0-caten | catet-etern | etre-lettr | levam-provv | prude-solle | somig-zone
           grassetto = Testo principale
     Paragrafogrigio = Testo di commento

5007 1| straordinaria leggerezza somigliando a un vapore verdegrigio 5008 27| del marito defunto e non somigliano in nulla a colui che li 5009 17| di quella tristezza, non somigliante a nessun'altra, che dopo 5010 37| Quello era un uomo! E voi gli somigliate.~ ~Disse mio fratello:~ ~- 5011 35| amore m'inondava l'anima e sommergeva talvolta i pensieri oscuri, 5012 4| tutte le cose passate aveva sommerso, in quella specie di oscuramento 5013 9| M'è parso di udire i sonagli dei cavalli - fece Giuliana, 5014 7| nell'udire il tintinno delle sonagliere, lo strepito della carrozza 5015 48| madre, aspettando il medico. Sonai il campanello. Si presentò 5016 4| di musica? Sentite? Sta sonando, mi pare, la Marcia funebre 5017 48| Udivo di tanto in tanto sonare nella casa i campanelli. 5018 24| come a un bambino, e con la sonda faringea gli introduceva 5019 7| sospingevo. Ella era come una sonnambula. Per un tratto, rimanemmo 5020 50| verso quel lume, come un sonnambulo. Qualche cosa di straordinario 5021 38| cappella era singolarmente sonora. Da una delle alte finestre 5022 7| continua le voci dei getti sonori. Tutte le apparenze esaltavano 5023 3| fermezza e una parte di sonorità; s'era velata come quella 5024 25| monotono delle cicale senza sopire il mio fastidio, io pensavo 5025 Intro| inferma rimase a lungo in quel sopore; la febbre comparve leggerissima. 5026 30| forti ora più deboli, ora sopportabili ora laceranti. Ella stava 5027 27| avrei potuto forse anche sopportarla. Ella col tempo si sarebbe 5028 16| qualunque morte. Tutto ho sopportato, tutto potrei sopportare; 5029 15| castigo. L'ho accettato; lo sopporterò. Ma è necessario che tu 5030 24| annunzio infatti è stato soppresso.~ ~- Grazie. Vi prego di 5031 6| nel mio sogno. Il senso sopraffaceva lo spirito. E a poco a poco, 5032 14| la certezza di poterlo sopraffare mi sollevarono. Nella mia 5033 14| impazzito? - mi gridò Federico, sopraggiungendo, pallidissimo.~ ~- T'ho 5034 30| giorno all'altro potevano sopraggiungere le doglie estreme.~ ~La 5035 48| in calesse.~ ~Federico sopraggiunse, ansante.~ ~- Che è accaduto?~ ~ 5036 30| il dottore, la levatrice sopraggiunsero, in quel punto.~ ~- Ah dottore, - 5037 9| crebbero, attinsero le altezze soprane. Il cantore s'inebriava 5038 8| sue pitture pastorali nei soprapporti, aveva una certa gaiezza 5039 50| Ho la febbre, e alta. Se sopravvenisse il vero delirio e inconscio 5040 22| arteria nella mia testa.~ ~Poi sopravvenivano le ironie, i sarcasmi contro 5041 32| come colpiti da cecità. Era sopravvenuta forse l'amaurosi anemica? 5042 48| Domandò:~ ~- Ma com'è sopravvenuto questo cambiamento? All' 5043 15| limaccioso, pieno di gorgogli sordi, infido.~ ~Mancava poco 5044 3| quella d'uno strumento con la sordina. Ma, essendo ella dunque 5045 17| istinti malvagi, duro con le sorelle, crudele verso gli animali, 5046 22| tenerezza, bontà. Tutte le buone sorgenti interiori si chiudevano, 5047 34| sede nella mia carne, che sorgesse da tutte le mie fibre, da 5048 Intro| memoria. E dall'uno spasimo sorgeva l'altro. E io confondevo, 5049 21| nel suo volto, quando ella sorprendeva i miei occhi fissi sul suo 5050 15| tutto indovinavo. E, quando sorprendevo nei tuoi occhi la tenerezza, 5051 24| agita qualche volta tra le sorprese d'un sogno incoerente. Il 5052 10| scale, io e mia madre la sorreggemmo. Nella stanza, ella fu assalita 5053 7| gradino in gradino, così sorreggendola. Veramente pareva nella 5054 50| condusse alla mia stanza sorreggendomi. Il terrore mi teneva ancóra. 5055 50| sentii che mio fratello mi sorreggeva, mi toccava la fronte. Avevo 5056 8| uno di fronte all'altra, sorridendoci. Avevamo vivande fredde, 5057 35| Bisognava prodigargli i baci, sorridergli. Bisognava simulare e dissimulare 5058 32| di Giuliana, gli occhi le sorridevano mentre parlava del bambino; 5059 9| liberazione, verso la fine. Sorvegliandosi, ella ha acquistato la scienza 5060 7| stranamente lucido; attento a sorvegliare tutto ciò ch'era per accadere 5061 41| esatta conscienza, e potevo sorvegliarmi ma non moderarmi. Bevvi, 5062 4| costretto ad osservarsi, a sorvegliarsi, per convincersi dell'orrenda 5063 43| Maria lo portava in giro sorvegliata da Edith, pericolò, fu per 5064 14| dello spirito. Lucidissimo sorvegliatore di me stesso, avevo tutti 5065 50| rivelassi il segreto!». Mi sorvegliavo con un'ansietà paurosa. 5066 7| rimanevano per qualche istante sospese agli orifizi; altre si reggevano 5067 13| aprì, ella medesima, non sospettando la mia presenza. Mi vide. 5068 Intro| tua madre. Come potrà ella sospettare, dopo avere assistito a 5069 45| Vorresti tu che mia madre sospettasse? Vorresti tu che s'accorgesse 5070 Intro| cui si guarda una persona sospettata di follia, un ossesso. Infatti, 5071 4| tu ti avvicini, non sono sospette?» Tali ambigue apparenze 5072 15| non saprà mai nulla, non sospetterà mai di nulla. Tutto sarà 5073 9| poco strano, mi sembra; sospettoso... Ti spaventi sùbito; ti 5074 7| reni con un braccio e la sospingevo. Ella era come una sonnambula. 5075 6| passione ardente, non di sospiri ma di gridi. Senza accorgermene, 5076 15| tavolo. Temevo che quel sostegno fragile, a cui era affidata 5077 Intro| Tullio - ella diceva.~ ~Sostenendola col mio braccio alle reni, 5078 15| e pensi che non potresti sostenerle. Un solo mezzo c'è per salvare 5079 43| sfuggirle dalle mani. Edith lo sostenne, lo riprese, lo restituì 5080 Intro| sì verrebbe meno; e io la sosterrei nelle mie braccia chiamandola 5081 43| ora dei suoi pasti. Ma era sostituita per lo più da mia madre 5082 Intro| senza ipocrisie, senza sotterfugi, senza menzogne degradanti. 5083 37| risonava come per cavità sotterranee, cupo.~ ~- Quando ella sarà 5084 51| Federico scese pel primo nel sotterraneo, dietro di lui scese il 5085 Intro| quel giorno, con la fredda sottigliezza d'un mercante subdolo il 5086 Intro| Agonie atroci, gioie abiette, sottomissioni disonoranti, patti vili 5087 Intro| fatica ottenere che ella si sottoponesse all'operazione chirurgica 5088 Intro| dell'Assente. E allora mi sottrassi alle moine, quasi con impazienza. 5089 Intro| Toi la bonté, toi le sourire,~ ~N'es tu pas le conseil 5090 Intro| angoscia. Mi occupavo, con soverchia premura, forse, dei preparativi 5091 31| ma il battito del cuore soverchiava qualunque altro strepito. 5092 15| agitavano nel mio essere e si soverchiavano e si distruggevano a vicenda 5093 | sovra 5094 18| coraggio. Mi sentivo una sovrabbondanza di forze, l'anima eroica, 5095 Intro| bisognava ch'ella mi amasse d'un sovrano amore; e, amandomi e non 5096 17| questa ultima figurazione si sovrappose alle altre, le eliminò permanendo, 5097 4| a una compagine di veli sovrapposti in mezzo a cui l'aria circolasse 5098 11| fermo, in lei che ha i nervi sovreccitati. Ora la scuoto...». Ma esitai: « 5099 Intro| imagine fallica, da una sozzura. Ed ella si valeva del mio 5100 16| mobiliate per ove passano le sozzure di cento adulterii, e aveva 5101 7| le foglie simili a lunghe spade glauche le forme ampie e 5102 14| curiosità puerile che fa spalancare gli occhi a chi non s'è 5103 4| sconvolgermi, a sbigottirmi, a spalancarmi d'innanzi un abisso; nel 5104 12| una mattina stupenda.~ ~Spalancò la finestra. Un flutto d' 5105 31| ombelicale in una pezzetta spalmata di burro.~ ~- Giulia, dammi 5106 33| il beneficio del sonno si spandesse anche su me. D'innanzi a 5107 Intro| punto, mentre io aiutavo a sparecchiare (mia madre era uscita, e 5108 37| prendeva la semenza e la spargeva. Il suo gesto era largo, 5109 37| santificate dalla semenza che spargevano, dal bene che avevano sparso. 5110 16| resta nell'uomo dopo uno spargimento inutile di pianto, dopo 5111 10| fermai e mi volsi; e vidi sparire quella dolce figura ancóra 5112 15| ci amiamo, bisogna che io sparisca dal mondo, bisogna che tu 5113 7| appariva talvolta e poi spariva; e la piccola vicenda incitava 5114 50| socchiuse le iridi apparivano e sparivano ritraendosi come due fiorellini 5115 47| vivezza, sotto la fronte sparsa di leggere croste biancastre. 5116 Intro| merletti su cui rilucevano sparse le innumerevoli minuterie 5117 37| ne presi quanto potei, lo sparsi. Mio fratello m'imitò.~ ~- 5118 7| come una convulsione... Si spasima; non si capisce più se si 5119 18| alfine le contratture dello spasmo, in una di quelle strette, 5120 37| d'un agricoltore, un telo spaso, le mura d'una cascina risplendevano 5121 10| luce, mia madre esclamò spaventata:~ ~- Dio mio! Dio mio! Tu 5122 11| la sua calma appunto mi spaventava. Una tale calma non poteva 5123 9| atlante anatomico, tutte le spaventevoli devastazioni prodotte dai 5124 15| la cosa di cui avevo uno spavento folle (ah, tu m'intendi) 5125 Intro| sensuali, il pericolo non mi spaventò ma mi attrasse. Io m'indugiai 5126 11| parlavo dell'avvenire!... Che spaventosa parola doveva essere per 5127 7| un flutto gagliardo che spazzi qualunque traccia lasciando 5128 14| esperto, avendo indovinato la special condizione fisica della 5129 Intro| della mia vita con le teorie speciose da me esposte più d'una 5130 14| come un soggetto di pura speculazione psicologica, incapace d' 5131 9| note quasi non finivano di spegnersi, effondeva la sua ebrietà 5132 33| quella vita che stava per spengersi. Mi pareva che dall'altra 5133 18| malefizio. La luce interiore si spengeva a un tratto, come per un 5134 Intro| caduta; ogni fiamma era spenta. La mia anima (lo giuro) 5135 48| come appassiti, appannati, spenti. La povera creatura pareva 5136 24| carne e di pelo, che si spenzolano all'orlo dei tetti. Montando, 5137 30| respiro, ripresero fiducia, sperarono bene. Giuliana soltanto 5138 18| uccidimi!~ ~Compresi. Ella sperava la morte, l'aspettava da 5139 Intro| sembrasse troppo grave. - Speri dunque che ella non curi 5140 Intro| lugubri, camminando come spettri con un passo lento e solenne. 5141 13| veduto un fantasma, uno spettro, qualche cosa di terrifico.~ ~- 5142 15| è troppo tardi»? Potevo spezzarti il cuore a un tratto? Che 5143 14| Non so come tu non ti sia spezzato il capo contro uno di questi 5144 22| riteneva; tutti i legami si spezzavano; avveniva un distacco violento. 5145 2| Un altro giorno, mentre spezzavo a un melo qualche ramo fiorito, 5146 7| fulminato? Perché non mi si spezzò un viscere vitale e non 5147 50| Raimondo, fin quasi a toccarlo; spiava ogni segno. Una delle sue 5148 14| ogni colpo. Qua e negli spiazzi i grandi mucchi, in forma 5149 7| fino allora invisibili, si spiccavano a volo con un grido acutissimo, 5150 37| ricoperti, i buoni germi delle spiche future.~ ~Disse mio fratello:~ ~- 5151 13| mie tristezze si possono spiegare con la preoccupazione del 5152 4| apparenze potevano anche spiegarsi in un senso favorevole. 5153 2| fertilità dei nostri dominii, mi spiegava le innovazioni introdotte 5154 22| di distruggere, derisioni spietate, malignità feroci, un fermento 5155 29| un cassetto un mazzo di spigo e un guanto. Era un guanto 5156 Intro| Giuliana. - Mettimi questo spillo qui, nel velo.~ ~Ella teneva 5157 3| matasse. L'effluvio della spina, un odor misto di timo e 5158 24| terribili malattie del midollo spinale o della sostanza cerebrale, 5159 10| ordinare al cocchiere di spingerli al galoppo.~ ~- Sferza, 5160 15| protese verso di me, come per spingermi dentro l'anima la sua domanda 5161 41| esempio e le mie premure la spingessero a mangiare. Io mi mostrai 5162 39| cuore. Pareva che io la spingessi a vivere di giorno in giorno, 5163 Intro| frenesie improvvise che mi spingevano sul confine della demenza, 5164 7| sempre.~ ~- Entra, entra~ ~Spinsi la porta. Varcammo la soglia, 5165 13| soldati orientali che erano spinti alla battaglia a colpi di 5166 14| d'una idea fissa m'aveva spinto alla corsa mortale?~ ~Seguitammo 5167 51| intravedere come per uno spiracolo un lembo d'un mistero soprannaturale 5168 7| albore che trapelava dagli spiragli; e vi si udiva più cupo 5169 13| tra i riccioli di Natalia spirarono:~ ~- Sì.~ ~ ~ ~ 5170 7| reale eppure misteriosa, spiratami calda nell'orecchio eppure 5171 14| foresta e si vedevano le spire del fumo salire tra gli 5172 38| nomine Patris, et Filii, et Spiritus sancti.~ ~Raimondo si mise 5173 5| letizia ch'era nell'aria, che splendeva in tutti gli occhi, che 5174 15| delle gote, e gli occhi le splendevano straordinariamente.~ ~Una 5175 2| forte.~ ~- Ma no, ma no... Spoglia pure tutto l'albero.~ ~Intanto 5176 50| ti cresce. Cominciati a spogliare. Su, via!~ ~Con una tenerezza 5177 10| Le donne incominciavano a spogliarla.~ ~- Va, Tullio, va - ella 5178 50| averla lasciata accesa.~ ~- Spògliati, meriti a letto - mi disse 5179 Intro| terra, un'altra sorella?~ ~Spontaneamente, questa aspirazione sentimentale 5180 2| sensazioni involontarie, spontanee, inconscienti, istintive 5181 35| gonfio l'ombelico era ancóra sporgente, deforme, bianco di cipria. 5182 8| su la mia spalla.~ ~Dalla sporgenza dell'architrave, di sotto 5183 7| le comici, per tutte le sporgenze, lungo il gocciolatoio, 5184 39| da unghie minuscole che sporgevano in fuori per un cerchiolino 5185 Intro| era veramente per lei la sposa ideale, la compagna sognata 5186 7| lasciò ricadere sul sedile, spossata.~ ~- Ah no, no, Tullio: 5187 Intro| gravità allora si trovava spostato e la sua personalità diventava 5188 14| s'immiseriva, diveniva spregevole per me ed ignobile. Sotto 5189 32| velo, se siamo giunti a sprigionare quanto v'è di men basso 5190 Intro| cloroformio ed ella, sentendosi sprofondare nell'insensibilità della 5191 14| morire a modo di chi ride.~ ~Spronai il cavallo; e lo misi al 5192 7| escrementi biancheggiavano come spruzzi di calcina. Benché chiusa 5193 11| madida. Una stilla di sudore spuntava sul sopracciglio. E quella 5194 3| le stille di sangue che spuntavano l'una dopo l'altra. «Se 5195 9| quasi lugubre. Ma una stella spuntò, tutta viva e trepida come 5196 3| cappella incominciarono a squillare. E Maria e Natalia si precipitarono 5197 Intro| commozioni delicate, di squisite tristezze.~ ~Ma, in realtà, 5198 Intro| scelsi quello di tono più squisito perché ella vi appoggiasse 5199 Intro| potesse succedere all'antica e stabilire tra le nostre anime uno 5200 12| che in quel colloquio io stabilisca le condizioni della nostra 5201 6| credo, l'attesa dell'ora stabilita pel primo convegno con un' 5202 17| nome: il nome già da tempo stabilito per l'erede mascolino, il 5203 2| l'esterno e l'interno si stabiliva un giuoco di minime azioni 5204 Intro| madre per guardarla, senza staccarsi da me, io scorsi un poco 5205 8| dicendo queste parole, ella si staccò dallo stipite e si appoggiò 5206 Intro| madre alla Badiola. E la stagione sarebbe mite; e la convalescente 5207 2| ariose, linde. Le nostre stalle erano piene di un bestiame 5208 34| ella parlar poco per non stancarsi, io m'adoperavo ad allontanar 5209 15| sventura, quando in te s'era stancato l'amore. Tu lo sai, Tullio. 5210 34| dura disciplina e non si stancava quasi più. Tutta la mia 5211 4| Giuliana crede che tu ti stancherai presto della Badiola... 5212 Intro| d'un turbamento sensuale, standole accanto; sentendo il suo 5213 7| orecchio il suo alito.~ ~E, standomi alle spalle, mi cinse il 5214 | starà 5215 50| cute le macchie scure della stasi. Mia madre gittava un grido.~ ~- 5216 | state 5217 39| poppante, in attitudini statuarie, né tristelieta.~ ~Io 5218 14| parlava con un vecchio di alta statura, dalla faccia rasa.~ ~- 5219 Intro| freschi, qualche libro, una stecca d'avorio. Senza volere, 5220 14| con le viventi nuove, gli stecchi aridi con i virgulti, i 5221 47| tappeto di foglie. I nudi rami stecchiti frastagliavano il cielo.~ ~ 5222 9| triste, quasi lugubre. Ma una stella spuntò, tutta viva e trepida 5223 42| alto scintillare il cielo stellato.~ ~- È sereno - dissi, uscendo 5224 33| parve che l'anima mi si stemprasse. Tutte le bontà del mondo 5225 8| busto. Le dissi:~ ~- Vuoi stenderti sul letto? Tu ti riposerai 5226 47| la fila degli alberi si stendeva un tappeto di foglie. I 5227 11| dorme qui accanto.~ ~- Io mi stendo , sul canapè, con una 5228 5| puerili, quasi folli, che stentavo a rattenere. Avrei voluto 5229 27| accomodamento. Chi sa!».~ ~Mi sterilivo a furia d'ironie. «Chi sa 5230 42| principio aveva alcune volte sternutato, tossito leggermente: aveva 5231 46| gesto dell'offerta, e lei stesa nella poltrona dopo il colpo 5232 7| appendendosi a me con le braccia stese e ridendo (un poco della 5233 37| Grazie, Giovanni.~ ~E gli stesi la mano. E vidi che quei 5234 24| artefice della parola, per uno stilista: - l'afasia e l'agraria. 5235 7| di sotto alle palpebre vi stillasse), trasognata:~ ~- Sei felice?~ ~ 5236 21| Il tempo non fluiva ma stillava, pigro e pesante. E avevo 5237 3| aveva voluto suggere le stille di sangue che spuntavano 5238 14| il dolore imprime le sue stimate, di tutte le creature che 5239 14| cui si mascherano i bassi stimoli dell'appetito sessuale. 5240 Intro| appiglio per sottrarsi alla stipulazione di un contratto già concordato. 5241 24| poche lezioni. Temeva la stoccata; non poteva vedersi la punta 5242 14| Oh quei fiori, quegli stomachevoli fiori, offerti con tanta 5243 22| prima, alla licenza. Mi stordirò, mi perderò. Che importa? 5244 1| socchiudendo le palpebre. - Stordisce.~ ~Io stavo tra lei e mia 5245 44| braccia d'innanzi a sé, storse la bocca, l'aprì; tardò 5246 4| e camminava con un'aria stracca.~ ~Con la inconseguenza 5247 50| più miserevole di quello straccetto di carne morta, davanti 5248 Intro| Mi misi a girare per le strade, senza scopo; entrai da 5249 7| rapide e rilucenti come strali pennuti.~ ~- Quanto ho desiderato 5250 15| all'altro cedesse ed ella stramazzasse di schianto.~ ~- Tu sai 5251 24| voce nasale, dall'accento straniero, che mi chiedeva:~ ~- Il 5252 10| Me l'imaginavo io, che lo strapazzo ti avrebbe fatto male...~ ~ 5253 2| È per Giuliana.~ ~E, strappando le ultime fibrille vive, 5254 16| che avrei provato nello strapparmi da una parte del corpo un 5255 14| temendo per lui, con una strappata violenta arrestai il povero 5256 1| anima il sogno che le avevo strappato brutalmente.~ ~E osai accostarmi, 5257 35| agitava le gambe e le braccia, stravolgeva in qua e in gli occhi, 5258 44| della vittima ignara mi straziava così atrocemente che non 5259 43| tenerlo in braccio!~ ~E strepitò per averlo. Raccolse tutta 5260 3| anima a quella di lei così strettamente che nulla più potesse intrapporsi. 5261 14| L'argine era periglioso, strettissimo nelle lunate, minacciato 5262 7| alito nel collo.~ ~Allo stridere che fece la chiave nella 5263 37| alberato; e le foglie cadute stridevano sotto i nostri piedi; e, 5264 5| davanzali delle finestre. E che stridio dall'alba al tramonto! Quando 5265 37| la tua semenza.~ ~Ambedue stringemmo quelle mani infaticabili, 5266 11| stanza, ella aveva gridato stringendosi a me: «No, no, Tullio; non 5267 3| cosa ancóra c'impediva di stringerci? Che cosa manteneva ancóra 5268 Intro| medesimo, perdutamente, ci stringeremmo, ci baceremmo in bocca, 5269 7| senza farmi male, senza stringermi troppo forte. Oh, io mi 5270 15| grido acuto e iterato. Io mi stringevo le tempie e sentivo il battito 5271 Intro| Quanto tempo è che noi non ci stringiamo la mano! Oh le forti e calde 5272 37| pendeva dal collo per una striscia di cuoio, scendendogli davanti 5273 Intro| segnavo con l'unghia le strofe che parevano rispondere 5274 Intro| larghe cappe bianche, si strofinavano il petto, le braccia, le 5275 31| della levatrice, che lo stropicciavano nel dorso e nelle piante 5276 16| domanda repentina mi rimase strozzata nella gola. Abbassai gli 5277 33| buona che io mi sentivo struggere dentro. Tendevo le labbra 5278 Intro| provata né imaginata mai, si struggerebbero. Ed ella, dopo, mi parrebbe 5279 Intro| della convalescente ardere e struggersi sotto la mia carezza; e 5280 40| povero vecchio diserto si struggeva dal desiderio di baciare 5281 7| troppo forte. Oh, io mi struggo d'essere accarezzata da 5282 3| velata come quella d'uno strumento con la sordina. Ma, essendo 5283 Intro| d'una loquacità maligna e stucchevole. Mi guardava di tratto in 5284 43| aguzzai la mia perspicacia, studiai tutte le mie parole, tutti 5285 42| pensiero, per considerare e studiare tutte le particolarità dell' 5286 39| sospetto. Dei diversi metodi studiati nessuno mi parve eligibile, 5287 24| albino e di lasciarlo stupefatto. Era una eccitazione singolarissima, 5288 Intro| incomprensibile; in una specie di stupefazione che le caligini e i silenzii 5289 12| finestra? È una mattina stupenda.~ ~Spalancò la finestra. 5290 2| in un fenomeno psichico stupendo. Tutto il mio essere veniva 5291 45| una specie d'inerzia quasi stupida, forse perché ero esausto, 5292 7| nelle ore che seguirono, mi stupii di non aver trovato in quelle 5293 Intro| perversione mia di quel tempo mi stupisce) mi ricordo che tra le ragioni 5294 7| toccarla; e la guardavo: stupito e pur nondimeno stranamente 5295 38| nari dicendo:~ ~- In odorem suavitatis...~ ~Quindi intinse il pollice 5296 Intro| sottigliezza d'un mercante subdolo il quale cerchi un appiglio 5297 43| stesso scegliere la persona subentrante. Era probabile che tanto 5298 11| dissimulate, i suoi pallori subitanei, quella specie di nube continua 5299 14| instabili, fugaci, sempre subordinate a uno stato fisico, legate 5300 14| fondo della mia sostanza, il substrato nascosto in cui erano inscritti 5301 Intro| nuova illusione potesse succedere all'antica e stabilire tra 5302 Intro| Quanti uomini ambiscono a succedermi! InnumerevoliNumerai 5303 14| Un grave accasciamento succedeva alla convulsione interna. 5304 13| intermittente, come per una successione di brevi eclissi. Era, credo, 5305 43| quella sera quanto nelle sere successive fosse mia madre. D'altronde, 5306 Intro| i rivali più temibili, i successori più probabili, considerandone 5307 11| stilla mi suscitò l'idea del sudor freddo che annuncia l'azione 5308 18| Veramente ella aveva talvolta «sudori d'agonizzante e aspetti 5309 11| La fantasia eccitata mi suggerì: «E se ella avesse già bevuto?... 5310 Intro| che Giuliana riposa - io suggerii a mia madre con un accento 5311 9| un bacio... Lo sai? E ti suggerirò qualche parola all'orecchio, 5312 38| patrino, ripetendo la parola suggerita.~ ~Il chierico presentò 5313 Intro| braccia chiamandola con nomi suggeriti da una tenerezza suprema. 5314 8| rendevano quasi insofferente, mi suggerivano visioni dell'avvenire iperboliche 5315 1| aumentare con la domanda suggestiva il suo turbamento.~ ~E io 5316 | sulla 5317 | sulle 5318 30| aver paura.~ ~E corsi a suonare il campanello.~ ~- Il dottore! 5319 14| parlare d'idealità, di zone superiori, di alleanze mistiche, ed 5320 44| oscillavano come se un vento superno le agitasse; vidi i moti 5321 46| sorda una specie di stupore superstizioso per la straordinaria tenacità 5322 21| rivolgendole prone e poi supine al sole. Quello sguardo, 5323 48| qualche cosa, dottore! - supplicava mia madre - Salvatelo!~ ~ 5324 34| Taci; ti prego.~ ~Io la supplicavo, con la voce, col gesto. 5325 4| qualunque tua gioia. Tu supponi che, essendo tu contento, 5326 24| le quali appunto davano a supporre che qualunque legame tra 5327 7| istante in quello stupore che suscitano le manifestazioni eccessive, 5328 4| di mio fratello bastava a suscitarmi. Ella era seduta, un po' 5329 Intro| indugiò intorno alle imagini suscitate dal piccolo fatto recente. 5330 36| so che mistero. - Avevano suscitato anche in lei qualche ricordo 5331 11| impeto subitaneo di collera suscitatomi dalla gelosia carnale, io 5332 Intro| abbandonandosi con tutto il suo peso, sussultando come se singhiozzasse. Ella 5333 13| la mia presenza. Mi vide. Sussultò forte come se avesse veduto 5334 1| foglie nuove, producevano un susurro, ora leggero ora forte, 5335 9| usignuolo.~ ~- È sul salice - mi susurrò Giuliana.~ ~Ambedue ascoltammo, 5336 50| mezzo da un incavo. Tutte le suture erano visibili. La vena 5337 15| toglieva il coraggio. E così svanì anche la speranza di poterti 5338 11| Speriamo che Maria non si svegli ora...~ ~- Ah, dunque...~ ~ 5339 Intro| della melodia antica pareva svegliare il palpito d'una vita segreta, 5340 32| fratello.~ ~- No, no. Vuoi svegliarlo?~ ~Quel cranio pareva composto 5341 11| assopita.~ ~- Io dunque t'ho svegliata... Perdonami... Volevo scoprirti 5342 33| speravo sempre: «Quando si sveglierà, si sentirà più forte».~ ~ 5343 Intro| consigliera. Io ti dirò tutto, ti svelerò tutto. Sarai la mia anima. 5344 15| soggiunsi, con estrema lentezza, svellendomi dal cuore le parole a una 5345 Intro| semplicissima, secondava la svelta eleganza della persona. 5346 9| sera, Amanda! Vi siete voi svenata per colorare la vostra veste?»)~ ~ 5347 32| la più buona e per la più sventurata delle creature umane. Ora 5348 11| volta proferire da uomini sventurati una frase di questo genere? « 5349 6| cade fra le braccia, quasi svenuta...»~ ~Questa rappresentazione 5350 50| madre, egli mi aiutava a svestirmi. Mi aiutò a coricarmi. Seduto 5351 42| guardarmi bene a dentro, per sviluppare il mio pensiero, per considerare 5352 39| manifesto, che potrebbe svilupparsi in seguito e ucciderlo?».~ ~ 5353 14| occhi di Carlo Quinto! Lo sviluppo eccessivo della mia intelligenza 5354 11| mostrò in quella notte. Seppi svincolare dall'atroce torsione qualcuna 5355 7| rotonda. Una rondine ci svolazzò sul capo garrendo. Levammo 5356 2| la quale appunto dovesse svolgersi in quel periodo del parto 5357 42| in tutti i punti del suo svolgimento, avevo cioè la nozione d' 5358 24| ripresentò. - In che modo s'era svolta quell'avventura dal principio 5359 15| non so perché, quel tic tac sempre eguale aumentò la 5360 7| fine.~ ~Ella m'accennò che tacessi, con un gesto supplichevole. 5361 15| rientrasti qui, sapevi tutto. E tacesti, e davanti a tua madre mi 5362 3| memorie: a Villalilla.~ ~Noi tacevamo, intanto, ambedue nel vano 5363 Intro| dopo qualche ora, mentre io tacevo credendo ch'ella fosse per 5364 7| labbra fresche. Ambedue, taciti, in quella stretta risolvemmo 5365 9| aveva un respiro profondo ma tacito. Qualche bagliore giallo 5366 9| qualche minuto rimanemmo taciturni, in potere di quei prestigi. 5367 4| voce. Troppe volte ella ha taciuto; questa volta dovresti tu 5368 13| Portami con te, fuori! Let us take a walk before breakfast.~ ~- 5369 Intro| ignominie che si covano nel talamo. Ella ignorava lo strazio 5370 5| fosse per me un altro buon talismano contro la sorte.~ ~Ancóra 5371 | taluni 5372 50| un'evidenza di cose reali, tangibili: «Ho la febbre, e alta. 5373 11| mobili, inciampando nei tappeti, gesticolando paurosamente. 5374 3| camera di Giuliana! Era tappezzata d'un tessuto chiaro, un 5375 8| Sul fondo chiaro delle tappezzerie i minuti fiori azzurri erano 5376 9| aspettare che passi... Ma perché tarda tanto Federico? È quasi 5377 9| intanto. Forse Federico tarderà.~ ~Accostai al balcone una 5378 44| storse la bocca, l'aprì; tardò un poco a emettere il vagito 5379 Intro| ancóra in mano un pettine di tartaruga bionda con la costola d' 5380 4| Edith era sola, davanti alla tastiera; e seguitava la sua musica, 5381 48| medico pareva irresoluto. Tastò il polso, appoggiò l'orecchio 5382 Intro| del gas, il rimbombo del tavolato, il tintinno e il luccichio 5383 24| solleva da un pavimento di tavole. Il maestro, abbandonato 5384 Intro| misi su le ginocchia la tavoletta.~ ~Ella seguiva tutti i 5385 23| feci sedere. Le offersi una tazza di freddo con un sottile 5386 15| come davanti a una scena di teatro. Una candela ardeva sul 5387 38| in pace, et Dominus sit tecum.~ ~- Amen.~ ~Mia madre prese 5388 Intro| un po' svogliato e quasi tediato, in certe strane pause che 5389 25| visita al dottor Vebesti, telegrafai alla Badiola il mio ritorno; 5390 Intro| giorno di mercoledì ebbi un telegramma imperioso e minaccioso ( 5391 13| should like to go there. Tell me how you amused yourselves...~ ~ 5392 37| camicia d'un agricoltore, un telo spaso, le mura d'una cascina 5393 31| gesto disperato.~ ~- Non temete. Qua l'acqua, Cristina.~ ~ 5394 41| con tale intensità che io temetti: «Qualche cosa dalla mia 5395 24| ha preso poche lezioni. Temeva la stoccata; non poteva 5396 7| qualunque fede in me; tu temi ancóra che io ti deluda; 5397 Intro| ch'egli non era un uomo temibile sul terreno. Affettai anche 5398 Intro| rapidamente i rivali più temibili, i successori più probabili, 5399 31| ora nessun pericolo grave. Temo però una emorragia; e prendo 5400 Intro| mie disperazioni venivano temperate da un'intima confidenza 5401 50| erano visibili. La vena temporale, cerulea, si perdeva sotto 5402 Intro| partire al dimani, non potevo temporeggiare più oltre. Perché la cosa 5403 19| di confidar molto nella tempra eccezionale di Giuliana, 5404 4| quando a quando i bagliori temuti. «È possibile ch'ella non 5405 4| indietro, attaccato a me tenacemente. Ondeggiai prima in un'angoscia 5406 30| fuori di sé per lo spasimo, tendendo le braccia verso di me, 5407 Intro| retorica platonica a qual fine tendeva? Ad ottenere che una vittima 5408 Intro| Et de noces d'or et du tendre~ ~Bonheur d'une paix sans 5409 44| bambino, comprimendo l'ansia; tenendolo discosto dal mio cuore che 5410 31| brocca in un altro bacino, tenendovi immerso il termometro. Un' 5411 26| ella era timida, umile, teneramente. Mi apparve anche più vivo 5412 16| disonora sempre i nostri più teneri abbandoni, i nostri migliori 5413 11| signora ha consentito a tenerla con sé. Speriamo che Maria 5414 43| un capriccio.~ ~- Voglio tenerlo in braccio!~ ~E strepitò 5415 7| stendendo le mani come per tenermi discosto. - Altrimenti non 5416 18| avvolgeva come di mille tentacoli, si slanciava con un grande 5417 8| lo sguardo io cercavo di tentarla. Le mie ginocchia toccavano 5418 Intro| un poco su le carte, come tentati di scoprire... «che cosa? 5419 18| altra e che con i miei folli tentativi insidiavo l'una e l'altra 5420 Intro| seconda delle mie figliuole, tentava i primi passi, uscita allora 5421 15| sue lacrime. E, come io tentavo di sottrarmi, ella dalla 5422 Intro| diffondeva una doratura tenuissima sul cristallo del cielo; 5423 33| me più dolce del sorriso tenuissimo con cui ella si piegava 5424 4| alcuni anni aveva intuita la teoria sociale inspirata a Leone 5425 Intro| disordini della mia vita con le teorie speciose da me esposte più 5426 16| impassibile.~ ~Io primo terminai di piangere; io primo riebbi 5427 39| ficcava in bocca le dita terminate da unghie minuscole che 5428 39| partiti su la fronte bassa, terminavano in due trecce dietro gli 5429 2| raccolta la mite sincerità terrestre. Egli possedeva la Regola. 5430 22| ne conoscesse l'uso e la terribilità. Stavo in continua attesa 5431 44| vidi i moti illusorii ma terrifici che la luce mobile della 5432 13| spettro, qualche cosa di terrifico.~ ~- Sei tu? balbettò, tanto 5433 9| stasera, nel tuo letto, ti terrò meglio. Tu non tremerai 5434 20| lei quell'espressione di terror pànico che hanno gli infermi 5435 19| necessario, avrei rinunziato al terzogenito senza rammarico. Lo pregai 5436 11| contrassegnata dal piccolo teschio nero, dal noto simbolo mortuario.~ ~ 5437 24| col capo un nastro ch'era teso da un angolo all'altro della 5438 31| mani esperte presero la testina molliccia come per plasmarla. 5439 24| spenzolano all'orlo dei tetti. Montando, urtò col capo 5440 29| ultimo stormo era adunato sul tetto lungo le gronde, e aspettava 5441 13| Where you please, it is the same to me.~ ~- Ma andiamo 5442 13| Cattivo! We should like to go there. Tell me how you amused 5443 15| e, non so perché, quel tic tac sempre eguale aumentò 5444 10| a me, li misurò col suo ticchettio. Le sfere segnavano le dieci 5445 36| giallo, delicatamente.~ ~- Tieni - ella mi disse. - Mettili 5446 Intro| nostro viso, gocce di pioggia tiepide come lacrime. Io direi, 5447 43| Aveva una voce roca, d'un timbro singolare. Il suo silenzio, 5448 Intro| uno verso l'altra, un poco timidi; sembreremmo qualche volta 5449 40| pel mio figlioccio.~ ~Era timidissimo. Pareva che stesse 5450 4| Leone Tolstoj dal moujik Timoteo Bondareff. In quel tempo 5451 31| letto, macchie di sangue tingevano il pavimento. Il chirurgo 5452 49| labbra avevano una cupa tinta cerulea; un po' di bianco 5453 13| vassoio pieno di cristalli che tintinnivano poiché le braccia tremavano 5454 14| ingegnosamente efferato dei tiranni non saprebbe concepire certe 5455 4| felicità mi tratteneva, mi tirava indietro, attaccato a me 5456 24| rivolsi a lui, indicandogli i titoli di alcuni libri. Ne comprai 5457 49| disse il medico, dolcemente, toccandomi una spalla - andate via 5458 9| ancor vivi, ancóra caldi, mi toccassero l'anima. ella s'era lasciata 5459 35| palparlo.~ ~E bisognò ch'io lo toccassi.~ ~- Senti come pesa!~ ~ 5460 7| rinnova la sofferenza. Ho toccato piaghe che sono ancóra aperte. 5461 33| piedi erano gelati. Io li toccavo, di sotto alle coperte, 5462 20| della Badiola diede il primo tocco dell'Angelus. Giuliana ritrasse 5463 32| e pareva che il minimo tócco vi avrebbe lasciata una 5464 43| zibellino, con su' capelli il tòcco della stessa pelliccia, 5465 4| disse Giuliana volgendosi, togliendomi il libro di tra le mani, 5466 6| il buon esito, o almeno togliere la freschezza alla nostra 5467 33| cui ella era assalita, a toglierle di sul petto l'incubo, ad 5468 48| nutrice, aiutò mia madre a toglierlo dalle fasce.~ ~Il corpicciuolo 5469 42| un tratto fosse venuto a togliermi da ogni perplessità dicendomi: « 5470 4| faceva un debole gesto per toglierne qualcuna che rimaneva presa 5471 7| quelle parole, come per togliersi dalla bocca quell'amarezza, 5472 38| morente! Ah, bisogna che io lo tolga di mezzo, ad ogni costo.» 5473 14| stancamente, dissolvendosi.~ ~«Un tonfo improvviso; e non avrei 5474 4| incognito, alla posta di Torjok, molte frasi erano segnate.~ ~«... 5475 45| ti tormenti, tu vai a tormentarti, vai a divorarti il cuore... 5476 6| incerti, i lunghi silenzii tormentosi, le frasi proferite a bassa 5477 41| Rimani qui?~ ~- Finché non torna Anna.~ ~- Io vado.~ ~Me 5478 15| Sarebbe stato meglio che, tornando da Venezia, tu non m'avessi 5479 26| gratitudine.~ ~- Hai fatto bene a tornar sùbito - mi disse mia madre 5480 11| possibile persuaderla a tornarsene nel suo letto. Ha pianto 5481 26| Non speravo che tu tornassi tanto presto. Come ti sono 5482 11| M'ha domandato sùbito: «È tornata la mamma?». Voleva venire...~ ~- 5483 9| quella specie di ebrietà torpida che mi veniva dalla mia 5484 39| cui mancasse la corona di torri. Portava la foggia del suo 5485 Intro| volse con un moto rapido, si torse tutta su i cuscini per guardarmi; 5486 32| che tanti spasimi avevano tòrta, che avevano sforzata tanti 5487 14| di qualche grosso albero torto, in altri attraversato da 5488 24| recente? - E di nuovo la torturante interrogazione mi si ripresentò. - 5489 14| un supplizio peggiore per torturarmi insieme l'anima e la carne? 5490 14| silenzio che lo rendeva più torvo. Il paesaggio rispondeva 5491 47| rispondermi, Raimondo si mise a tossire.~ ~- Senti?~ ~Era una piccola 5492 48| ora fa, stava quasi bene. Tossiva sì, ma non aveva altro. 5493 24| che metteva all'infermo un tovagliolo sotto il mento, come a un 5494 38| senile verso i fanciulli traboccante da quel gran cuore di avo 5495 8| piccola foglia, bastava a far traboccare la mia anima, tanto era 5496 5| assisteva una turba densa che traboccava fuor della soglia dilatandosi 5497 16| scuotere e ad attenuare tutti i tradimenti e tutte le infamie. Ma, 5498 41| mi confusi, ebbi paura di tradirmi. Il pensiero mi balenava 5499 7| nel suo bisbiglio e che tradiva la sua gioia infantile d' 5500 11| all'ora che passa!». Non tradivano tali atti, tali parole un 5501 Intro| credevo che per me potesse tradursi in realtà il sogno di tutti 5502 7| destra pel corridoio oscuro, traendo lei per la mano, senza parlare. 5503 8| nostra stanza - io pregai, traendola.~ ~Ella si lasciava trarre.~ ~ 5504 50| letto - mi disse Federico, traendomi con tenerezza per le mani.~ ~ 5505 Intro| rivelassero l'avvenimento tragico e che una voce interna mi 5506 2| ombra di rammarico. Sùbito tralasciai, ritrassi le mani, dicendo:~ ~- 5507 6| nuziale che ad arte io ho tralasciato di aprire nel nostro giro 5508 33| tempo felice quando io non tralasciavo mai di calzarli al mattino 5509 37| io ripetei.~ ~Il vecchio tralasciò l'opera; si scoperse il 5510 42| rugghiavano.~ ~- Senti che tramontana si rivolta! - mormorò mia 5511 34| corpicciuolo paonazzo del bimbo tramortito? Era stato, anche quello, 5512 14| funzione d'un organo; le transfigurazioni istantanee prodotte da una 5513 Intro| Discutendo, incominciai a transigere. «Sì, non c'è dubbio: è 5514 26| traverso le altre espressioni transitorie che, per quanto forti, non 5515 34| mezzo nascosto dalla cuffia trapunta; e con un'avversione feroce, 5516 38| colava pel mento sul bavaglio trapunto.~ ~Dopo l'esorcismo, il 5517 8| traendola.~ ~Ella si lasciava trarre.~ ~Anche nella nostra stanza 5518 16| domanda inaspettata, Giuliana trasalì; ma tacque.~ ~- Non rispondi? - 5519 50| ardeva sola su un tavolo, trasalii. Non mi ricordavo d'averla 5520 44| guizzo del bambino mi fece trasalire. Egli si svegliava.~ ~Pensai: « 5521 Intro| stanza, in segno di gioia, trascinando la sorella. Io guardai Giuliana.~ ~- 5522 Intro| resistere alle fatalità che ti trascinano. Perché vuoi tu che io m' 5523 9| messo animali veloci nel trascorrere. Ancóra qualche rondine 5524 39| E il domani giungeva, trascorreva, si dileguava senza che 5525 31| un passo. Alcuni minuti trascorsero; trascorse un tempo incalcolabile. 5526 36| di novembre; era di poco trascorso l'anniversario d'un giorno 5527 4| aumentava l'orgasmo. Il passo trascritto era indicato nella pagina 5528 32| livido, una cosa innocua, trascurabile, forse dimenticabile. Io 5529 44| Uscii in fretta; ma non trascurai di ripetere a Cristina che 5530 Intro| terribile egoismo; poiché, trascurando gli obblighi, io accettavo 5531 10| Giuliana, tu la conosci, è così trascurata per la sua salute! Vedi: 5532 7| sentimento medesimo che aveva trasfigurato il viso di Giuliana sotto 5533 2| alla più modesta fra le trasfigurazioni della primavera, io mi soffermavo, 5534 32| sarei felice se potessi trasfondere la metà del mio sangue nelle 5535 9| il mio contatto potessero trasfonderle tutto il mio calore!». E 5536 4| voce limpida e forte che trasfondeva sùbito in chi l'udiva un 5537 Intro| quelle catastrofi interne che trasformano un uomo. E tutte le mie 5538 6| diversa ai miei pensieri, mi trasformava in un altro uomo.~ ~Maria 5539 4| purìficati; e, secondo che ti trasformerai, imparerai a conoscere la 5540 15| miseria umana, il danno delle trasgressioni inevitabili, il peso della 5541 33| tutte le tendenze mistiche trasmessemi da un lungo ordine di progenitori 5542 7| palpebre vi stillasse), trasognata:~ ~- Sei felice?~ ~Io la 5543 1| della sensazione primitiva, trasognato.~ ~ ~ ~ 5544 11| numerai le vene tenui che le trasparivano nella tempia, nella guancia, 5545 Intro| Come mai si lascia così trasportare? Chi le questa insolita 5546 50| Largo!~ ~Io e mio fratello trasportavamo la culla che pareva una 5547 49| mentre Federico e le donne la trasportavano fuori.~ ~- Nessuno lo tocchi, 5548 50| ultimo tentativo:~ ~- Su, su, trasportiamo la culla vicino alla finestra, 5549 51| benedizione del parroco, al trasporto, a tutto il rito.~ ~Il cadaverino 5550 30| giunse. Tutti, alla Badiola, trassero un respiro, ripresero fiducia, 5551 Intro| nostra vita comune, e ne trassi alcuni elementi i quali 5552 32| volto di Giuliana mi pareva trasumanato; e la mia contemplazione 5553 9| Il vecchio avrebbe voluto trattenermi a discorrere.~ ~- Sai, Calisto, 5554 16| si torceva le mani per trattenersi, con un orgasmo di tutta 5555 35| entravano assai più spesso, si trattenevano assai più a lungo. Raimondo 5556 3| i suoi capelli erano mal trattenuti dalle forcine; le coprivano 5557 Intro| è entrato qui? Perché si trattiene? Che significa quella sua 5558 24| luogo publico. Andai alla trattoria che sapevo da lui frequentata. 5559 Intro| sforza le loro matrici, le travaglia di morbi orrendi, le lascia 5560 8| Ed io pensavo: «Ella è travagliata dal vortice interiore. Non 5561 Intro| che già da alcuni mesi la travagliavano malattie complicate della 5562 30| guanciali sul letto del travaglio, sul letto di miseria; e 5563 30| quello che un giorno mi aveva travolto su l'argine dell'Assòro. 5564 23| silvestre: - forse un coro di trebbiatori, da qualche aia remota, 5565 39| bassa, terminavano in due trecce dietro gli orecchi attorte 5566 14| abbrancate dalla vita come trema un vinto sotto il pugno 5567 14| di tutte le creature che tremano abbrancate dalla vita come 5568 3| quella ciocca; e le mie dita tremanti di su i capelli sfiorarono 5569 11| mia madre. Poi (non avrei tremato così nel sollevare il lembo 5570 Intro| Par toi conduit, ô maintremblera ma main,~ ~Marcher droit, 5571 9| ti terrò meglio. Tu non tremerai più...~ ~- Sì, sì.~ ~- Vedrai 5572 24| pronunzia indecisa, un po' tremolante in alcune parole...~ ~Io 5573 4| ridursi in lembi cadenti, tremolare a fior del suolo, vanire. 5574 15| Involontariamente, la mia voce fu dolce, tremula, quasi timida.~ ~- M'aspettavi?~ ~ 5575 Intro| operazione portava per seguito trenta o quaranta giorni di assoluto 5576 24| Filippo Arborio.~ ~- Trentacinque anni, credo.~ ~- Così giovine!~ ~ 5577 9| stella spuntò, tutta viva e trepida come una goccia di rugiada 5578 46| E guardai mia madre che trepidava dall'altra parte della culla.~ ~ 5579 7| apparirmi ridente e felice. La trepidazione del suo sorriso negli occhi 5580 6| mutava in abbandono, il bacio trepido su la fronte in bacio cupido 5581 Intro| uomini non mi tocca. Nessun tribunale della terra saprebbe giudicarmi.~ ~ 5582 9| del cielo, una larga zona tricolore: sanguigna in basso, poi 5583 7| di seta grigia a piccoli trifogli bianchi. Vedo ancóra la 5584 7| grigio chiaro ornato di trine più oscure, un cappello 5585 7| aperto, della primavera trionfante.~ ~- Non mi rispondi? - 5586 39| La mia perspicacia pareva triplicata. Nulla mi sfuggiva, dentro 5587 44| la Novena - ella mormorò tristamente, accorata.~ ~- Di qui potrai 5588 Intro| incominciò per me un periodo tristissimo, oscurissimo, il cui ricordo 5589 20| che con una parola tu puoi troncare ogni cosa, liberarti. Io 5590 24| Giuliana e colui fosse stato troncato da gran tempo decisamente.~ ~« 5591 14| mucchi, in forma di coni tronchi o di piramidi quadrangolari, 5592 13| opportunità?» Questo timore troncò gli indugi e mi spinse ad 5593 | troppi 5594 Intro| cuore generoso.»~ ~L'uomo trova nel sincero e supremo disprezzo 5595 14| ero stato preso talvolta trovandomi sul terreno, di fronte all' 5596 44| Giovanni di Scòrdio potesse trovarsi sotto nello spiazzo. 5597 4| nello spettacolo esterno per trovarvi una rispondenza allo stato 5598 15| amore di quella donna si trovassero di fronte alti d'una smisurata 5599 4| la loro vita. Tu già ti trovasti in quel punto. Ricòrdati 5600 36| tempo a letto.~ ~- Come la trovate, dottore? - domandai al 5601 Intro| parlato ancóra, ci saremmo trovati davanti alle realtà inconciliabili 5602 19| nelle condizioni in cui trovavasi Giuliana, una emorragia 5603 4| grandezza morale ella appunto troverebbe la massima parte della felicità 5604 36| bella testa canuta. - La trovo debole, molto debole. Bisogna 5605 9| passarono d'innanzi le imagini truci che m'avevano travagliato 5606 31| compresse, fiaschi, alcuni tubi di forma speciale. Il dottore 5607 31| dottore aveva tra le mani un tubo elastico a cui stava adattando 5608 Intro| occhiaie profonde, la mia bocca tumida, quell'aspetto di febricitante 5609 Intro| di comprendere. E un'onda tumultuosa di rammarico, di tenerezza 5610 3| Portava una delle sue ampie tuniche preferite, d'un verde eguale 5611 5| nella cappella assisteva una turba densa che traboccava fuor 5612 11| fiori, per gli odori, i suoi turbamenti singolari, le sue nausee 5613 Intro| terribili malattie nascoste che turbano in una donna tutte le funzioni 5614 Intro| mollezza che incominciava a turbarmi come il fievole profumo 5615 48| imaginazione incominciava a turbarsi.~ ~- Vedi, non ti lascio; 5616 7| rapiva la mia anima in un turbine così alto di gioia, così 5617 24| Un nuvolo di mosche gli turbinò intorno con un ronzio fierissimo. 5618 40| un poco.~ ~La notizia mi turbò; e il mio turbamento apparve 5619 9| in una massa tra bigia e turchiniccia ondeggiava all'aria, parevano 5620 3| seduzione. Un lembo di paesaggio turchiniccio e voluttuoso, tra l'uno 5621 31| aborrita. Ma la piccola faccia turgida, ancóra un po' livida, con 5622 Intro| alta voce, dando sfogo nel turpiloquio alla loro bestialità. Gli 5623 27| animale accomodativo. Non c'è turpitudine o dolore a cui non s'adatti. 5624 2| l'affetto indubitabile e tutelare.~ ~Io confidavo in Federico, 5625 9| bocca mentre pronunzia l'u del mio nome! Pare l'accenno 5626 34| guarire, devi essere calma, ubbidiente, paziente. Quando sarai 5627 14| timidezza!) E, dopo una grande ubriacatura tra sentimentale e sensuale, 5628 8| Bisogna che tu non mi ubriachi così... Te lo dicevo, dianzi. 5629 13| Ella cantava come un uccello, in quella lingua non sua, 5630 11| improvviso: «Io so che tu ti vuoi uccidere». Ma quale scena sarebbe 5631 11| Con qual mezzo Giuliana si ucciderebbe? Accertata la morte volontaria, 5632 31| Non la scuotete! Volete ucciderla?~ ~Giuliana pareva morta, 5633 24| ferissi gravemente, se l'uccidessi, il fatto, certo, non rimarrebbe 5634 48| No, no! Che fai? Tu l'uccidi - gridò mia madre.~ ~In 5635 18| voce soffocata:~ ~- Sì, sì, uccidimi!~ ~Compresi. Ella sperava 5636 15| terrori! Io pensavo: «Se mi uccido, Tullio avrà la rivelazione 5637 34| soffocarli per non udirli più. Li udimmo per qualche istante mentre 5638 7| pareva ch'ella potesse, a udirla, a vederla.~ ~Io la cinsi, 5639 34| correre a soffocarli per non udirli più. Li udimmo per qualche 5640 24| alcune parole.~ ~- Ah, voi l'udiste?~ ~- Sì, signore. Aveva 5641 Intro| allora io non ho mai più udita una voce umana di quella 5642 7| mai, io la odo ancóra, la udrò sempre.~ ~- Entra, entra~ ~ 5643 34| ed io ero intento al mio ufficio pietoso, talvolta ci avveniva 5644 41| malata le sembrasse meno uggiosa e il mio esempio e le mie 5645 1| trionfi, interrompevano l'uguaglianza. Il cielo pareva di continuo 5646 Intro| che cosa nell'universo può uguagliare l'accelerazione vertiginosa 5647 15| istintivo di prostrarmi, di uguagliarmi anche nell'attitudine alla 5648 Intro| malsane, così imperfette, uguagliate alle femmine brute dalle 5649 2| forte, sagace. Nulla per me uguagliava in nobiltà lo spettacolo 5650 30| soffocare una specie di ululo che non aveva nulla di umano; 5651 Intro| inesauribile. Fra tutti gli affetti umani, fra tutti gli amori della 5652 9| Il crepuscolo cadeva, umidiccio. Qualche soffio di vento 5653 2| cangiava quasi direi in una umidità divina, in una cosa indescrivibilmente 5654 21| una idropica. Ella n'era umiliata, innanzi a me, come d'una 5655 Intro| brutale che la violava, che l'umiliava, che l'avviliva...~ ~- Di', - 5656 Intro| mi riempie di nausea e d'umiliazione. Tenuto da quel sentimento 5657 Intro| chiesi, timido, quasi con umiltà.~ ~Ella consentì col capo.~ ~- 5658 Intro| Manca un quarto alle undici.~ ~- Ah, già così tardi?~ ~ 5659 14| scoperta d'altri misteri; unire insomma un brano di pura 5660 Intro| labbra non si sarebbero forse unite mai più, mai più. E, nella 5661 17| quarto. Le aderenze che univano il feto alla matrice dovevano 5662 38| deterse le parti che aveva unte.~ ~Allora depose la stola 5663 32| po' ammollita dal calore, untuosa, nerigna; e pareva che il 5664 7| delle circostanze, sotto l'urgenza del sangue riacceso. Non 5665 31| madre, della levatrice. Un urlo più acuto e più inumano 5666 8| alla nostra felicità!~ ~Urtammo i bicchieri ed io bevvi 5667 11| volte intorno alla stanza urtando contro i mobili, inciampando 5668 14| prodigio impedii al cavallo di urtare contro un tronco. Più d' 5669 24| orlo dei tetti. Montando, urtò col capo un nastro ch'era 5670 13| Portami con te, fuori! Let us take a walk before breakfast.~ ~- 5671 11| quel segno sinistro che usano i farmacisti per distinguere 5672 16| particolari maniere di cedere usate da alcune delle mie antiche 5673 4| nulla dando. Come avete usati i beni di fortuna ricevuti? 5674 Intro| Usciamo; usciamo... - Usciremmo: in un pomeriggio velato, 5675 Intro| dianzi, com'erano belli! Uscirò per comprarne di simili 5676 3| sei?~ ~Maria e Natalia mi uscirono incontro con grandi feste, 5677 18| Nessun rimprovero era uscito dalla sua bocca; per diminuire 5678 38| ansia che mi soffocava.~ ~L'usciuolo era aperto. Scorsi un uomo 5679 Intro| parlavo; e le parole non uscivano dalle mie labbra. Pur essendo 5680 8| Ci saranno ancóra gli usignoli? - dissi, ricordando le 5681 | usque 5682 11| il mio erede, che avrebbe usurpato le carezze di mia madre, 5683 43| concentrava tutte le sue facoltà utili nel preparativo per arrivare 5684 Intro| Molto abile! Molto abile! È utilissimo quel che fai, sotto gli 5685 27| ebrietà aerea diffusa dalle uve mature. L'incanto mi penetrava 5686 37| candidezza di neve. Una vacca di lontano, la camicia d' 5687 11| subitanea.~ ~Mi ritrassi vacillando, uscii dall'alcova. Pensai 5688 31| ascoltare; ma le ginocchia mi vacillavano, ma il battito del cuore 5689 9| stanza: scesi le scale. Vacillavo un poco; avevo una nebbia 5690 33| Per alcuni giorni Giuliana vacillò tra la vita e la morte. 5691 11| sentimento particolare della vacuità di quel cielo immenso. All' 5692 38| veste dell'Innocente.~ ~- Vade in pace, et Dominus sit 5693 Intro| avvicinai; e i miei occhi vagarono per un poco su le carte, 5694 36| degli oliveti indistinte vagasse un vapore argenteo. Qualche 5695 Intro| la finestra; e nella luce vagava un profumo di cipria o d' 5696 44| Assòro, tutte quelle voci vaghe della campagna. Sonò l'Angelus. 5697 26| che, per quanto forti, non valevano a cancellarla; era inerente 5698 34| dottor Vebesti io anzi mi valevo per moltiplicare le mie 5699 7| avere una prova di amore che valga questa ch'io ti do? Non 5700 23| tardi, mentre chiudevo una valigia, udii battere all'uscio 5701 50| palato, si abbassava come una valvoletta; e io intravedevo i fili 5702 27| soliti sarcasmi, le solite vane aspirazioni, le solite crisi 5703 19| Non è un versetto del vangelo di mio fratello? C'è dunque 5704 4| tremolare a fior del suolo, vanire. Le linee delle alture si 5705 24| volendo solleticare la vanità dell'albino e prolungare 5706 4| cercato di adoperarvi a vantaggio del vostro prossimo? No. 5707 14| corrompere una donna publicamente vantata incorruttibile, esperimentare 5708 7| entra~ ~Spinsi la porta. Varcammo la soglia, come fusi in 5709 11| perplesso, incapace di varcare la soglia, assalito da mille 5710 14| a chiudere con zolle i varchi aperti dalle esplosioni; 5711 7| La rondine fuggì via pel varco, garrendo.~ ~- Ora sono 5712 Intro| E con un passo leggero varcò la soglia.~ ~Io tornai alle 5713 9| ebrietà in una melodia sempre varia, appassionata e dolce, sommessa 5714 17| fanciullo era infinitamente variabile; i suoi atti, i suoi gesti 5715 9| passò per una catena di variazioni leggere, ripetendo la piccola 5716 Intro| tempo e il luogo, secondo il vario urto delle circostanze, 5717 8| un momento di oggi, non varranno un momento di domani. Dubiti 5718 9| dal luccichio cupo della vasca. Una zona di luce persisteva 5719 38| attingendo l'acqua con un vàscolo, la versò tre volte su quel 5720 3| pianoforte. Metteteli nei vasi. Badate di non pungervi.~ ~ 5721 13| un po' curvo, portando un vassoio pieno di cristalli che tintinnivano 5722 Intro| mondo inconcepibilmente vasto di sentimenti e di pensieri 5723 | ve 5724 34| che altri prendesse le mie veci, per resistere a mia madre 5725 15| mondo, bisogna che tu non mi veda più.~ ~Fu straordinaria 5726 14| un'occhiata a Federico e vedendolo ancóra severo: «Certo, se 5727 36| al vecchio.~ ~Mi parve di vedergli passare su la fronte un' 5728 24| la stoccata; non poteva vedersi la punta davanti agli occhi...~ ~- 5729 34| non soffro che per te, nel vederti soffrire. Io dimentico tutto, 5730 32| momento. Pareva che non ci vedesse.~ ~Il dottore entrò nell' 5731 14| orribili cose informi che noi vediamo talvolta negli incubi, ed 5732 12| condurremmo anche lei... Vedrebbe le carbonare accese.~ ~Quando 5733 Intro| risveglierebbe una memoria. Ed io vedrei di tratto in tratto sul 5734 37| Giovanni non ci aveva ancóra veduti.~ ~Egli avanzava pel campo 5735 20| quando uno stormo di rondini veemente fendeva l'aria con un rombo 5736 15| sarà finito». Invece, mi veggo ancóra in piedi; e tu sai 5737 10| sa! Dopo un poco, tra la veglia ed il sonno, mi dirà: - 5738 11| notte? , su la sedia, a vegliare, o nel letto accanto a lei? 5739 50| Giovanni di Scòrdio dall'altro vegliavano. La presenza del vecchio 5740 33| Un giorno, dopo lunghe veglie, ero così stanco che un 5741 4| era una di quelle melodie velate ma profonde in cui pare 5742 33| chiudeva, gli occhi mi si velavano.~ ~Spesso ella si lamentava 5743 12| tende si gonfiarono come due vele; apparve nel vano l'azzurro.~ ~- 5744 35| nonna! - ella ripeteva, vellicando con un dito il mento del 5745 38| verso il coretto, a passo veloce, con un'ansia che mi soffocava.~ ~ 5746 9| avrebbero messo animali veloci nel trascorrere. Ancóra 5747 31| incalcolabile. Come lampi velocissimi, m'attraversarono il cervello 5748 7| l'aria in caccia con la velocità delle saette, alternando 5749 36| Alcuni portavano lievissime venature violacee, altri pendevano 5750 11| balenato alcun pensiero di vendetta. Invece, io avevo di lei 5751 6| in me latente quel germe venefico. Infatti, sino allora in 5752 | Vengo 5753 | Vengono 5754 | venimmo 5755 | venirle 5756 | vennero 5757 | venni 5758 50| l'aria su la culla con un ventaglio: poi premeva con un dito 5759 42| tintinno dei vetri sotto le ventate che fischiavano o rugghiavano.~ ~- 5760 15| sapevo; avevo già vissuto ventiquattro ore nella certezza; eppure 5761 2| selvaggia. Aveva allora ventisette anni Federico; aveva vissuto 5762 7| soggiunse, grave, con una voce venutale chi sa da quale profondità 5763 15| di orrore, con un accento venutole chi sa da quale abisso dell' 5764 24| involontariamente il tempo del verbo, come se parlassi d'un defunto.~ ~- 5765 44| direi tagliente. Un lividore verdastro si dilatava su l'orizzonte 5766 1| somigliando a un vapore verdegrigio cumulato in forme costanti. 5767 24| vuota, immersa nell'ombra verdognola prodotta dalle persiane 5768 4| alette di libellule, tra verdognole e biondicce, dando alla 5769 4| illuminata dal chiarore verdognolo che scendeva di tra le stecche 5770 35| verso Natalia, verso le vere creature del mio sangue.~ ~ 5771 44| presepe, i fiori, le candele vergini. Uscii senza sapere perché; 5772 Intro| venir meno. Ella, ella sì verrebbe meno; e io la sosterrei 5773 | Verremo 5774 16| turbamento profondo. In fretta versai l'acqua ed uscii per portare 5775 19| degli altri. - Non è un versetto del vangelo di mio fratello? 5776 38| acqua con un vàscolo, la versò tre volte su quel capo, 5777 Intro| Ti senti male?~ ~- Una vertigine... M'è passata già - risposi; 5778 8| povera malata... Tu mi dài le vertigini. Io non reggo. Vedi come 5779 Intro| inglese empiva di ghiaccio una vescica; l'assistente ravvolgeva 5780 8| ricordando le violente melodie vespertine.~ ~- Chi sa! Forse.~ ~- 5781 12| che io mi levi, che io mi vesta, che io esca di qui, che 5782 38| dell'Innocenza.~ ~- Accipe vestem candidant...~ ~Diede quindi 5783 13| congiunte, più bianche della vestetta bianca su cui posavano, 5784 7| avvertivo più l'impaccio delle vesti. Credevo che mi sarebbe 5785 Intro| più snella, quasi fragile. Vestita d'una specie di tunica ampia 5786 50| solo.~ ~Il morticino era vestito di bianco: della stessa 5787 4| biancastro. Fuori, innanzi alla vetrata che dava su lo spiazzo, 5788 Intro| elle est voilée~ ~Comme une veuve désolée...~ ~ ~Elle dit, 5789 17| gaio, loquace, pieno di vezzi e di blandizie, singolarmente 5790 35| riconobbi una grazia, un vezzo; mai ebbi per lui un pensiero 5791 38| Il battesimo e il suo viatico. E Giovanni lo regge su 5792 Intro| convalescente, essendo ancóra tutto vibrante di commozione, ebbi il supremo 5793 9| brillarono in volate di trilli, vibrarono in gorgheggi nitidi, si 5794 30| Aiutami!~ ~E mi comunicava le vibrazioni violente del suo strazio. 5795 7| proferita da labbra tanto vicine ma invisibili, reale eppure 5796 Intro| Bonheur d'une paix sans victoire.~ ~ ~ ~Accueillez la voix 5797 44| dietro di me; rimasi vigilando. La voce del bambino giungeva 5798 15| penso di eludere la tua vigilanza per darmi la morte. Io voglio 5799 44| tre quarti d'ora. Bisogna vigilare.~ ~- Vado, mamma.~ ~Dopo 5800 4| definiti; ma la mia anima vigilava e meditava. Un contrasto 5801 24| guardare su una pagina una vignetta: un volto umano contorto 5802 Intro| muliebre. Portava un abito di vigogna oscuro; e teneva ancóra 5803 14| disgusto, lascivo, cinico, vile.~ ~Da un tale uomo Giuliana 5804 Intro| sottomissioni disonoranti, patti vili proposti ed accettati senza 5805 14| quelle femmine calde che i villani sforzano dietro le siepi, 5806 39| ucciderlo?».~ ~Un giorno, vincendo la ripugnanza, avendolo 5807 39| occhi e il bianco dei denti vincevano d'intensità il candore del 5808 14| vinto sotto il pugno del vincitore inesecrabile. «Che siamo 5809 9| lasciata cadere, affievolita, vinta; io le avevo detto le 5810 14| primavera non aveva ancor vinti. Le foglie morte si mescevano 5811 14| dalla vita come trema un vinto sotto il pugno del vincitore 5812 39| neri che davano riflessi di viola, partiti su la fronte bassa, 5813 36| portavano lievissime venature violacee, altri pendevano un poco 5814 1| innumerevole dei fiori gialli e violacei, che ammantavano il muro 5815 Intro| supplizio brutale che la violava, che l'umiliava, che l'avviliva...~ ~- 5816 Intro| che i ferri del chirurgo violavano non soltanto nella carne 5817 10| non la vidi più. Una luce violentissima si fece nel mio spirito, 5818 35| in un rifugio contro le violenze della vita, contro le occasioni 5819 7| grappoli fra turchinicci e violetti.~ ~Mancava quasi un'ora 5820 39| esciva da una grande razza di viragini alpestri. Aveva talvolta 5821 14| gli stecchi aridi con i virgulti, i cadaveri coi neonati 5822 38| abbandonato.~ ~- Raymunde, vis baptizari? - domandò il 5823 50| incavo. Tutte le suture erano visibili. La vena temporale, cerulea, 5824 4| piegata, portava un solco visibilissimo: quella su la morte della 5825 21| del corpo. Più d'una volta visitai Giovanni di Scòrdio, il 5826 37| io e Federico andammo a visitare Giovanni di Scòrdio. Era 5827 Intro| Ella mi accennò che la visitatrice aspettava nella stanza contigua. 5828 11| tra me e mia madre, io non vissi più di dieci anni? L'accelerazione 5829 7| casa chiusa, tutta quella vivacità di nidi intorno al nostro 5830 7| coda forcuta che tremolava vivamente, nera e bianca su la mota 5831 8| sorridendoci. Avevamo vivande fredde, conserve di frutti, 5832 4| Forse tutti gli uomini, vivendo, incontrano un punto decisivo 5833 11| da che le due creature vivevano, quando mai avevo provato 5834 47| occhi grigi erano senza vivezza, sotto la fronte sparsa 5835 9| i ricordi recenti, ancor vivi, ancóra caldi, mi toccassero 5836 14| figura di Filippo Arborio, vivificata dal mio odio, resa dal mio 5837 45| Ma quanto tempo ancóra vivrà? È anche possibile che non 5838 30| mi balenò dentro. «Tu non vivrai.»~ ~- Oh, Tullio, Tullio, 5839 16| posso, non posso... Se io vivrò, sarà per noi un martirio 5840 14| esplosioni; correvano e vociavano. Gridi gutturali d'abbattitori 5841 | vogliamo 5842 11| un piccolo solco. Strane voglie mi venivano, di baciare 5843 Intro| Mais à présent elle est voilée~ ~Comme une veuve désolée...~ ~ ~ 5844 9| rapide che brillarono in volate di trilli, vibrarono in 5845 24| Credo ch'egli mi avrebbe volentieri distinte le consonanti contro 5846 Intro| una stecca d'avorio. Senza volere, mettevo in quelle mie premure 5847 | Volete 5848 Intro| Sempre la mia anima si volge a te, e ti cerca, e ti rimpiange. 5849 14| dietro l'altro, al passo. Poi volgemmo per un sentiero che s'inoltrava 5850 3| si appoggiò al davanzale, volgendo le spalle alla luce.~ ~Io 5851 13| le stava su le ginocchia volgendole le spalle, ella la teneva 5852 4| la pagina, non osando di volgermi a guardare Giuliana e pur 5853 4| battiti del mio cuore e si volgessero essi a guardar me e scoprissero 5854 38| bisbigliando fra loro. Giovanni si volgeva un poco, qualche volta, 5855 7| rimanemmo in silenzio. Ci volgevamo a quando a quando l'uno 5856 4| Le linee delle alture si volgevano indeterminate verso il fondo, 5857 | vollero 5858 46| E chiuse gli occhi, e si voltò sul fianco, affondò la testa 5859 25| Risvegliare in me l'antico uomo voluttuario, alla ricerca di un'altra 5860 6| suscitava in me ricordi voluttuosi: ricordi non di mite idillio 5861 3| paesaggio turchiniccio e voluttuoso, tra l'uno e l'altro stipite, 5862 8| nelle midolle come un fuoco vorace. Benché io la vedessi così 5863 | vorrà 5864 | vorrebbero 5865 | vorrò 5866 14| sangue e tutte le mie fibre votavano un'avversione bruta, feroce, 5867 14| coraggio, l'opera a cui ci voteremo, la causa per cui moriremo 5868 33| a cui rivolgevo i miei voti. Salivano spontanei dall' 5869 33| per una consuetudine quasi votiva, stando in ginocchio.~ ~ 5870 11| sola. - Basta un attimo per vuotare una fiala. - Ma in lei non 5871 16| mi rese il bicchiere non vuotato se non a metà. Come avevo 5872 11| con un gesto risoluto, la vuotava d'un fiato; si ritraeva 5873 9| la testa vuota, le vene vuote, il cuore vuoto... Tu potrai 5874 13| te, fuori! Let us take a walk before breakfast.~ ~- Dove?~ ~- 5875 13| la mamma voleva. Cattivo! We should like to go there. 5876 13| breakfast.~ ~- Dove?~ ~- Where you please, it is the same 5877 Intro| veux, guidé par vous, beaux yeux aux flammes douces,~ ~ ~ ~ 5878 13| Tell me how you amused yourselves...~ ~Ella cantava come un 5879 Intro| favorì. Per la morte d'una zia, Teresa fu costretta ad 5880 43| chiuse nei loro mantelli di zibellino, con su' capelli il tòcco 5881 14| troppa copia, a chiudere con zolle i varchi aperti dalle esplosioni; 5882 14| parlare d'idealità, di zone superiori, di alleanze mistiche,


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