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Gabriele D'Annunzio Le novelle della Pescara Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale Capitolo, Paragrafogrigio = Testo di commento
3005 1, 2| accanto a Fermina Memma la mascula. Le Fusilli, venute da Castellammare, 3006 2, 13| fuochi. In fondo, quattro massicci tronchi di cera fiammeggiavano 3007 1, 3| arrossite; e sorridevano, ancóra masticando, al principale, sotto la 3008 4, 2| chiedenti qualche cosa da masticare, le dava talvolta alle povere 3009 2, 5| sempre increspate come se masticasse l'erba sardonica e su la 3010 4, 20| credendo che fosse entrato il mastino del beccaio, allungava il 3011 2, 9| al serto culminante della Mater dolorosa. In alto, dall' 3012 4, 20| occupata nell'insolito sforzo materiale dell'incedere. Ella così 3013 2, 1| il latte dalle mammelle materne e crebbe in salute e in 3014 5, 3| deformi, tentando i capezzoli materni.~ ~Compiuta la bisogna, 3015 5, 2| sollevazione di sentimento materno. - Quella dunque era la 3016 1, 3| Camillo d'Angelo, Don Rocco Mattace. Molti estranei d'in torno 3017 2, 4| saliva alla basilica tutte le mattine e tutte le sere; e s'inginocchiava 3018 2, 13| prima sosta.~ ~Il bosco, al mattino di maggio, ondeggiava immerso 3019 6 | a metà dei parapetti di mattone.~ ~Rosa disse, distendendo 3020 4, 18| fluttuante delle prime ore mattutine. Ella faceva le cose per 3021 2, 15| paura. Un bellissimo sole mattutino illustrava le teste tumultuanti, 3022 2, 8| facendo cadere le ulive mature; una zona di mare sereno 3023 2, 5| considerevole, i cinque più maturi celibi del paese cominciarono 3024 4, 20| degli uccelli lodava la maturità delle biade.~ ~Al primo 3025 4, 8| del velluto d'un frutto maturo. Ella era così librata e 3026 4, 1| nei vicoli al passaggio. Mazzanti cessò di ammucchiare la 3027 4, 19| tavole un bicchiere e il mazzo degli zolfanelli. L'odore 3028 1, 4| come nel proverbio Senza 'mbigna, nen ze mandé la scarpe.~ ~ 3029 1, 4| dialetto nativo si chiama 'mbìgna, come nel proverbio Senza ' 3030 4, 3| riordinamento delle leggi meccaniche della vita, da quel dispiegarsi 3031 4, 2| abituali; né di quel lavorio meccanico aveva la convalescente conscienza. 3032 | medesime 3033 2, 12| malati, le somministrava i medicamenti. Poi la testuggine le rallegrò 3034 5, 1| marchesa veniva, con il medicamento.~ ~Donna Laura sedette; 3035 1, 4| una piccola Venere de' Medici, tra due candelabri dorati. 3036 1, 4| fanciulli prendessero la medicina, bisognava spargere di qualche 3037 4, 19| faceva i miracoli e aveva le medicine per ogni male... Era venuto 3038 6 | concorrevano come onde in torno al medio filo d'una corrente fluviatile. 3039 1, 2| bottegai, si lagnava della mediocrità delle merci, usciva senza 3040 5, 1| seduta sotto la pergola, meditava.~ ~Ella era una donna già 3041 4, 4| di un tavolino trovò una mela e ci ficcò i denti golosamente. 3042 6 | scoramento immenso, da una melanconia senza fine.~ ~- Dunque egli 3043 4, 4| il profumo che in certe mele aggrinzite e scolorite si 3044 1, 2| Son l'ape che solo di mèle si pasce;~ ~M'inebrio all' 3045 1, 5| avrebbe potuto trarre dalla melensa commedia di Don Giovanni. 3046 6 | un ronzìo sonnifero d'api mellificanti.~ ~Dietro il muro, dalla 3047 2, 9| conciliative e i suoi sorrisi melliflui. La vittoria fu contrastata 3048 2, 11| qua e là su quel sangue melmoso ed estuoso. Per intervalli, 3049 1, 2| crebbe in tenerezza. Le melodie del cavaliere Petrella deliziavano 3050 1, 3| parole del conte di Lara nel melodramma petrelliano, disse, anzi 3051 4, 12| Costui aveva un nome melodrammatico, si chiamava Lindoro: dal 3052 2, 10| collo e delle zampe parevano membrane flosce e giallognole di 3053 4, 4| Erano correligionarie, erano membri della grande famiglia di 3054 2, 8| gli uomini sedevano alla mensa. I piatti dei legumi conditi 3055 4, 11| di rapire gli aromi alle mense del Paradiso.~ ~ ~ ~ 3056 4, 7| stavano in ordine su la mensola con le loro gioconde pitture 3057 6 | una specie di artificio mentale che la loro coscienza giudicasse 3058 4, 15| Teodora. - La figlia di Donna Mentina Ussoria, quella più piccola, 3059 2, 1| raccontava singolari avventure e meraviglie dei paesi d'oltremare e 3060 2, 1| incontrarono una nave di mercanti, una gran nave che faceva 3061 4, 12| femmine, oggi falsi sensali di mercatanzia e domani accalappiatori 3062 4, 18| esserne il padrone come di una merce da usare e da vendere. Cupidigia 3063 5, 3| venne a lei per chiedere la mercè del traghetto, prima che 3064 1, 2| lagnava della mediocrità delle merci, usciva senza aver nulla 3065 6 | andarono in un pomeriggio a merendare nel bosco, lungo il fiume.~ ~ 3066 5, 1| prendendo il fresco all'ora meridiana.~ ~La villa taceva, tutta 3067 2, 1| tutta odorosa dei frutti meridionali. Risalendo insieme verso 3068 2, 3| veniva sotto la tettoia a meriggiare. L'asino triturava i fili 3069 5, 2| Sei o sette mendicanti meriggiavano ammucchiati in un angolo: 3070 4, 9| color di tortora orlate di merletti bianchi, veli intrecciati 3071 3, 1| intervalli e spegnendoli o mescendoli al suo fischio, li rendeva 3072 2, 1| si spandeva lungo il Molo mescendosi al profumo derivante dai 3073 1, 1| un profumo sottile che si mesceva nell'aria col profumo della 3074 4, 18| avidità di guadagno in lui si mescevano.~ ~Una sera egli aspettò 3075 4, 20| profluvio parve arrestarsi, la meschina si potè levare in piedi; 3076 4, 1| secca le lacrime caddero, si mescolarono con l'unzione estrema.~ ~- 3077 2, 9| giunse dinanzi, ella si mescolò alla turba fanatica degli 3078 4, 12| 12-~ ~ ~ ~Era messaggero uno di quegli uomini che 3079 5, 1| provenzane tutte coperte di mèssi. Il giorno aveva una specie 3080 6 | si udiva la vibrazione metallica di una chitarra accordata 3081 1, 1| Marinis discuteva di Pietro Metastasio col dottor Fiocca, non senza 3082 5, 3| e giù per una ventina di metri, e Luca tentava il fondo 3083 4, 5| volevano prenderle le mani per metterci la bocca sopra, ridicevano 3084 2, 5| gemmata, e fece atto di mettersi in ginocchio su i guanciali 3085 3, 3| Don Filippo, disse:~ ~- Mettetevi nella sedia, padre. Sarà 3086 1, 5| pettinavi; è vero? Tu la mettevi nel bagno; è vero?~ ~Egli 3087 4, 2| case di Sant'Agostino, una mezza luna si affacciava dal bastione, 3088 4, 14| Orsola così riconosceva nel mezzano l'uomo, quell'improvviso 3089 6 | terra argillosa. Dal lato di mezzodì, che i parenti di Rosa possedevano, 3090 4, 20| moglie; ci son qua io... - miagolava la strega, trattenendole 3091 2, 5| riunivano in conciliaboli e miagolavano con una dolcezza misteriosa, 3092 4, 4| furti. Solo testimone era un micio, tutto maculato come una 3093 6 | sentendosi fremere sin nelle midolle e sentendosi impallidire 3094 | miei 3095 3, 1| è San Pietro. Cantano i mietitori.~ ~Il vecchio stette un 3096 3, 1| tutta d'oro in tempo di mietitura.~ ~Di nuovo chiese il vecchio:~ ~- 3097 4, 20| Tutto il contado, in venti miglia di circuito, ricorreva a 3098 4, 3| seconda nascita, una creatura migliore sorgeva.~ ~Erano i primi 3099 2, 8| olio d'oliva e nell'ultima migrazione delle rondini. Con licenza 3100 4, 12| formelle d'osso bianco, galloni militari, trine, quel miscuglio di 3101 5, 1| convenienza familiare. Il barone militava sotto il primo Napoleone, 3102 3, 5| Alimentate dal vino, le millanterie si moltiplicavano.~ ~ ~ ~ 3103 3, 1| venato di vermiglio come la milza dei buoi.~ ~- Diavolo! - 3104 4, 13| cominciava una specie di mimica vanitosa, guardando riprodursi 3105 4, 7| avesse perseguitata qualcuno minacciandola.~ ~ ~ ~ 3106 4, 2| prendeva una solennità quasi minacciosa, pronunciando le ammonizioni 3107 4, 16| prendevano forme spaventose e minacciose di spettri; l'aria pareva 3108 2, 13| un vecchio infermo, zi' Mingo, che aveva sposato in seconde 3109 5, 1| perfettamente, simili alla miniatura d'una mano d'uomo, con le 3110 5, 1| pensiero; rammentava tutte le minime particolarità di quei giorni; 3111 4, 1| nella solennità del suo ministerio, le preghiere latine lentamente. 3112 2, 13| cespuglio di mirto, con minor lentezza, forse sentendo 3113 2, 15| ortonesi offersero altri minori doni. L'Arcivescovo d'Orsogna 3114 2, 5| gli orecchi forati da due minuscoli cerchi d'oro; Don Paolo 3115 6 | granello aveva in sé una minuta stilla di succo simile a 3116 5, 2| Ma ella stette qualche minuto in quell'attitudine, respirando 3117 2, 11| ispecie, davano uno spettacolo mirabile: i grossi corpi biancastri 3118 2, 10| tutte quelle narrazioni miracolose rapirono l'animo della donna. 3119 5, 2| azzurri, come due fiori miracolosi.~ ~Donna Laura domandò:~ ~- 3120 4, 17| marmoreo si levava come un miracoloso fiore mistico, in quel vapore 3121 1, 3| balla come un cristiano! Mirate, signori!~ ~- Chi vuol nespoleeee? 3122 4, 2| cherubini, tra i vapori della mirra e dell'incenso.~ ~- Hosanna!~ ~ 3123 2, 13| musco verso un cespuglio di mirto, con minor lentezza, forse 3124 2, 15| Consunto e piagato, quel miserabile corpo ormai nulla più conservava 3125 4, 1| testa sul lenzuolo.~ ~- Misereatur...~ ~Porse ella finalmente 3126 2, 15| pel monastero, l'abadessa misericordiosa le diede l'ufficio di conversa.~ ~ 3127 2, 14| Soffrì, per amor di Gesù, le miserie domestiche; fu dolce e sommessa; 3128 2, 12| davano la beatitudine dal misterio celebrato e il senso vagamente 3129 4, 19| attraversava l'anima. E dal fondo, misteriosamente, un ricordo della convalescenza 3130 4, 3| profili giallognoli di Santi misteriosi; e il Nazareno cinto di 3131 5, 2| nell'animo uno sgomento misterioso. Ella esitò. Poi si mise 3132 4, 20| vecchio benefico e illuminarsi misticamente. Per una nativa tendenza 3133 4, 4| naturale ricorso di quel suo misticismo anteriore, amava i bagliori 3134 2, 8| specie di trepidazione, un misto di temenza vergogna e rispetto. 3135 4, 3| raccogliendosi, come per misurare la forza; e rideva, rideva 3136 2, 12| particolari. Ma l'umiltà, la mitezza, la modesta arguzia di Fra 3137 2, 7| dalla fronte sporgente e due miti e rotondi occhi di coniglio. 3138 1, 4| rappresentati taluni fatti mitologici. Due canterali panciuti 3139 2, 6| barche, aventi quasi tutte la mitria di San Tommaso dipinta per 3140 3, 4| O faccia de cecòria mmàle còtte!~ ~Tenète lu chelòre 3141 3, 4| uòcchie fritte, Ca t'è mmenut' a ccandà 'lu scazzàte.~ ~ 3142 1, 1| vero, Don Domé.~ ~- Ah, mo' capisco! - esclamò Don Domenico, 3143 4, 13| seduta, perché una furia di mobilità le sollecitava tutte le 3144 5, 2| leccandosi le lacrime e il moccio che gli colava dal naso, 3145 1, 2| cangiante, con mantellette di moda antichissima e con certe 3146 2, 12| l'umiltà, la mitezza, la modesta arguzia di Fra Mansueto 3147 2, 12| compagno prendeva attitudini modeste, zoppicava da un piede; 3148 2, 11| di raccogliersi. Il sole modesto splendeva sul davanzale; 3149 1, 5| sentì il suo pappagallo modulare l'aria della farfalla e 3150 2, 8| giumento bendato girava una mola gigantesca, con passo regolare; 3151 4, 15| fiume. Dall'altro lato, la mole cupa e grave del bastione 3152 4, 15| piccoli tormenti fisici la molestavano e la richiamavano alla realità 3153 6 | illanguidire e mancare in una mollezza invincibile, guardando quella 3154 6 | fruttiferi prosperava e moltiplicava. Alla primavera gli alberi 3155 3, 5| vino, le millanterie si moltiplicavano.~ ~ ~ ~ 3156 2, 10| Cafarnao, il morto di Naim, la moltiplicazione dei pani e dei pesci, la 3157 1, 2| la cupidigia, s'inebriò, moltiplicò le seduzioni del gesto e 3158 | moltissimo 3159 2, 9| rimasero allibiti. E nel momentaneo silenzio si udì tintinnare 3160 2, 15| gli ordini, vestì l'abito monacale: la tunica nera, il soggòlo, 3161 4, 20| custodito da un semplicista monaco.~ ~La moglie di Spacone, 3162 2, 13| alta e severa nell'abito monastico, ella provò un turbamento 3163 2, 7| corpo su le zampe simili a moncherini olivastri, e, come era giovine, 3164 1, 3| espansione senza limiti. I monelli fischiavano per le vie; 3165 5, 2| Porse a uno dei bimbi una moneta; ed uscì alla luce.~ ~- 3166 1, 2| canzonette dei popolani, non il monologo del malinconico Egidio, 3167 4, 13| dei muscoli faciali, quei monosillabi sommessi, che son gli aiuti 3168 2, 14| rimanevano a lungo nell'aria, monotoni e lenti. Anna li ascoltava; 3169 1, 3| figlia di Suriano, le sorelle Montanaro apparivano e sparivano, 3170 4, 18| sentiva tutte le viscere montarle d'un tratto alla bocca; 3171 2, 7| un vino troppo forte che montasse al loro cervello indebolito.~ ~ ~ ~ 3172 2, 2| corpi esalava il calore e montava nell'aria. Alcune voci confuse 3173 5, 3| l'imbarco.~ ~- Perché non monti, signora? - fece il vecchio 3174 2, 13| fece alcune riflessioni morali e lodò la Provvidenza che 3175 4, 18| si gettò, su i guanciali mordendoli fra le lagrime.~ ~ ~ ~ 3176 4, 9| in conspetto di Camilla, mordendosi le labbra per ricacciare 3177 6 | e cominciava a mangiare. Mordeva il pane e sceglieva una 3178 3, 4| chiude' l'uòcchie quando se mòre.~ ~Le risa si rinnovellarono.~ ~ 3179 2, 15| incertitudine aerea e quasi una morente dolcezza all'apparenza delle 3180 1, 2| Nel terzo atto, non i morenti sospiri di Tilde che le 3181 4, 20| scacciarlo; e percoteva la moribonda.~ ~ ~ ~ 3182 2, 4| col piede il ventre del moribondo. Un altro gli afferrò le 3183 2, 8| oliveti più umido; un chiarore moriente tra roseo e violaceo indugiava 3184 1, 2| cangiar di paradiso~ ~Il morir ci sembrerà!~ ~ ~ ~Tilde 3185 5, 1| figlio. Prima che il vecchio morisse, ella voleva conoscere il 3186 6 | guardare la tremula fiammella moritura. D'improvviso il vento inebriante 3187 4, 16| Camilla nel sonno cominciò a mormorare parole confuse, frammenti 3188 4, 20| rifugiata sotto gli olivi e mormorarono ridendo.~ ~Orsola ebbe paura 3189 1, 4| le discordie.~ ~Così quei mormoratori s'intrattenevano a lungo; 3190 5, 1| invisibili tra la verzura, mormoravano. A tratti, la cima mobile 3191 3, 3| Cassàura!~ ~Il duca d'Ofena si morse le mani, quando riconobbe 3192 2, 14| Domenico che protegge dal morso dei serpenti gli uomini, 3193 4, 20| agitò nella convulsione mortale.~ ~- Via! Via! Passa via! 3194 2, 14| un'epidemia colerica; e la mortalità fu grande. Anna prestò le 3195 1, 3| candele steariche, odorava di mortelle, risplendeva di specchi. 3196 4, 3| talamo di Gesù. Avevano mortificata la carne a furia di privazioni 3197 6 | si volse verso il letto mortuario. I suoi occhi, scorrendo 3198 2, 12| sentinelle, i colpi della moschetteria. Nella casa di Donna Cristina 3199 2, 2| acute squillarono nell'aria mossa da quell'impeto; dieci, 3200 4, 20| d'un tratto la persona le mossero il sangue, e la nuova speranza 3201 1, 1| cordialità napoletana. E, mosso a curiosità dall'aspetto 3202 2, 8| le campagne: i canti del mosto per la pianura si avvicendavano. 3203 2, 10| nell'aprire le mandibole mostrava la lingua carnosa come quella 3204 1, 2| si veggono talvolta nelle mostre dei beccai.~ ~ ~ ~Tilde! 3205 2, 13| contorte ed enormi per la mostruosità della chiragra; i suoi piedi 3206 4, 20| schioccavano. Un sommovimento mostruoso agitò allora le nuvole: 3207 4, 2| macchina a cui la forza motrice del liquido difetti. Soltanto, 3208 2, 4| asino giacente ridevano e motteggiavano. Uno di loro percosse col 3209 2, 3| pascolavano in piedi. Quelle moventi forme pacifiche aumentavano 3210 1, 3| D'in torno, la gente movevasi variamente. In mezzo alla 3211 4, 20| In un angolo della stanza Muà, il padre, un mostro di 3212 4, 15| caserma dei finanzieri. Grandi mucchi di carrube mandavano un 3213 2, 4| le commessure. Un liquido mucoso gli colava dalle nari, talvolta 3214 1, 1| singolare odore di polvere e di muffa. Il dottore Panzoni russava 3215 4, 5| aveva versato nei calamai muffiti; e dalle finestre raramente 3216 2, 14| continuamente una specie di mugolìo rauco, aprendo la bocca 3217 4, 19| volta a cavalcioni di una muletta bianca, con due triangoli 3218 2, 14| giumenti, tra cavalli asini e muli, carichi di frumento vanno 3219 4, 20| campagna.~ ~Orsola passò il Mulino, passò la Villa. Una energia 3220 1, 3| Tutta quella agitazione multicolore si rifletteva negli specchi.~ ~ 3221 4, 1| me, Domine, hyssopo, et mundabor...~ ~Ma Orsola non sentì 3222 4, 1| ecce qui tollit peccata mundi...~ ~Ma ella non ritirò 3223 2, 9| consuetudine, un accolito munito d'un largo piatto d'argento 3224 4, 8| certe sùbite allegrezze le muovevano il sangue, le suscitavan 3225 3, 6| per un attimo nelle figure murali uno spirito, accendere per 3226 2, 15| a poco allo stupore, al murmure incerto, alle titubanze 3227 1, 4| profumo, d'un forte profumo muschiato, restava loro nelle dita; 3228 4, 3| nutrizione di albume e di carne muscolare un sangue novello si produceva: 3229 4, 1| le contrazioni dei fasci muscolari, i sussulti dei tendini; 3230 2, 8| nudi le gambe e le braccia, muscolosi, oleosi, versavano il liquido 3231 6 | tratto in tratto le tende di mussolo bianco si movevano come 3232 4, 15| con una rapidità e una mutabilità di sogno. La vertigine cessò. 3233 4, 16| ansiosa, come per sentire qual mutamento si fosse compiuto nell'essere 3234 5, 1| Ti prego, andiamo. Per mutare - aveva insistito Donna 3235 4, 20| stordimento crescente che si mutava in malessere; e, vinta dalla 3236 4, 12| suo vestito era ibrido e mutevole; tutte le fogge passavano 3237 3, 6| si colorivano di tinte mutevoli e vaghe, penetravano nella 3238 2, 15| pensiero che la perdurante mutezza le toglieva di esprimere. 3239 4, 13| e delle sillabe stavano muti dominatori del luogo. Orsola 3240 3, 3| cima all'antenna il corpo mutilato di Vincenzio Murro, del 3241 4, 1| rossore livido della faccia si mutò in un pallore di cadavere; 3242 2, 15| movimenti vaghi della bocca mutola, la immobilità degli occhi, 3243 6 | l'invocazione alla Rosa mystica, era fuggito lontano.~ ~ 3244 1, 1| venite! Vi debbo dire 'na cosa grande.~ ~- Che cosa? - 3245 2, 9| Napoli, residenti nel forte. Nacquero tumulti popolari; le vie 3246 2, 10| in Cafarnao, il morto di Naim, la moltiplicazione dei 3247 2, 6| carico di asini e di cavalli nani. Le bestie prendendo terra 3248 5, 1| militava sotto il primo Napoleone, con molta prodezza; egli 3249 1, 1| sua gloriosa cordialità napoletana. E, mosso a curiosità dall' 3250 2, 9| cittadini e le milizie del Re di Napoli, residenti nel forte. Nacquero 3251 2, 5| arie di antichi maestri napolitani. Quando venne il viatico, 3252 4, 5| una leggera vertigine.~ ~- Nar, ner, nir, nor, nur...~ ~ 3253 2, 5| contesa, che sarà un giorno narrata dal cronista per diffuso, 3254 1, 1| udire.~ ~Il barone Cappa ora narrava, con alquanta saliva nella 3255 2, 11| stupefazione dolorosa. Tutti narravano fatti tristi. E un bifolco 3256 1, 1| Domenico ricominciò da capo la narrazione, con più calma e più chiarezza. 3257 2, 3| spontaneo rifiorir del ricordo, narrò la navigazione alla montagna 3258 1, 5| avevano ambedue una voce nasale e una cadenza acquistata 3259 1, 1| mostruosi, disse e russò, nasalmente:~ ~- Che c'è? Che c'è?~ ~ 3260 4, 5| volta una mattina del marzo nascente. Orsola s'era levata dal 3261 1, 1| singhiozzare come un bambino, nascondendo la faccia nel grembiule 3262 2, 14| II fumo dell'incenso le nascondeva la terra.~ ~Rosaria, la 3263 4, 14| scoperta, i piedi senza calze nascondevano nelle pianelle soltanto 3264 5, 1| bambino le fu tolto, fu nascosto, fu portato chi sa dove. 3265 1, 3| seta sostenuto da un solo nastro che contornava l'appiccatura 3266 2, 6| alcune ceste di giunchi natavano nel mezzo della corrente, 3267 1, 3| nel popolo aternino sono nativamente vivissime, ebbero allora 3268 2, 15| combinandosi senza legge. Le native forme dialettali s'innestavano 3269 2, 1| piantagioni e gli uomini nativi del luogo. Il Padre la condusse 3270 6 | domani?~ ~Ella rispose, nel natural suono della sua voce:~ ~- 3271 4, 7| per le stanze, ebbe ella naturalmente la curiosità di guardare, 3272 2, 5| rappresentati i fatti di Ulisse naufragante all'isola di Calipso. Quasi 3273 4, 17| sentendosi a poco a poco naufragare nel pelago dell'estasi.~ ~- 3274 4, 17| ex-voto dedicate al tempio dai naufraghi superstiti. E in mezzo alle 3275 5, 1| un profumo acuto: leggere nausee le salivano alla gola e 3276 2, 12| Camminò piano, lungo la navata, per ritrovare il posto 3277 4, 17| mosaici pendevano piccole navi ex-voto dedicate al tempio 3278 3, 1| come quelle de' piloti che navigano per mari ventosi.~ ~- Hai 3279 4, 17| cade. Vieni, stella dei naviganti, speranza dei poveri, salute 3280 2, 6| barche passare la foce e navigar lentamente contro la forza 3281 2, 3| segreto pensiero, prima di navigare vendé le masserizie e pregò 3282 2, 1| Nella prima giovinezza navigò per qualche tempo sul trabaccolo 3283 2, 14| innanzi a lui un liquore e gli negava il bicchiere sfuggendo, 3284 4, 17| debolezze, delle nostre negligenze, dei nostri languori! - 3285 2, 6| qualche volta a Pescara per negozii. - Anna trasalì. Un turbamento 3286 1, 1| naso tutto vegetante di nèi mostruosi, disse e russò, 3287 2, 12| precipitosamente, pensò che i nemici della Chiesa di Dio avessero 3288 3, 5| inbaldanzivano, vedendo le spalle del nemico. Non rimanevano più nascosti, 3289 1, 4| proverbio Senza 'mbigna, nen ze mandé la scarpe.~ ~Questi 3290 4, 6| mai; per esempio, di un neo simile a una lenticchia, 3291 4, 5| leggera vertigine.~ ~- Nar, ner, nir, nor, nur...~ ~II coro 3292 4, 6| un grappolo denso di semi nerastri. Ogni seme pareva legato 3293 4, 1| mista di muco e di sangue nerastro, dove l'ostia vergine si 3294 4, 15| mandò a chiamare don Nerèo Memma, figuratevi! - seguitava 3295 1, 2| grandi fanciulle dagli occhi nerissimi, vestite di una eguale stoffa 3296 1, 3| scoppiata.~ ~- Quanto 'sta nespola? - squittì Don Donato Brandimarte, 3297 4, 4| gli susurrava parole senza nesso, lo guardava lungamente 3298 5, 3| fermandosi su le gambe aperte e nettandosi con le dita la fronte stillante 3299 2, 15| aveva più alcuna cura della nettezza; non si cibava se non di 3300 5, 2| di un lampo, ma evidenti, nettissimi. Ella si lasciò ricadere 3301 4, 6| lasciò che tutta quella molle nevicata le scendesse sopra lentamente. 3302 4, 1| apparivano tra le nuvole nevose, si dilatavano sul palazzo 3303 1, 3| Ranieri su la tromba; Don Nicola d'Annunzio sul violino. 3304 4, 3| rondini avrebbero appeso i nidi. Le viole di Sant'Anna nelle 3305 3, 6| attimo su la bocca delle ninfe e delle iddie un riso non 3306 4, 5| vertigine.~ ~- Nar, ner, nir, nor, nur...~ ~II coro dentro 3307 5, 2| imagine, vinceva con la nitida chiarezza delle sue forme 3308 2, 2| romore dei cardini risonò nitidamente nel silenzio, si ripercosse 3309 6 | persona le splendeva la nitidezza della sanità; e la sua fresca 3310 2, 7| talvolta al sole con un nitor d'ambra. La testa coperta 3311 2, 8| i compagni. Il giumento nitrì, per fame.~ ~Fu apprestato 3312 2, 6| aria sonava di ragli e di nitriti. Anna, nel passare, batteva 3313 1, 3| principale, sotto la pioggia nivea. Ma Don Antonio Brattella 3314 1, 3| faccia. Il mento rotondo e niveo, la bocca grossa e rossa 3315 4, 12| sovrapponevano a contrasto: nobili zimarrine verdognole e calzoni 3316 1, 4| alcune conchiglie, una noce di cocco.~ ~Da prima i signori 3317 4, 20| intercalare.~ ~Orsola sciolse un nodo nel fazzoletto e offerse 3318 3, 1| sul lenzuolo, contorte e nodose come le radiche dei vecchi 3319 5, 2| gruppi d'olivi contorti e nodosi sorgevano dal terreno disseccato. 3320 2, 7| tra le lepri ed i cervi, Noè seminudo inginocchiato innanzi 3321 2, 7| Mambrino, Eleazaro con Balante, Noemi con Galeana. Ed ella, affaticata, 3322 4, 12| fruttaglia, ereditando l'istinto nomade del padre e la naturale 3323 4, 20| ombre e di luci. Le nuvole nomadi trasmigravano dalla marina 3324 4, 9| Benedictus qui venit in nomine Domini. Hosanna in excelsis!~ ~ 3325 1, 2| comprato: cantarellava, con noncuranza.~ ~Per le vie, nelle piazzette, 3326 4, 5| vertigine.~ ~- Nar, ner, nir, nor, nur...~ ~II coro dentro 3327 2, 7| terreni, su le semplici norme della coltivazione; ed erano 3328 | nos 3329 | noster 3330 | nostri 3331 1, 1| di citazioni poetiche. Il notaro Gaiulli, non sapendo con 3332 1, 3| Kutufà collegavasi alle note cantanti, come, Dio mi perdoni, 3333 1, 1| dei tre soldi spesi per la notizia, andò subito verso il casino 3334 2, 14| vedeva in sonno tutte le notti San Tommaso che le comandava 3335 4, 16| vecchi mobili nella calma notturna, rompevano il silenzio.~ ~ 3336 4, 16| Benché quello dei soliloqui notturni non fosse il primo, Orsola 3337 6 | soffio, carico di profumo notturno, piegò la terza fiammella 3338 3, 6| viltà nativa li occupava novamente. Avevano tutti i sensi ottusi, 3339 4, 7| delle verdure. Ma ora, al novel tempo e gaio, come un giorno 3340 2, 1| dei paesi d'oltremare e novellava delle genti dàlmate e delle 3341 2, 7| pareva addolcirsi di accenti novelli, ascoltava con visibile 3342 4, 2| lentamente.~ ~Fuori, era la novena di Natale, la bella festività 3343 2, 9| stratagemmi e per audacie novissime, in quei giorni di lotta. 3344 1, 2| compunte, forse stordite dalla novità del caso, forse pentite 3345 2, 11| le fecero smarrire ogni nozione del luogo e del tempo.~ ~ 3346 3, 1| per passaggio di greggi numerose; e i folti nugoli, gonfiati 3347 4, 4| emanazione sana, con la lingua nuotante nell'acquolina e gli occhi 3348 5, 3| cenci di dosso. E l'idiota nuotava come un cane, tra una pioggia 3349 2, 1| vele bianche. I delfini nuotavano nella scia; l'acqua si moveva 3350 5, 3| idiota a passare il fiume a nuoto ed a raggiungere la donna 3351 4, 5| Nar, ner, nir, nor, nur...~ ~II coro dentro seguitava, 3352 2, 7| che Romolo e Remo furono nutricati da una lupa, e che le rondini 3353 3, 6| che fanno le fiamme nel nutrirsi, si mise a strillare così 3354 5, 3| battendosi con la coda i fianchi nutriti; e tra le gambe a loro penzolavano 3355 4, 3| il capo. Per quella sana nutrizione di albume e di carne muscolare 3356 4, 9| il turiferario spargendo nuvoli di fumo cerulo e dolce sul 3357 2, 10| opere dell'ago pel corredo nuziale, Zacchiele leggeva ad alta 3358 6 | sapore delle confetture nuziali; forse dal padule della 3359 2, 15| conversa fu dispensata da ogni obbligo d'opere servili. Tutte le 3360 2, 14| capelli canuti, il ventre obeso. Legata al paralitico dai 3361 4, 15| quasi all'orecchio. Per obliare, Orsola si immerse nel pettegolezzo 3362 2, 8| improvviso. Quell'episodio obliato della sua giovinezza le 3363 4, 11| turchino. Ella scrivendo si obliava, si sentiva trascinare in 3364 5, 1| dolce. Essi vivevano nell'oblio di tutte le cose.~ ~Ma un 3365 2, 5| singolarmente atteggiata in linea obliqua. A costoro si aggiungeva, 3366 2, 12| signori solevano chiamarlo in occasione di festeggiamenti. Nell' 3367 1, 4| godersi la vita e cogliere le occasioni del piacere.~ ~Ma i ricevimenti 3368 4, 18| grida d'un venditore di occhiali passavano sotto la finestra, 3369 2, 8| quella domanda; e diede un'occhiata sfuggente ad Anna che accarezzava 3370 5, 3| inclinato verso il cielo occidentale, dove sorgevano vapori violetti. 3371 3, 1| rossi su le tempie, e l'occipite occupato da certe escrescenze 3372 1, 4| cercavano d'imaginare le occulte forme della cantatrice; 3373 2, 15| presenza di un qualche potere occulto, come per l'imminenza di 3374 4, 18| lunga sul letto, si lasciava occupare dal sopore: il caldo era 3375 4, 20| poco una specie di ottusità occuparle i sensi, così che gli sbalzi 3376 4, 20| testa; la volontà era tutta occupata nell'insolito sforzo materiale 3377 6 | inquietudine~ ~Ambedue ora erano occupati da uno stesso pensiero che 3378 2, 9| nella città. Focolare degli odii la casa di Donna Cristina 3379 4, 18| togliendo il freno a tutto l'odio accumulato contro colui. - 3380 2, 13| la figlia di Sblendore odorando il denaro cominciava a concepire 3381 5, 1| abbondanza della loro neve odorante. In certi momenti l'aria, 3382 1, 3| fiammeggiava di candele steariche, odorava di mortelle, risplendeva 3383 2, 1| sbarcando aveva la camicia tutta odorosa dei frutti meridionali. 3384 2, 2| dolcezza d'un bagno tiepido e odoroso. Dietro di lei un susurro 3385 4, 8| scoperto, uscivano fuori ad offerirsi. L'uomo spariva in una delle 3386 2, 15| altre gentildonne ortonesi offersero altri minori doni. L'Arcivescovo 3387 4, 11| d'amplessi non eterei, le offerte del fior dell'anima al Sommo 3388 2, 5| avendole Donna Cristina offerto di rimanere, ella rimase 3389 4, 12| popolane i servigi più vili, offrendo ai soldati e ai forestieri 3390 4, 20| rizzò dinanzi agli occhi offuscati e potè anco suscitarle il 3391 5, 3| si sentiva sfinita: le si offuscava la vista, le tempie le battevano 3392 2, 12| Poi venne la festa d'Ognissanti; poi, la solennità dei Morti. 3393 4, 20| quelli, l'estremo, gridò:~ ~- Ohè, volete che vi porti, bella 3394 2, 8| e le braccia, muscolosi, oleosi, versavano il liquido nelle 3395 4, 5| tutta in quel peccato d'olfatto.~ ~- Gra, gre, gri, gro, 3396 2, 7| zampe simili a moncherini olivastri, e, come era giovine, le 3397 4, 13| quadratura vigorosa, lo splendore olivastro di certe razze d'Abruzzo, 3398 1, 1| Giovanni! - disse Don Domenico Olivia passando e togliendosi il 3399 2, 7| battaglie dei Saraceni, Oloferne si confuse con Rizieri, 3400 3, 2| volto femineo, a pena a pena ombrato d'una lanugine bionda; i 3401 4, 1| violacea, sotto l'ampio ombrello scarlatto, tra le lanterne 3402 6 | immobile, tenendo contro l'òmero il peso. Egli frenava il 3403 4, 15| Annunziavano la foce gli ondeggiamenti del sale superanti il lieve 3404 3, 1| moltitudine d'uomini agitata e ondeggiante, come un rigurgito di flutti, 3405 2, 13| Farnese il popolo rigurgitava ondoso; e quella gran reliquia 3406 2, 15| apparvero su le labbra; un'ondulazione brusca le corse e ricorse, 3407 5, 3| si allargarono in lievi ondulazioni lucide e si dispersero.~ ~ 3408 2, 8| fecondità, e con una ridente onestà di parola ragionava dei 3409 1, 2| piombo è a ippiede~ ~La atena oniugale?~ ~ ~ ~Ma quando nel suo 3410 4, 17| Padre e il Figlio, Spirito onnipotente, fedele consolatore degli 3411 2, 1| dai verzieri della Villa Onofria. Il mare dinanzi era così 3412 1, 3| epitalami e strofette per gli onomastici e laudizioni per le festività 3413 2, 15| monastero sorse in grande onore. Donna Blandina Onofrii, 3414 4, 4| pena, per la rinnovazione operata prima dalla malattia e dopo 3415 4, 17| offuscamento e nello scrostamento operato dai secoli. Tra i mosaici 3416 4, 20| eccessiva della bevanda operava ora effetti inaspettati. 3417 4, 3| cerebrali a quell'affluire operavano sicure; e le innervazioni 3418 4, 14| turpitudine dell'uomo.~ ~Orsola opponeva dubbii, paure, ad interrompere; 3419 4, 15| aveva fatto nessun moto per opporsi; ella aveva soggiaciuto, 3420 1, 4| stendevasi lungo la parete opposta, tra due portiere di stoffa 3421 4, 9| così, indebolita, sfinita, oppressa da quella voluttà che l' 3422 4, 16| improvviso l'assalì e la oppresse. Ella istintivamente si 3423 6 | sul cassone, immobili, oppressi dalla voluttà della notte 3424 5, 2| epilettico idiota, che tutti opprimevano e dileggiavano, non ebbe 3425 4, 3| distillìo di parole, in quell'opra macchinale dell'ago e del 3426 3, 1| distendeva la campagna immensa ed opulenta, quasi tutta d'oro in tempo 3427 1, 2| Era una donna di forme opulente, di pelle bianchissima. 3428 2, 8| compresa di venerazione per l'opulenza della terra.~ ~Venivano 3429 2, 14| felicità piena di umiltà. Le orazioni, le genuflessioni, le salutazioni, 3430 2, 8| giare, nelle conche, negli orci.~ ~Anna si mise a considerare 3431 2, 8| boccale colmo e versando nell'orcio quell'olio purissimo e luminoso 3432 1, 3| erano per lo più i convitati ordinari di Don Giovanni; gli formavano 3433 2, 14| superflui; si tolse gli orecchini, due anelli d'oro, la collana 3434 2, 3| l'asino volgeva la testa orecchiuta, per un increspamento delle 3435 2, 2| d'argento lavorate dagli orefici per religione; e tutte le 3436 4, 1| del naso ai clerici.~ ~- Oremus!...~ ~Agli eccitamenti del 3437 3, 2| quella degli evirati. Era un orfano, figliuolo d'un confettiere 3438 4, 20| In tutto il suo debole organismo la potenza eccessiva della 3439 4, 14| di Lindoro un impeto di orgoglio maschile. - Ah egli dunque 3440 1, 4| un'altra sera, indicando l'orificio di un vaso, disse che, perché 3441 4, 15| glauca della sera di giugno, originante dall'Adriatico. Voci e risa 3442 1, 5| dal buco della chiave ed origliando tante volte all'uscio della 3443 6 | su le loro teste; fasci orizzontali di raggi attraversavano 3444 1, 2| una specie di giacca scura orlata di pelliccia e chiusa da 3445 4, 9| mantelline color di tortora orlate di merletti bianchi, veli 3446 3, 1| gli occhi, infiammate agli orli e arrovesciate come quelle 3447 2, 14| sopra una rupe dov'è l'orma di Sansone. A Loreto Aprutino 3448 2, 13| reliquia feudale sovrastava ornata di paramenti, magnificata 3449 1, 2| ricoperte di bandiere tricolori, ornate di festoni. Il sipario, 3450 1, 2| aveva ora un abito violetto, ornato di galloni d'argento e di 3451 4, 20| Allora, ai piedi del mostro orrendo, in mezzo al sangue del 3452 4, 19| contatto di qualche cosa orribile. E andò alla finestra, sporse 3453 4, 3| parlavano del peccato, degli orrori del peccato, delle pene 3454 1, 3| paga, signori!~ ~- Ecco l'orso della Polonia, che balla 3455 2, 1| schiusa, aveva della razza ortonese la floridissima carne e 3456 4, 9| discepoli, in contro agli osanna del popolo redento. Benedictus 3457 3, 5| 5-~ ~ ~ ~Nessuno aveva osato di richiudere il balcone 3458 2, 3| della navigazione. Ella non osava lamentarsi, poiché mangiava 3459 6 | davano fra loro a pratiche oscene, egli aveva chiuso la faccia 3460 4, 20| le grosse risa e i motti osceni che di carro in carro si 3461 4, 7| meretrici, passavano le oscenità delle canzonette, le risa 3462 2, 5| e raggiavano i turiboli, oscillando come lampade accese; si 3463 4, 16| sconvolta dell'insonne le ombre oscillanti prendevano forme spaventose 3464 4, 16| volta le ombre seguivano le oscillazioni della fiammella alimentata 3465 4, 8| spariva in una delle porte oscure con l'eletta. Le deluse 3466 2, 4| abitualmente in un angolo oscuro protetto da una gran pila 3467 5, 2| riposatevi - diceva la femmina ospitale, invitandola ad entrare.~ ~ 3468 2, 13| terminò, ella le offerse l'ospitalità per la notte; le prese il 3469 4, 2| e intorno a tutto quell'ossame nei punti di pressione sul 3470 3, 6| celerità per tutta la vecchia ossatura dell'edifizio, divorando 3471 2, 10| Cinse d'olio dolce lo scudo osseo; e, come il sole vi percoteva 3472 2, 8| e girava tra le macine, osservando la qualità delle olive con 3473 2, 7| vermi, restando estatica ad osservare il moto delle piccole mandibole 3474 1, 3| rivali si guardarono e si osservarono dal capo alle piante; e 3475 2, 15| tutti gli sguardi furono osservati, comentati con superstizione. 3476 4, 20| Era una femmina alta e ossuta, bianchissima in faccia, 3477 2, 5| ai benefizi della chiesa, osteggiava con ben coperta astuzia 3478 2, 2| della basilica, aspettando l'ostensione mattutina del Santo. Ella 3479 2, 13| contemplazione dei candelabri, dell'ostensorio, di tutte le cose che erano 3480 1, 4| orecchio, con familiarità, per ostentazione. Avvenivano lunghi intervalli 3481 1, 3| accolta con un silenzio ostile. Ogni parola, ogni frase 3482 4, 15| strada seminata di scaglie d'ostriche scricchiolava sotto i passi. 3483 2, 15| del 10 settembre, verso l'ottava ora, un sussulto della terra 3484 2, 4| adorazione, non per la speranza d'ottener grazia di beni nella vita 3485 2, 12| della Chiesa di Dio avessero ottenuto il trionfo; e n'ebbe molto 3486 1, 2| della platea sedevano gli ottimati. Don Giovanni Ussorio primeggiava, 3487 4, 15| placidezza Don Paolo Seccia, un ottuagenario ancóra aspro e verde come 3488 4, 20| aveva ora la sensazione ottusa di un sopore che le cadesse 3489 3, 6| novamente. Avevano tutti i sensi ottusi, come in un sogno. Non sapevano 3490 4, 16| la pecorella tornante all'ovile.~ ~ ~ ~ 3491 | ovunque 3492 5, 2| forze, la femmina parlava oziosamente, tenendo fra le braccia 3493 2, 15| ancora traeva la sua vita pacifica e innocente nel verziere 3494 5, 3| vacche falbe vi pascolavano pacificamente battendosi con la coda i 3495 2, 3| piedi. Quelle moventi forme pacifiche aumentavano la tranquillità 3496 4, 9| invadeva le vie con il segno pacifico dei rami di olivo.~ ~Ella 3497 1, 2| di Lara, scendendo da un padiglione. E toccò il culmine del 3498 2, 12| ammannire vivande preziose due padri cappuccini, Fra Vittorio 3499 1, 5| tante volte all'uscio della padrona; cercò anche di rendere 3500 1, 4| sempre, aveva delle arie padronali; ogni tanto si avvicinava 3501 6 | confetture nuziali; forse dal padule della Farnia le fragranze 3502 1, 3| grandinare.~ ~- Un soldo si paga, signori!~ ~- Ecco l'orso 3503 5, 3| mettere la mano in tasca e pagare, imitò quell'atto, risovvenendosi. 3504 1, 1| diverse attitudini.~ ~- Pagate tre soldi di fichi se ve 3505 1, 2| giardino fantastico. Alcuni paggi stavano sparsi qua e là, 3506 2, 14| paralitico; dormì su un pagliericcio; non si cibò se non di pane 3507 1, 2| certe cuffie luccicanti di pagliuzze d'acciaio, tacevano, compunte, 3508 1, 1| cunosità lo vinse.~ ~- Be', pago.~ ~Verdura chiamò una femmina 3509 4, 12| uno di quegli uomini che paion cresciuti su, come funghi, 3510 4, 12| spingeva i pani con la lunga pala dentro le fiamme, tutta 3511 2, 11| rigurgitavano. Il lago salso della Palata e gli estuarii si riunirono 3512 2, 15| palpitavano, che dinanzi a quel palesato palpito del sangue una specie 3513 5, 1| incessante, di una vita palese, e in cui le forme umane 3514 2, 13| investigante. Poi quando Anna si palesò, ella le permise di entrare.~ ~ 3515 2, 11| nella citta per mezzo di palischermi. Uomini, donne e fanciulli, 3516 2, 7| noi camminare sopra una Palla? Chi erano i re Faraoni? - 3517 4, 1| parente, presso al letto, pallidissima, tergeva le labbra nerastre 3518 4, 2| un pallor terreo, di quei pallori sotto cui pare non anche 3519 1, 2| dipinta, s'inalzava pochi palmi da terra; contro le pareti 3520 4, 15| un'altra volta afferrare e palpare da quelle mani aspre, soffocare 3521 2, 15| belgiuino; le fiammelle dei ceri palpitarono tra corone di fiori. Poi 3522 2, 15| e così incessantemente palpitavano, che dinanzi a quel palesato 3523 5, 1| rossiccio, che vibrava d'una palpitazione incessante, di una vita 3524 2, 4| fianchi risonò sordamente e palpitò. Le gambe fecero l'atto 3525 1, 3| clarinetto; Don Giacomo Palusci, il prete, su una sua vecchia 3526 2, 5| subito presa dalla febbre palustre, e ricoverata per misericordia 3527 2, 12| luminosa, come nelle primavere palustri.~ ~Poi venne la festa d' 3528 1, 4| mitologici. Due canterali panciuti del Settecento occupavano 3529 2, 9| consecutivamente; dalle case dei panettieri pendevano rustiche forme 3530 5, 2| Dal silenzio, nell'ora pànica, sorgeva qualcosa di grande 3531 3, 2| passo pesante. Staccò da una panoplia due lunghe pistole d'arcione 3532 2, 3| Nell'aprile del 1842 Pantaleo, l'uomo che guidava il somiere 3533 1, 5| quasi neri, stormivano. Dai pantani dell'Arsenale giungeva il 3534 2, 1| al servizio di Don Rocco Panzavacante, e su una tanecca nuova 3535 2, 1| galleggiassero tappeti di penne di paone. Anna seguì a lungo con 3536 4, 1| vento e fece fremere le papille del naso ai clerici.~ ~- 3537 2, 10| carnosa come quella dei pappagalli. Gli indumenti del collo 3538 1, 5| vedovile e sentì il suo pappagallo modulare l'aria della farfalla 3539 2, 10| Zacchiele, nel leggere la parabola del Figliuol Prodigo, sentendosi 3540 2, 7| domestici, bianchi come il Paraclito, traversavano la quiete 3541 2, 15| dinanzi, nel buio; odori paradisiaci la rapivano.~ ~Così pel 3542 4, 20| sangue ricominciava, la paralisi le occupò la metà inferiore 3543 2, 15| sollecitò le Benedettine al paramento dell'oratorio. Si spargevano 3544 6 | che giungeva a metà dei parapetti di mattone.~ ~Rosa disse, 3545 1, 2| signore stavano chinate sul parapetto delle tribune, immobili, 3546 2, 2| Orsogna. La chiesa era tutta parata di drappi rossi e di fogliami 3547 2, 12| fornita una intera muta di parati consistente in pianete dalmatiche 3548 2, 5| imbiancate di calce; un vecchio paravento coperto di figure profane 3549 1, 4| Già Don Giovanni era più parco d'inviti. « Bisognava aprire 3550 4, 1| Camilla, la sorella, l'unica parente, presso al letto, pallidissima, 3551 1, 3| ad ogni cadenza, cercando parer leggiero e molle come una 3552 1, 1| Violetta!~ ~A quello stupido pargoleggiare, Rosa non poté tenersi di 3553 1, 5| mille leziosaggini puerili, pargoleggiava, senza fine, accostando 3554 2, 11| quell'albero dei cinque pargoli e con quelli uomini ammucchiati 3555 2, 4| asinello trasportante il pargolo Gesù e la Madre alla terra 3556 1, 3| forosetta, con audacia senza pari, aveva il busto di seta 3557 4, 19| Brina, si assembravano a parlamento su l'Arco. Una nuvola rossa 3558 1, 3| de' lombi. L'Areopagita, parlandole e dicendole le sue solite 3559 5, 1| verzieri, dove le donne parlano l'idioma dei trovatori.~ ~ 3560 1, 2| Carabba ragionava di tavolini parlanti e di apparizioni. Le maestre 3561 2, 7| della bocca. Poi cominciò a parlarle vagamente, con la peritanza 3562 4, 14| I due, in mezzo, ritti, parlarono del ritrovo imminente. Lindoro 3563 4, 20| lontano della malattia, aveva parlato del Vecchio con una reverenza 3564 2, 5| Nervegna, dottor di legge, uomo parlatore e accorto, che aveva le 3565 2, 13| pietra bianca e nera. Il parlatorio era una stanza bassa, con 3566 5, 3| fiumàtici misero i legni a paro e remigarono con calma.~ ~ 3567 2, 9| pompa uscisse dalla chiesa parrocchiale. La guerra attrasse e avviluppò 3568 2, 9| coadiuvato dai satelliti parrocchiali, scoppiò la guerra; e ne 3569 1, 2| fosse nascosta dentro una parrucca di canapa.~ ~Egidio venne. 3570 1, 5| saputo da Rosa Catana la partenza di Violetta Kutufà, rientrò 3571 5, 2| oscura; ed aveva quell'odor particolare che hanno tutti i luoghi 3572 2, 12| segrete, certi suoi aromi particolari. Ma l'umiltà, la mitezza, 3573 2, 9| comandante de le milizie, partigiano dell'abbadia, minacciava 3574 2, 14| Tommaso che le comandava di partire. Ella prese la testuggine, 3575 6 | settembre, prima che Emidio partisse pel seminario, le due famiglie 3576 5, 1| baciandole spesso le mani. Ella partorì di notte. Gridava, fra gli 3577 2, 3| la solitudine d'intorno parvero più grandi; ed ambedue restarono 3578 1, 2| l'ape che solo di mèle si pasce;~ ~M'inebrio all'azzurro 3579 6 | E ogni giorno egli se ne pasceva con maggiore intensità di 3580 5, 1| corressero a traverso o vi pascolassero o vi scavassero tane. Gli 3581 2, 3| cominciarono a ragionare dei pascoli e dell'acqua, e poi dei 3582 4, 7| nelle sere di estate, tra i passagalli delle chitarre, fra gli 3583 4, 6| antica femmina impudica, passandole la mano sul corpo le aveva 3584 5, 2| cenciosa si mise a seguitare la passante, chiedendo l'elemosina, 3585 2, 14| vanno sul fiume Gizio a passar l'acqua con grandi allegrezze.~ ~ 3586 3, 1| una femminetta ed aveva passata la notte invocando i santi 3587 5, 1| vecchiaia. Oramai erano passati circa quarant'anni dal giorno 3588 3, 6| e i loro gesti immobili. Passavan oltre, in fuga sempre più 3589 5, 3| pecore.~ ~Egli condusse la passeggiera, a traverso un orto irrigato, 3590 3, 2| che non si vedeva ancóra. Passeggiò in lungo e in largo nella 3591 2, 14| in capo, con tracolle di pasta; e depongono ai piedi dell' 3592 1, 3| abiti le briciole delle paste dolci e le gocce dei liquori.~ ~ 3593 1, 4| Essi temevano che i larghi pasti corressero pericolo. Già 3594 2, 3| tranquillità della solitudine pastorale. Anna, seduta su l'orlo 3595 5, 3| intimidite dall'acqua. Il pastore, il traghettatore ed il 3596 2, 3| una terra irrigua messa a pasture, e risalendo tra i vigneti 3597 4, 16| sfiorasse l'ostia sacra su la paténa d'argento. Nella volta le 3598 2, 14| cominciò quindi a farle patire la fame, ad angariarla, 3599 2, 12| parlava nel molle idioma patrio di Ortona, e, forse in memoria 3600 2, 14| dai bruchi; poi d'altri patroni. - A Bugnara, sul Ponte 3601 2, 9| assembramenti di gente fanatica; pattuglie armigere andarono in volta 3602 4, 14| Orsola opponeva dubbii, paure, ad interrompere; ma già, 3603 4, 13| di muscoli sotto la cute, paurosi raggruppamenti di membra, 3604 4, 20| solitudine cominciava ad esserle paventosa, poiché nella campagna correva 3605 4, 1| acciaio, la bocca crudele.~ ~- Pax huic domui - disse il prete 3606 1, 5| cantatrice. E Rosa Catana, paziente, gli rendeva le piccole 3607 2, 10| sempre con le stesse parole pazientemente. La sua vita da allora fu 3608 5, 3| da tutte le opere lente e pazienti della coltivazione. Egli, 3609 2, 4| e sopportando con molta pazienza cristiana le vessazioni. 3610 3, 1| stato preso da una così pazza paura che aveva pianto come 3611 4, 13| volgersi in dietro: fin che un pazzo impeto di ilarità, dinanzi 3612 4, 1| agnus Dei, ecce qui tollit peccata mundi...~ ~Ma ella non ritirò 3613 4, 15| capo chino, senza badare ai peccati di mormorazione che la lingua 3614 4, 20| estrema non era discesa su la peccatrice improvvisamente, quasi per 3615 4, 2| Atina traevano da un otre di pecora e da un gruppo di canne 3616 4, 16| le dolcissime braccia la pecorella tornante all'ovile.~ ~ ~ ~ 3617 2, 5| sfuggente indietro e l'occhio pecorinamente opaco; Don Pompeo Pepe, 3618 2, 9| ambo le parti; corse molta pecunia per corruzioni; un mormorìo 3619 4, 17| poco a poco naufragare nel pelago dell'estasi.~ ~- Vieni dunque, 3620 2, 14| cantando. A Torricella Peligna, uomini e fanciulli, coronati 3621 2, 14| bacche rosee, salgono in pellegrinaggio alla Madonna delle Rose, 3622 2, 14| raggiungerli, a vivere così pellegrinando di santuario in santuario, 3623 4, 15| mandavano un odore forte come di pelli conciate; e la strada seminata 3624 2, 12| ed era tutto aridamente pelloso, Anna vedendosi macilente, 3625 2, 3| secco e non aveva quasi più pelo, talvolta al conspetto di 3626 4, 6| cercando di scacciare quella pelurie che le vellicava la pelle 3627 4, 20| diafano e grigio di una massa pendula d'acque. Larghe trombe si 3628 4, 3| orrori del peccato, delle pene eterne, con la voce grave, 3629 4, 17| consolatore degli aflitti, penetra negli abissi profondi del 3630 2, 15| imagini sopite, così il sole penetrando sotto li archi bassi ravvivava 3631 4, 17| dell'anima nostra, a fin che penetrandoci accendano fiamme consumatrici 3632 2, 12| scintillava pieno di vivezza penetrante. Egli esercitava fin dalla 3633 4, 8| lo sguardo, cercando di penetrare negli interni, cercando 3634 2, 5| rapidi passi, poiché sentiva penetrarsi nelle ossa l'umidità malsana, 3635 4, 19| impressione di una lama che vi penetrasse per distaccarne la pelle.~ ~- 3636 4, 17| ascendeva verso il nimbo, penetrata dalla ineffabile soavità 3637 4, 19| crepuscolo; il giorno vermiglio, penetrato dalle ceneri della notte 3638 3, 6| tinte mutevoli e vaghe, penetravano nella trama con mille lingue 3639 4, 16| scolpita rigidamente dalla penitenza e dal digiuno, ingiallita 3640 4, 1| antifona dei sette Salmi penitenziali.~ ~- Ne reminiscaris.~ ~ 3641 2, 4| biancheggiavano; e i calafati verso la Penna spalmavano una carena. Come 3642 2, 1| galleggiassero tappeti di penne di paone. Anna seguì a lungo 3643 1, 4| È vero! È vero! Bisogna pensarci.~ ~Don Nereo Pica, la faina, 3644 2, 13| rettitudine. Poi soggiunse: « Che penserà? » E dopo un poco: « Gli 3645 2, 13| poco: « Gli animali che penseranno? »~ ~Il frate non rispose. 3646 1, 2| dalla novità del caso, forse pentite d'esser venute a uno spettacolo 3647 3, 4| l'altro della ringhiera e penzolò di fuori come una zucca. 3648 2, 5| pecorinamente opaco; Don Pompeo Pepe, uomo giocondo, amante del 3649 2, 15| organo, da romori e voci non percettibili agli orecchi altrui. Figure 3650 4, 20| bianche, di lunghe sferze che percotendo schioccavano. Un sommovimento 3651 2, 13| piedi con un moto ritmico percotevano il terreno; un continuo 3652 3, 3| un moto ritmico presero a percuotere il pavimento. Il gran ventre 3653 2, 14| terreno con un'involontaria percussione ritmica. D'un tratto egli 3654 2, 5| solennità di quel sacramento, perdé ogni orrore della morte, 3655 1, 2| gorgheggiare insieme con la sirena perdentesi tra i fiori.~ ~ ~ ~La barca 3656 2, 14| e la sua mente vie più perdeva ogni altra facoltà che non 3657 4, 20| una di quelle terribili perdite per ove le forze della vita 3658 1, 4| andassero in un luogo di dolce perdizione e di peccato. Si univano 3659 4, 16| buono e grande, a Colui che perdona.~ ~La voce di Camilla si 3660 1, 3| note cantanti, come, Dio mi perdoni, agli accordi dell'organo 3661 2, 15| gesti il pensiero che la perdurante mutezza le toglieva di esprimere. 3662 6 | cercarono con la bocca, perdutamente, ciecamente, senza parlare, 3663 5, 3| fermate su i cigli. Ella avea perduto il senso della realità. 3664 4, 2| presepi raggianti e di bianchi peregrinaggi d'angeli in azzurri immacolati. 3665 2, 2| dell'Apostolo. I devoti peregrinavano da tutti i paesi marittimi 3666 4, 17| rosee a spira sorreggenti il pergamo anche marmoreo fiorito di 3667 4, 6| rivolgeva soltanto alla pericolante, assorgeva ad ammonire l' 3668 5, 2| secche, dove i barcaiuoli pericolavano quando il carico pesava.~ ~ 3669 2, 15| parole, di frasi, di interi periodi già innanzi appresi, che 3670 2, 15| cotidianamente, con una regolarità periodica. Sul vespro, nell'oratorio 3671 2, 12| prediletta di Anna, e ritornò periodicamente senza alcun episodio notevole. 3672 2, 7| parlarle vagamente, con la peritanza di colui che non sa in qual 3673 1, 5| quell'atto. Quell'imagine permanente gli dava le vertigini. « 3674 1, 5| chiese all'uscio:~ ~- È permesso, Don Giovanni?~ ~Egli riconobbe 3675 2, 13| Anna si palesò, ella le permise di entrare.~ ~I parenti 3676 2, 13| rispose. Ambedue rimasero perplessi. Scendeva giù per la corteccia 3677 3, 6| il duca dapprima restò perplesso. Ma Carletto Grua, vedendo 3678 5, 2| Laura, disperata per quella persecuzione, diede altre monete, senza 3679 4, 3| con gli occhi agonizzanti, perseguitando; e su per la gran cappa 3680 2, 14| chiamarla con nomi disonesti, a perseguitarle la testuggine con insistenza 3681 4, 7| respiro, come se l'avesse perseguitata qualcuno minacciandola.~ ~ ~ ~ 3682 4, 8| restava lungo tempo, dietro la persiana quasi cadente, mentre i 3683 1, 3| Giovanni, in cui si parlava persino di sacre tede e di felice 3684 5, 2| lei l'imagine dell'infante persisteva, si sovrapponeva ad ogni 3685 2, 8| coordinò nella memoria con una perspicuità meravigliosa; l'imagine 3686 5, 1| come sempre, s'era lasciato persuadere.~ ~- Andiamo.~ ~Ora, Donna 3687 4, 19| sentimento della vergogna la persuadeva al passo, in fondo a lei 3688 4, 20| assistenza di Dio, sorse anche la persuasione che il Vecchio fosse un 3689 4, 14| bevuto si insinuò nelle persuasioni del galeotto, ella cominciava 3690 4, 14| adescava il resto. L'artifizio persuasore gli avvivava le parole, 3691 5, 3| dove navigava a forza di pertiche una chiatta carica di pecore.~ ~ 3692 4, 3| organi sensorii non più perturbate rendevano limpida la sensazione; 3693 4, 1| nei nervi dell'orecchio perturbati, a tratti un gridìo, a tratti 3694 4, 2| cui a poco a poco tutte le perturbazioni della conscienza si sedavano 3695 4, 2| uno sguardo. Le palpebre pesanti coprivano l'iride a metà, 3696 3, 1| palpebre che per solito gli pesavano su gli occhi, infiammate 3697 4, 15| presso la riva, facevano pesca d'anguille, in silenzio, 3698 4, 19| così, nella fanga della Pescarina. Bisognava dunque morire.~ ~ 3699 4, 15| rosso che tiene locanda alla Pesceria e ha il mal di San Donato, 3700 1, 3| Agostino all'Arsenale e dalla Pescheria alla Dogana, i vari suoni 3701 1, 2| al ritmo della melodia petrelliana, ondeggiavano, se bene la 3702 1, 3| conte di Lara nel melodramma petrelliano, disse, anzi sommessamente 3703 4, 12| uffizio perché sottraeva il petrolio dalle grandi casse di zinco 3704 2, 5| con una faccia di vecchia pettegola butterata dal vaiuolo e 3705 4, 15| obliare, Orsola si immerse nel pettegolezzo intieramente, con una specie 3706 1, 5| di Rosa, quelle mani che pettinavano, che lavavano, che vestivano 3707 1, 1| le fiale di cristallo, i pettini di tartaruga, le scatole, 3708 4, 17| profeta Gioele, figlio di Petuel: « Avverrà che io spanderò 3709 4, 15| di femmina maldicente e petulante.~ ~- Sapete, comare, la 3710 6 | sotto gli abiti un gran pezzo di pane, e camminava lungo 3711 6 | la faccia coperta d'una pezzuola umida d'acqua e d'aceto, 3712 6 | Ella chiese:~ ~- Così vi piaccio?~ ~Ma Emidio non aprì bocca; 3713 4, 6| guardarsi a lungo; e si piaceva di allontanare lentamente 3714 1, 2| rendevano singolarmente piacevole e fresca e quasi ridente 3715 2, 15| morte prossima. Consunto e piagato, quel miserabile corpo ormai 3716 3, 6| solo intento a custodire il piagnucolante Carletto, improvvisi bagliori 3717 5, 2| ebbe nulla; e si mise a piagnucolare, leccandosi le lacrime e 3718 1, 1| Tornerà.~ ~- Torneràaa? - piagnucolò Don Giovanni, sollevando 3719 2, 8| dispiegarono nella sera con la piana larghezza di un salmo gregoriano. 3720 4, 3| piede scarno e giallo la pianella di lana. La trovò, trovò 3721 4, 14| calze nascondevano nelle pianelle soltanto le dita.~ ~Ma ella, 3722 4, 17| Gennaro Tierno, alto nella pianeta d'argento, vermiglio in 3723 2, 12| di parati consistente in pianete dalmatiche stole piviali 3724 2, 14| mani di Donna Cristina, piangendo; e partì questa volta sopra 3725 1, 1| io... Zitto! Zitto! Non piangete più, Don Giovannino. La 3726 3, 2| hanno fatto?~ ~Il giovine piangeva, come una donna.~ ~- Qui - 3727 5, 3| pieni di lacrime.~ ~- Perché piangi, signora? - le chiese con 3728 5, 1| accorse d'essere incinta: pianse, si disperò, rimase in una 3729 2, 1| stette curiosa a guardare le piantagioni e gli uomini nativi del 3730 2, 3| per una collina solatìa piantata d'olivi, discendeva per 3731 4, 15| vecchi cannoni di ferro, piantati con la bocca nel terreno, 3732 2, 15| buona gente di Ortona, con pianti, con grida, con invocazioni, 3733 1, 2| pigrizia; le labbra grandi, piatte e come schiacciate. Il naso 3734 4, 12| ambulante di clarinetto con una piazzaiuola rivenditrice di fruttaglia, 3735 4, 5| si udiva Matteo Puriello picchiare su le suola o il telaio 3736 1, 3| prominenza del ventre e la picciolezza delle gambe. I capelli, 3737 1, 1| Mancavano però su la tavola, a pié dello specchio rotondo, 3738 4, 13| mucchio ella come da un piedestallo sorgeva nella luce coronandosi 3739 1, 4| prendendo una bacchetta e piegandola, disse: « Com'è flebile! » 3740 2, 3| stragrande, e i capelli castanei pieganti indietro tutti senza spartizione. 3741 2, 13| vacillanti. Le ginocchia le si piegarono: le lacrime le sgorgarono 3742 4, 4| ginocchia minacciavano di piegarsi, ogni volta che l'equilibrio 3743 5, 1| sorgeva sopra un colle del Piemonte, abituale soggiorno estivo; 3744 5, 3| acqua gorgogliò, si chiuse pienamente; e tanti circoli successivi 3745 4, 3| rifugiava alle fonti; e una pienezza improvvisa di giubilo la 3746 2, 4| stringere da una angoscia pietosa; e, poiché ella per natura 3747 4, 15| marita.~ ~- Ah.~ ~- Sapete, piglia Giovannino Speranza, quel 3748 2, 9| piatto e voltò le spalle con piglio minaccioso. Tutti rimasero 3749 4, 13| a spogliarsi, con gesti pigri, indugiando con le dita 3750 1, 2| occhi color tané, pieni di pigrizia; le labbra grandi, piatte 3751 3, 1| arrovesciate come quelle de' piloti che navigano per mari ventosi.~ ~- 3752 2, 12| iemale i latifondi riposavano pingui di limo; la fattoria d'Albarosa 3753 4, 7| nell'aria, dopo le brevi piogge, con un più dolce alito 3754 5, 2| cominciarono gli alberi, magri pioppetti tutti canori di cicale. 3755 4, 15| quella gran pace luminosa piovente dal cielo sul fiume e tutte 3756 6 | valeva a vincere l'albore che pioveva copioso su le persiane, 3757 4, 19| spie, le lanugini molli piovevano.~ ~ ~ ~ 3758 4, 19| contrasti. Una rondine, come un pippistrello, passò radendole il capo. 3759 3, 6| apparire tutte materiate di piropi che d'un tratto si disgregavano 3760 4, 7| mensola con le loro gioconde pitture di fiori, di uccelli e di 3761 4, 6| un soffio, un nuvolo di piumoline bianche si levò nell'aria 3762 2, 12| pianete dalmatiche stole piviali cotte.~ ~Anna ascoltava 3763 4, 5| ancóra, ancóra, ancóra.~ ~- Pla, ple, pli, plo, plu...~ ~ 3764 4, 16| sogno mistico si andava placando. Le ombre seguitavano ad 3765 4, 4| insorgimento si agguagliava e placava nell'unica fede, nel culto 3766 2, 7| si andava diffondendo una placida chiarità autunnale. La stanza 3767 4, 15| contro con la sua bella placidezza Don Paolo Seccia, un ottuagenario 3768 5, 2| denti schietti, il sorriso placidissimo.~ ~- O signora, dove andate? - 3769 2, 14| e segue il Santo tra il plauso del popolo. Giunto nel mezzo 3770 4, 5| ancóra, ancóra.~ ~- Pla, ple, pli, plo, plu...~ ~Orsola 3771 1, 3| della loro fresca bellezza plebea. Donna Teodolinda Pomàrici, 3772 4, 14| spesso armano le bocche plebee; e la singolarità emergeva 3773 4, 5| invermigliate dal buon sangue plebeo sorridevano.~ ~Poi la lezione, 3774 6 | di stromenti. Poiché il plenilunio doveva essere alto, il fioco 3775 4, 5| ancóra, ancóra.~ ~- Pla, ple, pli, plo, plu...~ ~Orsola si 3776 4, 5| ancóra.~ ~- Pla, ple, pli, plo, plu...~ ~Orsola si sentiva 3777 4, 5| Pla, ple, pli, plo, plu...~ ~Orsola si sentiva soffocare, 3778 | poche 3779 1, 2| talvolta stridula, ma spesso poderosa, acutissima. Produsse nel 3780 1, 3| sporgenza del labbro inferiore poderosamente; e somigliava una di quelle 3781 1, 1| eloquenza fiorita di citazioni poetiche. Il notaro Gaiulli, non 3782 1, 3| restò. Poi fece un brindisi poetico in quinarii.~ ~Don Federico 3783 3, 1| stette un poco in ascolto, poggiato sul gomito, con lo sguardo 3784 3, 2| tra le macchie di Lisci. Poggio Rivelli, Ricciano, Rocca 3785 4, 3| groppo del pianto; poi si poggiò su la sponda, premette, 3786 4, 20| sangue del peccato, con i pollici stretti nei pugni, senza 3787 2, 12| tormentata dall'infiammazione polmonare. Donna Cristina veniva la 3788 4, 3| novello si produceva: i polmoni dilatati ora largamente 3789 2, 1| tribù e di terre prossime al polo.~ ~Francesca, donna di gioventù 3790 1, 3| signori!~ ~- Ecco l'orso della Polonia, che balla come un cristiano! 3791 4, 1| fra le dita inanellate il polso di Orsola. Egli voleva scuoterla, 3792 3, 1| piano sottoposto. Un alto polverìo levavasi dalla strada della 3793 2, 15| membra; tumori grossi come pomi sporgevano sotto un fianco, 3794 2, 1| le funzioni religiose, le pompe sacre, le musiche dei tridui; 3795 4, 12| facendo in tutte le case popolane i servigi più vili, offrendo 3796 1, 2| Carnioli, non le canzonette dei popolani, non il monologo del malinconico 3797 1, 4| ogni giorno dalla fantasia popolare sorgeva una favola.~ ~La 3798 2, 9| forte. Nacquero tumulti popolari; le vie furono occupate 3799 4, 12| bastione di Sant'Agostino una popolarità grande s'era fatta in torno 3800 4, 2| tutto il paese di Pescara si popolava di marinari e si empiva 3801 1, 3| fenomeno avveniva: tutta la popolazione di Pescara pareva presa 3802 1, 4| canterali posavano vari vasi di porcellana, un gruppo di fiori artificiali 3803 2, 10| delle ghiande a guardare i porci del suo signore.~ ~ ~ ~ 3804 1, 3| disse, tutto cerimonioso, porgendo il braccio.~ ~Violetta accettò. 3805 4, 1| Gesù Cristo, fare che ella porgesse la lingua all'ostia.~ ~Orsola 3806 2, 3| siepi un pugno di foglie, le porgeva in ristoro; e s'inteneriva 3807 2, 9| primo verso di lei l'uomo portante il crocifisso gigantesco; 3808 4, 18| tutta.~ ~Lindoro saliva a portar acqua come prima. Egli giungeva 3809 1, 3| una madonna, si lasciava portare trasognata; e i capelli 3810 4, 1| scarlatto, tra le lanterne portate dai clerici accese. La campanella 3811 4, 12| sotto il peso della scala portatile. Scacciato da quell'uffizio 3812 4, 13| per essere sola con l'uomo portatore d'acqua e di gioia. Avvenivano 3813 1, 4| parete opposta, tra due portiere di stoffa simile. Sul caminetto 3814 2, 3| 1835 Luca partiva per un porto della Grecia sul trabaccolo 3815 3, 1| nuovo, il soffio impetuoso portò un tumulto di grida lontane. 3816 1, 5| ricordo arteggiata ad una posa molle. Egli più non la vide 3817 4, 3| attraversò lo spazio e venne a posarsi su l'Arco; parve un augurio. 3818 4, 19| fredda e rigida le si fosse posata sul capo: un brivido le 3819 2, 10| inutilmente per riprendere la posizione primitiva.~ ~Se bene l'infelice 3820 1, 3| sommessamente cantò:~ ~- Poss'io dunque sperarrr?~ ~Violetta 3821 | possa 3822 6 | iride variegati come agate. Possedendo in grande abbondanza capelli, 3823 6 | mezzodì, che i parenti di Rosa possedevano, come ivi era più lento 3824 4, 18| ma il pensiero di aver posseduto quella donna gli turbava 3825 6 | collina d'Orlando, i profumi possenti dell'agrumeto; forse dai 3826 3, 5| la folla, con la maggior possibile celerita di colpi, in silenzio, 3827 1, 3| tutti i modi, in tutte le possibili variazioni, in tutti gli 3828 2, 5| era capo d'una congrega di possidenti religiosi; leggeva le opere 3829 | possono 3830 1, 4| e tediosi. Don Giuseppe Postiglione parlava della candidatura 3831 5, 3| discoste, dall'opera del potare che curva in due la persona, 3832 4, 15| Comare, guardate Graziella Potavigna che falbalà s'è messo! Guardate 3833 | potesse 3834 | Potevamo 3835 1, 4| aprire gli occhi a quel poveretto. Un'avventuriera!... Puah! 3836 5, 1| ti prego, preparami tu la pozione, come stamattina.~ ~La marchesa 3837 3, 5| suscitavan riflessi da qualche pozza di sangue, o stridevano 3838 2, 5| piangere il marito nell'ora del pranzo e nell'ora della cena; faceva 3839 2, 12| farmaceutica; e, come aveva pratica molta di cucina, i signori 3840 2, 5| ancóra in quel tempo era praticata, e un bosco di pini occupava 3841 2, 8| passi dei viandanti avevano praticato su i due margini della via; 3842 5, 1| queste argomentazioni d'uomo pratico, rimaneva smarrita. Ella 3843 2, 10| sarebbero celebrate il giorno precedente la Natività di Gesù Cristo.~ ~ 3844 4, 13| guardia Lindoro.~ ~Nei giorni precedenti quel gran fatto, Orsola 3845 4, 15| disse Teodora, dando la precedenza a Don Paolo ed a Camilla.~ ~ 3846 4, 1| silenzio tragico che suole precedere gli avvenimenti supremi, 3847 3, 6| malcontenti, perché volevano veder precipitare il tirannello col suo bagascione.~ ~- 3848 2, 15| fondamenta Ortona. Molti edifici precipitarono, altri furono offesi nei 3849 4, 19| di Clemenza Iorio s'era precipitata dal ponte, ed era morta 3850 3, 1| sbattuto, o suono di passi precipitati e di voci brevi.~ ~- Luigi!~ ~ ~ ~ 3851 3, 6| dolore, mezzo riarsi, si precipitavano dalle finestre e venivano 3852 2, 2| La massa degli uomini si precipitò verso il tabernacolo; grida 3853 2, 12| abate Cennamele era fuggito precipitosamente, pensò che i nemici della 3854 4, 3| mise tre o quattro passi precipitosi, ricadde su la sponda. Stette 3855 1, 5| Esponevano particolarità precise, luoghi precisi.~ ~Ora Don 3856 2, 8| raccolta delle olive cadute precocemente dall'albero. La stanza delle 3857 4, 6| eloquenza sonora del frate predicante l'aveva inebriata; le restavano 3858 4, 17| la tua gran luce!-~ ~Così predicava Don Gennaro Tierno nella 3859 1, 4| politiche, su la materia delle prediche quaresimali, su altri argomenti 3860 2, 7| qualche nome prediletto. E predilesse Dusolina e il duca Bovetto 3861 2, 12| rimase perciò la festività prediletta di Anna, e ritornò periodicamente 3862 2, 7| i suoni di qualche nome prediletto. E predilesse Dusolina e 3863 4, 4| vedeva tutte queste strane predilezioni della sorella, con una specie 3864 2, 7| guscio di un crostaceo. Anna prediligeva nell'animale i costumi: 3865 1, 3| entravano a stuoli. I pulcinelli predominavano. Sopra un palco, fasciato 3866 4, 20| dall'alto, agli occhi della pregante, un lampo di buona promessa?~ ~ 3867 6 | aveva il profumo dei frutti prelibati.~ ~Emidio Mila, il cherico, 3868 5, 1| possente come quello di un vino prelibato. Le fontane, invisibili 3869 1, 2| con il la degli strumenti preludianti.~ ~- Pss! psss! pssss!~ ~ 3870 2, 15| nell'estasi catalettica, i preludii vaghi dell'organo rapivano 3871 4, 20| Restò con la bocca aperta, premendosi il ventre con le mani, battendo 3872 4, 3| si poggiò su la sponda, premette, si alzò finalmente in piedi; 3873 1, 3| si piegava verso di lui e premeva il braccio di lui, ad arte, 3874 4, 1| E il prete, poi ch'ebbe premuto su le labbra di lei per 3875 1, 1| via! - diceva Rosa Catana, prendendolo pianamente per un braccio 3876 5, 3| Disse La Martina:~ ~- Ne prenderesti una goccia?~ ~Luca rispose:~ ~- 3877 4, 5| si avanzavano, volevano prenderle le mani per metterci la 3878 6 | A che ora verranno a prenderlo, domani?~ ~Ella rispose, 3879 4, 11| novella si esplicasse in lei e prendesse forme maniache, d'improvviso. 3880 1, 4| che, perché i fanciulli prendessero la medicina, bisognava spargere 3881 4, 2| mani quelle contrazioni prensili che hanno le dita delle 3882 5, 1| Giovanna, ti prego, preparami tu la pozione, come stamattina.~ ~ 3883 5, 2| tentasse di sorgere. Ella non preparava l'animo, si abbandonava 3884 5, 3| fanciullo di quindici anni, preparò il legno: mise tra il bordo 3885 4, 13| per mostrare le ascelle, presentando la schiena arcata e forzando 3886 2, 15| diminuirono di frequenza; si presentarono due o tre volte la settimana; 3887 2, 13| abadessa. All'entrare si presentava un piccolo cortile con nel 3888 2, 15| altrui. Figure luminose le si presentavano dinanzi, nel buio; odori 3889 1, 1| pendevano dalle sue labbra, presentivano con gioia un qualche strano 3890 2, 12| Natale Anna volle fare il presepe; comprò un Bambino di cera, 3891 4, 2| tutti di visione sacra, di presepi raggianti e di bianchi peregrinaggi 3892 4, 20| per ricevere il talismano preservante dal morbo: le orme delle 3893 4, 2| quell'ossame nei punti di pressione sul letto i tessuti aderenti 3894 4, 9| offendere le spalle da pressioni incognite. Sotto l'odore 3895 1, 2| fiori.~ ~ ~ ~La barca è presta... deh vieni, o bella!~ ~ 3896 6 | trame livide nel dorso; e prestamente si ritirassero.Piano piano, 3897 2, 14| mortalità fu grande. Anna prestò le sue cure agli infermi 3898 4, 13| faceva pallida; cercava pretesti per allontanare Camilla, 3899 1, 1| ciocca scomposta: gli anelli preziosi e vistosi gli rilucevano 3900 2, 9| argento, i tre altari di marmo prezioso.~ ~Ma nella Settimana Santa 3901 5, 2| no, bisogna andare fino a Prezzi a cercare il guado. È trent' 3902 1, 3| distribuiva rinfreschi gridando il prezzo ad alta voce, come in una 3903 1, 1| fanno talora gli scimmioni prigionieri.~ ~- Via, Don Giovannino, 3904 2, 12| singolarmente luminosa, come nelle primavere palustri.~ ~Poi venne la 3905 2, 2| scintillavano le stelle alla notte primaverile.~ ~Francesca vegliò per 3906 1, 2| ottimati. Don Giovanni Ussorio primeggiava, bene curato nella persona, 3907 4, 1| Su tutte le strade era la primizia della neve, su tutte le 3908 4, 17| cui gli Apostoli ebbero le primizie e la beatitudine, fu per 3909 2, 5| molta varietà di vicende. E principal teatro della prima azione 3910 1, 4| parlava della candidatura del principe prussiano Hohenzollern al 3911 1, 4| discrete, parlava di amori principeschi, di favori reali, di avventure 3912 2, 15| incomprensibile.~ ~Su i principii del 1877 questi accessi 3913 2, 14| miseria, inveleniti dalla privazione, arsi da sete di vino e 3914 4, 3| mortificata la carne a furia di privazioni e di preghiere, respirando 3915 4, 12| oggi rigattieri e domani procaccianti in atto di serve o di male 3916 1, 3| animata dal calore, pareva più procace. Per l'apertura del dominò 3917 1, 2| nei gesti, nei passi, una procacità che inebriava ed accendeva 3918 4, 9| Diacono dal fondo cantò:~ ~- Procedamus in pace.~ ~E il coro rispose:~ ~- 3919 2, 12| consecutivo di giorni molte processioni nella città e nelle campagne. 3920 3, 5| facevano gazzarra. Alcuni proclamavano i nomi di quelli che essi 3921 5, 1| primo Napoleone, con molta prodezza; egli stava quasi sempre 3922 2, 15| fervore gridò. Colpita dal prodigio, cadde supina; agitò le 3923 4, 13| con in bocca l'aridezza prodotta dall'orgasmo lascivo, senza 3924 4, 3| muscolare un sangue novello si produceva: i polmoni dilatati ora 3925 2, 5| paravento coperto di figure profane chiudeva un angolo; e fra 3926 4, 11| confusamente per assumere sapori di profanità nuovi. Così le lacrimose 3927 1, 2| venute a uno spettacolo profano. Costanza Lesbii tossiva 3928 2, 3| giovenile.~ ~Anna empiva di profenda la greppia e di acqua l' 3929 2, 1| Amava il vino ed il tabacco; professava una devozione ardente per 3930 4, 17| figliuoli e le vostre figliuole profetizzeranno; i vostri vecchi sogneranno 3931 2, 14| dolce e sommessa; non mai profferì un lamento, o un rimprovero, 3932 5, 1| occhi:~ ~- Si può vedere?~ ~Profferite le parole, strinse le mascelle 3933 4, 3| vecchi quadri uscivano certi profili giallognoli di Santi misteriosi; 3934 5, 1| donna già vecchia. Aveva il profilo fine e signorile; il naso 3935 2, 14| Sblendore, intanto ne traeva profitto, movendo la pietà di lei 3936 2, 15| onde a tratti sgorgavano profluvii di lacrime. I lineamenti 3937 3, 1| le sopracciglia corrugate profondamente.~ ~Di nuovo, il soffio impetuoso 3938 4, 9| guidata da un nuovo istinto, profumandosi di canfora le mani nel cercare. 3939 3, 6| un irresistibile impulso progressivo, agitando le mani informi, 3940 4, 4| fanciulli in guarigione le cose proibite, le infrazioni degli ordini 3941 2, 12| opera delle macine con molta prolissità di parole; e, come parlava, 3942 4, 6| gli occhi semichiusi per prolungare la dolcezza; e a mano a 3943 1, 1| corpo rotondo, dal ventre prominente, gravava su due gambette 3944 1, 3| metteva più in vista la prominenza del ventre e la picciolezza 3945 3, 4| incominciò col nome del Re, quasi promulgasse una legge, per incutere 3946 5, 3| lodava le verzure e faceva pronostici, per consuetudine di agricoltore 3947 2, 15| bisantino.~ ~L'oratorio fu pronto per il giorno del primo 3948 4, 2| solennità quasi minacciosa, pronunciando le ammonizioni delle sette 3949 1, 4| rotondo, di tanto in tanto pronunziando rapidamente una parola difficile 3950 5, 2| voglia irresistibile di pronunziare quel nome a voce alta, liberamente.~ ~ 3951 3, 4| del poeta; e le risa si propagarono di bocca in bocca, come 3952 4, 2| delle zuppe di pesce si propagava nell'aria dalle cantine 3953 3, 6| costante soffio del vento, propagavasi con una stupenda celerità 3954 1, 4| Don Nereo Pica, la faina, proponeva qualche mezzo, escogitava 3955 4, 19| così, sola, dinanzi al suo proponimento. Le tornò subitamente nella 3956 1, 1| una storiella grassa, a proposito di Violetta Kutufà. Nelle 3957 | proprie 3958 4, 15| della luna. Intorno alle prore, su l'acqua larghe chiazze 3959 6 | famiglia di alberi fruttiferi prosperava e moltiplicava. Alla primavera 3960 1, 2| arcate si prolungavano in prospettiva, illuminate; e quella di 3961 2, 1| come di tribù e di terre prossime al polo.~ ~Francesca, donna 3962 1, 3| era vedovo, senza parenti prossimi; cosicché tutti si mostravano 3963 4, 3| della religione; facevano prostrare tutte quelle teste gioconde 3964 2, 12| i fiori su le teste dei prostrati, mentre l'organo sonava 3965 4, 16| a voce bassa, co 'l capo prostrato, con giunte le mani, lungamente; 3966 2, 14| parlare di San Domenico che protegge dal morso dei serpenti gli 3967 1, 2| sospiri di Tilde che le donne proteggevano, non le rampogne di Sertorio 3968 4, 7| tavole; e su tutto dominava proteggitore San Vincenzo effigiato con 3969 4, 13| dinanzi a quella figura tutta protesa e tutta sconvolta si risvegliava 3970 4, 10| Tutta la Settimana Santa protesse delle sue complici ombre 3971 2, 4| abitualmente in un angolo oscuro protetto da una gran pila di marmo 3972 2, 12| che le persone semplici provano in conspetto degli uomini 3973 4, 3| mettere i piedi a terra, di provare i passi sul pavimento, così, 3974 2, 15| come una di quelle supreme prove di martirio a cui il Signore 3975 5, 2| specie di ottusità fisica proveniente forse dall'azione del sole. 3976 5, 1| bionda e si vedevano le terre provenzane tutte coperte di mèssi. 3977 1, 4| chiama 'mbìgna, come nel proverbio Senza 'mbigna, nen ze mandé 3978 2, 12| appagamento interiore che noi proviamo quando una stessa sofferenza 3979 4, 20| come a un apostolo della Providenza. Nelle epidemie del bestiame 3980 2, 5| del mare; poiché la strada provinciale non ancóra in quel tempo 3981 4, 7| soldati parlando a voce alta, provocandoli. E i soldati, che sentivano 3982 4, 3| latenti che la malattia aveva provocate, da quella intensa brama 3983 2, 13| riflessioni morali e lodò la Provvidenza che dà alla testuggine una 3984 2, 8| alternavano con le palme pasquali; provvigioni di carni suine pendevano 3985 2, 7| d'umili spiriti, divoto, prudente e giusto, godeva veder riflesse 3986 1, 4| candidatura del principe prussiano Hohenzollern al trono di 3987 4, 11| il tesoro delle apostrofi psalmistiche di una devota, tutta la 3988 1, 2| strumenti preludianti.~ ~- Pss! psss! pssss!~ ~Nel teatro 3989 1, 2| strumenti preludianti.~ ~- Pss! psss! pssss!~ ~Nel teatro il 3990 1, 2| preludianti.~ ~- Pss! psss! pssss!~ ~Nel teatro il silenzio 3991 1, 4| poveretto. Un'avventuriera!... Puah! Ella sarebbe stata capace 3992 2, 12| conoscenza degli avvenimenti pubblici né di quelli domestici, 3993 6 | agresti nel tempo della pubertà.~ ~ ~ ~Essi, in quel tempo, 3994 2, 8| di sorriso tremulo e di pudica modestia. Qualcuno dei giovini 3995 1, 4| esitato, per una specie di pudicizia, a salire le scale della 3996 5, 3| intelligenza il sentimento del pudore, si mise a camminare verso 3997 2, 3| il primo istinto de' suoi pudori si risvegliava a quel contatto 3998 1, 5| balbettava mille leziosaggini puerili, pargoleggiava, senza fine, 3999 2, 1| fruttifera. Le coste della Puglia si designavano a poco a 4000 2, 5| Ussorio, uomo di spiriti pugnaci, gran leggitore di opere 4001 4, 8| quello spettacolo. Ella prima pugnava, vanamente, senza forze, 4002 4, 20| con i pollici stretti nei pugni, senza grida, la sposa violata 4003 1, 3| neri del consueto.~ ~Un pulcinella impertinente, passando, 4004 2, 12| conversavano, i ricordi del passato pullulavano nelle loro parole. Fra Mansueto