IntraText Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText | Cerca |
Gabriele D'Annunzio Forse che sì forse che no Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale Partegrigio = Testo di commento
1 1| ripeteva l'adolescente, abbagliato, leggendo per ovunque il 2 1| Paolo, Paolo, - disse ella abbandonandosi perdutamente a quell'ansia 3 2| Al comando, i meccanici abbandonano. Eccomi nell'aria. Filo 4 3| Simonetta; e le altre subito s'abbandonarono. E l'ultima nota restò nella 5 2| miscuglio fluido e affannoso lo abbandonassero, se ne andassero, seguissero 6 1| quei rapaci notturni che abbarbagliati dal sole cozzano contro 7 2| perpetua tempesta degli elci abbarbicati nell'erta, l'incessante 8 1| commissarii.~ ~- Il vento gira. S'abbassa il quadrato rosso e monta 9 1| di subito si gettano giù, abbassandosi per un tratto di frombola 10 3| forma traboccare, la leva abbassarsi, il turo chiudere la bocca 11 1| l'amore, che offendete e abbassate così forsennatamente, si 12 2| aquilino di Franco che ha abbassato la fràmea, parato la bocca 13 2| piccola buona, non avete abbastanza sofferto? Ricomincereste 14 2| Colpi improvvisi di vento abbattevano i nugoli di vapore, li sparpagliavano, 15 1| trasportarono sopra una delle tavole abbattute dal cozzo, supino con gli 16 2| Nell'aria, ch'ella aveva abbellita di tanta vita bella, ora 17 3| un tratto? di che t'hanno abbeverato per farti così bruto? Mi 18 | Abbi 19 | abbiate 20 3| Luzza, abbiettissimo tra gli abbietti, che Dante avrebbe messo 21 3| certo Beppe della Luzza, abbiettissimo tra gli abbietti, che Dante 22 3| seggiolina dorata, in un abbigliamento suntuoso che nascondeva 23 2| ci ritroveremo, ma non ci abbracceremo come allora, non piangeremo 24 3| disse anche Vana all'ospite abbracciandola.~ ~La fulva faunella coronata 25 2| altro non posso che te abbracciare.~ ~Amore amore, forte m' 26 2| terra innanzi a lei, di abbracciarle le ginocchia, di supplicarla, 27 3| me. Lo senti? Ti riesce d'abbracciarlo? Ah, non tu stanotte, non 28 1| s'incurvò, s'ingigantì, abbracciò lo spazio tra nube e nube, 29 3| soma, funebre, riuscì ad abbrancarla; e, senza una parola né 30 3| dalla sua propria giovinezza abbrancata dal destino. Cantava come 31 2| carne ma spirito d'angoscia abbrancato all'amore:~ ~- Tutto è preferibile 32 1| ferro. Le Aquile sublimi abbrancavano i festoni di frutti putrefatti 33 2| proda solforosa, Vana gli abbrancò il braccio e lo trattenne. 34 3| masselli nell'ardore che abbrusticava le braccia villose. Il forno 35 3| tremito salì nella sua voce. «Aber fragt mich nur nicht wie...»~ ~ 36 1| sul margine dei più voraci abissi. La morte era una Circe 37 1| trasparenze degli esseri marini abitate dall'inquietudine di un 38 1| accade?~ ~Con gli occhi abituati all'oscurità nella corsa 39 1| dispregiatore di tutte le abitudini, egli serbava quella del 40 2| sigaretta oppiata e dell'abluzione recente.~ ~- Anche tu non 41 2| dirimpetto alla fontana delle abluzioni, è il caffè moresco che 42 1| altro fa atto d'offerta e d'abnegazione, si sottomette e si umilia, 43 2| le comuni apparenze erano abolite; la luce si trasmutava su 44 2| le nazioni già credevano aboliti i confini, e santificate 45 2| desolazione che nessuna abondanza eguaglia. Tutto il resto 46 1| di Torres studiando gli Aborigeni; poi per la Tasmania, per 47 2| tu non comprendi, che tu aborri... Il tuo amore è ancor 48 2| quella che aveva patito. Gli accadeva ciò che un tempo gli sarebbe 49 2| strambe; e per l'umidità accagliata sul tufo inserendo le minutissime 50 1| accecante, s'incalzavano, s'accalcavano. Fra gli scoppii e gli sprazzi, 51 3| brutale d'un avversario accanito.~ ~- Sai? - disse quella 52 2| delle ore diurne e notturne accarezzandosi.~ ~- Dove siamo? - diceva 53 2| Consolata dalle promesse, accarezzata, cullata, cedeva alla stanchezza, 54 2| la trasse dai lacci, la accarezzò dal capo ai piedi, perché 55 3| buffo a ogni sua parola, accavalciando una gamba su l'altra mascolinamente 56 1| ombra informe e di splendore accecante, s'incalzavano, s'accalcavano. 57 2| un tratto li avviluppò li accecò li soffocò. Si arrestarono 58 2| Impaziente, spengo l'accensione; accelero la discesa; m'atterro con 59 3| come un'esca che con pena s'accenda. Poi subitamente la voce 60 2| della danza. A poco a poco s'accende. Le sue palpebre dipinte 61 1| vedeva negli occhi lionati accendersi un bagliore di fosforo e 62 2| spazzo infernale, la creta s'accendeva «a doppiar lo dolore», si 63 2| era adempita: «Ecco, io accendo in te un fuoco, che consumerà 64 1| cervelliera di cuoio, che accendono a ogni momento la sigaretta 65 1| che gli occhi non possono accennare. L'enigma delle Pause inscritte 66 3| le tempie fra le mani, e accennava di non poter più udire. 67 2| guardò intorno come per accertarsi che la cosa mostruosa non 68 1| alfine, l'immersione totale, accertata la rotta, corretta la mira, 69 3| ripeté il racconto. Ma fu accertato che, avanti il suo accorrere, 70 3| melodiosa che l'aveva resa accetta a Isabella, in piedi presso 71 1| fiamma. Con una tenerezza accigliata ch'era una crudeltà inconsapevole, 72 3| le cèntine delle ali si accingevano a spingerla verso lo spiazzo. 73 2| appressò al pianoforte ma si accinse a cantare verso Lunella, 74 1| delle ali, gli uomini si accinsero a spingerla verso il campo 75 3| gridare la sua discolpa. Ma accoglieva la fatalità del male che 76 3| a divorare il cielo.~ ~S'accomiatarono, come due che legava una 77 3| ultima volta, come se si accomiatasse da quella corona di giovinezze 78 2| sarò come l'amaranto.~ ~Accompagnami il mio canto~ ~coi tuoi 79 1| con rapido passo, corre accompagnando la corsa con un crescente 80 2| villanelle italiane che sembrano accompagnare il Cupido sbracato che danza 81 2| pedali i piedi sensitivi dell'accompagnatrice) egli inchinava un viso 82 2| La più bella!~ ~- Mi accompagnerai domani?~ ~- No. Ti raggiungerò.~ ~- 83 2| sì - fece Isa - domani l'accompagneremo fino ai Lagoni: è un tratto 84 2| andiamo. Sii buona. Ti accompagno.~ ~- Duccio, Duccio, perché 85 2| infelicità non confessata; e li accomunava entrambi il contagio letale; 86 2| vestita di verde e di nero, acconciata all'egiziana, coi bottoni 87 2| della nera cassa quegli accordi in cui per una miracolosa 88 2| micidiale e a un tratto s'accorge che questo lo trascina con 89 1| quella perfezione. Ond'egli, accorgendosi che di continuo lo sguardo 90 2| tua scuola, per anni? Senz'accorgertene, senza badarci, m'hai riempita 91 2| destino.~ ~- Corro?~ ~Non s'accorgeva di correre; ché tutte le 92 1| udì il galoppo dei cavalli accorrenti. Poi di sopra gli steccati 93 1| paragone della somma di vita accorsa da tutti i punti dell'Universo 94 1| ingegno teso e ostinato quanta accortezza e destrezza quante prove 95 2| male.~ ~Egli non s'era mai accorto che tanto ella pesasse: 96 2| caliginoso. E le due sorelle accosciate su l'erba s'indugiavano, 97 2| mento con le dita tremanti, accosciato negli sterpi accanto a lei. 98 2| cingendosi col braccio e accostando le gote. Le sentiva nemiche. 99 3| la cintura col braccio e accostandola al suo viso di mammole:~ ~- 100 2| questa - disse Isabella accostandosi alla sorridente che si lasciò 101 3| recapito. Ora, a qual fine si accostarono? Non è da pensare che fossero 102 1| verginità la faceva degna d'accostarsi alla morte.~ ~Disse, estinguendo 103 2| Bastava che qualcuno s'accostasse a me, che la più vaga delle 104 2| Aini!~ ~Ella gli s'era accostata ancor più, con uno di quei 105 2| gli vorrai bene se gli t'accosti, se non fuggi come oggi.~ ~ 106 1| che s'andava formando dall'accozzaglia della novissima gente volatrice.~ ~- 107 1| alcuna ma le contenne e n'accrebbe il suo rancore. E cercò 108 1| ammirabile; e ne pareva accresciuta la fiamma della sua spiritualità 109 3| forma?~ ~L'uomo seguitò ad accumulare le interrogazioni con crescente 110 2| sommovendo una fosca esperienza accumulata. Parevano entrambi già pieni 111 3| condusse dove i masselli erano accumulati.~ ~- Io non so se potrò 112 1| pesare entro di sé un pianto accumulato. Il bisogno folle di sfuggire 113 1| d'ossigeno svolti dagli accumulatori elettrici, nel pericolo 114 1| occupava i luoghi profondi, s'accumulava come una cenere fosca, s' 115 2| del vento.~ ~L'orrore s'accumulò in quel breve spazio, contro 116 2| tristezza precoce. A ogni accusa, ella sentiva in sé un tonfo 117 3| la sorella era venuta per accusare la sorella. Ma egli stesso 118 2| stridette nella gola dell'accusatrice.~ ~- Ah, ridi, ridi anche 119 1| Mirmidoni, ove portarono gli Achei la spoglia di Patroclo Actòride.~ ~- 120 2| e lo Stige, il Lete e l'Acheronte?~ ~ ~ ~E Lunella pregava:~ ~- 121 2| come quella del sauro d'Achille nel presagio di morte. Un 122 1| risonato nel riso come gli acini balzanti d'una collana disciolta.~ ~- 123 2| di dissetarsi. Tutte le acquaiuole si volsero a un tempo verso 124 3| primavera, verde come l'acquamarina, sparso di bioccoli rosei.~ ~- 125 1| murene prigioniere nell'acquario.~ ~- Perché vi lamentate 126 1| le grandi assemblee degli acquatici volteggia il grifone indagando 127 1| lontana, che sarà rauca d'acquavite. Nell'intervallo udrà cantare 128 2| lionato, in ombre d'un azzurro acqueo, così misteriose che somigliavano 129 1| essersi ingannato; s'era acquetato nella continua vigilanza. 130 3| forma della lampada ove si acquieta e risplende.~ ~- Alzati, - 131 1| entrambi avevano cominciato ad acquistare il senso della terza dimensione, 132 3| nel sorvegliarsi avevano acquistata una strana acuità. A vicenda, 133 1| lotta in lotta, avevano acquistato la destrezza che moltiplica 134 2| non pioveva; ma i nuvoli acquosi aggravavano tutta la Val 135 1| rimonta, simile a quella dell'acrobata su la corda tesa. S'inchinò 136 1| Achei la spoglia di Patroclo Actòride.~ ~- Vuol esser solo. Ha 137 2| prigioniero nella gabbia d'aculei: grida e si spegne, gorgheggia 138 2| falchi gittavano le strida acute roteando.~ ~- È orribile - 139 1| il bianco degli occhi l'acutezza del sorriso formidabile 140 2| Etrusca della gente Caecina adagiata su l'urna ov'è scolpito 141 2| acuto. Certo, quando ella s'adagiava sul divano e il suo corpo 142 1| agitarsi l'enorme pomo d'Adamo su e giù nella gola secca 143 2| docile.~ ~Anch'ella s'era adattata alla nuova industria del 144 2| penetrando nelle chiome dei pini, addensandone l'ombra, riempiendole come 145 1| battevano per respingere la nube addensata, per riacquistare il lume, 146 2| alito di mille fornaci s'addensò nel riverbero. Con una manovra 147 2| troppo grandi per essere addentati.~ ~Confessava a sé stesso 148 1| ciascuno dei suoi rilievi s'addentra nell'anima di chi mira e 149 1| con tale impeto che vi s'addentrò. Esplose nell'urto il serbatoio 150 1| del corpo sospeso; e, per addestrarsi al veleggio, avevano scelto 151 1| scheletro, fra la sua volontà addestrata e quella forza congegnata, 152 3| strumenti e tutti i segreti addetti al culto del corpo trionfale.~ ~ 153 1| rallegrato le soste all'addiaccio o sotto la tenda, di quel 154 2| sempre più arido? Bene gli s'addiceva l'atto puerile dell'amante 155 3| altra e un medesimo succo le addolcisce e nutre.~ ~- Ahi - ella 156 3| che il fiato dell'amicizia addolcisse e serenasse il suo dolore 157 2| erano come in un ergastolo addolcito?~ ~Dopo la morte della madre, 158 2| ancora al singhiozzo ma s'addolciva. Ella lo baciò in bocca.~ ~- 159 2| stanchezza, stanchezza, addormenta anche me!» sospirava nel 160 2| sopore qundo tu ti lasci addormentare dalla mia carezza cauta, 161 2| piangere ancora un poco e di addormentarmi e di non svegliarmi più.~ ~ 162 3| di piangere un poco e di addormentarsi e di non svegliarsi più. 163 1| con le labbra i capelli addormentati. Si ritrasse.~ ~- Va', riposati 164 2| cedeva alla stanchezza, s'addormentava. Una lacrima le luceva ancora 165 3| nella creta e nel mattone. S'addormentò.~ ~Albeggiava su i Monti 166 1| liutaio.~ ~Stavano essi addossati agli stipi, come immemori, 167 2| Seduto su i cuscini, addossato al muro bianco, fiso come 168 2| una via per l'elemosina; s'addossava al muro, e guardava la voragine; 169 3| culla e tomba e in tutte s'adegua all'altezza del ciglio, 170 1| beccheggiare, per alcuni attimi adeguare i piani nella librazione 171 1| Sorgevano dai monti, si adeguavano alle colline, si laceravano 172 2| indietreggiare? Bisognava adempiere il proposito e il patto?~ ~- 173 3| destino l'aveva raccolta per adempierla.~ ~E questo fu il sesto 174 2| pronunziata dal Signore era adempita: «Ecco, io accendo in te 175 2| le pieghe le rimanessero aderenti alle gambe, nel sedile arduo.~ ~- 176 3| eguagliava la veste bagnata che aderisce alle membra, l'olio versato 177 2| dalle forcine per modo che aderivano alla forma del piccolo capo. 178 1| sicuro di portare il suo adipe fino alle stelle. Altri, 179 3| a vicenda custodivano l'adito, avevano espresso il loro 180 1| veduto l'ornitoptero di Adolfo Pado?~ ~- E il multiplano 181 2| Non valeva mai la pena d'adontarsi né di rammaricarsi e tanto 182 3| penetrare in una casa chiusa, adoperano altri metodi: non la violenza 183 2| con sgomento l'avversaria adoperare le armi avvelenate. Non 184 1| forze con la sagacia nell'adoperarle, soccorsa dalla scienza 185 2| mia negretta, una creatura adorabile, che sempre rimpiango: svelta 186 2| delle bianche stole. E l'Adorante stava umile e prona, coperta 187 2| approfondito. Aldo si lascia adorare. Omai si sa ch'egli è un 188 1| dall'istinto mimico dell'adorazione a imitare i modi della sorella.~ ~ 189 3| come spogli di ciò che li adornava, non ricchi se non di ciò 190 2| aveva ammollito le donne adorne giacenti su i coperchi delle 191 2| mi colmi di doni, tu mi adorni e mi inghirlandi; e tu giochi 192 2| tua cosa. Eccomi tutta. Ti adoro.~ ~ ~ ~Ella era cangiante 193 1| dama d'Italia - disse egli adulando la giovane donna come soleva.~ ~- 194 3| età, rivelava il vigore adulto, giunto alla perfezione 195 1| proprio corpo al fluire e all'adunarsi d'un mistero ch'ella non 196 2| e senz'annunzio, tutte s'adunavano nella sua ansia e nella 197 2| le crete lunari come un'adunazione di mausolei; laggiù perfidamente 198 1| usci in cardini rugginosi; adunazioni di celle quadrangolari, 199 2| accorse festosa. Ossuta, adusta, con le labbra sottili, 200 1| Montichiari, su i crocicchi aelle strade candide, dai grappoli 201 2| calcate. Ella desiderò di aerarle, d'indurre fra l'una e l' 202 3| meretrici. Leggeri velli aerei scorrevano su le cime degli 203 2| dell'elica in una forza aerosa: quel viso fatto quasi di 204 3| uno di quei suoi movimenti aerosi che la facevano pur sempre 205 3| più tristi in terra. Un affaccendamento misterioso agitava le sale, 206 3| La bestia orribile non si affaccerà all'improvviso fra la tua 207 2| declina sotto il muro ove s'affacciano gli elci schiantati e torti, 208 3| impediva di uscire. Ma nell'affacciarmi per un attimo alla finestra 209 1| dei Fiumi.~ ~Ed entrambi s'affacciarono. Non disgiunsero le mani; 210 3| rivide la bestia orrenda affacciarsi tra la fronte e la gola 211 2| divorava insaziabilmente, s'affannava a possederla in tutti gli 212 1| travagliavano così torbidamente gli affanni umani; e il rancore dei 213 2| solo miscuglio fluido e affannoso lo abbandonassero, se ne 214 3| di continuo in cerca di affari loschi. Come si trovavano 215 2| fantasmi d'innumerevoli inganni affascinanti, gli aspetti d'inafferrabili 216 1| vivere! - soggiunse Isabella affascinata dal suo gioco stesso. - 217 2| drizzò vivo agli occhi dell'affascinato.~ ~Ella imitava con la sua 218 3| non vergine ma sterile e affaticata dall'ansia perpetua della 219 1| posavano come migratori affaticati, cadevano sul fianco o sul 220 | affatto 221 2| disse Vana sordamente, afferrandogli il braccio.~ ~D'improvviso 222 1| del suo cuore settemplice. Afferrandola per le traverse del corpo 223 2| indietro!~ ~Il pànico le afferrava la vita, su quell'erta spaventosa, 224 1| con la maschera, ora con l'affettazione dell'attrice sapiente ora 225 3| giorno, c'era nelle sue affettazioni qualcosa di lubrico...~ ~ 226 1| Tutti i pensieri tutti gli affetti cedevano al risveglio dell' 227 1| mortale, che fosse non un affetto palpitante ma qualcosa di 228 1| esperimentatori nelle prime prove, non affidati se non alla resistenza dell' 229 1| Mormorava interrottamente come affievolendosi nel sonno. Già pareva dormire 230 1| riempire le pause del motore affievolito. Di tettoia in tettoia il 231 1| scorgevano il suo viso affilato, onde pareva esalarsi l' 232 3| sembravano arricchirsi e affinarsi quanto più s'avvicinavano 233 | affinché 234 3| eppure più certi d'ogni altra affinità carnale, palesati a quando 235 2| rapiva, nel fumo che le affiochiva. Vacillavano su le pomici 236 2| mulinello di sabbia rosea; poi s'affiosciava ed era per cadere ai piedi, 237 2| e turrito. Entrambi vi s'affisarono, rallentando la corsa. La 238 1| favola come se là, dove s'affisavano le miriadi delle sue pupille, 239 1| risonanza, come qualcosa che s'afflosci. Un chiarore violaceo appariva 240 1| appesi ai chiodi, quasi afflosciati da una squallida stanchezza; 241 3| suo viso di mammole già affloscite.~ ~- Oh, io no! - disse 242 2| malvagia droga glielo eccitasse affocandogli le reni. Egli ora sentiva 243 2| Inginocchiata veramente e affocata d'amore era la città ai 244 1| seguendo lo strazio dell'affocato che ancora s'avvolgeva sopra 245 2| Per arrivare alla volta l'affocatore si drizzava con tutta la 246 2| Come con un tizzo ella lo affocava col suo viso sfrontato e 247 1| avevi fin sopra ai capelli, affogavi.~ ~- Federico!~ ~- Avevi 248 1| confuse, arbusti e cespi vi s'affoltavano; ma tutto il verde non valeva 249 1| gli occhi chiusi, il viso affondato nel guanciale. Si smosse 250 2| indugio negli amori vani, affranca dai vincoli vili, difende 251 2| rosseggiavano vestigi di affreschi, simili a chiazze di sangue 252 2| impossibile voltare - disse egli affrontando la tortuosità repente. - 253 2| strisciando con le natiche. Affrontavano le erte brevi e ripide con 254 1| aggirarla in piccole volute. Affrontò il vento; e aveva l'oscillazione 255 2| astro d'aria nell'aria. Affumicando un tratto di erbe arsicce, 256 2| investiva.~ ~- Duccio, tu ci affumichi - si lagnò Lunella.~ ~- 257 3| una vasta sala gremita, afosa di mille petti anelanti. 258 3| velluto di lino, ove l'arte di Agata Wegerif imita la varietà 259 2| Santa Greciniana e di Santa Agatinia, delle due vergini sorelle 260 1| felina. L'astuzia le era agevole come il respiro, le sviluppava 261 2| urlo che tante volte aveva agghiacciato il cuore della città funesta: « 262 3| in piedi. Le sue gambe s'agghiacciavano; il suo cuore pareva come 263 1| delle due coppie di buoi aggiogate. L'ultimo battito delle 264 2| in quadriga. I corsieri aggiogati ai carri chinavano il collo 265 1| discendono col becco al vento e s'aggirano spiando tutta la contrada 266 1| dal calore del suolo per aggirarla in piccole volute. Affrontò 267 1| dalle rocce del Mokattam o aggirarsi su l'acquitrino di Sakha.~ ~« 268 2| al gorgo elementare che aggirava la sua vita come un rottame 269 2| nella vertigine sonora, li aggirò tutti in avversi delirii. 270 2| senz'atto ha la virtù di aggiungere la forza e il mistero d' 271 1| la macchina alata avevano aggiunto la forza di due eliche all' 272 2| all'orlo. Le nuvole bianche agglomerate su i Monti Pisani la irraggiavano 273 3| detto un giorno del cibo agglomerato nel gozzo dell'avvoltoio, 274 3| Con tutti i mezzi, se Le aggrada, conosceremo la verità.~ ~ 275 1| Mediterraneo, s'era rialzata e aggrandita la speranza della vittoria 276 3| difesa, come quelle che s'aggrappano al bordo del battello o 277 3| luce, vide le due sorelle aggrappate l'una all'altra e smorte.~ ~- 278 2| pioveva; ma i nuvoli acquosi aggravavano tutta la Val di Cècina sino 279 2| Monte Voltraio, un poco aggrottando gli occhi che Vana aveva 280 2| seminuda; e sotto le ciglia aggrottate il suo sguardo ardente era 281 1| prese nei fili d'acciaio aggrovigliati. Ma quegli fu tratto dall' 282 2| serpeggiava s'intricava s'aggrovigliava, una vita di silenzio e 283 1| un dolore magnanimo che agguagliava quella tettoia d'abete e 284 3| quando ella vi si insinuava agilmente per la testa, s'aprivano 285 1| né falce. Non gli diede agio d'aprir bocca ella, ma subito 286 1| dallo stesso delirio che agita gli amanti acri d'odio carnale 287 2| lei e aumentare la luce agitandola. Egli la mirava attonito, 288 1| della sua passione, il riso agitante d'Isabella, lo sguardo febrile 289 2| come se nel fondo vi s'agitasse la mischia perpetua degli 290 2| Calmati! Perché sei così agitata? Vana t'ha messo nella testina 291 1| alle ampie tende di tela agitate dal turbine delle eliche 292 3| qualunque costo, ridiede all'agitato la pacatezza esteriore.~ ~- 293 3| me quale sono, e che mi agiti e che mi sconvolga e che 294 3| costantemente orientata dall'ago. In fine aveva detto al capo 295 2| pietre un mucchio sanguinoso; agognai ch'ella più non avesse quelle 296 1| il palpito della creatura agognata. Ed entrambi, come nella 297 1| lugubri comunicavano l'orrore agognato. Respinta dai cavalleggeri 298 1| alla massa informe. Egli agognò ch'ella più non avesse quelle 299 3| ogni giorno si torce urla agonizza nelle mie braccia e ogni 300 2| che cento volte abbiamo agonizzato l'uno nell'altra, che cento 301 2| come lo zoccolo di Sant'Agostino, come l'avorio e l'ebano 302 1| nell'arnie, fu come i rumori agresti che cullano i sogni, fu 303 3| la sua volontà angusta e aguzza, piantata là come un cuneo. 304 1| Forse - rispondeva la donna, aguzzando il suo sorriso che il velo 305 2| sacrifizio iroso d'un'unghia aguzzata e polita con tanta cura 306 1| lasci vivere sul suo culmine aguzzo se non un solo pensiero 307 2| rompere, molto più facile, ahimè!~ ~Cessò di ridere. Riprese 308 1| battito della maciulla su l'aia, fu come il ronzio d'uno 309 3| spalle della genitrice, dagli Aieta!~ ~- E io in Casa Rucellai 310 1| buon sangue, formavano un'aiuola gloriosa.~ ~L'elica rombò 311 3| in quella sciagura poteva aiutarlo: il dottore. L'aveva incontrato 312 2| dell'abisso.~ ~Si sollevò, aiutò la sorella a sollevarsi. 313 2| Lasciali! Lasciali! Non li aizzare! Se volano, ci tagliano.~ ~- 314 2| salvatichetta pel vezzo di aizzarla come una cucciola permalosa 315 3| che mi fa mio padre sono aizzate da lei.~ ~Vana non udiva 316 2| avvelenava. Il suo amore era aizzato come la fiera nel serraglio, 317 2| tua prima preda?~ ~Ella le aizzava il nero becco vorace tra 318 3| Ritornò nell'altra casa, àl mattino. L'ispettore cortese 319 2| vi trasparissero per vene alabastrine dall'interno le luminarie 320 2| nascente.~ ~- La lanterna di Aladino?~ ~- No.~ ~Che mai portava 321 3| tizzo semispento su gli alari. L'istinto fermo del maschio 322 2| pietrosi, per le scappie d'albarese, per le sterpaie di tignàmica 323 3| solstizio iemale; era l'albàsia mattutina senza soffio senza 324 1| ora di partire. Fra poco albeggia. Come siete venuta? Qualcuno 325 3| mattone. S'addormentò.~ ~Albeggiava su i Monti Albani, quando 326 2| pomici nere e rosse, su l'alberese calcinato, su i crepacci 327 2| quella sera che cadesti, all'Alberigna, e ti rompesti il braccio. 328 1| spigo e del rosmarino; le albicocche pendevano mézze nella fronda 329 3| una femmina rossiccia e albina con un grembiule rigato « 330 2| emanata dalla sua più nociva alchimia.~ ~Gettò nella coppa la 331 2| orientale che il tintore alchimista Mariano Fortuny immerge 332 3| Era la grande serenità alcionia come nei giorni favolosi 333 3| dolce come in un giorno alcionio. In breve fu pronto. Non 334 1| rude come nell'ombra d'un'alcova molle, visibile a traverso 335 3| lo strazio del commiato, alenando nel silenzio delle parole 336 2| Anche Vana si soffermò alenante. E disse:~ ~- Comprendi? 337 2| angustia della sua vita. Udiva alenare la donna, e temeva ch'ella 338 1| nome, il motto magnanimo, l'Alfa e l'Omega, l'enigmatico 339 1| Borgia, quando andò sposa ad Alfonso, aveva con sé duecento camicie 340 2| vita come un rottame o un'alga. Erano essi in fondo al 341 2| come il languido sonatore algerino dalle palpebre dipinte, 342 2| con qualche pipistrello aliante. Le cose cominciavano a 343 1| squarciato. Nell'ombra era un aliare molle di nottole. Vene di 344 3| preservata e lontana ove non aliasse se non l'aura dell'estrema 345 2| Qualche farfalla notturna aliava intorno alle fiammelle. 346 1| scarsi fuochi solitarii alimentati col fimo secco del bestiame; 347 2| intervalli dei rami, selvaggina alipede inseguita dai cani di Atteone 348 2| una porta socchiusa, donde alitava un odore amaro. Su l'architrave 349 1| nome nelle targhette che allacciava il meandro d'ulivo.~ ~- 350 2| che luceva tra le grotte allamate era la lorda pozza ove Dante 351 1| inumana chiarità delle indi, allargando la larga orbita, appassionando 352 2| sua ombra s'inalzava e s'allargava su le pareti. S'arrestò, 353 3| morte; che' il vento gira allargo e ridonda, e risona come 354 1| apparecchio come un veicolo alleggerito su tre sole rotelle elastiche 355 1| teschio umano?~ ~- Ecco un'allegoria oscura come l'impresa delle 356 3| mi maraviglierei.~ ~Erano allegri, senza dubbii, senza paure. 357 1| veloce come un giovinetto allenato alla corsa. Ecco, ella si 358 1| scosse un poco il capo per allentare la presa e liberò dalle 359 1| muscoli nelle braccia fosche s'allentarono; l'elica divina non fu se 360 1| selvaggio. S'era appena allentato il nodo, e già si restringeva, 361 2| stelo, ella implorava l'alleviamento del suo voluttuoso martirio.~ ~ ~ ~ 362 1| terra come i grandi occhi alleviano il volto umano.~ ~Sopra 363 1| quiete acque specchianti, alleviava la terra come i grandi occhi 364 2| la fenditura dolorosa e s'allignava per tutto, se bene persistesse 365 2| casa, e ai suoi cipressi allineati sotto la muraglia inesorabile 366 2| è pazzo, è pazzo come l'allodola.~ ~Egli le carezzava la 367 2| Fuori veniva il canto delle allodole. E laggiù, su le acque, 368 3| eroe ligure.~ ~Ora l'opera, allogata allo statuario bolognese 369 3| I due accompagnatori si allontanarono. Le ricerche minutissime, 370 1| frenetico delle rondini s'era allontanato perdendosi ai confini della 371 | allor 372 3| orti cupi di cipressi e di allori. Con gli occhi d'incorruttibile 373 3| stento le parole.~ ~- Sei allucinata. Isabella, Isabella, non 374 1| furono due creature che allucinate e riarse per un deserto 375 1| avvicendavano nel suo spirito e l'allucinavano. Quella del suo amico le 376 1| pollame - disse Paolo Tarsis, alludendo ai molti trabiccoli strepitosi 377 3| comprese che la domanda alludeva alla seconda fusione.~ ~- 378 3| distaccata la tavoletta d'alluminio contrapposta al tubo di 379 2| prato solitario su cui s'allunga l'ombra del mastio che emerge 380 1| pieghevolezza che pareva allungarle ancor più le gambe, attenuarle 381 1| di corvo in una cadenza allungata; ma il silenzio era come 382 1| ora: ti si sono smagrite e allungate. La destra dipinta dal Vecellio, 383 3| compiacque della vereconda allusione dantesca, con un sottile 384 2| abituata, a che contatti, a che allusioni, a che linguaggio? Non t' 385 2| immenso deposito risecco d'alluvioni bibliche le quali avessero 386 2| imitava la danza amorosa delle almee: il pudore il timore la 387 1| Doria, insegna degli antichi almiranti.~ ~Quattro ceri, del duomo 388 2| la miscela di mirra e d'aloe. Già il vento della resurrezione 389 1| cumulo di nubi apparve, alpe ariosa d'ambra e di neve. 390 2| della terra di Luni, le Alpi di Carrara così aeree che 391 1| cento trenta miglia nell'Altai deserto; percorso in trentadue 392 1| mescesse all'elemento e ne alterasse la natura e ne facesse come 393 3| Tra le linee del viso, già alterate dalla violenza e dal pianto, 394 2| cui lo smagrimento aveva alterato la purità dell'ovale, con 395 1| eleganza interiore, una grazia alterna che di dentro animava ogni 396 1| prendeva le labbra tra i denti alternamente, inumidendole d'una stilla 397 2| quelle maschere tragiche alternate con quelle grazie puerili, 398 1| i dischi di nero antico alternati coi tondi candidi in basso 399 1| navigli a liste di legno alterne, chiare e scure, ma più 400 1| gonna, palesava nel gioco alterno il disegno della coscia 401 2| con alte portiere, con altissime tende, con una volta a botte, 402 1| nomata dal nome dell'uccello altovolante. Qual posatoio più atto 403 2| intermesso che rombava per le alture della Valdera. Voltò il 404 2| opera tua? non sono la tua alunna? non m'hai fatta così tu 405 2| selvaggia notte, quegli alvei senza corso e senza foce 406 3| Numico, là dove i Latini alzarono il tumulo arborato e lo 407 3| acquieta e risplende.~ ~- Alzati, - egli pregò - vieni. Lascia 408 3| parola di tutti quelli che amano, è la parola del grande 409 2| maiolica il bel tappeto amarantino, variato d'azzurro cupo 410 2| il giglio,~ ~sarò come l'amaranto.~ ~Accompagnami il mio canto~ ~ 411 3| forse non hai mai cessato d'amarmi. Quell'altra cosa torbida 412 2| prima di estinguersi. L'Amatore «dall'anima dilatata» cantava 413 1| combatteva nel cielo come un'Amazone maschia lanciando i suoi 414 2| Nel viso di porcellana ambe le palpebre erano chiuse 415 | Ambedue 416 3| quante volte, con quanti modi ambigui! Tu lo sai. Io me ne ricordo. 417 1| Li componevi tu stessa. Ambivi il nome di «perfecta perfumera». 418 2| accanto alla tavola; poggiò ambo i gomiti, e tra le dita 419 1| con una torma di cavalieri americani. Ed ecco, di lontano videro 420 2| sua più bella collana d'ametiste. Espero tremolava sul delicato 421 2| attragga nella creatura che amiamo? - disse ella, guardando 422 2| supero la duna, odo l'augurio amichevole; vedo le acque sotto di 423 2| Hamilton, con altri loro amici e miei, e con mio fratello, 424 1| robusta. Quasi tutte le amicizie umane sono fondate su la 425 2| e si spezza il piede o s'ammacca la fronte; piange e si dispera, 426 2| Laertiade ma quella dalla vela ammainata, ove s'imbarca colui che 427 2| spezzasse.~ ~Una greggia era ammassata sul cocuzzolo d'un poggio 428 1| solido di tutti gli ori s'ammassava in volute in rosoni in pigne 429 2| qua e là lustravano gli ammassi di testacei e le lamine 430 3| su la strada solitaria, ammasso pesante e inerte, con l' 431 1| il piede in una buca dell'ammattonato...~ ~Ed ella cercava il 432 1| Cairo, in vicinanza d'un ammazzatoio publico, s'erano abbattuti 433 1| Ancora! La morte ti ammira.»~ ~E un urlo di tutti i 434 2| prendendole fra le sue dita e ammirandole sul fondo dell'erba corta.~ ~ 435 1| tuo viaggio di Francia l'ammirazione per le tue guise fu unanime, 436 3| di sé, che a un tratto le ammollì il viso olivastro. Pareva 437 3| lasciando cadere la cera ammollita dal pollice e dall'indice 438 2| nelle notti d'Etruria aveva ammollito le donne adorne giacenti 439 1| Talvolta una bontà subitanea le ammolliva; e le assaliva un bisogno 440 1| Ammirabile esempio!~ ~- Vuoi ammonirmi?~ ~- Né anche per sogno. 441 2| contagio letale; e la melodia ammonitrice li cerchiava del suo cerchio 442 2| confusi! C'è un dolore che ammucchia intorno a sé i libri come 443 2| coperto dal lembo la bocca ammutolita, e il Genio alato gli è 444 3| fidanzato molto ricco o con un amoretto molto dispettoso. E pensava: « 445 1| barocco in una ghirlanda di amorini alati, stretto dall'ansia, 446 2| ricoperte. Ella imitava la danza amorosa delle almee: il pudore il 447 2| m'è fornito il core.~ ~Di amorosi lutti~ ~e d'ardore si more. 448 1| Champagne roy de Navarre: «Amors me fait commencier une chanson 449 2| adeguate descrivendo un ampio cerchio tranquillo fra cielo 450 3| sonni, voluttuosi come gli amplessi, e i loro risvegli balzanti 451 2| s'allentava come dopo l'amplesso, ella con un subito moto 452 1| come un prolungamento e un ampliamento della sua stessa vita. Quando 453 1| il compagno, per una sala ampliata dalle imagini dei Fiumi.~ ~ 454 1| soccorsa dalla scienza anatomica del corpo animale nell'assestare 455 | anco 456 2| io vado»? Non andasti. Io andai. Nessuno mi accompagnò fuorché 457 3| nei pressi di Pratolino ne andaron perduti dieci per accendere 458 2| atterrisce e l'attira. Vuoi andartene da me? vuoi che ci separiamo 459 1| e di attesa, come s'egli andasse a un alto colloquio desiderato 460 2| lo abbandonassero, se ne andassero, seguissero una traccia, 461 2| aspetto del mostro. Le nuvole andavano a oste contro Volterra, 462 1| cavaliere ed è certo che non andrà dall'altra parte, ella sentiva 463 2| demenza.~ ~- Ma dimmi che non andrai sola.~ ~- Tu vuoi venire 464 3| cercherete più di vederla, che andrete lontano...~ ~- Sì, sì.~ ~- ... 465 3| anticamera; scese la scala, per l'androne si trovò all'aria aperta, 466 1| fiume della melodia l'anima anela pur dal più lieto dei soggiorni. 467 2| più.~ ~Ritrovava le parole anelate nell'ora quando perduta 468 1| illuminata dall'ispirazione. Anelava.~ ~- Dov'è la reggia?~ ~ 469 3| la voce delle sue viscere anelò:~ ~- Si muore?~ ~E non seppe 470 3| prolungarsi in una infinita eco. «Anfangs wollt' ich fast verzagen...»~ ~« 471 1| Vespasiano fondatore di anfiteatri. Verde come la fronda del 472 1| ingombro di are di plinti e di anfore discesa pei deserti gradi 473 2| pozze, lo addensava negli anfratti del monte. Tutto si confondeva 474 2| ronda fra i due torrioni angolari, e l'albero degli Inghirami 475 3| qualunque di quelle forme angolose e scure sparse intorno come 476 2| tutte le paure tutte le angosce. E del sonno non rimaneva 477 1| Trasaltò egli udendo la voce angosciosa che rispondeva all'orribile 478 2| piccola cara, che sogno angoscioso abbiamo sognato! Sei tu? 479 2| silenzii compresi fra l'Anguillara e il Fiume Morto, come fra 480 2| inquieto guanciale i cui orli angusti gli limitavano il mondo. 481 1| il tossico sonnifero dell'anidride carbonica, nel silenzio 482 1| ragnatelo si fossero di subito animati.~ ~- Sempre si rinnova l' 483 1| stesso colore.~ ~Egli era animato da un'ebrezza inconsueta, 484 1| rivelava quella presenza animosa. «Dove giungesti? dove fermasti 485 2| volterrano. Parlava della sua annata, del suo uomo, della sua 486 2| ci vedevo; avevo la vista annebbiata, quando mi distaccai. Ma 487 2| divano e il suo corpo s'annegava sotto il flutto piegoso 488 2| Da capo! Ricomincia.~ ~Annegavano nell'infinito i loro mali. 489 1| giorno se non pel rapido annerirsi e involarsi della tela su 490 2| strage. La torre del pretorio annerita dal solfo che soffocò Pecorino 491 2| ricongiungevano e si confondevano annientandosi. Dall'uno passò all'altra 492 1| insorgere per lacerare, per annientare il fragile tiranno, come 493 3| bisogna che l'esaurisca per annientarmi. Non so perché, dianzi, 494 1| quel punto, s'allentava, s'annientava. Ella aveva un desiderio 495 1| invisibilmente li circuisse e li annodasse di continuo.~ ~- Andiamo - 496 3| il cubito sul ginocchio, annodavano le due mani e le ponevano 497 2| il sibilo e il rugghio annunziarono la valle infernale.~ ~- 498 2| delle tribù punite. Le sorti annunziate dai Profeti erano quivi 499 2| una striscia più scura che annunziava l'arrivo del maestrale. 500 1| la forma dell'urna; e un'ansa nasceva dal fianco, docile 501 3| terra non respirava più ma ansava sotto l'incubo assiduo. 502 2| battito terribile. Ambedue ansavano come se avessero lottato. 503 1| come si tiene un vaso senza anse. E teneva forte, serrava 504 3| Indovinerà.~ ~Si levò, ansiosa.~ ~- Bisogna che avverta 505 3| Dopo, sotto le domande ansiose, trovò la forza di narrare 506 1| circense rifluì nei precordii ansiosi. Un subito aumento di vita 507 3| il mezzo del corpo, fu l'ànsito crescente nel collo gonfio 508 2| corsa. La macchina rombò, ansò. Tre cavalli neri, impastoiati, 509 3| deificarli coi nomi di due antenati mitici del primissimo Lazio: 510 1| mete, delle travi, delle antenne s'allungavano.~ ~Egli era 511 2| Forse le amanti della figura anteriore appena disegnate nell'oscurità 512 2| lasciavano scivolare su le zampe anteriori tese strisciando con le 513 3| traversò il corridoio, l'anticamera; scese la scala, per l'androne 514 2| gli ipogei e le mura delle antichissime genti, e i cipressi e gli 515 3| esala e la fonte che suona l'antichissimo nume delle genti italiche, 516 3| sepolcreto. Poi si ricordò dell'antilope ferita, dai grandi occhi 517 2| palpebre orlate di nero dall'antimonio come quelle delle donne 518 2| imbronciata come quella di Antinoo. Aveva in mano un foglio 519 2| del Diabelli dedicate ad Antonia Brentano? - diceva Aldo, 520 1| ritratti gentileschi di Antonio van Dyck che splendono nell' 521 1| cristalli, le stalattiti negli antri, i gruppi della limatura 522 1| morbida, lisciando con l'anulare i fini sopraccigli del fratello 523 3| baroccio su la strada di Anzio. Su i Monti Lanuvini brillava 524 1| eternità incontro a quell'apparato precario, forma di perfetta 525 2| degli Inghirami che di quivi appare senza tronco, simile a una 526 2| elastica e così lasciva, ella s'apparentava con le grandi creature di 527 2| Cècina perfida, forse t'apparirà un altro cavaliere avventuroso, 528 1| che potesse a un tratto apparirgli Isabella. E non ebbe se 529 2| ch'ella credeva fosse per apparirle un'altra volta all'improvviso 530 2| piccola bolla di saliva vi apparisca. Vuoi ch'io pensi che l' 531 1| ansia, temendo che su lui apparisse la medesima traccia. Scorse 532 2| Una larva smorticcia era apparita su la soglia, venuta dal 533 2| un'altra vita ma come due apparizioni evocate da una medesima 534 2| di quegli occhi notturni apparsi e scomparsi tra enormi corolle; 535 3| parole in quei modi non appartenessero a quegli che pure le aveva 536 2| la gota, come se io gli appartenessi...~ ~Ella gridò come allora; 537 3| sguardi, i quali non le appartenevano Tra le linee del viso, già 538 3| manico di calcedonio, già appartenuto a quell'Andronica Inghirami 539 1| allargando la larga orbita, appassionando la bellezza per la volontà 540 2| anelito, tendendosi, quasi appendendosi alle labbra che prolungavano 541 1| un colpo sordo del cuore appesantito, sentendo il gelo delle 542 1| anni esperti e indurati si appesantiva dinanzi a quella grazia 543 3| Le palpebre di Vana s'appesantivano; il suo respiro s'accompagnava 544 1| picchierellare di due stampelle; e appeso un lampadario a gocciole 545 1| porti irraggiati dai fari e appestati dal lezzo delle sentine. 546 1| fianco, docile s'incurvava appiccandosi al labbro, nel vano includeva 547 2| per evitare che il fuoco s'appicchi. Ma negli scorci irrequieti 548 3| Fuoco per fuoco!»~ ~- E appiccò il fuoco ai quattro lati 549 3| come dall'innesto quando s'appiglia e la pianta innestata sparge 550 3| di folla, uno scroscio di applausi. Alle mura e alle colonne 551 1| strepito imitavano da lungi l'applauso come i colombi, il tintinno 552 1| braccio e il capo e tutta me appoggerò su quella parola; e così 553 3| nata, parve le bastasse di appoggiare il capo sopra un petto crudele 554 2| perdonarti, ora mi basterebbe di appoggiarmi sul suo petto, e di piangere 555 1| sorrideva; ma sembrava che s'appoggiasse su ogni parola come per 556 3| divenne un coro bizzarro appoggiato sul frullo della prima sillaba.~ ~- 557 3| indirizzo, il suo proprio. S'appoggiò indietro; e guardò il cielo, 558 1| sua vita e da quel ch'era apposto alla sua vita - con la fatalità 559 2| era appreso a lei come s'apprende al mucchio di legna e d' 560 2| febrili di Vana erano per apprendere il color bruno che «procede 561 1| Allora fu visto di subito apprendersi ad altre ali il fuoco senza 562 2| E dall'una giovinezza s'apprendeva all'altra il fascino del 563 2| gola e labbra, come ancora appresa alla carne, fresca e segreta 564 2| larghe che sembra si sieno appressate per ascoltarlo... Ah, va', 565 1| dormire.~ ~Di nuovo egli s'era appressato alla sorella con la grazia 566 3| lutto. Il popolo di Brescia, apprestandosi alla nuova festa dedàlea, 567 3| ali biancheggiavano. Fece apprestare il letto da campo, quel 568 3| ricordava di sua madre. Apprestò il suo giovine corpo, scarno 569 3| Non si trattava già d'approdare all'altra riva ma di naufragare 570 1| qualche carogna di bufalo vi approdi portata dai canali, mentre 571 2| amore!); perché non nell'approdo non nella scorreria non 572 2| nera?~ ~- Veramente, non ho approfondito. Aldo si lascia adorare. 573 2| come dopo il guasto degli Approvvigionati. Di tratto in tratto qualche 574 2| l'immane prua di mattone appuntata a levante dallo smugnitore 575 3| E sentì le sue pupille appuntate all'apparizione lontana 576 3| mammole doppie ch'ella portava appuntato molto in alto, a sinistra 577 3| in Piazza d'Azeglio, che appunto verso sera è mal frequentata 578 1| aprirà.~ ~- Bisogna che apra. Voglio.~ ~- Proviamo.~ ~- 579 1| oggi.~ ~- Il custode non ci aprirà.~ ~- Bisogna che apra. Voglio.~ ~- 580 1| Le tende scorrevoli si aprirono; un'opulenta luce bionda 581 3| sbigottita non voleva che io aprissi. Allora mi son fatto al 582 1| come i canti che lontanando aprono l'infinito della tristezza 583 2| Lunella, o tirannella,~ ~aquiletta senz'artiglio,~ ~se tu semini 584 1| potente e l'apice dell'ala aquilina coronavano il fastigio del 585 1| assiso ma ritto in piedi su l'ara esigendo i sacrifizii umani. 586 2| alzato su un grande stallone arabo dal mantello di raso bianco, 587 1| Maria Sforza e di Leonora d'Aragona? Ma quella Beatrice era 588 1| sollevare la polvere e ad arare il suolo: ali ricurve e 589 1| poi respingeva lo stupendo aratro nel ricovero, quivi deplorava 590 1| felicità verso il campo dell'aratura, soffiava e risoffiava le 591 3| combattevano assistiti dall'arbitro. Ma non era un combattimento, 592 3| Latini alzarono il tumulo arborato e lo dedicarono a Enea fatto 593 2| malsano, di quella oscurità arborea illuminata da quei magnetici 594 1| Piante varie v'erano confuse, arbusti e cespi vi s'affoltavano; 595 2| riluceva polita come un'arca costrutta col marmo notturno 596 3| e triste su le sue gambe arcate.~ ~- Vuole? - domandò il 597 1| lama acuta. Giulio Cambiaso arcato in sella teneva la sua gota 598 1| tufo tagliata ad arte, l'arce italica di Turno nomata 599 2| del battistero, come gli archetti di San Michele, come lo 600 1| ordine dei pilastri e degli archi. I portici colossali delle 601 2| rovesciandosi indietro contro l'arcione di velluto, fermata la magnifica 602 2| recata dalle galèe dell'Arcivescovo Ubaldo.~ ~«Ave Maria.» La 603 1| Vergilio: et nunc magnum manet Ardea nomen.~ ~I due compagni 604 3| vasti clipei, col volto ardentemente riverso a divorare il cielo.~ ~ 605 1| sterpi; e l'ombra dei paesi ardenti che sembra nera e, quando 606 1| Perché mi ferisci? perché mi ardi?» Ora quello era il viso 607 2| fingi di non svegliarti se ardisco di più. Perché a un tratto 608 2| Saresti capace di rispondere arditamente, se io ti domandassi di 609 2| in contorni e scorci d'un'arditezza e d'una giustezza degne 610 2| Mandringa dominava la via.~ ~- Ardo dalla sete. Lasciami bere. 611 1| scritto a mano: «Doppio ardor mi consuma». E la carta 612 1| mescolanza indefinita di ardori che salissero dalla terra 613 1| conosciuto le catene dei più ardui monti, i corsi delle più 614 2| aderenti alle gambe, nel sedile arduo.~ ~- Mi lego perché non 615 1| triste museo ingombro di are di plinti e di anfore discesa 616 1| purpureo, la mandorla dell'arèca ridotta in polvere, la ghirlanda 617 2| faceva egli su quel tappeto d'aremme ove la voluttà pareva regolata 618 2| Caracalla su una zona d'arenana sfarinata dai gemitivi.~ ~- 619 1| madrigale di Gerolamo Belli d'Argenta che Vana ti canterà: «L' 620 1| grandezza, conciliano l'argentea voluttà del Veronese e la 621 1| infetta di lebbra. Simili a un'argilla diafana sul tagliere d'un 622 1| fondata da una schiera d'Argivi spinti alla spiaggia dal 623 1| ala di Dedalo o il filo di Arianna. Perché dunque un ramoscello?~ ~- 624 1| chiostra dei monti, dagli Aricini ai Lanuvini, dagli Albani 625 3| lei.~ ~Disse, con parole aride e rapide che gli passavan 626 2| Sento che muore d'attesa e d'aridezza». Quante volte s'era levata, 627 2| così patetico potere? Certe arie del suo volto condensavano 628 2| un respiro che sembrava arieggiarle tutto il corpo dalla gola 629 2| strazio.~ ~Era il sospiro d'un'arietta, era il gorgheggio d'una 630 2| mondo. Invano Giuseppe d'Arimatea aveva comprata la sindone, 631 1| cumulo di nubi apparve, alpe ariosa d'ambra e di neve. Il clamore 632 2| uno di quei suoi movimenti ariosi che parevano commuovere 633 2| le mani trafitte. Era un arioso, era un lamento, una monodia 634 1| sentimento sdegnoso della piccola aristocrazia che s'andava formando dall' 635 3| mutazione umana dell'anguilla d'Aristotele, né maschio né femmina, 636 1| raccolti innumerevoli negli armarii della Grotta in Corte vecchia. 637 2| era una piscina per gli armenti. Tumuli cupi fumigavano 638 3| in un seno verdiccio un armento presso una capanna conica. 639 3| era esigua, simile a un'armilla spezzata.~ ~- Ecco le rondini! - 640 2| breve anelito in un respiro armonioso. La luce ambigua, ove l' 641 2| irriconoscibile. - Non sembra armonizzata su quel fondo ove la croce 642 1| ronzio d'uno sciame nell'arnie, fu come i rumori agresti 643 1| sembra tocchino i tasti d'un arpicordo».~ ~- È vero.~ ~- Così è 644 2| E quella è la bocca dell'Arrach? e quelle laggiù sono le 645 3| secondando con le dita abili l'arrendevolezza del foglio che le si volgeva 646 3| uscire di qui. Le guardie mi arrestano, mi portano alle Murate. 647 2| ripida, e sentì che le ruote arrestate cominciavano a retrocedere. 648 1| quella precedente; poi s'arrestava, pulsando, sussultando. 649 3| intima grazia e sembravano arricchirsi e affinarsi quanto più s' 650 1| ribrezzo della febbre. - Non s'arriva mai. Aldo, passa innanzi, 651 2| morta! - gli gridò Paolo arrivandogli addosso, fermando su la 652 2| sepolcrale ove i congiunti arrivano e si accomiatano. Né poteva 653 3| miglia. Era tardi quando arrivò a cavallo un fratello di 654 1| Vana con timida insistenza, arrossendo lievemente sotto il cappello 655 2| che al suo pedano potesse arrotar le zanne solo il cinghiale 656 2| tra il pollice e l'indice arrotondati.~ ~- Ah, sei già forte!~ ~ 657 1| rimaneva se non il motore arroventato fra i tubi contorti e divelti. 658 2| restarono inginocchiati su l'arsa erba dell'orlo. La vita 659 1| luogo aveva l'aspetto dell'arsenale e della cittadella. In lungo 660 2| Fenditure innumerevoli, arsicci labbri anelanti, per ovunque 661 2| indelebili i colori dell'arsione e della strage. La torre 662 2| dentro di te? è così la tua arsura?~ ~Fenditure innumerevoli, 663 1| barba fine come lanugine. L'arteria della tempia, recisa da 664 1| creature altre favole altre arti. Il mondo dei miti e dei 665 2| incanto che era una follia artificiata. Pareva ch'egli non l'ascoltasse 666 1| custodivano i più diversi mostri artificiati con le materie più diverse, 667 1| del suo cuore sotto il suo artificio.~ ~- Entraste come chi apre 668 1| mista di spontaneità e d'artifizio, espressa ora col viso nudo 669 2| tirannella,~ ~aquiletta senz'artiglio,~ ~se tu semini il bianco,~ ~ 670 1| Mongolia, girando la Muraglia, ascendendo monti, risalendo fiumi, 671 1| punto? Ancora tu volevi ascendere, ancor più in alto volevi 672 1| quell'alta sembianza di asceta avventuriere, quell'ottima 673 1| emaciato e illuminato come gli asceti, pareva sedesse dinanzi 674 1| adolescente, una sorta d'invidia ascetica verso la potenza di quel 675 2| rivedi come io la rivedo? E m'asciugai quel poco sangue del bacio. 676 3| fece Orietta Malispini asciugandosi la gota presso quell'altro 677 3| l'entrata della forma per asciugar la terra fresca. Un di loro 678 1| il gelo della fonte senza asciugarsi.~ ~- Che faremo? Che faremo?~ ~ 679 2| non te ne ricordi, per asciugarti la bocca giunsi ad offrirti 680 2| che un tempo avrebbero asciugato le tempie stillanti e accarezzato 681 1| concépito nel suo seno, asciugava le care gocciole della fronte 682 2| stupisco. Vieni perché io ti asciughi la bocca un'altra volta? 683 3| risentite ond'emergeva il collo asciutto, con l'omero prominente 684 2| malinconia; poi tacque, ascoltando la voce piccola e infinita. 685 2| mari, come può temere di ascoltarle? Non ha vincoli: le mani 686 2| si sieno appressate per ascoltarlo... Ah, va', cercalo, e conducimelo, 687 1| strombo della finestra, ascoltarono il lungo errante ronzo. 688 2| artificiata. Pareva ch'egli non l'ascoltasse con gli orecchi ma con le 689 1| diminuissero il respiro - no, non m'ascoltate, non mi rispondete. Non 690 3| E inconsapevolmente le ascoltatrici commosse lo respiravano.~ ~ 691 2| lavato col pianto.~ ~Egli l'àscoltava, con sordi tonfi nel petto, 692 2| ciascuna dal suo davanzale; e ascoltavano a ogni istanté se udissero 693 3| pause dell'orribile rombo ascoltavo il tuo respiro. E talvolta 694 2| intimità, la fece calda ascosa e acre come l'ascella.~ ~- 695 2| contro i Turchi. Piegai gli asfodeli. Trovai Euridice. Le lasciai 696 1| che vengono a traverso l'Asia, partendosi dall'Arabia, 697 3| Perché? S'era addormentato aspettandola? era stordito dal sonno?~ ~ 698 3| Bisogna che io vada. M'aspettano.~ ~- Di qui puoi avvertire 699 1| finalmente! Avreste ben potuto aspettarci, o almeno degnarvi di lasciar 700 2| soprastava ardente; e bisognava aspettarla senza scampo, come quei 701 1| una di quelle brande per aspettarlo, con un libro di miniature... 702 3| orrore delle visioni. - Sono aspettata.~ ~Uscì come di fuga. Di 703 1| Ti sei ferita due volte. Aspettati la terza ferita.~ ~La mano 704 1| del braccio maschile.~ ~- Aspetteremo Vana e Aldo sotto la porta?~ ~ 705 1| Insofferenti di disciplina esterna, aspiranti a un'azione più libera, 706 2| occhi; non poteva se non aspirare l'aria che vibrava intorno 707 2| sentito una sete mortale aspirarle il più profondo fiato, come 708 1| soave e spietato, la donna aspirava intorno a sé l'ardore delle 709 2| era espressivo. Le nari aspiravano l'odore della colofonia 710 1| potenza di quel dolore, un'aspirazione tumultuosa verso l'inaccessibile 711 1| rispose Aldo con una pronta asprezza. - Credi ch'egli abbia bisogno 712 3| biasimo, giudicandolo un assaggio scaltro, presentendo un 713 3| che ancora tentavano di assalirla. Volle essere intenta a 714 1| escirono dall'ombra e l'assalirono, e s'ingigantirono del suo 715 3| l'allarme del desiderio assalitore. E il sangue aumentava, 716 3| metà dolorosa. Sperarono di assaporarla nella saliva nel sangue 717 1| sottile Ateniese! Giusta assegnazione d'ufficio! Costruendole 718 1| Costruendole la vacca infame, assegnò al toro quello d'intrattenerla. 719 1| meropi; ove su le grandi assemblee degli acquatici volteggia 720 3| che dianzi la gente era assembrata sotto la finestra.~ ~Paolo 721 3| marinai e dai passeggeri assembrati in coperta; sorpassò, si 722 1| alto volo. Gli elementi asserviti, le forze naturali sottomesse; 723 1| anatomica del corpo animale nell'assestare i colpi. Uno di loro in 724 2| qua e là qualche tamerice assetata e scolorata vi languiva, 725 2| le foglie degli oleandri assetati, il Tirreno sparso di pecorelle. 726 3| Imagina ch'egli aveva assicurata la porta di fuori con funi 727 1| comandò egli ai suoi uomini, e assicurò la rosa a sommo del suo 728 2| Cantando lontano un assiolo - dove? su le mura della 729 1| Tauride, l'Ignoto non stava assiso ma ritto in piedi su l'ara 730 3| sollecitava Paolo Tarsis perché assistesse al getto.~ ~Da più giorni 731 3| e un negro combattevano assistiti dall'arbitro. Ma non era 732 3| egli e il compagno avevano assistito, in Sidney, dai gradi d' 733 3| fate voi a condannare e ad assolvere? Nulla è certo fuorché la 734 3| che la facevano pur sempre assomigliare a Ornìtio, con la bocca 735 3| come una statua severa, e assomigliarsi alla grande Aurora michelangiolesca - 736 3| come quella a cui l'aveva assomigliata il fratello, prima d'esser 737 2| puerile ancora seguiva l'assonanza col lieve cenno del capo, 738 3| Non la senti tu?~ ~- Me m'assonna, mi mette tanta voglia di 739 1| indugio, simulando la voce assonnata.~ ~- Sognavi?~ ~- Sognavo.~ ~- 740 3| veglia, era come chi si assopisce in viaggio e a ogni sobbalzo 741 1| abbiamo svegliata? T'eri assopita?~ ~- Sì - rispose la piccola 742 1| di risvegliare lo spasimo assopito; ma sentivano a poco a poco 743 1| ravvicinandosi a Paolo ch'era assorto nelle cose inesplicabili.~ ~- 744 1| gambe, attenuarle i fianchi, assottigliarle la cintura; era magra snella 745 2| cui taglio fosse da taluno assottigliato su le lastre disgiunte intorno 746 2| recitavi la tua commedia, assottigliavi la tua grazia per ferirmi. 747 1| bocca socchiusa potevano assumere un valore che aboliva tutto 748 2| Allora quella carne frale assumeva una grandezza insormontabile, 749 3| rianimarono, si umanarono, assunsero un aspetto patetico e consapevole. 750 2| pregustava il supplizio dell'astinenza come una voluttà più acre 751 1| una faccia barbuta di buon astrologo, con due occhi sporgenti 752 1| Vittoria. Liberata dal carcere astruso, fuor del triste museo ingombro 753 2| nel suo volto segretamente astuto ove le ciglia sembravano 754 1| vasta brezza costante dell'Atlantico, non al chiaro ponente meridiano 755 3| entrava con rimbombo nell'atrio portando una sola viaggiatrice: 756 1| incarbonite, con le mani cotte, atrocemente vivo. A duecento metri da 757 3| lui si compisse lo strappo atrocissimo; si sollevò, poi ricadde. 758 2| i pipistrelli nerastri, attaccati coi piedi di dietro, fasciati 759 3| piazza vide un cavallo bianco attaccato a una vettura pubblica. 760 2| angoscia e della sua onta, si attaccava con tanta tenacia alla vita 761 3| imbottita come quelle stanze atte a spegnere il clamore dei 762 1| crudeltà, con quella bocca atteggiata a mordere l'ambiguo dolore 763 2| trattenendo il respiro, col viso atteggiato a una sollecitudine e a 764 2| muscoli del viso, che le atteggiava di nuovo le labbra a quella 765 2| Rossore nereggiavano come un attendamento di caravane al limite del 766 1| tutto lo spazio. Gli artieri attendevano a riparare l'armatura sostituendo 767 2| ermetici. «Tutto è pronto. Attendo il levare del sole. Il mio 768 2| premetti ancora. Tu eri attento? Di tutto mi ricordo e non 769 2| ella con quella voce che attenuandosi creava l'increato - sono 770 1| i colpi del martello s'attenuavano nella reverenza della morte.~ ~- 771 1| battere il martello, con un'attenuazione di sogno, dietro la cortina 772 2| alipede inseguita dai cani di Atteone e dalle saette del Centauro.~ ~« 773 3| segnata la giacitura degli atterraggi utili, costantemente orientata 774 2| dell'illusione bastò ad atterrarla. La paura della felicità 775 1| là sul campo i velivoli s'atterravano: si posavano come migratori 776 2| specchio ha una follia che l'atterrisce e l'attira. Vuoi andartene 777 2| accelero la discesa; m'atterro con un urto che mi torce 778 3| scelse per atterrarsi.~ ~S'atterrò nel sogno e nel prodigio, 779 3| Enea. Per ciò egli aveva atteso a rinforzare i suoi congegni; 780 1| fremevano ora sotto le tettoie attigue aspettando la volontà conduttrice.~ ~- 781 1| per passare nel camerino attiguo.~ ~- Ma come non l'abbiamo 782 2| Docciòla,~ ~convien che l'acqua attinga~ ~alla Mandringa.~ ~- Ecco 783 2| follia che l'atterrisce e l'attira. Vuoi andartene da me? vuoi 784 1| quegli occhi socchiusi per attirar l'invisibile, di sopra e 785 3| che cosa ho io fatto per attirarvi a me? Vi dissi addio, laggiù, 786 2| per ferirmi. A un tratto m'attirasti, mi serrasti contro di te, 787 2| il duca suo.~ ~- Dove ti attiro? dove porto il mio amore? 788 2| alito, divenne angusto e attivo. Entrambe avevano i capelli 789 1| occhi chiari ma diversi, attoniti come se questa simiglianza 790 3| richiuse, come una corda attorta. Allora gli ritornarono 791 3| bianca come un pannolino attorto e spremuto da due pugna 792 2| un'esalazione morbosa che attossicasse e decomponesse i pensieri.~ ~ 793 3| s'impadronì di quell'uomo attossicato. Vana credette che le pupille 794 2| Come allora, l'ignoto l'attraeva fuor d'ogni salute. Come 795 2| amata diversa? Quali doni l'attraevano in lei se non quella molteplicità 796 2| può dire quel che più ci attragga nella creatura che amiamo? - 797 2| un vento interrotto gli attraversasse lo spirito, egli riudiva 798 1| torri, bagnate dal mare, attraversate dal fiume, fondate sul monte: 799 1| travi, giù pei travicelli attraversati, giù pei graticci sfondati 800 | attraverso 801 3| temendo le allucinazioni; attraversò il corridoio; escì su la 802 1| occhi se non per l'asta attrezzata dei segnali e per gli indizii 803 1| intrepido; ché su l'albero attrezzato biancheggiava il segno di 804 1| con l'affettazione dell'attrice sapiente ora con la più 805 3| rispasimando nella sabbia attrita.~ ~Allentò gomiti e polsi, 806 1| cilindri il calore dell'attrito, quel viso fatto quasi di 807 3| spezzavano. Lo spasimo corporale attutì l'altro dolore. Egli non 808 2| fasciato di silenzio che l'attutiva. Aveva scoperto tra il suo 809 2| vermiglie. Incontrò gli occhi audaci del giovinetto.~ ~- Sai? - 810 1| a grande altezza. Era un augure forsennato? Era un ornitologo 811 2| grado; supero la duna, odo l'augurio amichevole; vedo le acque 812 1| di sole, come già nelle aule ducali di Mantova, penetrava 813 2| estremità del filo su la collana aulentissima.~ ~- Morìccica, vuoi scommettere 814 2| lo spazio intorno a lei e aumentare la luce agitandola. Egli 815 3| assalitore. E il sangue aumentava, e le vene si gonfiavano, 816 2| rifluì su tutta l'anima e s'aumentò. Ella riebbe intero il sentimento 817 3| vinto di levità tutte le aure dell'estate, quella medesima 818 1| dalle grandi costellazioni australi creato pel dormente un destino 819 1| arcipelago di Sulu, per l'Australia compiuto il periplo delle 820 2| invisibile. E più giù, ad austro, di là dall'Arcipelago, 821 3| dimenticare che purtroppo la sua autorità è avvalorata dalla legge, 822 1| estremità come le foglie d'autunno. Te ne ricordi? Anche il 823 1| che avesti da Costanza d'Avalos.~ ~E fu l'ultimo sorriso 824 2| Paolo affrettava il passo, avanzando la guida che li conduceva. 825 3| denti. Nella stanza, con l'avanzar della notte, il calore diminuiva.~ ~- 826 1| ecco, di lontano videro avanzarsi verso di loro un uomo vestito 827 2| come la carbonella cenerosa avanzata dai forni. A quando a quando 828 2| come il basalte, coi suoi avanzi di calidario dai doccioni 829 1| battito dell'agonia, esanime avanzo di vergelle e di canape, 830 3| che la guidi il bifolco avaro. Ah, quando finalmente l' 831 2| dell'Arcivescovo Ubaldo.~ ~«Ave Maria.» La salutazione angelica 832 | avean 833 1| composta con le verghe dell'avellano con l'omento secco del bue 834 2| fenduti di fiamma come gli avelli roventi del Sesto Cerchio: 835 | avendole 836 2| ultimi papaveri e delle alte avene. - Oggi io sono il savio 837 | avente 838 | avergli 839 | averli 840 | averne 841 | aveste 842 | avesti 843 | avevate 844 3| aspettava per tutte le sue vene avide il sangue rovente, vestita 845 1| freni. Per vedere, i più avidi si chinavano sotto le pance 846 | avrai 847 | avremmo 848 | avremo 849 | Avreste 850 | avuta 851 2| entro in una specie di avvallamento. La terra è sotto di me; 852 2| turbine di vapori che s'avvallava per una lacca smorticcia, 853 3| purtroppo la sua autorità è avvalorata dalla legge, e che conviene 854 3| incombustibile, e tutta la persona s'avvampava al riverbero. Due manovali 855 1| appreso alle vesti e più avvampi nell'aura della fuga. Poi 856 2| sul viso senza che tu te n'avveda, sei tutto tu.~ ~- Ah, ma 857 3| dove tutto brucia tutto avvelena tutto macchia! Tenetemi 858 2| avversaria adoperare le armi avvelenate. Non aveva più dinanzi a 859 2| orribile fascino. Ci siamo avvelenati. Guariremo. Qualcosa accadrà, 860 2| con l'angolo della bocca avveleni la parola che hai scelta. 861 2| umiliante, tutto l'orrore dell'avvenire incerto. Ognun d'essi era 862 1| possederla, egli s'era anche avventurato in quei confini ov'essa 863 1| spettacoli e in un sogno d'avventure celesti. Tornati in patria, 864 1| alta sembianza di asceta avventuriere, quell'ottima struttura 865 2| apparirà un altro cavaliere avventuroso, che fece il viaggio equestre 866 2| lontanissimo d'un movimento avvenuto nell'infinito gorgo della 867 2| guardava con sgomento l'avversaria adoperare le armi avvelenate. 868 2| sonora, li aggirò tutti in avversi delirii. Per il balcone 869 3| Noto che d'ora in ora l'avversione diviene più acre e assume 870 3| non arrestarsi anche se l'avversità del caso la portasse all' 871 3| ansiosa.~ ~- Bisogna che avverta Chiaretta.~ ~Dopo aver parlato, 872 2| volsero.~ ~- Il meccanico avverte che la macchina è pronta - 873 3| indugi sono concessi, tre avvertimenti, tre prove, a qualunque 874 3| Ma mi prometta che mi avvertirà.~ ~- Sicuramente.~ ~- Le 875 3| aspettano.~ ~- Di qui puoi avvertire Chiaretta. Non te n'andare, 876 2| Le biancane desolate s'avvicendarono coi macchioni aspri. Dileguò 877 1| moltiplicavano; e la bellezza si avvicendava con la ruina, e la ruina 878 3| toccare le stelle nel volo che avvicinarvi al mio mistero. Nessuna 879 3| scoprire se qualche veicolo si avvicinasse; quando in fatti udì nel 880 3| percossa né la carezza avevano avvicinato a lui. Fragile era tuttavia 881 3| e mancare chiunque gli s'avvicini. Non so perché mi sia venuto 882 2| quell'arte di aderire e di avviluppare ch'era istintiva nelle sue 883 2| stessa ombra di lei, che l'avviluppasse. China, col respiro sospeso, 884 2| candido caldo a un tratto li avviluppò li accecò li soffocò. Si 885 2| una misera cosa trepidante avvinta a una veemenza indomabile. 886 1| delle tre creature erano avvinte - Aldo, tu dovresti tornare 887 2| abbia tema. È buono.~ ~E s'avviò pel chiostro; che aveva 888 2| farti da testimone e da avvisatrice perché Aldo non ti cogliesse. 889 2| dove?~ ~E, come tocca da un avviso magnetico, ella alzò gli 890 3| la coperse. Ella gli si avviticchiava, aderiva tutta a lui così 891 2| e spesso l'ingenua frode avvolge il credulo. Ma ella invece 892 2| specie di perpetua bufera avvolgente come quella che mena la 893 2| mattutine di zàgare che amò avvolgersi al collo in due o tre giri. 894 1| grandi movimenti umani, e le azioni che dormono nei popoli come 895 2| Ti crocchia se t'azzanna,~ ~t'ingolla: ha un gozzo 896 2| nel cavo delle sue mani azzurrine la rondine tardante per 897 2| angolo un poco di bianco azzurrognolo.~ ~- Gridagli che Tiapa 898 2| Taci.~ ~Ella lasciò le babbucce all'orlo del tappeto, che 899 1| per avere un ventaglio di bacchette d'oro con piume nere di 900 3| di colui che ami». E la bacerò, perché tu non potrai più 901 2| Cherubo austero di Sebastiano Bach.~ ~Paolo si ritraeva nell' 902 2| chi bene sorseggia, meglio bacia.~ ~Si ritrovò nel vento, 903 1| prendergli le mani e di baciargliele, e poi di lasciar cadere 904 1| stanco.~ ~Egli fece l'atto di baciarla ma non la giunse.~ ~- Il 905 3| perché tu non potrai più baciarmi, Aini.~ ~Egli non osava 906 3| dolce, tanto fedele; e ho baciato il mio amore una sola volta, 907 3| Andiamo, andiamo.~ ~Si baciavano, si scontravano urtandosi 908 2| apparve su la porta mentre mi baciavi? Era come una morta.~ ~Entrambi 909 3| spazzole di varia densità, in bacili o in custodie arnesi più 910 2| occhi?~ ~Se tu non dormi, bada~ ~che l'Orco non ti crocchi.~ ~ ~ ~ 911 2| Senz'accorgertene, senza badarci, m'hai riempita di scienza. 912 1| Isabella. Mi calmerò. Non badare ai miei nervi scossi.~ ~- 913 2| fràmea, parato la bocca dai baffi come da una baviera. Si 914 1| intermittenza e la violenza dei bagliori in occhi infermi; ché forse 915 1| un frutto maturo che la bagnasse di succo vermiglio. E non 916 1| circondate di mura e di torri, bagnate dal mare, attraversate dal 917 2| palesavano come sotto un lino bagnato e aderente. S'innamorò di 918 3| assai più lungamente.~ ~Si bagnò; poi si coricò nel letto 919 1| ove pascolavano i cavalli bai. Dinanzi erano le mura della 920 1| dune ignude in vista d'una baia aperta verso l'oceano, s' 921 3| inginocchiata, dinanzi ai balaustri di marmo che chiudono lo 922 3| Di quale inganno?~ ~Ella balbettava, sempre più smarrita sotto 923 3| apparecchio era pieno d'un balbettio incomprensibile, ed egli 924 3| col bianco degli occhi balenante come in quella notte; che 925 1| Come il marinaio uscì, gli balenò sul rigore dell'animo il 926 3| come un viluppo di corde da balestra.~ ~Ma il metallo tardava 927 2| disarmato della sua volontà, in balia a una forza estranea ch' 928 1| scagliata dalla corda della balista, l'ordegno percosse la terra 929 3| Stasera canterei, domani ballerei. Ridiventerei bella come 930 2| cavallerizza si chiama la ballottata, portento dei cavalieri 931 1| un bimbo che domandi un balocco; e sorrise.~ ~L'ombra cadde 932 2| dolcissima, quasi umile, balzando anch'ella e andando verso 933 1| palafreno di color cilestrino balzano da tre. Come Le somigliava!~ ~- 934 3| perché a un certo punto è balzata in piedi, con un'eccitazione 935 2| spavento puerile, i guizzi i balzi le fughe le difese, come 936 1| presso la sua gota. Con un balzo varcò la soglia; e i suoi 937 2| falcate, come andando a una banchina cedevole: lo Zoccolo si 938 2| sul pavimento di marmo a bande bianche e nere. - Chi parte 939 2| del palagio, di là dalle banderuole di ferro che in perpetuo 940 2| pascoli di Coltano, valicò la bandita dì Arno Vecchio dove sembra 941 1| Immense lande liquide dei Barari, folte di canne e di tamerici 942 1| avevano udito il ringhio dei barbareschi. Dinanzi, una sovrana purità 943 3| nome accanto alla parola barbarica. Come la voglia di ruzzare 944 1| domesticate e dai linguaggi barbarici. Rise in sé solo, pensando 945 2| Giusto, la testa quadra e barbata, lebbrosa di lichene, giaceva 946 3| una testa camusa di Sileno barbato su un piccolo corpo arido 947 2| con le lor mille e mille barbe e barbucole tutta quanta 948 2| lor mille e mille barbe e barbucole tutta quanta la volta, rigirato 949 2| la donna pel grembiule e barbugliò:~ ~- Mamma, c'è il pazzo.~ ~ 950 1| or di profilo una faccia barbuta di buon astrologo, con due 951 1| custode apparve su la soglia. Barbuto e canuto, era la figura 952 1| intrico della ruina, egli barcollava su i pavimenti sconnessi, 953 3| accesi. La massa petrosa del Bargello occupava il cielo argentino. 954 2| che soffocò Pecorino e il Barlettano gittati in piazza su le 955 1| marmo rosso lo specchio barocco in una ghirlanda di amorini 956 1| meccanici. Ha fatto calare la barra. Quando io gli parlavo, 957 1| il mugghio dei buoi, il barrito degli elefanti che s'inginocchiavano 958 2| madonna senese di Taddeo di Bartolo, ch'ella teneva al suo capezzale, 959 2| divenute nerastre come il basalte, coi suoi avanzi di calidario 960 1| E il giocatore di pelota basca Chiquito de Cambo!~ ~Risero 961 1| distava dieci passi dalla base della colonna romana. Non 962 2| i borghi i monasteri le basiliche, e gli ipogei e le mura 963 3| sterile gialligna; nella sua bassura, propizia all'arrivata. 964 3| per contenerlo, non le bastano le sue forze umane. Nella 965 3| Cielo d'esser nata, parve le bastasse di appoggiare il capo sopra 966 2| e per perdonarti, ora mi basterebbe di appoggiarmi sul suo petto, 967 2| tamburino del Maramaldo; il bastione di Docciòla ove a scherno 968 2| Il baleno dell'illusione bastò ad atterrarla. La paura 969 1| grandioso come quei cieli di battaglie navali dove le forme delle 970 2| alza dal trono, chi sa dove batte l'aureola, quell'aureola 971 3| porte chiuse, in mezzo a cui battenti splendevano due cuori d' 972 2| raffigurava la contadina battezzata nel nome della dolce martire, 973 1| contro il sole.~ ~- Vana, batti i denti?~ ~- Ho freddo~ ~- 974 3| E la porta era chiusa. Battuta dai pugni e dai calci, era 975 3| E i colpi all'improvviso battuti sopra l'uscio del corridoio 976 2| lascio dormire in fondo a un baule o a un tiretto per mesi 977 1| stanza d'albergo ingombra di bauli, piena dell'odore languido 978 3| dietro le fessure della bautta.~ ~- All'alba le ossa calcinate 979 2| me, intorno a me. Non una bava di vento, e per ciò non 980 2| bocca dai baffi come da una baviera. Si ricordava d'averlo veduto 981 2| aureola d'oro che è come la beatitudine che il cielo persiano le 982 2| Perché?~ ~- Perché me le beccano a volo i balestrucci.~ ~- 983 3| passavano per la Piazza Beccaria, si fermarono dinanzi al 984 1| lunga fusoliera impennarsi, beccheggiare, per alcuni attimi adeguare 985 1| manovra del timone di altura beccheggiò fuggendo i mulinelli, che 986 1| egli l'avesse ritolta ai becchi ingordi degli avvoltoi.~ ~ 987 2| ventesima delle variazioni beethoveniane sul tema del Diabelli dedicate 988 3| commiserandole dai suoi occhi beffardi, lunghi e stretti come quelli 989 1| pedonaglia starnazzante. Un beffatore invisibile, con un crudele 990 2| tra valva e valva Bocchino Belforte scavalcato dal figlio d' 991 2| torrione quadrangolare dei Belforti. Un astore cinerino come 992 3| è fatto preziosissimo il bell'Aldo.~ ~- Via, sii buona, 993 2| materia della sua vita in bellezze di così patetico potere? 994 3| Che nome strano!~ ~- Era bellissima e intrepida.~ ~- Imagina 995 1| fragile tiranno, come quelle belve prigioni che si scagliano 996 2| dei frutti.~ ~- L'uccellin Belverde?~ ~- Credi che sia tanto 997 2| su l'altro, ecco. C'è un benedetto codicillo nel testamento 998 2| sembrare un disconoscimento del benefizio, provocarne e il raffaccio 999 2| parole di Fortunato: Iesu benigne a cuius igne...~ ~Ella s' 1000 2| mani sono nella tavola di Benvenuto, lunghe, con un piccolo