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Alfabetica [« »] malato 3 malattie 1 malcontenta 1 male 57 malebolge 1 maledetta 1 maledette 1 | Frequenza [« »] 58 labbra 58 sguardo 58 solo 57 male 57 poteva 55 donna 55 guardò | Gabriele D'Annunzio Forse che sì forse che no Concordanze male |
Parte
1 1| alla sua debolezza e al suo male l'apparenza dello scherno 2 1| imberbe.~ ~- Ancora pensate male di me, Paolo? O sognate 3 1| quella voce poteva far tanto male? Come poteva con un solo 4 1| limite senza tempo come il male dell'essere e la malinconia 5 1| di ripetere: «Fammi più male, fammi sempre più male». 6 1| più male, fammi sempre più male». Non eviterò mai nessuna 7 1| parlare. Non vi farò mai tanto male quanto ne fa a me la più 8 1| altra cosa da opporre a quel male, da gettare a quella specie 9 1| furia! Isabella, vi farete male alle dita. Certo, così spaventerete 10 1| polpaccio del pollice.~ ~- Mi fa male. Bisogna suggere forte, 11 1| rivedere? La luce mi fa male, la folla mi fa male. Potrei 12 1| fa male, la folla mi fa male. Potrei rimaner qui, sedermi 13 1| di nudità come là dove il male imperversa.~ ~- Voi, qui 14 2| come un bene ma come un male. Non posso guarirne.~ ~Egli 15 2| occhi. Egli immerse il suo male in quella disperazione ammirabile. 16 2| Parevano entrambi già pieni del male umano. L'adolescente aveva 17 2| suo desiderio gli faceva male come se una malvagia droga 18 2| slughi... Ah, non mi far male, Aini!... Sì, sì, fammi 19 2| Aini!... Sì, sì, fammi male, fammi a brani, fa' di me 20 2| nella mia forza e mi fai più male. Ma ti guardo; e non ho 21 2| Confessava a sé stesso il suo male. Riconosceva che l'alchìmia 22 2| Se ti bacio, mi faccio male.~ ~Egli non s'era mai accorto 23 2| le armi, guarirono d'ogni male, dimenticarono la scienza 24 2| fatto questo?» E dal suo male non le veniva la risposta 25 2| veniva la risposta ma un male ancora più sordo. Contenne 26 2| Un bisogno iroso di farsi male la spingeva a urtare contro 27 2| Così, così, tutto il male è finito. Non ho più nulla, 28 2| sua anima propagava il suo male fino alle stelle, spandeva 29 2| Paolo Tarsis sorridendo male.~ ~- Che cosa? che cosa? - 30 2| Pensavo: «Ecco, tutto il male che porto sta per cessare. 31 2| se potessi liberarvi dal male, proteggervi da ogni sciagura, 32 2| potesse di tanto accrescere un male già insostenibile.~ ~«Distante!» 33 3| potessi levarmi quest'orribile male, se potessi prendere una 34 3| ripetuto le parole del suo male. Perduta ogni speranza, 35 3| cullatemi finché questo male non mi lasci, finché io 36 3| questi fiori; perché c'è un male in me, che non mi perdona, 37 3| fare se non qualcosa di male. Non mi lasciate al mio 38 3| me ne vado, qualcosa di male accadrà. Debbo dirvi addio? 39 3| Balze, la sera in cui il mio male era più grande della voragine. 40 3| non fate di me qualcosa di male!~ ~- Perché dunque siete 41 3| ditemi, Vana.~ ~- Non è male, non è male?~ ~- No, non 42 3| Vana.~ ~- Non è male, non è male?~ ~- No, non esitate. La 43 3| Ah, se tu sapessi quanto male fa l'amore, a chi ama e 44 3| oscure, e minacciavi tutto il male. Ah, t'avessi scagliata 45 3| stanca di ripetere: Fammi più male, fammi sempre più male. - 46 3| più male, fammi sempre più male. - Ah, perché voi siete 47 3| ansia. Disse:~ ~- Ho fatto male a restare.~ ~Egli vedeva 48 3| del tormento, e dove il male cessi d'essere il male e 49 3| il male cessi d'essere il male e dove il bene cessi d'essere 50 3| mio sangue. Fammi ancora male, amor mio dolce, fammi sempre 51 3| dolce, fammi sempre più male finché tu mi somigli; perché 52 3| lasciato sognare sotto il mio male. Nelle pause dell'orribile 53 3| voce che gli faceva tanto male.~ ~Ansioso entrò nella cabina 54 3| Ma, signore, Ella sta male.~ ~- No, dottore. Continui.~ ~- 55 3| sono? Non posso farti più male. Tu mi cammini sopra, tu 56 3| accoglieva la fatalità del male che la misera gli faceva 57 3| bicchiere sudicio, nel caffè male odorante. La parola di vituperio,