i buoni germi delle spiche future.~ ~Disse 2300 36| cavaliere del Sacro Sepolcro di Gerusalemme, un bel vecchio gioviale, 2301 11| inciampando nei tappeti, gesticolando paurosamente. Aprii una 2302 11| raggiunta la mia porta.~ ~Mi gettai bocconi sul letto. M'agitava 2303 43| freddo, appena mi videro si gettarono su di me allegre e leggere. 2304 16| demente. Fece l'atto di gettarsi su di me, poi si trattenne.~ ~- 2305 37| Prendete un pugno di grano e gettatelo nel mio campo.~ ~Io pel 2306 9| qualche rondine dispersa gettava un grido, rombando per l' 2307 13| riccioli; così che quando io le gettavo uno sguardo, non vedevo 2308 45| sento.~ ~Il sangue mi s'era ghiacciato.~ ~- Vorresti tu che mia 2309 11| dormiva ella? Non si moveva, giacendo sul fianco. La bocca nascosta 2310 9| coprì. Stavamo come in un giaciglio, avvinti, a petto a petto, 2311 50| delle donne; e la fiammella gialla oscillava a piè della culla. 2312 7| nera e bianca su la mota giallastra; altre di dentro escivano 2313 1| tremolio innumerevole dei fiori gialli e violacei, che ammantavano 2314 9| rischiaravano gli ultimi barlumi gialligni avversi al balcone, io fui 2315 50| sparso di crosta lattea, giallognolo, simile a un pezzo di cera 2316 11| calze di seta cinerina, le giarrettiere d'amoerro, un altro oggetto 2317 37| un uomo, eppure sembra un gigante.~ ~Ci soffermammo dietro 2318 39| polsi, ai malleoli, dietro i ginocchi, su le cosce, su gli inguini, 2319 41| trovi una villa? Se Villa Ginosa fosse disponibile! Ti ricordi?~ ~ 2320 14| fervido, più facile, più giocondo, come il crepitio del fuoco 2321 Intro| mia brama. Agonie atroci, gioie abiette, sottomissioni disonoranti, 2322 4| bigliardo, davamo una scorsa ai giornali. Per caso mi venne sotto 2323 Intro| spalle come mi piaceva. Siamo giovani. Riconquisteremo la felicità, 2324 32| scoppio di pianto mi avrebbe giovato: ma il nodo era durissimo.~ ~- 2325 22| erano vani. Il lavoro non mi giovava, non mi consolava; perché 2326 Intro| ridere, d'un limpido riso giovenile che la trasfigurava. Io 2327 9| ed ore. Non c'è nulla che giovi. Bisogna aspettare che passi... 2328 7| la mano su la chiave per girarla.~ ~- Apri - ella rispose, 2329 48| finestra per guardare la neve. Giravo per la camera, in preda 2330 Intro| le spalle, feci due o tre giri per la stanza, apersi un 2331 7| una diversa, disse:~ ~- Giriamo un poco pel giardino, prima 2332 41| detto Pietro che l'ha veduto gironzare intorno alla casa. Il giorno 2333 7| brivido di felicità suprema, gittandomi in ginocchio d'innanzi a 2334 14| uomini correvano qua e a gittar terra dove il fumo usciva 2335 4| nel quale io non osavo gittare uno sguardo risoluto e profondo, 2336 Intro| più d'una volta tentò di gittarsi giù dal letto, di ribellarsi, 2337 29| alternavano. E, così aspettando, gittavano nell'aria calma i richiami. 2338 4| le nuove leggi agrarie; gitteremo le basi della nuova constituzione 2339 9| prima fu come uno scoppio di giubilo melodioso, un getto di trilli 2340 4| Tu non hai il diritto di giudicarla, tu non hai il diritto di 2341 Intro| tribunale della terra saprebbe giudicarmi.~ ~Eppure bisogna che io 2342 Intro| stesse per cedere? S'ella giudicasse alfine inutile e ingiusto 2343 Intro| vostre mani. Ascoltatemi. Giudicatemi». Posso andare davanti al 2344 6| dell'esser allucinato!» io giudicavo le angosce del sabato tristo: 2345 Intro| lontane. «Un crepuscolo di giugno, caldo, tutto roseo, navigato 2346 31| pezzetta spalmata di burro.~ ~- Giulia, dammi la fascia.~ ~E, fasciando 2347 24| saccente.~ ~«Ah, il male di Giulio Spinelli!»~ ~- Il caso è 2348 7| indefinibile; che pare giunga all'orlo delle labbra modulata 2349 13| immensità di tristezza. Giungendole la testa di Natalia a fiore 2350 15| dalla madre. Chi sa fin dove giungeranno le conseguenze del male 2351 44| verso la porta. Prima di giungervi, udii il preludio delle 2352 14| ombra di un dubbio su la giustezza del mio antico sospetto. 2353 Intro| delle cose, per coglierne i giusti rapporti, per rendermi conto 2354 45| si tratta di bambini, è giustificabile. Un nulla basta...~ ~Egli 2355 32| momenti - dissi, come per giustificarmi. - Tu non l'hai veduta. 2356 9| spesso ripetuto, come per giustificarsi. Certo, la malattia produceva 2357 Intro| Non posso né voglio. La giustizia degli uomini non mi tocca. 2358 32| questo povero bambino? Sii giusto!~ ~Mia madre aveva certo 2359 44| vacuo.~ ~Era un crepuscolo glaciale, polito, quasi direi tagliente. 2360 14| animo in nozioni chiare e glaciali, avvezzo a considerare qualunque 2361 7| foglie simili a lunghe spade glauche le forme ampie e nobili 2362 37| consapevolezza della sua virtù. Dalle glebe saliva un fiato visibile, 2363 | glie 2364 Intro| Elle parle aussi de la gloire~ ~D'etre simple sans plus 2365 Intro| TVRRIS EBVRNEA? L'appellativo glorioso era stato suggerito a colui 2366 13| Cattivo! We should like to go there. Tell me how you amused 2367 7| tutte le sporgenze, lungo il gocciolatoio, sopra gli architravi, sotto 2368 Intro| passavano sul mio spirito come gocciole d'acqua su una lastra arroventata, 2369 35| pareva che il bambino ne godesse.~ ~- Senti, senti com'è 2370 24| sentimento crudele. Certo, io godevo. E l'albino, punto dalla 2371 14| Hermil De Penedo che alla Goletta operò prodigi di valore 2372 4| tortuoso, luccicante in quel golfo d'ombra, sotto quel continuo 2373 Intro| contenta, come una bambina golosa; e si affrettò ad aprire 2374 Intro| e solenne. Spesso nella gondola, come in una bara, io trovavo 2375 23| notte d'estate veniva a gonfiarmi il cuore.~ ~- Vuoi che andiamo 2376 12| inondò la stanza; le tende si gonfiarono come due vele; apparve nel 2377 9| di trilli, vibrarono in gorgheggi nitidi, si piegarono in 2378 9| Successe una pausa. Un gorgheggio si levò, agilissimo, prolungato 2379 14| pieno di mulinelli e di gorghi, l'Assòro correva tra gli 2380 15| fondo limaccioso, pieno di gorgogli sordi, infido.~ ~Mancava 2381 42| fascia. Si udiva anche un gorgoglio d'acqua in bollore. Si udiva 2382 11| era tranquilla, piena d'un gracidare di rane monotono e continuo. 2383 Intro| questi contrarii tutte le gradazioni intermedie e tra quelle 2384 24| di biblioteca era assai gradevole sentir dichiarare con tanta 2385 37| persona era semplice, sacra e grandiosa.~ ~Entrammo nel campo.~ ~- 2386 7| infinitamente delicato. Il granello fosco sul collo era nascosto 2387 11| alzato. I denti, minuti come grani di riso mondi, lucevano 2388 48| rilasciate, flosce. La mano grassa del medico palpò la pelle 2389 Intro| doccia si alternavano con le grasse risa. E due o tre volte, 2390 20| sollevi un poco. Ti son grato. Tu intendi...~ ~Soggiunsi, 2391 11| orribile. Un peso enorme mi gravava in tutto il corpo, un peso 2392 24| così celebre, se lo ferissi gravemente, se l'uccidessi, il fatto, 2393 26| deturpante e disonorante gravezza da cui il suo corpo era 2394 11| difformata da un ventre enorme, gravida d'un feto adulterino...~ ~ 2395 24| caso è grave, dunque.~ ~- Gravissimo - sentenziò l'albino. - 2396 20| nonna, domande ingenue e graziose sul compagno futuro.~ ~Così 2397 38| il parroco di Tussi, don Gregorio Artese. Questi e il patrino 2398 36| come rose aperte, folti, grevi; avevano il colore delle 2399 11| Giuliana per risvegliarla e per gridarle le parole folli e crude 2400 3| Vieni, vieni, - mi gridarono - la mamma è qui, nella 2401 24| fine?~ ~E riudii le parole gridate da Giuliana nella notte 2402 29| tendevano le braccia e gridavano:~ ~- Addio, addio, addio, 2403 44| apparivano per me le sue iridi grige. Ma non sentii sollevarmi 2404 23| giungeva il canto corale dei grilli, simile al suono d'un flauto 2405 4| volto di Filippo Arborio, grondante di sudore; la scena dello 2406 30| io e il povero animale, grondanti, sfiniti, ma sempre incolumi.~ ~ 2407 14| caduta. Stando con me in groppa, la morte cacciava ogni 2408 17| pallido, taciturno, con una grossa testa pesante inchinata 2409 24| da una smorfia atroce e grottesca. «Emiatrofia sinistra della 2410 47| riversò un po' di latte grumoso sul bavaglio.~ ~- Ah, no, 2411 24| Pensavo: «Ho tutto da guadagnare. Se avessi un duello con 2412 Intro| ancóra nella nostra felicità. Guai s'ella avesse saputo!~ ~ 2413 14| divenuta una povera cosa gualcita, avvizzita, rimpicciolita, 2414 43| stessa pelliccia, con le mani guantate, con le guance invermigliate 2415 5| cuore fedele!» io pensavo, guardandolo. E ancóra una volta mi sentivo 2416 30| Ella gridava esasperata, guardandosi intorno con occhi di pazza, 2417 4| cuore e si volgessero essi a guardar me e scoprissero il mio 2418 38| non potevo desistere dal guardarle. Raimondo non piangeva; 2419 44| qualcuno, invisibile, mi guardasse l'anima. Provavo lo stesso 2420 51| posava la cassa, perché noi guardassimo ancóra una volta il morticino. 2421 10| fratello di tratto in tratto ci guardavamo inquieti. Il cocchiere sferzava 2422 7| di demenza; perché tu mi guardavi come si guarda un pazzo. 2423 Intro| confesso il mio dubbio. La guarderò in fondo, alle pupille dicendole - 2424 13| è necessario che noi ci guardiamo in faccia, che noi parliamo 2425 19| dichiarasse necessario, per guarentire la madre, sacrificare il 2426 Intro| tutto. Sarai la mia anima. E guarirai. Io, io ti guarirò. Tu vedrai 2427 19| Giuliana sarebbe salva, guarirebbe; ed io anche sarei salvo, 2428 9| tenerezze sarò capace, per guarirti. Tu hai bisogno di tante 2429 Intro| ostentazione, anche, non guasta. Ella non ha la vista troppo 2430 6| lei? Avrei potuto anche guastare le cose, compromettere il 2431 Intro| nulla.~ ~- Vedi, così tu mi guasti la festa.~ ~- No, no. Ti 2432 28| dormiva; sognava forse. La gugliata bianca era rimasta a mezzo, 2433 Intro| con l'unghia il margine, guidando la mia lettura commossa.~ ~ ~ ~ 2434 7| ci si vedeva. Io ero come guidato da un istinto. Ritrovai 2435 Intro| rivelato.~ ~ ~ ~Je veux, guidé par vous, beaux yeux aux 2436 29| ali, sorse nell'aria in guisa d'un vortice, rimase un 2437 7| baleni dell'acqua al sole, guizzando tra i lunghi rami dalle 2438 7| cumulo di nubi, un pensiero guizzò in mezzo a quello scompiglio 2439 | Hic 2440 Intro| inebriante? «O beau jeune homme, tu caresses un serpent; 2441 13| like to go there. Tell me how you amused yourselves...~ ~ 2442 22| il nascituro incarnasse l'ideal tipo umano da lui meditato, 2443 14| sopra.~ ~Quante volte io, ideologo e analista e sofista in 2444 24| infime degradazioni, all'idiotismo, alle più tristi forme della 2445 21| difformava come quella d'una idropica. Ella n'era umiliata, innanzi 2446 7| questa che mi divora da ier l'altro, dal momento che 2447 19| resistenza. Ordinò una cura igienica e dietetica atta a ricostituirla, 2448 33| rigorosa delle diverse norme igieniche e dietetiche da lui stabilite.~ ~- 2449 44| inarticolato della vittima ignara mi straziava così atrocemente 2450 11| se io e Giuliana fossimo ignari e immuni, come se dentro 2451 18| sospettava di quali elementi ignobili si formasse il mio desiderio, 2452 14| fallo, e rimane incinta, ignobilmente, con la facilità di quelle 2453 23| la difformità inferiore ignominiosa, e quelle mani, quelle tenui 2454 35| le ginocchia il bambino ignudo.~ ~- Te l'ho voluto far 2455 7| quella mobilità alacre ed ilare intorno alla casa chiusa, 2456 24| cosa di simile a quella ilarità bizzarra e irrefrenabile 2457 8| Veramente bella appariva, illanguidita, arrendevole, molle, quasi 2458 7| dolcezza che m'inteneriva e m'illanguidiva d'un languore un po' sensuale. 2459 48| cinereo, le labbra s'erano illividite, gli occhi s'erano come 2460 Intro| si componeva la sua vita: illogica, frammentaria, incoerente. 2461 Intro| Perché vuoi tu che io m'illuda?».~ ~Tacqui, in quel giorno; 2462 1| che io stesso mi lasciai illudere. Ed osai mirare la mia speranza.~ ~ 2463 8| Maria, vedere le finestre illuminate! Ah, tu intendi bene... 2464 32| bambino; tutto il viso le s'illuminava di tenerezza.~ ~Per ordine 2465 11| insignificanti, lontani, s'illuminavano nella nuova luce; lembi 2466 7| quello scompiglio pauroso, m'illuminò e mi percosse. «Ella è impura.»~ ~ 2467 Intro| le idealità dell'amore, illuse dal sogno capzioso di cui 2468 Intro| Tutti i fantasmi delle illusioni e delle commozioni recenti 2469 44| le agitasse; vidi i moti illusorii ma terrifici che la luce 2470 39| larga, socchiusa, taciturna, illustrata da una chiostra di denti 2471 24| la lingua del romanziere illustre.~ ~- E ora dov'è?~ ~- È 2472 3| dentro di me in colloqui imaginarii. Ma il timore di una interruzione 2473 14| particolarizzare quello spettacolo imaginario nel quale m'indugiavo. E 2474 Intro| terribile, non provataimaginata mai, si struggerebbero. 2475 Intro| considerandone le figure imaginate. «C'è forse a Roma una donna 2476 32| mistica di quell'avvenire imaginato, mentre sotto il mio sguardo 2477 14| mostruosa. La demenza, l'imbecillità, la povertà, la cecità, 2478 8| assorbirla a poco a poco, d'imbevermene. Sul pallore del viso la 2479 48| guardare la neve, la campagna imbiancata su cui continuavano a cadere 2480 9| vento passava tra i cespugli imitando il fruscìo che vi avrebbero 2481 42| già compiute da un altro, imitare la condotta tenuta da un 2482 37| lo sparsi. Mio fratello m'imitò.~ ~- Questo ora vi dico - 2483 23| qualche cosa come un latte immateriale, inondava il pavimento. 2484 12| scatto dell'arma, l'effetto immediato del piombo, l'oscurità consecutiva, 2485 39| pacificato, talvolta quasi immemore. Evitai studiosamente qualunque 2486 9| ella mi ama e sa di essere immensamente amata; in un giorno, un 2487 15| febbre. Una pena e una pietà immense mi premevano. E la mia voce 2488 4| col desiderio istintivo d'immergermi nello spettacolo esterno 2489 Intro| facevo di quella cara anima immeritevole. Ingannata dalla dissimulazione 2490 14| la minaccia dei pericoli imminenti, io non m'era ancóra fermato 2491 14| feminea, si rimpiccioliva, s'immiseriva, diveniva spregevole per 2492 Intro| un forsennato l'uomo che immolava, senza rimorso, ad altri 2493 35| il contatto d'un animale immondo. Tutte le fibre si ribellavano; 2494 11| Giuliana fossimo ignari e immuni, come se dentro non fossero 2495 7| cui non avvertivo più l'impaccio delle vesti. Credevo che 2496 Intro| irritazione e un'ansietà atroci s'impadronirono di me, non mi diedero tregua. 2497 17| come un piccolo despota; s'impadroniva della mia casa. - Queste 2498 9| verso l'estrema zona che impallidiva sotto la cenere impalpabile 2499 4| secondo che ti trasformerai, imparerai a conoscere la saggezza. 2500 14| ero incolume.~ ~- Ma sei impazzito? - mi gridò Federico, sopraggiungendo, 2501 9| tutto e per qualche attimo m'impedì di proseguire, quasi che 2502 14| d'una volta per prodigio impedii al cavallo di urtare contro 2503 17| ostilità diveniva più acre.~ ~Impedire che il figlio nascesse era 2504 9| ragione? Qualche cosa potrebbe impedirti di godere questa grande 2505 11| nell'ombra? Infatti, ella ha impedito che Federico andasse a chiamare 2506 17| avversario col quale stavo per impegnare la lotta. Egli era la mia 2507 Intro| un'armatura adamantina, impenetrabile.~ ~Andò con le figlie e 2508 Intro| Non riaffermava appunto l'impenetrabilità della TVRRIS EBVRNEA? L' 2509 14| il povero animale che s'impennò, rimase un istante inalberato 2510 41| Tullio, un poco. Ma non t'impensierire.~ ~- Ha preso freddo, forse...~ ~- 2511 Intro| deboli, così malsane, così imperfette, uguagliate alle femmine 2512 23| fecero pena come non mai, e m'impietosirono e m'intenerirono.~ ~- Credimi, 2513 20| sempre a morire? La sua morte implica la morte del fanciullo. 2514 9| ora da gemiti fiochi, da implorazioni lamentevoli, ora da improvvisi 2515 Intro| inabolibili della Natura; che impone a loro il diritto della 2516 35| più a lungo. Raimondo s'imponeva alla tenerezza materna. 2517 Intro| non curi il pretesto e t'imponga di partire? - chiese qualcuno 2518 Intro| che gli altri vorrebbero impormi, posso giustamente disprezzare 2519 Intro| irritazione sorda contro l'importuna. Giuliana sospirò:~ ~- Oh 2520 38| vagiti coprivano. Quindi gli impose la veste bianca, il simbolo 2521 11| di Giuliana m'arrestai, impotente a frenare il tremore fisico 2522 19| qualche disordine nervoso, l'impoverimento del sangue, un disturbo 2523 Intro| indeboliti, con le vene impoverite, forse insanabile. Ma ripensai 2524 14| cielo pomeridiano s'era impregnato di vapori e biancheggiava 2525 Intro| L'odore del iodoformio impregnava l'aria. In un canto, la 2526 14| un soggetto tanto raro: - impresa ardua ma piena di attrattive, 2527 Intro| intelligibile. Tutte le impressioni estranee passavano sul mio 2528 27| congratulazioni per avere impresso con tanto vigore all'Erede 2529 11| straordinario, d'una violenza imprevedibile, inimaginabile. Mi pareva 2530 13| stamani. Le conseguenze sono imprevedibili. Ed è necessario, ora più 2531 9| che già alcuni incidenti impreveduti avevano mosso. - Giuliana 2532 14| creature su cui il dolore imprime le sue stimate, di tutte 2533 7| ferma e più lenta, come per imprimerle a una a una su l'anima della 2534 17| d'una tal vita fittizia s'imprimeva così forte nella mia conscienza 2535 7| alle labbra, senza nesso, improferibili; la ragione mi si smarriva 2536 13| sua bocca nascosta parole improfferibili?~ ~Quando alfine con uno 2537 27| che Raimondo porti la mia impronta e sembri un Hermil autentico» 2538 Intro| Firenze con Teresa Raffo, imprudentemente. Avevo avuto col falso conte 2539 Intro| potevano favorire, la mia impunità. Questo parallelismo portava 2540 5| sospetti, delle imagini impure, dei ricordi torbidi? Che 2541 32| ancóra eravi d'acre e d'impuro nella sua sostanza e si 2542 2| luoghi, da certe persone, inaccessibile. Assaporavo talvolta la 2543 Intro| mio stesso disprezzo per inacerbire la mia brama. Agonie atroci, 2544 44| all'altro non rispondevano, inafferrabili, d'una natura dubbia. M' 2545 14| impennò, rimase un istante inalberato come per precipitarsi nell' 2546 Intro| le avvolge, smanianti d'inalzarsi, e così deboli, così malsane, 2547 Intro| volontaria mi parve assurdo, inammissibile. «No, no, non avrò mai la 2548 39| con quegli occhi d'idolo inanimato senza parlare e senza sorridere.~ ~ 2549 Intro| rapido di tutte quelle gambe inarcate, l'esalazione calda e acre 2550 22| interiori si chiudevano, s'inaridivano, come fonti colpite di maledizione. 2551 44| stanza solitaria, quel lagno inarticolato della vittima ignara mi 2552 22| t'accadrà all'improvviso, inaspettatamente, nel tempo.~ ~Anche diceva:~ ~- 2553 18| una stilla di amaro aveva inasprito le sue parole; eppure i 2554 Intro| diedero tregua. Facevo sforzi inauditi per dissimulare, al conspetto 2555 11| interiore oscura, tutti gli inavvertiti indizii relativi alla cosa 2556 13| sottrarmi a quello stato d'inazione in cui s'erano avvicendate 2557 50| unghie; quelle mani già incadaverite che mia madre toccava ad 2558 49| erano in quel corpicciuolo incadaverito. La piccola faccia era livida, 2559 24| consonanti contro le quali s'era incagliata la lingua del romanziere 2560 2| di queste ripercussioni incalcolabili si convertiva in un fenomeno 2561 16| tacque.~ ~- Non rispondi? - incalzai, sforzandomi di comprimere 2562 8| fantasmi del passato troppo incalzanti.~ ~- Bisogna che noi torniamo 2563 18| dominata dall'idea fissa, incalzata sempre da una minaccia, 2564 44| le stelle. Chiusi. Benché incalzato dal pànico, evitai il rumore. 2565 Intro| un'ombra del mio passato incancellabile e inespiabile? Pensava che 2566 1| muro sotto la finestra, incantava le mie pupille. Un profumo 2567 9| componevano una visione maliosa, incantevole, senza realtà.~ ~Ambedue 2568 2| sue parole. Uomini vecchi incanutiti nella saggezza, uomini maturi 2569 22| augurava che il nascituro incarnasse l'ideal tipo umano da lui 2570 5| per lui come la seconda incarnazione di Costanza?~ ~ ~ ~ 2571 3| bianco, ne' suoi occhi troppo incavati.~ ~- Non ti senti un poco 2572 18| agitata, febrile, torbida, incerta, senza speranza, dominata 2573 6| di evitare i preliminari incerti, i lunghi silenzii tormentosi, 2574 28| ago. Il sonno era venuto a inchinarle il capo, nell'atto del lavoro. 2575 9| ascoltasse, che il cielo s'inchinasse su l'albero melanconico 2576 Intro| dall'altra il fioretto, s'inchinò. Ansava troppo, affaticato 2577 11| urtando contro i mobili, inciampando nei tappeti, gesticolando 2578 9| perplessità che già alcuni incidenti impreveduti avevano mosso. - 2579 11| alle parole di mia madre incise nel centro della mia anima.~ ~ 2580 14| nella lastra di rame. L'incisione diveniva sempre più netta.~ ~ 2581 51| lapide. Su quella lapide era inciso il nome di Costanza; e vagamente 2582 13| continua, parlando senza posa, incitando la sorella, rivolgendoci 2583 5| mia anima si risollevava incitata dalla grande letizia ch' 2584 16| divenuto anch'io demente, incitato da un istinto crudele che 2585 7| spariva; e la piccola vicenda incitava la mia impazienza. Ero ebro 2586 24| in alcune parole...~ ~Io incitavo l'albino con l'estrema attenzione, 2587 8| quelle cose non so quale incitazione e quale lusinga. - Bisogna 2588 4| che si trovi d'improvviso inclinato su l'orlo di una voragine: « 2589 20| pendeva la mia condanna. Inclinavo ora verso di lei con un 2590 4| Pietro Besoukhow e il vecchio incognito, alla posta di Torjok, molte 2591 30| grondanti, sfiniti, ma sempre incolumi.~ ~Il dottor Vebesti giunse. 2592 11| Giuliana o quelle della sua incolumità? Poiché la ruina è senza 2593 17| esasperavo, contro quella incominciavo a macchinare.~ ~Non erano 2594 7| siamo felici? Ecco, vedi, incomincio a sentirmi bene, tanto bene. 2595 Intro| delle lame, le varie pose incomposte o eleganti degli schermitori, 2596 3| quel tempo mi riescono ora incomprensibili, inesplicabili, perché non 2597 Intro| stanza, muti; e un mondo inconcepibilmente vasto di sentimenti e di 2598 20| contro un nemico d'entrambi inconciliabile.~ ~Io le presi una mano; 2599 Intro| trovati davanti alle realtà inconciliabili con l'illusione in cui le 2600 Intro| specie di sovreccitazione inconsciente che accompagna tutti gli 2601 7| della commozione umana. Inconscientemente, mi scostai un poco; ma 2602 11| essere nella profondità dell'inconscienza, risorse spontanea la domanda 2603 4| un'aria stracca.~ ~Con la inconseguenza delle imagini che si svolgono 2604 15| aumenterebbero di giorno in giorno, inconsolabili, intollerabili. Ah, Tullio, 2605 4| tutti gli uomini, vivendo, incontrano un punto decisivo in cui 2606 Intro| mese e che avrebbe voluto incontrarmi «come l'altra volta». 2607 Intro| non ha avuto occasione d'incontrarti.~ ~Una domanda mi san alle 2608 50| alba che saliva dalla neve incorato alle ombre.~ ~- È morto? 2609 40| di baciare il bambino, lo incorò con un gesto. E allora quel 2610 19| dottore, mostrando un po' d'incredulità per le sue previsioni rassicuranti, 2611 16| sforzo materiale e morale. M'incresceva di trovarmi , in quelle 2612 Intro| presenza di Giuliana mi divenne incresciosa. Intere settimane passavano, 2613 7| i suoi polsi delicati s'incrociarono sotto il mio mento.~ ~L' 2614 4| mani di cera, che stavano incrociate l'una su l'altra. E parve 2615 21| la palma.~ ~Il vecchio le incrociò sul suo petto, secondo l' 2616 14| fragilità delle virtù credute incrollabili, la debolezza delle più 2617 14| noi vediamo talvolta negli incubi, ed occupò tutto il campo. 2618 33| toglierle di sul petto l'incubo, ad allontanare il rombo 2619 Intro| feci sempre più duro, più incurante, più chiuso. La mia trista 2620 16| sicurtà procuratale dalla mia incuranza? - E rividi Giuliana davanti 2621 45| strana indifferenza, da una incuriosità inesplicabile. Nessuno era 2622 45| lucidezza, la mia attenzione s'indebolì, la mia curiosità non fu 2623 13| parte a quello prodotto dall'indebolimento dell'attenzione volontaria 2624 19| Egli trovò Giuliana molto indebolita, osservò in lei qualche 2625 24| Aveva già la pronunzia indecisa, un po' tremolante in alcune 2626 Intro| un'intima confidenza nell'indefettibile rifugio; e in fondo a tutte 2627 Intro| Sempre mi parrà d'essere indegno; neppure con la devozione 2628 7| la mia pelle una traccia indelebile!~ ~- Oh, lasciami bere - 2629 31| sguardo, mi rimasero impresse indelebilmente.~ ~- A cinquanta gradi - 2630 8| una di quelle sue movenze indescrivibili in cui era quanto di abbandonata 2631 2| umidità divina, in una cosa indescrivibilmente vaga e benigna; tra i minimi 2632 14| senza speranza. L'imagine indeterminata del nascituro crebbe, si 2633 4| delle alture si volgevano indeterminate verso il fondo, si scomponevano, 2634 31| dottore. - Rimanete .~ ~Gli indicai Giuliana con un gesto disperato.~ ~- 2635 24| albino; e mi rivolsi a lui, indicandogli i titoli di alcuni libri. 2636 41| battesimo, volle che gli indicassero di fuori la finestra di 2637 4| Il passo trascritto era indicato nella pagina con un solo 2638 15| contrazione della bocca rivelava l'indicibile spasimo da cui tutto l'essere 2639 7| Io ero felice, felice, indicibilmente felice; ero posseduto come 2640 45| calmo, tenuto da una strana indifferenza, da una incuriosità inesplicabile. 2641 11| medesima, prima del domani indifferibile, non essendoci per lei altro 2642 4| torti omai irreparabili e indimenticabili. Il principe vecchio anche 2643 24| dentr'oggi.~ ~Diedi il mio indirizzo e uscii.~ ~Sul marciapiede 2644 17| incapace di tenerezze, indisciplinabile. A poco a poco questa ultima 2645 14| impeti delle nature primitive indisciplinabili. Più d'una volta io ero 2646 Intro| Con chi? se non sono indiscreto.~ ~- Con Eugenio Egano.~ ~ 2647 Intro| monotono di qualche cosa indistinta. Piovigginava. Le nebbie 2648 14| un rimorso, d'un ricordo indistruttibile, d'una qualunque più amara 2649 7| volevo correre verso quegli indizi per fare sùbito la luce, 2650 22| poi ti lasci ricadere nell'indolenza; poi di nuovo ti getti alla 2651 Intro| levò, e io l'aiutai anche a indossare la giacca. Due o tre volte 2652 9| sùbito. Ella aveva fretta d'indossarlo. L'aiutai. Quando si riadagiò 2653 44| modo così vivo ch'io sùbito indovinai ch'ella era allora allora 2654 Intro| Basterà ch'ella mi guardi per indovinar tutto» pensai smarrito. 2655 11| sùbito, guardandomi, avrebbe indovinata la mia consapevolezza. E 2656 9| imagini fossero tutte realtà indubitabili, io mi misi a correre verso 2657 4| io saprò, io sentirò indubitabilmente il vero. - Ma quella profonda, 2658 20| nascituro; era un vóto. E, inducendo Giuliana a pregare Iddio 2659 13| Questo timore troncò gli indugi e mi spinse ad agire. Somigliavo 2660 Intro| rammaricai di essermi troppo indugiato in quel languore sentimentale! 2661 Intro| torture? Il mio pensiero s'indugiò intorno alle imagini suscitate 2662 14| rinuncia, d'un sacrificio, indurito nella menzogna, ottuso dal 2663 39| rianimarla, inspirarle fiducia, indurla all'osservanza delle norme 2664 7| voluttà insieme avevano inebriata la povera creatura e che 2665 Intro| ebrezze della vita? Esci, va, inèbriati. Nella tua casa, come un' 2666 18| pomeriggio quieto in cui avevo inebriato d'un'ebrezza ingannevole 2667 9| altezze soprane. Il cantore s'inebriava del suo canto. Con pause 2668 4| condizioni medesime? Una tale ineguaglianza sarebbe forse la peggiore 2669 26| valevano a cancellarla; era inerente e fissa; e m'impietosiva, 2670 27| soliti fermenti, le solite inerzie, i soliti sarcasmi, le solite 2671 Intro| un tesoro da me sognato inesauribile. Fra tutti gli affetti umani, 2672 14| sotto il pugno del vincitore inesecrabile. «Che siamo noi? Che sappiamo 2673 4| così cieca in un privilegio inesistente? Forse tutti gli uomini, 2674 4| morti, quasi irreali, quasi inesistenti, mi davano una sensazione 2675 11| vedessi, con una precisione inesorabile, Giuliana nel futuro (il 2676 Intro| passato incancellabile e inespiabile? Pensava che io fossi torturato 2677 1| una moltitudine di cose inesprimibili e riconquistarla intera 2678 13| come il sorriso tenue e inestinguibile dei Lari.~ ~Mai quel sentimento, 2679 51| con fiammelle tenui ed inestinguibili.~ ~Mio fratello disse:~ ~- 2680 4| nella sua carne il male inestirpabile e sia costretto ad osservarsi, 2681 2| per quella con un passo infallibile; ed egli anche aveva il 2682 17| distruggere il concepimento infame? Era stata ella trattenuta 2683 35| voluto far vedere prima d'infasciarlo - ella mi disse. - Guarda!~ ~ 2684 37| Ambedue stringemmo quelle mani infaticabili, santificate dalla semenza 2685 Intro| sommesso, dopo la prima grave infedeltà. Mia madre, inconsapevole, 2686 32| assiduo e il più dolce degli infermieri, riuscirei a compiere la 2687 19| ricostruire l'organismo infiacchito, cercare con ogni mezzo 2688 21| egli aveva intrapreso, d'infiammarmi alla sua fede. Rimanevo 2689 18| strano ardore di sacrificio m'infiammava subitamente, mi spingeva 2690 15| pieno di gorgogli sordi, infido.~ ~Mancava poco a mezzanotte, 2691 24| che conducono un uomo alle infime degradazioni, all'idiotismo, 2692 32| persone inconsapevoli m'infliggevano. Per quanto mi sforzassi, 2693 24| sanguinaria, a un castigo inflitto con la mia mano (e sono 2694 Intro| fatto, d'una parola, secondo influenze interne assai più oscure, 2695 24| ruina di quell'uomo non influiva sul mio stato, non riparava 2696 24| partito. Trovai la città infocata, fiammeggiante, quasi deserta; 2697 22| più degno. Giovanni gli infonderà la bontà e la forza. Quando 2698 43| che sembrava minutamente informata di tutto. - Due cornamuse, 2699 24| prendermi gioco del mio informatore e quella curiosa compiacenza 2700 14| come quelle orribili cose informi che noi vediamo talvolta 2701 18| parevano premute da un suggello infrangibile; tutto il mio essere pareva 2702 29| vacui, esanimi. Qualcuno era infranto, e su gli avanzi della creta 2703 2| io ho dentro di me non m'inganna. Infatti, tutto ora si compie 2704 9| Giuliana! Perché vorresti ingannarmi? Sì, è vero; tu hai avuto 2705 16| proprio indovinato? Non m'ingannavo?~ ~Mi voltai verso Giuliana 2706 14| anima e la carne? Il più ingegnosamente efferato dei tiranni non 2707 33| giunto a trovare modi nuovi e ingegnosi di alleviarle un dolore, 2708 47| e rugose che avevo visto ingentilirsi e tremare su le fasce bianche. 2709 Intro| se non comprendesse? Se ingenuamente mi chiedesse la ragione 2710 7| provando un bisogno folle d'inginocchiarmi davanti a lei su la ghiaia, 2711 38| spalla per costringerlo a inginocchiarsi di nuovo.~ ~E m'inginocchiai 2712 51| adagio verso il fondo. Poi s'inginocchiò e rimase per alcuni minuti 2713 Intro| giudicasse alfine inutile e ingiusto il sacrificio della sua 2714 Intro| In un canto, la monaca inglese empiva di ghiaccio una vescica; 2715 Intro| andarono alla piccola scrivania ingombra di lettere, di biglietti, 2716 14| in taluni punti, in altri ingombrato dai rami di qualche grosso 2717 14| spogliato e rinnegato. Tutta l'ingratitudine umana s'è accanita contro 2718 21| snella e flessibile, s'ingrossava, si difformava come quella 2719 49| su una coscia, presso l'inguine, appariva una chiazza rossastra. 2720 11| quantità, liquida, per le iniezioni. Son sicuro che ha pensato 2721 11| violenza imprevedibile, inimaginabile. Mi pareva che non avrei 2722 17| aveva contro di me la stessa inimicizia che io avevo contro di lui; 2723 4| suono del pianoforte, e inintelligibile, aumentando la malinconia 2724 33| dal cibo, i primi segni iniziali della guarigione. Avrei 2725 13| continuare un dialogo già iniziato, nell'aggiungere nuove parole 2726 32| renderà tutto quel sangueIniziavo un gesto istintivo per toccarla, 2727 24| particolare odore che l'innaffio solleva da un pavimento 2728 8| spine! Ero timido come un innamorato novello e mi sentivo morire, 2729 32| un'avversione indomabile e innascondibile contro l'intruso, e rammarico 2730 8| attitudine era qualche cosa d'innaturale che la mia vista non riusciva 2731 16| Arborio, oltre quella carnale innegabile? E in quali circostanze 2732 32| cadavere livido, una cosa innocua, trascurabile, forse dimenticabile. 2733 39| lievi croste biancastre innocue. Pensavo: «Ma tutte le agitazioni, 2734 38| fasce, del piccolo cadavere innocuo su la bara. «Il battesimo 2735 2| dominii, mi spiegava le innovazioni introdotte nelle culture, 2736 Intro| imagini della vita passata innumerabili, rivedrò unicamente quel 2737 1| stormivano. Il tremolio innumerevole dei fiori gialli e violacei, 2738 47| dintorni, uscii dalla casa, m'inoltrai pel viale dove l'avevamo 2739 14| cavallo senza guida s'era inoltrato per un sentiere che conduceva 2740 14| volgemmo per un sentiero che s'inoltrava nella macchia; e, come il 2741 13| vecchiaia. Tutta la Badiola, inondata d'aria e di luce, aveva 2742 12| Un flutto d'aria fresca inondò la stanza; le tende si gonfiarono 2743 6| andata, non sarebbe stata inopportuna; mi avrebbe anzi tolto da 2744 3| che quel momento era forse inopportuno, che non avrei avuto forse 2745 50| di me, mi toccò di nuovo, inquietamente, sospirando.~ ~- Non ti 2746 Intro| ondeggiava ancóra su l'anima, m'inquietava ancóra.~ ~ ~ ~Che farò senza 2747 Intro| tremendo legame del desiderio insaziabile; ci avevamo creduto perché 2748 12| di continuo l'esortazione inscritta nel quadrante solare: - 2749 15| l'orrore delle fatalità inscritte nelle radici stesse del 2750 14| substrato nascosto in cui erano inscritti tutti i caratteri ereditarii 2751 5| mutamento. Su la torre l'inscrizione del quadrante solare diceva: 2752 Intro| delicato e profondo che le insegnasse la curiosità del nuovo e 2753 Intro| accendevano le fantasie inquiete, insegnavano con suprema eleganza il 2754 14| precipitato...~ ~- E tu?~ ~Per inseguirmi egli aveva corso lo stesso 2755 44| Rientrai, quasi di fuga, come inseguito.~ ~Incontrai mia madre nell' 2756 14| m'accorsi che Federico m'inseguiva alla gran carriera, temendo 2757 7| posa. Mentre gli stormi s'inseguivano per l'aria in caccia con 2758 15| troppo; il dolore ti fa insensata, povera anima! Bisogna che 2759 49| i singhiozzi, le parole insensate che mia madre proferiva 2760 15| spasimo, per non darmi ad atti insensati.~ ~- Certi giorni differivo 2761 15| attuazione d'un proposito insensato. Io lasciavo ch'ella continuasse. 2762 Intro| sentendosi sprofondare nell'insensibilità della morte, due o tre volte 2763 18| con i miei folli tentativi insidiavo l'una e l'altra insieme.~ ~ 2764 4| La porta era socchiusa; m'insinuai senza far rumore; guardai 2765 36| mazzo, lo guardò a lungo insinuandovi le dita affilate: e una 2766 7| arrampicavano su per i fusti, s'insinuavano tra i rami, ricadevano miste 2767 10| irritassero; tanto che, insistendo Federico a muovere qualche 2768 11| accento insolito. Tranne l'insistenza nel persuadermi ad andarmene, 2769 Intro| nuove. Egli era multanime.~ ~Insisto su l'episodio perché veramente 2770 8| anche mi rendevano quasi insofferente, mi suggerivano visioni 2771 11| galleggiare e vi rimanga insommergibile. Tutti gli indizii, tutte 2772 41| madre mi divenne a un tratto insopportabile. Mi smarrii, mi confusi, 2773 39| tutti i modi rianimarla, inspirarle fiducia, indurla all'osservanza 2774 4| intuita la teoria sociale inspirata a Leone Tolstoj dal moujik 2775 14| manifestazioni dello spirito instabili, fugaci, sempre subordinate 2776 33| in piedi da una energia instancabile di cui ero meravigliato 2777 7| macchie bianche un baleno, instancabili, ferveva dentro ai nidi 2778 17| paura, da una ripugnanza instintiva di madre? Aveva ella un 2779 39| giorno in giorno, quasi insuffiandole un vigore fittizio, nell' 2780 3| vicino. Ma un velo rendeva intangibile la donna sorridente. Era 2781 51| indefinitamente lontani, intangibili, quasi che il coperchio 2782 15| non macchiati di colpa, intatti. Riebbi per pochi attimi 2783 7| il mio primo unico amore intatto... Ah, dimmi che non ho 2784 2| loro attitudini apparivano integre nella santità della luce.~ ~ 2785 Intro| me chiaramente sensibile, intelligibile. Tutte le impressioni estranee 2786 30| un impulso micidiale. Era intempestivo l'impulso; ma la visione 2787 11| per protrarre la tregua, intende lo spirito perplesso ad 2788 7| avveniva in me? Come poteva non intendermi? Come poteva non esser colpita 2789 Intro| eppure mi parve ch'ella intendesse. Ambedue oramai eravamo 2790 9| felicità che oggi s'è aperta? Intendo: qualche cosa che tu sappia, 2791 9| sospetti nei cespugli già intenebrati, e tutte quelle parvenze 2792 15| riposo, di pace, di bontà. Un intenerimento subitaneo m'invase. La felicità, 2793 23| mai, e m'impietosirono e m'intenerirono.~ ~- Credimi, Giuliana, 2794 Intro| fisiche, e illuminata da intense espressioni spirituali; 2795 2| benigno.~ ~Il gaudio mio più intenso era nel sapermi lontano 2796 4| vedevo la faccia. Era ella intenta a quell'atto ozioso o assorta 2797 33| acutissimi non ad altro erano intenti che a percepire le più piccole 2798 Intro| corpi, i gridi gutturali, le interiezioni veementi, gli scoppi di 2799 Intro| contrarii tutte le gradazioni intermedie e tra quelle tendenze tutte 2800 13| deliziosamente. Quel cinguettio non intermesso accompagnava la mia ansietà, 2801 25| novità. Il viaggio mi parve interminabile. Disteso su i cuscini, oppresso 2802 Intro| tavolo. Due lunghe ore, interminabili ore, aspettai, esacerbando 2803 7| supplichevole. E seguitò a internarsi pel viale, con un passo 2804 44| alla valle plumbea ove s'internava l'Assòro tortuoso. Il fiume 2805 47| nessun rumore degli organi interni. Durò pochissimo.~ ~Io pensai: « 2806 4| vecchi e nuovi; intorno alla interpretazione della legge cristiana primitiva 2807 Intro| provavo alcun bisogno d'interrogarla, di sapere; non provavo 2808 29| tregua, non cessavano mai d'interrogarmi, si mostravano curiose di 2809 9| note, con un sentimento interrogativo, passò per una catena di 2810 24| E di nuovo la torturante interrogazione mi si ripresentò. - In che 2811 45| inesplicabile. Nessuno era venuto a interrompermi il sonno, dunque nulla di 2812 21| non amava lamentarsi, non interrompeva il lavoro a cui era intento. 2813 1| bianchi e rosei trionfi, interrompevano l'uguaglianza. Il cielo 2814 50| mi giungevano indistinte, interrotte. Compresi ch'egli mi credeva 2815 Intro| mio spirito, incoerenti, interrotti da strane oscurità, rari.~ ~ 2816 3| imaginarii. Ma il timore di una interruzione probabile mi trattenne. 2817 25| polvere che penetrava per gli interstizi, mentre il romore monotono 2818 Intro| stato presente non posso intervenire per salvarla; o ella è pura 2819 42| trascinare, forse il buon Dio interviene a tempo, io sono salvo».~ ~ 2820 24| dedica? O lo scrittore aveva inteso creare un personaggio letterario 2821 15| conscienza delle discordie intestine che mi straziavano, la percezione 2822 33| prenderne cura. Avrei voluto intiepidirli con l'alito, coprirli di 2823 Intro| di due tra le sue amiche intime. Avevo passato alcune settimane 2824 Intro| gran parte dei miei moti intimi a uno speciale stato nervoso 2825 13| i balconi spalancati, m'intimidiva. Come portare la maschera 2826 36| delle piccole mendicanti intirizzite dal gelo. Alcuni portavano 2827 Intro| mi si strinse il cuore, intollerabilmente.~ ~A un punto, infine, ella 2828 24| pagine. Poiché il volume era intonso, discostò con le dita due 2829 33| l'immobilità del braccio intormentito, per non risvegliarla.~ ~ 2830 9| inquietudini. Troppo ero intorpidito dalla voluttà, troppo ero 2831 Intro| respiravano e a poco a poco s'intorpidivano deliziosamente.~ ~Quel torpore 2832 49| più. Tutti i segni d'una intossicazione acuta di acido carbonico 2833 9| un po' roca, con quella intraducibile espressione, carezzevole, 2834 3| strettamente che nulla più potesse intrapporsi. E questo doveva accadere 2835 Intro| opera di seduzione forse intrapresa? Se Giuliana gli si abbandonasse, 2836 50| come una valvoletta; e io intravedevo i fili del muco che si distendevano 2837 Intro| ripeté:~ ~- Non rispondi?~ ~E intravide; e, per accertarsi, mi afferrò 2838 7| dissi, prendendole le mani, intrecciando le mie dita alle sue. - 2839 15| angosciosa; e, tenendo le dita intrecciate, si torceva le mani.~ ~- 2840 14| neonati vegetali, in un denso intrico allegorico. Su la turbolenza 2841 2| spiegava le innovazioni introdotte nelle culture, mi mostrava 2842 7| le ali brillando; altre s'introducevano a mezzo, lasciando di fuori 2843 Intro| Introduzione~ ~ ~ ~Beati immaculati...~ ~ ~ 2844 4| già da alcuni anni aveva intuita la teoria sociale inspirata 2845 14| ero rimasto sorpreso dall'inurrezione spontanea d'un istinto crudele.~ ~- 2846 14| nei più nobili atti; la inutilità di tante energie morali 2847 7| dimmi che non ho sperato inutilmente, Giuliana!~ ~Ella camminava 2848 14| ucciderlo o per renderlo invalido.» Io me lo imaginavo pusillanime. 2849 3| tutta la Badiola pareva invasa dal fremito del bronzo. 2850 16| la collera che stava per invasarmi, quella collera cieca che 2851 Intro| passano. Càlmati.~ ~Ma io, invasato dal terribile sospetto, 2852 23| rammarico e la pietà mi invasero.~ ~- No, - risposi - non 2853 6| assordante. E siamo soli, ambedue invasi da un tremito interiore 2854 3| un tessuto chiaro, un po' invecchiato, a fiorami assai sbiaditi, 2855 Intro| mi chiamava: «Non verrò». Inventai un pretesto; e, mi ricordo 2856 43| guantate, con le guance invermigliate dal freddo, appena mi videro 2857 45| agitazioni trascorse; evitavo d'investigarmi, per non risvegliare quelle 2858 3| e di mandorla amara, la investiva tutta, si diffondeva per 2859 Intro| Questa mia condizione non era invidiabile? E non era straordinariamente 2860 Intro| strana passione è conosciuta; invidiata anche; insidiata anche... 2861 Intro| le mie cupidigie, le mie invidie. Arricchito in quelle settimane 2862 14| Il suo stesso sangue s'è inviperito in altri esseri ch'egli 2863 35| già sodo! - diceva ella, invitandomi a palparlo.~ ~E bisognò 2864 37| seminando. Gli portiamo l'invito in un'ora solenne.~ ~Ci 2865 4| anteriore e senza quell'eroismo invitto e quasi sovrumano davanti 2866 51| altri salmi. Quindi fece l'invocazione perché l'anima dell'Innocente 2867 9| improvvisi impeti lirici, da invocazioni supreme. Pareva che anche 2868 Intro| fasce come un fiore dall'invoglio, e Giuliana si mostrava 2869 37| un ritmo eguale. Il grano involandosi dal pugno brillava talvolta 2870 9| sembrava che un vapore mi s'involasse dal cervello. Per la piccola 2871 2| verdi recise ad ogni colpo s'involavano. Egli ne soffriva perché 2872 15| che la mia morte sembri involontaria, cagionata da un caso qualunque, 2873 2| moltitudine di sensazioni involontarie, spontanee, inconscienti, 2874 32| sangue sparso che aveva inzuppato i lenzuoli, attraversato 2875 Intro| soddisfatti. L'odore del iodoformio impregnava l'aria. In un 2876 8| suggerivano visioni dell'avvenire iperboliche da contrapporre ai fantasmi 2877 14| consciente, nel quale l'ipertrofia di alcuni centri cerebrali 2878 Intro| consenso di Giuliana, senza ipocrisie, senza sotterfugi, senza 2879 7| negli occhi di Giuliana l'iride perdersi nel bianco sotto 2880 14| concepire certe crudeltà ironiche, le quali sono soltanto 2881 Intro| vittima di un Destino crudele, ironico ed invincibile.»~ ~Nondimeno, 2882 4| turbamento era misto d'impazienza irosa. Io ero come uno che, in 2883 Intro| quanti cavilli!»~ ~Un impeto iroso d'insofferenza interruppe 2884 4| confuse in una medesima irradiazione di purità.~ ~Ora, un piccolo 2885 14| vicinanza, tra i fusti, irreale come un inganno di occhi 2886 15| percezione degli elementi irreconciliabili che si agitavano nel mio 2887 Intro| caduti sono per l'albero irrecuperabili, così furono per me quelle 2888 11| completa, coerente, definitiva, irrefragabile; la quale ora mi si manifestasse 2889 24| quella ilarità bizzarra e irrefrenabile che ci agita qualche volta 2890 4| colpevole di torti omai irreparabili e indimenticabili. Il principe 2891 7| viveva. Viveva d'una vita irrequieta, allegra e tenera. Le rondini 2892 3| rallegrate alla vista dei fiori, irrequiete, folli.~ ~- Vieni, vieni, - 2893 33| così stanco che un sonno irresistibile mi colse appunto mentre 2894 10| dentro di me, intorno a me, irresistibilmente.~ ~ ~ ~ 2895 Intro| determinarsi. Il senso della mia irresponsabilità, il senso della necessità 2896 Intro| perduta, con un dolore che la irrevocabilità della morte rendeva quasi 2897 5| strana allegrezza, tutta irriflessiva, mi agitava, mi suggeriva 2898 16| Bastò quel piccolo fatto irriflessivo per aumentare in me il turbamento. 2899 31| Il chirurgo preparava un «irrigatore» con una sollecitudine calma 2900 50| m'agghiacciò il sangue, m'irrigidì la lingua, m'oscurò la vista. 2901 15| puntello, che pareva sempre più irrigidirsi su la mano poggiata all' 2902 32| reclinazione. Stavo quasi irrigidito: e il mio sguardo doveva 2903 31| Vinsi il terrore che m'irrigidiva e mi slanciai contro l'uscio. 2904 Intro| estremamente indeboliti ed irritabili. I preparativi lunghi e 2905 24| tutte insieme un ronzio irritante. Assalivano me, l'albino, 2906 10| che le nostre domande la irritassero; tanto che, insistendo Federico 2907 38| esasperazione d'ira. Nulla di lui m'irritava quanto la voce, quanto quel 2908 43| silenzio, la sua inerzia mi irritavano.~ ~Per lo più ella non s' 2909 6| tutte insomma le piccole irritazioni e le piccole torture. Noi 2910 Intro| ridere; e il suo riso m'irritò, mi fece quasi ira.~ ~Un 2911 Intro| intera la mia commozione irrivelabile, inesprimibile e quindi 2912 23| estremo fondo della mia anima irruppe un grido, altissimo sebbene 2913 13| Where you please, it is the same to me.~ ~- Ma andiamo 2914 35| mancare le ragioni dell'isolamento; e a poco a poco la comune 2915 7| ancóra rimasto in me, m'isolava dal mondo, concentrava a 2916 33| miserie della malattia non m'ispirarono mai alcuna ripugnanza, mai 2917 14| e di semplicità virile, ispiratomi dall'esempio fraterno, io 2918 31| aveva aspetto umano; e non m'ispirò se non ribrezzo.~ ~- Appena 2919 14| doppio, crudelmente curioso, isterilito dall'abitudine dell'analisi 2920 2| spontanee, inconscienti, istintive componeva la mia esistenza 2921 32| vita per sempre, quei moti istintivi di repulsione, quelle improvvise 2922 4| accorgersi di me. La cassa dell'istrumento riluceva nella penombra; 2923 Intro| lasciavano per lunghi giorni istupidito, tutte le miserie e tutte 2924 | it 2925 Intro| raccapricciato come uno che debba iterare il colpo per finire la vittima:~ ~- 2926 9| bianca faccia. (Le parole di Jacopo ad Amanda si sono legate, 2927 38| oleo salutis in Christo Jesu Domino nostro...~ ~E con 2928 Intro| poema inebriante? «O beau jeune homme, tu caresses un serpent; 2929 36| portava un crepito di foglie labili. Il resto era silenzio e 2930 4| continuità e per quella labilità una sensazione quasi allucinante. 2931 2| campagna, d'una vita sobria e laboriosa; pareva portare in sé raccolta 2932 30| deboli, ora sopportabili ora laceranti. Ella stava in piedi appoggiata 2933 4| non piangeva; ma si sentì lacerare il cuore, pensando ch'egli 2934 4| radere la cima degli alberi, lacerarsi, ridursi in lembi cadenti, 2935 34| questi veli d'oblio furono lacerati con violenza. Mia madre 2936 Intro| portare nel tuo petto un cuore lacerato. Approfitta, dunque, approfitta».~ ~- 2937 32| ferivano acutamente, mi laceravano.~ ~- Andiamo, Federico.~ ~ 2938 20| riconficcare l'unghia in una lacerazione viva.~ ~- L'ami?~ ~- No 2939 Intro| prorompere.» Ma non fu se non una lacrima; e io (umiliante cosa ma 2940 51| I quattro ceri ardevano lacrimando. Entrò il prete con la stola 2941 32| dottore sottovoce.~ ~- Si lagna. Chi sa quanto soffre ancóra!~ ~- 2942 44| grande stanza solitaria, quel lagno inarticolato della vittima 2943 31| emorragia, il sangue...» Vidi il lago rosso, e, in mezzo, Giuliana 2944 Intro| caligini e i silenzii della laguna addensavano. Non altro conservavo 2945 39| allo scopo come su per una lama d'acciaio chiara, rigida, 2946 Intro| tintinno e il luccichio delle lame, le varie pose incomposte 2947 21| parlare di sé, non amava lamentarsi, non interrompeva il lavoro 2948 9| fiochi, da implorazioni lamentevoli, ora da improvvisi impeti 2949 30| al bruto che soffre: il lamento istintivo d'ogni carne addolorata, 2950 38| cero benedetto.~ ~- Accipe lampadem ardentem...~ ~L'Innocente 2951 3| come un'ostia, mi faceva languire. E, guardando, io rividi 2952 51| nicchie, talune già chiuse da lapidi, altre aperte, profonde, 2953 13| tenue e inestinguibile dei Lari.~ ~Mai quel sentimento, 2954 14| quali non sono se non le larve di cui si mascherano i bassi 2955 15| guancia che io ti offrivo. Lascerai che prima di morire io ti 2956 14| della morte, anche se lo lasceranno morir solo. Non è straordinaria, 2957 Intro| noi due soltanto, perché lasceremmo Maria e Natalia con mia 2958 37| Continua dunque. Ti lasciamo alla tua opera. Tu verrai 2959 Intro| improvviso, senza avvertirla, lasciandole in una lettera la mia confessione? 2960 15| sé quel vago orrore che lasciano nell'aria con un gran gesto 2961 24| sul naso all'albino e di lasciarlo stupefatto. Era una eccitazione 2962 7| nell'atto di chi sta per lasciarsi cadere, anelando. Più tardi, 2963 13| turbavano a dentro come se lasciassero trasparire la fissità della 2964 7| quale attutire il malessere lasciatomi dalla violenza recente. 2965 14| menzogna, ottuso dal disgusto, lascivo, cinico, vile.~ ~Da un tale 2966 7| delle finestre, sotto le lastre dei balconi, tra le mensole, 2967 9| cervello. Per la piccola porta laterale del muro di cinta, chiamai 2968 44| ripresa della pastorale, i latrati d'un cane lontano. Un guizzo 2969 8| erano diffuse lunghe vene lattee. Nel rettangolo pallido 2970 50| sopraccigli le croste del lattime parevano gialle. Il suo 2971 Intro| un vomito infrenabile. Il laudano non la calmava. E io, fuori 2972 51| Poi recitò il salmo:~ ~- Laudate pueri Dominum...~ ~Federico 2973 43| massima prudenza per le lavande e pel bagno.~ ~Ero presente 2974 49| nessuno lo tocchi! Io voglio lavarlo, io voglio fasciarlo... 2975 14| Federico. - Nessun uomo ha lavorato e sofferto quanto quel vecchio. 2976 4| nostro Decalogo. Anche tu lavorerai. A proposito, Tullio, quando 2977 33| assistere al misterioso lavorio riparatore che si compieva 2978 Intro| rarissima e misteriosa che lega due creature umane col tremendo 2979 44| Bisogna che io non mi lasci legare. Il tempo fugge. Se ella 2980 25| Dove sarà ella? Sarà ancóra legata con Eugenio Egano? Che proverei 2981 Intro| sopore; la febbre comparve leggerissima. Nella notte però ella fu 2982 46| tratta d'un raffreddore leggerissimo. I bronchi sono liberi.~ ~ 2983 42| volte sternutato, tossito leggermente: aveva mostrato molta tendenza 2984 Intro| perché ella avesse potuto leggermi l'anima, in quel momento, 2985 29| portava una scritta ancóra leggibile: «Le more: 27 agosto 1880. 2986 27| adulterino) alla presenza dei legittimi coniugi: - Tutto suo padre! - 2987 Intro| rifioritura del nostro amore legittimo, il sapore strano di certe 2988 24| montò su una scaletta di legno posta contro uno scaffale 2989 7| nella serratura, ella mi legò più forte con le braccia, 2990 28| il verde degli olmi; una lene aura di rezzo spirava fra 2991 8| esalava nella calma a onde lente eguali.~ ~Giuliana diceva:~ ~- 2992 Intro| ancóra migliorando. Le forze lentissimamente tornavano.~ ~Io fui assiduo 2993 24| i suoi occhi bianchicci, lesse per entro: «La prognosi 2994 13| Portami con te, fuori! Let us take a walk before breakfast.~ ~- 2995 9| di portare in sé un germe letale? Era ella dunque dominata 2996 11| mie parole, aveva certo letta la verità nella mia faccia. 2997 Intro| qualcuna delle sue creature letterarie certe strane rassomiglianze 2998 14| d'uno dei suoi personaggi letterarii, affetto dalle più tristi 2999 24| inteso creare un personaggio letterario a simiglianza di Giuliana 3000 11| sedermi tra i due piccoli letti e riposare il capo su la 3001 4| nota consuetudine della lettrice. Volli leggere, allora,


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