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Gabriele D'Annunzio Forse che sì forse che no Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale Partegrigio = Testo di commento
1001 3| il Canonico, è un certo Beppe della Luzza, abbiettissimo 1002 1| Gerusalemme, Ulma e Lisbona, Berna e Marsiglia; e quelle che 1003 1| che dava imagine della berretta di panno quadrilatera dalle 1004 2| ride, ride, sotto un povero berretto bianco, con un'aria, dolce... 1005 1| torri corazzate contro un bersaglio che non fosse quello delle 1006 1| del collo taurino eruttava bestemmie tonanti a riempire le pause 1007 2| le sue indistinte imagini bestiali, era simile alla larva labile 1008 1| suoi ginocchi la divina bestialità del suo corpo, covava la 1009 1| alimentati col fimo secco del bestiame; e la polvere stupenda sollevata 1010 2| vergine cristiana che il bestiario legava alla fiera preparata 1011 1| molti cuscini, con molte bevande, con qualcuno che ci canti 1012 2| acqua in bocca a chi non beve.~ ~- Beata la sua dama!~ ~- 1013 1| con la ebrezza dei suoi beveraggi. Come quando tutta l'Ellade 1014 1| dove la Bella s'inchina a bevere l'anima della rosa mentre 1015 2| fisi su noi mentre tu mi bevevi mentre io gemevo: «Non più!» 1016 2| dalla sete. Lasciami bere. Bevi anche tu un sorso d'acqua.~ ~ 1017 2| singulto.~ ~- No, Vanina. Se bevo un sorso d'acqua, mi passa.~ ~- 1018 3| bevve qualcosa; anch'essi bevvero. Quanto tempo rimasero là? 1019 1| splendore distante delle biade mature, si spandeva su la 1020 2| noi?~ ~Apparivano nella biancana impronte profonde. Si udiva 1021 2| polvere dell'alabastro funebre biancheggiasse in lui. Pareva ch'egli seco 1022 1| duchesse, in vestiario e in biancheria, per non restar mai indietro. 1023 2| incenerite della Possera biancicarono, come il tristo ruscello 1024 2| volta. Le casse cinerarie biancicavano su lo zoccolo intorno sporgente; 1025 2| levando contro il torrido biancore del cielo una città di ferro 1026 2| vedeva biancheggiare un biancume simile a quei mucchi di 1027 3| Ella si lasciava cullare e biandire con un'aria di bambina malata 1028 3| braccia piegate della terra biandivano;~ ~e la parola della segreta 1029 3| dubitando della verità di quel biasimo, giudicandolo un assaggio 1030 2| deposito risecco d'alluvioni bibliche le quali avessero trasportato 1031 2| L'ho trovato nella biblioteca d'Isabella.~ ~- Lasciami 1032 3| inevitabile che la guidi il bifolco avaro. Ah, quando finalmente 1033 2| quella delle bugne e delle bifore: vasta, parata di damasco, 1034 2| sii l'odio, o se tu sii biforme; perché ella m ama e vuole 1035 2| sorgevano le torri fulve e bige di Volterra nell'ardore 1036 1| manteneva l'equilibrio con un bilanciamento infallibile intorno al centro 1037 1| della volontà temeraria, la biliosa faccia scarnita dall'ardore 1038 1| portico palladiano a colonne bine; le quali apparivano più 1039 3| l'acquamarina, sparso di bioccoli rosei.~ ~- Son tornate le 1040 1| Castagni con forti riflessi biondi; e, per averli tanto tempo 1041 3| E Miss Imogen, smilza e biondiccia, con quella voce melodiosa 1042 2| un rimasuglio di tabacco biondo galleggiavano in una coppa, 1043 1| Giulio Cambiaso, e il quadro bipartito bianco e rosso che indicava 1044 3| quella piazza.~ ~Allora la bipede anguilla, evitando sempre 1045 2| questo no.~ ~- Guercia bircia orba e lusca.~ ~Ella rise 1046 1| d'un sorso di luce. Ella bisbigliava, trepida.~ ~- Di qui mi 1047 2| ospitava e accudiva ai suoi bisogni e alle sue miserie, e ogni 1048 1| ornitologo implume, facendo il bisticcio sul cognome di Paolo.~ ~ 1049 2| cortigiana cerchiati di bistro.~ ~- Perché la sgridi? - 1050 1| cento volte piantata nel bivio del tradimento e dell'eccidio; 1051 3| e la prendeva una smania bizzarra di divagare, di dire cose 1052 3| per ovunque, nel tepore blando, nel suo grazioso abito 1053 2| sigaretta, e con qualche boccata si velò tutta di fumo. Egli 1054 2| posta, che pigliano a grandi boccate quel ch'è loro messo innanzi, 1055 2| sommersa. Di là da un riputido bollente, di là da un turbine di 1056 3| addio, laggiù, su gli stagni bollenti. E fino a oggi son rimasta 1057 3| sola una pentola putrida bollisse.~ ~Era stanco, era digiuno, 1058 2| lacche. Era la riviera del bollor vermiglio quella che fumigava 1059 3| presentimento che lo mordeva.~ ~A Bologna, tanto crebbe la sua angoscia, 1060 3| allogata allo statuario bolognese Iacopo Caracci, era già 1061 1| ancora l'ape dimenticata bombiva come lungh'esse le cellette 1062 2| cannella?~ ~- Qui è l'acqua bona.~ ~- Meglio che al pozzo 1063 2| fiorentino che il Vasari dice «bonissimo musico», «ricco d'animo 1064 1| ignoto. S'udì un passo, un borbottio, uno scrocco di chiave; 1065 1| nelle nicchie nei pilastri, bordato dagli escrementi dei pipistrelli 1066 3| anche una specie di caffè bordello. I due procaccianti vi hanno 1067 3| quelle che s'aggrappano al bordo del battello o alla scheggia 1068 1| musica!~ ~- Suona la viola bordona - disse Aldo, sommesso, 1069 2| lunato con le corna volte a Borea, scosceso di dirupi, irto 1070 2| degli uomini e di Dio, i borghi i monasteri le basiliche, 1071 1| il mare fino all'isola di Borneo, invasati di passione feroce, 1072 3| di metallo, d'osso, di bosso, di tela, di gomma.~ ~- 1073 2| altissime tende, con una volta a botte, ove il michelangiolesco 1074 1| sterzo, udì gli urli dei bovari e un muggito lugubre come 1075 1| gallerie, simili alle pelli bovine tese e appese dai conciatori; 1076 3| e irriso la millanteria bracata e fatto il proposito sorridendosi 1077 1| collane cinture bottoni braccialetti catene frange sigilli. Il 1078 2| fresca e leggera come una bracciata di foglie.~ ~- Quanto poco 1079 2| avessero trasportato quivi le braci delle città maledette, i 1080 1| mercenarii insaccati nei braconi alla lanzichenecca e camuffati 1081 2| volti dolosi delle loro brame, ai vóti esiziali dei loro 1082 2| sbruciacchiare, ma non si staccano - bramiva Aldo seguitando a percuotere 1083 1| scongiurazione, non d'altro bramosi che di versare il sangue 1084 3| vedi?~ ~- N'è passato un branchetto.~ ~Tutte accorsero, col 1085 3| pallottola di cera bruna e la brancicava di continuo. Il forno ruggiva 1086 2| e a quando a quando un branco si levava sparpagliandosi 1087 2| soffocò. Si arrestarono brancolando. Si presero per le mani, 1088 3| piangere. Egli s'alzò in piedi, brancolò su la parete. Uno sprazzo 1089 3| il nudo muro, una vecchia branda e qualche sedia sconnessa. 1090 2| S'interruppe, come se un brandello del cuore le facesse groppo 1091 2| distribuire la lana alle serve per brandire la mezzapicca e la francisca, 1092 3| di vita come quelle che brandiscono l'arme alla suprema difesa, 1093 1| uomo vestito di bianco, che brandiva un lungo coltello scintillante. 1094 2| sì, fammi male, fammi a brani, fa' di me quello che vuoi. 1095 2| del vero.~ ~Oh, come sei brava! - esclamò Vana prendendole 1096 1| di quel buttero che per bravata, il giorno della merca, 1097 2| Diabelli dedicate ad Antonia Brentano? - diceva Aldo, svegliando 1098 3| sorgere su la brughiera bresciana e l'altro su la rupe di 1099 1| chiara e sonora dardeggiava brevemente, tra sprazzi diritti di 1100 2| guanto sporto a tener la briglia come una fanciulla tiene 1101 2| alato gli è presso alle briglie, e incontro gli vengono 1102 1| rivelando il nervo d'un'ala, brillando nelle sàrtie d'acciaio, 1103 2| adolescente. E gli occhi brillarono nella frescura verdastra, 1104 2| Mandringa.~ ~- Ecco la mia brocca.~ ~- È più lustra la mia.~ ~- 1105 2| una veste orientale, rossa broccata a garofani d'oro, che dev' 1106 3| venati e vergolati come i broccatelli i cipollini i pavonazzetti, 1107 1| li ho lasciati qui i miei broccati i miei rasi i miei tabì?~ ~- 1108 3| e là simile a un drappo broccato. Ma ora il silenzio era 1109 2| pozza. L'acqua simile a una broda bigia viscosa untuosa bolliva 1110 1| della Pallata, la Loggia, il Broletto, la Mirabella, i baluardi 1111 2| torvi, serrando la bocca broncia, tutta nell'ombra della 1112 2| sotto il fremito dei suoi bronzi, la tiara del battistero 1113 2| Sahel? Guarda i cammelli che brucano l'erba salma su quella lama 1114 2| fiaccola discosta e riversa bruciacchiando l'erba. Era vestito di tela 1115 2| sguardo nudato, quel respiro bruciante; e in tutta la sua carne 1116 2| del mastio, costretti di bruciare nella galera se invasa dal 1117 1| sente soffrire una mano bruciata, una caviglia distorta. 1118 3| magrezza cocente, le sue ossa bruciate nelle midolle, come un fastello 1119 3| me ne ricordo. Porto le bruciature. Ma pensavo che tu ti eccitassi 1120 2| con una repulsione che bruciava come un desiderio, con un 1121 3| doglia carnale, come un bruciore come una slogatura come 1122 1| fusoliera ardeva come un brulotto. Nella coda simile alla 1123 2| come fiammelle su i gusci bruni delle paranze. Erano le 1124 1| egli gridò, con un gesto brusco. - Non rimanga là!~ ~Vana 1125 2| più ardita, fra l'ilare brusio, fra il lampeggio delle 1126 3| insistenza e, con quella brutalità pretendevano di entrare 1127 2| ergastolo, e d'avermi tolta brutalmente ogni ragione di vivere, 1128 2| Certo, hai fatto una cosa brutta contro Vanina~ ~- Io?~ ~ 1129 3| chi mai fu profanata, fu bruttata più di me? A Volterra, in 1130 2| messo nella testina qualche brutto pensiero?~ ~La bimba scoteva 1131 3| straccio strofinato nella bruttura e gittato via. Ma sentiva 1132 1| contorte. Un Tritone sonava la buccina su una parete forata e maculata; 1133 2| non hanno forma? Sembrano buchi.~ ~- Diciamo: di quadrupede. 1134 1| avellano con l'omento secco del bue con le penne maestre degli 1135 1| ripe, se qualche carogna di bufalo vi approdi portata dai canali, 1136 3| ora l'assaliva a colpi a buffi a rifoli a raffiche.~ ~Lottò, 1137 3| nella sua lingua, con una buffoneria così seria che le altre 1138 1| tettoia il tragico e il buffonesco si avvicendavano, come nelle 1139 1| una rondine urtò contro i bugni del radiatore camuso uccidendosi.~ ~- 1140 2| spazzavano, scoprendo i bulicami bui, i cumuli di ceneraccio 1141 2| Paolo, e non vedrai i bulicani di Monte Cèrboli dopo le 1142 1| a tarsia il dolzemele il buonaccordo la viola la virginale l' 1143 2| discendere i pendii franosi le buone bestie si lasciavano scivolare 1144 1| di cilindri cavi come i burattelli di stamigna nei frulloni 1145 2| nulla. Egli sorrise.~ ~- Ti burli di me?~ ~Era tutto perduto 1146 3| negro Jack Johnson e Tommy Burns il Canadese, finito in carneficina 1147 2| si curvava come sotto la burrasca; ma non la sbigottiva la 1148 2| vi stampa co' suoi mille bussetti nuove generazioni di astri, 1149 3| del ferro e corretta, una bussola rovescia fornita d'una carta 1150 1| loro ciurmerie, le loro cabalé.~ ~- Che guardi, Paolo?~ ~- 1151 2| laggiù sono le montagne della Cabilia? e tutto quel turchino quel 1152 1| entrambi nelle scorrerie nelle cacce nei bivacchi. Gli era giunto? 1153 3| batteva le palpebre come per cacciare l'imagine della faccia bestiale 1154 2| gioco il corruccio puerile, cacciarlo con le carezze e con le 1155 3| bisogno di sfuggire aveva cacciato l'adolescente tra le pareti 1156 1| spazio con l'occhio del cacciatore e del marinaio. Soffiava 1157 3| Mio padre ci fu quando cacciava nelle Paludi Pontine. Un 1158 3| come una forcina poteva caderle dai capelli, come una cosa 1159 3| gocciole calde scorressero, cadessero sul viso di Lunella, la 1160 2| rammentare di quella sera che cadesti, all'Alberigna, e ti rompesti 1161 1| rosa si sfoglia, le foglie cadono chi sa dove; e tutto finisce, 1162 1| festoni di frutti putrefatti e caduchi.~ ~- Isabella!~ ~Ella andava 1163 2| quell'Etrusca della gente Caecina adagiata su l'urna ov'è 1164 1| Cesare Borgia, ch'è in Casa Caetani, e la cinquedea del marchese 1165 2| muscoli, avvolta in un doppio cafetano di mussolina senza maniche, 1166 2| porta bruna come il sangue cagliato, l'albore della santità 1167 1| Un giorno per caso, al Cairo, in vicinanza d'un ammazzatoio 1168 3| capanna conica. Scoprì in una calanca una lista di sabbione, contro 1169 3| vana ne' lievi venti».~ ~Calava la sera. A una a una intorno 1170 1| primato al Barbaro. Nella calca efimera e indistinta le 1171 2| miniare con l'henné; e i calcagni arrossati dal minio somigliavano 1172 3| del pollice che l'aveva calcata. - È tardi, vergini folli, 1173 2| folta, l'una su l'altra, calcate. Ella desiderò di aerarle, 1174 1| un corridoio cosparso di calcinacci; un'aula biancastra con 1175 2| il mattone sgretolato, il calcinaccio, l'odore della muffa, l' 1176 2| nere e rosse, su l'alberese calcinato, su i crepacci del loto 1177 3| la pagina si rialzava, la calcò sul quaderno col pollice 1178 3| sarà una bella morte! Se calcolo il tempo e la velocità, 1179 2| monimenti del castigo «più e men caldi». Sul culmine d'un poggio 1180 3| gonna color tanè come i suoi caldissimi occhi. - Non ho ragione, 1181 2| basalte, coi suoi avanzi di calidario dai doccioni di terra cotta 1182 2| aggravava il pomeriggio caliginoso. E le due sorelle accosciate 1183 1| spoglia serpentina di «chez Callot».~ ~Era spaventosa; quasi 1184 1| Abbi pazienza, Isabella. Mi calmerò. Non badare ai miei nervi 1185 1| temerario del timone d'altura calò giù a piombo come l'avvoltoio 1186 2| non dimenticano tutto, non calpestano tutto?» L'amarezza le torceva 1187 2| si prolungava. Entrambi calpestavano il silenzio. Ma per lei 1188 2| Volterra!~ ~Dietro una calva collina di marna gessosa, 1189 1| carri fermi su la strada di Calvisano, su la strada di Montichiari, 1190 3| patiboli confitti sul poggio calvo, egli passò per la Piazza 1191 3| partivano a rattenere le calze, tutti gli involucri partecipavano 1192 1| era pieno di pecchie e di camaleonti.~ ~Un'ape entrò, sonora. 1193 1| contigua; e il bombo pareva cambiar tono, farsi più sonoro, 1194 3| tutto. Non chiedo nulla in cambio; ma mi sia concesso di testimoniare 1195 1| pelota basca Chiquito de Cambo!~ ~Risero di quel forte 1196 2| dalla pelle più bianca della camelia bianca e dai grandi occhi 1197 2| I dottori hanno lunghi camici, e l'aria indifferente... 1198 1| Alfonso, aveva con sé duecento camicie maravigliose! Tu superasti 1199 3| dove il fuoco ardeva in un caminetto rivestito di rame rosso. 1200 1| scolpita a guisa di un cammeo, aveva anch'essa le lunghe 1201 1| per quelli ov'egli doveva camminar solo. E straordinarii disegni 1202 3| più frescamente che se gli camminasse al fianco per quel portico 1203 1| cammini, dove egli aveva camminato col suo fratello e per quelli 1204 1| comparisti vestita di una camòra «recamata di quella invenzione 1205 2| fra il tintinnio delle campanelle e degli amuleti. Veniva 1206 3| agitava le sale, gli anditi; i campanelli tintinnavano di continuo; 1207 2| Che vuole? Bisogna campare. Ma è tanto docile.~ ~Anch' 1208 2| Castelnuovo e quelle di Campiglia.~ ~- Mai più? Non tornerete 1209 1| braconi alla lanzichenecca e camuffati con la cervelliera di cuoio, 1210 3| Buonarroti, con una testa camusa di Sileno barbato su un 1211 3| Johnson e Tommy Burns il Canadese, finito in carneficina anche 1212 3| certo Stefano Feri, una canaglia della più bassa specie, 1213 2| gesto di chi scaccia, di chi cancella.~ ~- Dove vai? dove vuoi 1214 2| rattrista per non poter cancellare la bellezza di cui non si 1215 3| Ma, se fosse riuscita a cancellarla, le sarebbe quasi parso 1216 2| come sotto una vampa che li cancellasse. Ella si consumava nel canto 1217 1| sopracciglio la gota e un altro cancellava il disegno per rinnovarlo 1218 3| accendere una sigaretta a una candela del leggio ove la pagina 1219 1| gocciolavano su le padelle dei candelabri con un gemito sordo. L'aria 1220 1| XXVII, i segni musicali, il candelabro a triangolo, la sigla intrecciata, 1221 3| l'ombra nella stanza. Le candele del leggio la rischiaravano 1222 1| verso la bellezza della candida sera; poi col dorso appena 1223 2| quel giorno, veramente «candidata in foco di dolore» come 1224 3| poggi, i monti erano quali Canente li guardò con i suoi occhi 1225 1| sovrapposte, simili a fragili canghe; alberi giranti forniti 1226 1| alzandosi contro il vento, cangiano la gravità palustre nella 1227 3| sia per isvilupparsi e per cangiarmi. Dimmi quella parola; o 1228 2| tardante per rilasciarla cangiata in pipistrello.~ ~- Dunque 1229 1| Ma altre tettoie erano cangiate in ginecei dalle donne legittime, 1230 2| ch'era appena apparito; cangiava quel breve anelito in un 1231 2| quelli che la miravano, ella cangiò i suoi modi. Raccolse a 1232 2| selvaggina alipede inseguita dai cani di Atteone e dalle saette 1233 2| inghiottito i giardini, la canicola ha prosciugato la palude, 1234 2| mezzine un chioccolio di cannelle.~ ~- Aspettami un minuto.~ ~ 1235 1| alfine il tempo di puntare i cannoni delle torri corazzate contro 1236 2| lungo il fiume, tra le cannucce. Son finite le cove.~ ~- 1237 2| vibrazione della lunga vena canora traversasse l'intero corpo.~ ~ 1238 1| una dedica d'un libro di cantante, forse dedicato a me quando 1239 3| dolorosa. Ella cantava come se cantasse per l'ultima volta, come 1240 2| denn Eins ist Noth se tu lo cantassi sul ciglione delle Balze 1241 3| andò a finire in lacrime. Cantasti, sembra, con la più straziante 1242 1| Musica!~ ~- Era un libro di cantate a voce sola, del Mazzaferrata. 1243 1| Belli d'Argenta che Vana ti canterà: «L'onde de' miei pensier 1244 3| felice anch'io. Stasera canterei, domani ballerei. Ridiventerei 1245 2| strapotente? Quasi tutta la prima cantica non è di figure rosse su 1246 2| La passione di quei cantici, quella «pazzia non conosciuta», 1247 1| prima volta nel mio piccolo cantiere sul prato di Settefonti.~ ~- 1248 1| su la soglia. Barbuto e canuto, era la figura volgare del 1249 3| aspetto ottuso dei bruti caparbii, resistendo a ogni stimolo 1250 1| salici avessero già nelle capellature un poco d'ombra.~ ~- Questo 1251 2| purità dell'ovale, con quella capellura di viola che diffusa la 1252 3| in mezzo a un fascio di capelvenere. Fece fermare la vettura; 1253 1| invano d'imitare quella tua «capigliara» a turbante che porti nel 1254 3| essere accaduto? Com'era ella capitata in mano delle due guardie? 1255 2| sopra vi riposavano i rudi capitelli dalle tre foglie e dai tre 1256 2| mostrare di frantendere. Tu hai capito quel che volevo dire. Hai 1257 2| perché fosse entrata e non capivi quel che mi cinguettasse...~ ~ 1258 2| una pendice del monte di Caporciano, arrossato dai filoni di 1259 1| tratto fra alte strida, capovolgersi con tutte le tele lacere, 1260 3| Era come se le avessero capovolta l'anima, come se fossero 1261 2| Santi spettrali dalle lunghe cappe bianche. Il vento scoteva 1262 1| L'uomo, ritto sopra una capra, col volto lucido di sudore, 1263 3| Capo Figari, Porto Cervo, Caprera, la Maddalena gli erano 1264 2| so che smania, non so che capriccio geloso. Bastava che qualcuno 1265 1| lamentate sempre come un bambino capriccioso, voi che mi piaceste soltanto 1266 2| sotto un arco chiomato di caprifogli e di pruni.~ ~- Non voglio 1267 2| caccia nella mira della mia carabina una fiera tanto nemica. 1268 3| al petto le canne delle carabine.~ ~- Allora si gettò sul 1269 2| cavalli ch'io abbia mai veduti caracollare, con le gualdrappe con le 1270 2| Sesto Cerchio: erano le carbonaie. Ma quei vasti letti di 1271 2| strideva come il sale sul carbone rosso.~ ~- Guarda là: è 1272 2| colati dalle fornaci, come la carbonella cenerosa avanzata dai forni. 1273 3| passavan tra i denti, come i carboni accesi tra le dita di chi 1274 1| sonnifero dell'anidride carbonica, nel silenzio sostenuto 1275 1| il suo furore contro il carcame inerte che aveva deluso 1276 2| ghiare calcinate come le carcasse dei cammelli su le vie delle 1277 2| maniera che con quel petto di cardellino pareva tu riempissi del 1278 1| Ne donavi a re a regine a cardinali a principi a poeti. E il 1279 3| imagine di quella che le aveva carezzate entrambe nel tempo felice.~ ~« 1280 2| come l'allodola.~ ~Egli le carezzava la mano, che cedette. Aveva 1281 2| orlo i tristi fiori gialli, cari all'umiltà di Santa Greciniana 1282 2| chinò, prese la chiave e caricò il cilindro ispido. S'udì 1283 3| e li incantò con i suoi carmi leni, prima del dolore, 1284 1| camaglio, onde sporgeva carnosa la bocca quasi fosse gonfia 1285 3| lastrico umido i cavalli delle carozze scalpitavano, gli sportelli 1286 1| dita ma un po' grasso il carpo. Per curarle facevi ricerca 1287 2| terra di Luni, le Alpi di Carrara così aeree che figuravano 1288 2| le selci aguzze, verso la carreggiata tortuosa, verso i cumuli 1289 1| Portasti a Roma quella della carrozza. Avevi il desiderio smanioso 1290 3| dispaccio di risposta. Nulla. Un carrozzone pomposo come un feretro 1291 2| Inghirami erano impresse nella cartapecora, e v'era questo distico:~ ~ ~ ~ 1292 3| tavola ingombra di libri e di carte il ritratto di Giulio Cambiaso 1293 1| aeree.~ ~E il fascio di cartelline? chiese Vana.~ ~- Sono le 1294 2| ancora un frammento del cartello che portava la lista delle 1295 2| di sotto i cilindri delle cartiere scoppietta di scintille.~ ~ 1296 1| occhi chiari scrutavano il cartiglio.~ ~- È la notazione del 1297 2| misteriosa di virtù come la cartilagine della laringe come l'inflessione 1298 3| se potessi prendere una cartina di qualche cosa come quando 1299 1| pioppaia di Ghedi; sorpassò i casali, contrastando ai rifoli, 1300 1| Oggi hai per rivali Luisa Casati, Ottavia Sanseverino, Doretta 1301 3| udendo il suo nome.~ ~- Tu caschi sempre dalle nuvole, Vanina - 1302 3| per la fenditura del suo casco. Non ebbe pietà di sé, né 1303 3| nel suo grazioso abito di casimir nero a cui un poco d'oro 1304 2| cavato formava la volta. Le casse cinerarie biancicavano su 1305 2| cosa morta, una specie di cassetta funebre per Tiapa, per la 1306 2| buche, si laceravano ai castelli di travi, alle gigantesche 1307 2| fra le cime vaporate di Castelnuovo e quelle di Campiglia.~ ~- 1308 2| In una vertigine di castità? - disse l'uomo, un poco 1309 3| dal lido laurente sino al castro d'Invio rinascessero gli 1310 1| sotterranea come quella d'una catacomba. - Dov'era il grande angelo 1311 3| il silenzio: le cose vi catavano a fondo come in un mare. « 1312 1| carta, gli stracci, una catinella, una spugna, un fiasco vuoto.~ ~- 1313 3| la smorfia e il tono d'un catone da circo equestre, mentre 1314 3| licenziata che è. E tutte le cattiverie che mi fa mio padre sono 1315 1| L'occhio di Vana era cattivo. La sorella empieva della 1316 3| conosceva l'episodio della cattura se non nel ritorno dell' 1317 1| nella tenebra improvvisa causata dal corto circuito, nella 1318 3| ancora determinarne tutte le cause. Dianzi, alle mie persuasioni 1319 2| morte. Un giovine cavaliere cavalcava tutto avvolto nel mantello, 1320 1| lontano. Il cavallo d'un cavalleggere nitrì. Il galoppo d'una 1321 1| orrore agognato. Respinta dai cavalleggeri la folla ondeggiava, tumultuava. 1322 1| nella zuffa le torme della cavalleria peltata. All'improvviso 1323 2| che in vecchio termine di cavallerizza si chiama la ballottata, 1324 1| fornitori perché cercassero «di cavar de sotto terra qualche cosetta 1325 1| capelli. Ah, se tu potessi mai cavare una nota che gli somigli! 1326 2| tagliati nel medesimo tufo che cavato formava la volta. Le casse 1327 2| divenissero più larghe e più cave, piene di un azzurro violetto 1328 2| dai lastroni d'arenaria cavernosa, tutto scavi e risalti. 1329 2| crollato nel festino e la cavò mezza morta, voleva dislacciarla; 1330 1| miracolosi dell'arpa di santa Cecilia? Il bombo dell'ape era come 1331 2| fumigavano tra i cipressi. La Cécina luccicò nelle ghiare, dietro 1332 2| ricoverava l'Àrdea inerte. Cedendo all'impazienza chiamò:~ ~- 1333 2| promesse, accarezzata, cullata, cedeva alla stanchezza, s'addormentava. 1334 1| pensieri tutti gli affetti cedevano al risveglio dell'istinto 1335 2| come andando a una banchina cedevole: lo Zoccolo si spiccava 1336 1| Bianche?~ ~- Sì, bianche.~ ~- Cedimi questa impresa, Isabella - 1337 3| la vide seduta tra i due ceffi, dinanzi a un bicchiere 1338 2| opere e nelle lotte egli le cela per inutili, poiché vive 1339 2| un bisogno istintivo di celarglieli, e una illusoria volontà 1340 2| turbato le donne alla fontana, celava nella sua anima l'arte di 1341 3| feroce cupidigia ch'essi celavano sotto la sollecitudine, 1342 1| rugginosi; adunazioni di celle quadrangolari, simili a 1343 1| nella rada di Gaeta. S'era cementata nell'inferno dei battelli 1344 2| scavatori di sepolcri e quelle cementate dal sangue civico. Le campane 1345 3| confessionali. Una donna quasi cenciosa passò, e lo guardò con due 1346 2| fornaci, come la carbonella cenerosa avanzata dai forni. A quando 1347 3| tutte insieme, se vivrete cent'anni, tante cose quante io 1348 2| Atteone e dalle saette del Centauro.~ ~«Ah! férmati!»~ ~Il fiume 1349 2| Dalla profonda erosione centrale si creava un golfo d'ombra 1350 2| per ascoltarlo... Ah, va', cercalo, e conducimelo, Aini! Danzerò 1351 1| volta tra ombra e luce, per cercar di porre ancor più lontano 1352 2| davanzale, quando venne a cercarmi la rondinetta? Però tu mi 1353 3| dove avrebbe potuto ella cercarti se non in me che ti nascondevo? 1354 1| ai tuoi fornitori perché cercassero «di cavar de sotto terra 1355 1| Non mi chiamasti? Non mi cercasti con gli occhi pel vuoto? 1356 1| Perché Paolo non l'aveva cercata? non aveva tentato di vederla 1357 2| indimenticabile! Non si sono essi cercati dopo cinque giorni, appena 1358 1| stringerò la mano? Dopo, mi cercherà? mi vorrà rivedere? La luce 1359 1| Rimanga pure distesa. Cercherò di spogliarla senza che 1360 2| visione.~ ~- Vuoi che la cerchiamo? - soggiunse l'adolescente, 1361 2| stanza, andiamo dunque, cerchiamoci, chiamiamoci ancora. «Aldo, 1362 2| dolci occhi di cortigiana cerchiati di bistro.~ ~- Perché la 1363 3| bacino.~ ~Era un povero cerchietto d'ottone, tolto alla martingala 1364 1| di mezzo a un cumulo di cerchioni sovrapposti, il meccanico 1365 3| accuso. Invoco l'indulgenza, cerco di farmi perdonare l'ostinazione. 1366 3| condusse verso quella delle due cere non ancora rivestita della 1367 2| austero, tutta molle nella sua cerea carne. Già nel palagio tacevano 1368 1| antichi almiranti.~ ~Quattro ceri, del duomo di Montichiari, 1369 3| andò, con la solita aria cerimoniosa e strisciante.~ ~Paolo Tarsis 1370 2| vespero convertendosi in cerulea cenere, più s'impregnavano 1371 1| medesima specie. In un golfo ceruleo, lunato tra cumuli d'ambra, 1372 1| lanzichenecca e camuffati con la cervelliera di cuoio, che accendono 1373 3| Terranova, il Capo Figari, Porto Cervo, Caprera, la Maddalena gli 1374 1| lucevano le tracce dell'oro cesareo.~ ~Non la riconobbero i 1375 1| merca, nella tenuta dei Cesarini, da solo legava insieme 1376 1| trattata anch'essa con ceselli da orafo come quella d'un 1377 1| fece lavori di niello e di cesello incomparabili, tra cui forse 1378 1| che sono come un colpo di cesoie in un filo teso, si spiavano, 1379 1| erano confuse, arbusti e cespi vi s'affoltavano; ma tutto 1380 1| La canzone di Thibaut de Champagne roy de Navarre: «Amors me 1381 1| Amors me fait commencier une chanson novelle...» - disse Aldo. - 1382 3| giallognolo sotto la visiera d'un chepì faceva pensare che veramente 1383 2| di Ludwig Beethoven e il Cherubo austero di Sebastiano Bach.~ ~ 1384 1| una spoglia serpentina di «chez Callot».~ ~Era spaventosa; 1385 2| volatore non si volgeva, chiamando il nome gioioso. S'alzava 1386 3| traversò la stanza attigua, chiamandola. Si trovò nel buio e nel 1387 1| maomettani che gli Spagnuoli chiamano juramentados, missionarii 1388 1| supplizio. Ho bisogno di chiamarti, di gittarti il mio grido, 1389 2| svegliasse di soprassalto e mi chiamasse, e io non fossi là? Che 1390 1| t'oscurò l'ardire. Non mi chiamasti? Non mi cercasti con gli 1391 3| l'ha fatto sapere?~ ~- Ha chiamata me al telefono.~ ~- Di dove?~ ~ 1392 3| sia giù in guardaroba.~ ~- Chiamatela, che venga su da me a spogliarmi.~ ~- 1393 3| sopra. Stamani diceva: «Chiamatemi Lunella, rendetemi la mia 1394 2| gli occhi che Vana aveva chiamati torvi, serrando la bocca 1395 2| condottiere di uccelli migratori chiamato Ornìtio, che i marinai sorpresero 1396 3| sera che ti fidanzai? Ti chiamavo Madschnun. Ti raccontavo 1397 2| andiamo dunque, cerchiamoci, chiamiamoci ancora. «Aldo, dove sei? 1398 3| soliloquio incompreso, con una chiarezza che sbigottiva lei medesima 1399 3| mettersi subito all'opera per chiarire il mistero.~ ~Mancava un 1400 1| netto rilevando l'inumana chiarità delle indi, allargando la 1401 3| voce ch'egli credeva aver chiarito prima di emetterla e che 1402 2| ricorda sempre? Ora prendo le chiavi.~ ~Una bambina seminuda 1403 3| scalfittura rossa, sul braccio la chiazza fosca, nel labbro il gonfiore 1404 2| di là dai vecchi émbrici chiazzati di gromma, sorgevano le 1405 3| braccia e ogni giorno mi chiede di più e si dona con più 1406 3| lamentevole non udito da alcuno, chiedendo il sollievo d'un attimo 1407 1| vedere Paolo Tarsis, per chiedergli se abbia bisogno di te...~ ~- 1408 3| inginocchiavo davanti a Lunella per chiederle una delle sue imagini bianche, 1409 1| chiedeva mai denari senza chiederti profumi, e tanto spesso 1410 3| respiravano.~ ~Non più esse chiedevano, non più sceglievano le 1411 1| superasti e l'una e l'altra. Chiedevi ai tuoi corrispondenti milanesi 1412 3| divina. Io ho dato tutto. Non chiedo nulla in cambio; ma mi sia 1413 2| rimaneva chiusa e muta, chiesero qualche attimo d'oblio.~ ~- 1414 3| adescatrice di passanti! Chiestole l'indirizzo, egli l'aveva 1415 1| e poi col Sermoneta, col Chigi... So tutto. C'è la lettera 1416 2| L'Àrdea fu simile alla chiglia che monta in sommo d'una 1417 3| distacco d'un filo. Era a pochi chilometri dal Covigliaio, nell'Apennino, 1418 3| a camminare. Percorso un chilometro appena, si fermò: stette 1419 1| quando le strane forme delle chimere senza bellezza e senza virtù, 1420 1| sospesa del giorno, la potenza chimerica della vita li percosse tutti 1421 1| suoi piedi nudi. Lesto mi chinai per raccoglierla, ma la 1422 1| con moti quasi coperti, chinando sotto le ali ferrugigne 1423 2| suo compagno disperato, chinandoglisi contro la gota scarna. - 1424 2| rifluì nelle vene, mentre chinandomi cercavo di far ombra sul 1425 2| Pareva ch'ella dovesse chinarsi, raccogliere una pietra 1426 3| su per la sua giacca di chinchilla tanto squisitamente accordata 1427 2| balenio di penne, un grido chioccio, una fuga di candore e di 1428 2| luccichio di mezzine un chioccolio di cannelle.~ ~- Aspettami 1429 2| pullulava sotto un arco chiomato di caprifogli e di pruni.~ ~- 1430 2| accompagnava col cenno del capo chiomoso la rimatrice improvvisa, 1431 1| sua vita. Egli rivedeva le chiostre della pagoda, le piscine 1432 1| giocatore di pelota basca Chiquito de Cambo!~ ~Risero di quel 1433 2| profumieri estraggono in Chiraz, in Ispahan, nei paesi che 1434 3| stridio di mandolini e di chitarre. Un chiarore verdognolo, 1435 1| parole.~ ~- Che faremo? Mi chiuderete laggiù in una stanza d'albergo, 1436 2| inferno.~ ~Egli avrebbe voluto chiuderle la bocca, porle su la bocca 1437 1| mani l'atto istintivo di chiuderli, di ricoprire con le palpebre 1438 1| su quella parola; e così chiuderò gli occhi chiari, che sono 1439 2| inclinata in modo che non chiudesse ancora gli occhi. Stava 1440 3| ai balaustri di marmo che chiudono lo spazio dell'altare; guardò 1441 | chiunque 1442 2| come si lega e si salda la chiusura d'una fiala piena d'essenza 1443 2| il fegato. Non udiva le ciance della lusingatrice, ma dentro 1444 2| Nell'ombra umida era un cicaleccio di femmine un luccichio 1445 3| confitte, ma fiera come una cicatrice inveterata; il naso di retto 1446 2| giunture le screpolature le cicatrici delle potature e degli schianti, 1447 3| effetto oratorio, al modo di Cicerone contro Vatinio, polito poliziotto 1448 1| maratoneta Shrubb.~ ~- E il ciclista Mazan.~ ~- E il nuotatore 1449 1| commiserare con l'occhio di ciclope la pedonaglia starnazzante. 1450 3| come una implorazione di ciechi, saliva il clamore della 1451 2| improvvisa, mentre gli occhi cigliuti color di nocciola le rimanevano 1452 3| suo divino dolore, come il cigno canta i versi della morte, 1453 1| passeri dagli émbrici rotti cigolò giù per le armature sconnesse 1454 1| oro sul palafreno di color cilestrino balzano da tre. Come Le 1455 3| così?~ ~- La Vergine del Cilizio.~ ~Tutto era odio e oltranza 1456 1| scortato la salma fino al cimitero di Staglieno.~ ~Quando l' 1457 2| formava la volta. Le casse cinerarie biancicavano su lo zoccolo 1458 2| verso la terra, verso la cinerea melma solcata dai carri; 1459 1| dei ginocchi nella gonna cinerina che con l'arte di due pieghe 1460 1| come i fiamminghi, taluni cinerognoli come le gru. Scoccavano 1461 2| ma il cerchio secondo era cinerognolo e grommato d'una muffa verdastra, 1462 2| scambiavano dinanzi a lei, cingendosi col braccio e accostando 1463 2| destino.~ ~Le acque tartaree cingevano una solitudine di sabbie 1464 2| ora il primo cerchio che cinghia l'abisso; ma il cerchio 1465 2| arrotar le zanne solo il cinghiale del Popolo, sporgente su 1466 1| a quest'ora? Va' e vedi, Cingria - disse egli, aspro, udendo 1467 2| mormorò:~ ~- Non c'è.~ ~E un cinguettare improvviso la sorprese. 1468 2| e non capivi quel che mi cinguettasse...~ ~Ella si avvolgeva una 1469 2| verso il mille ottocento cinquanta. Chi può dire perché una 1470 1| ch'è in Casa Caetani, e la cinquedea del marchese di Mantova, 1471 3| una città bassa con due cinte di muraglie, la miseria 1472 2| disgiunte intorno il pozzo cinto di ferro al pari d'una cripta 1473 1| squisitamente legate: anelli collane cinture bottoni braccialetti catene 1474 2| pomelli salienti, della ciocca ritrosa sul mezzo della 1475 2| ragnateli in una soffitta ciondolavano dalle radiche i pipistrelli 1476 3| prominente e liscio come il ciottolo, col torace saldo come il 1477 3| vergolati come i broccatelli i cipollini i pavonazzetti, e sopra 1478 2| dinanzi a loro, coi suoi cippi in forma di pigne, con le 1479 1| fratello velati come di cipria.~ ~- Isa, promettimi che 1480 1| lieve come se un'aria calda circolasse nella concavità delle sue 1481 1| corpo verso l'interno del circolo nel veleggio roteante, per 1482 1| erbosa delle antiche giostre, circondata dalle logge a colonne avvolte 1483 1| piante dipinte delle città circondate di mura e di torri, bagnate 1484 3| fossero più, nel mondo. Circondatemi come dianzi, serratemi in 1485 2| appariva, tristo come i tufi, circondato da mucchi di paglia simili 1486 2| ella sembrava trarre dalle circostanze e dalle lontananze le linee 1487 1| pieghevole che invisibilmente li circuisse e li annodasse di continuo.~ ~- 1488 1| col medesimo anelito alla cisterna occulta e insieme vi discendono, 1489 1| loro millanterie, le loro ciurmerie, le loro cabalé.~ ~- Che 1490 1| l'orecchio, il collo, la clavicola, le cellette sottostanti 1491 3| costole e il pube, con le clavicole risentite ond'emergeva il 1492 2| antico lamento. Fra Maria di Cleopa e Salom, tra le due femmine 1493 1| d'acqua il lungo tubo del cleptoscopio armato del portentoso occhio 1494 1| volgare del Tempo senza clessidra né falce. Non gli diede 1495 3| mondo gli appariva come una cloaca immensa. Ogni bellezza, 1496 2| come gromme di tartaro come coaguli di sangue biancheggiavano 1497 1| da cumuli di mattoni e di cocci, che sono le ruine obliate 1498 2| morsero.~ ~ ~ ~Il desiderio coceva così forte il volto d'Isabella 1499 1| olio si sprigionavano dal cociore dello spigo e del rosmarino; 1500 2| Fiume Morto, come fra il Cocito e il Flegetonte. La bellezza 1501 1| impressa, lucida come i cofanetti di pastiglia; e sul rovescio 1502 2| Una serpe incantata in un cofanetto di cipresso?~ ~- No.~ ~Ella 1503 2| Pazzo di Cristo.~ ~- Li cogli sotto i cipressi i tuoi 1504 2| avvisatrice perché Aldo non ti cogliesse. Pochi minuti dopo, ridevi, 1505 1| facendo il bisticcio sul cognome di Paolo.~ ~Posatoi rupestri 1506 1| creano i fiumi di ferro colante nelle città novelle, e gli 1507 3| Dovrei attendere o cercare di colarla a fondo?» Il tono ridiveniva 1508 3| divine meteore. E non era la colata del metallo strutto che 1509 2| come i rosticci del ferro colati dalle fornaci, come la carbonella 1510 2| era livido e sbavato di colaticci. Giù per gli scheggioni 1511 3| chinò per raccogliere un colaticcio che sopravanzava all'orlo, 1512 3| vasi di maiolica ricchi di colature intense come smalti. E, 1513 2| eterne in travaglio onde colavano a quando a quando quelle 1514 2| incanti. Con l'arte della maga colchica aveva dedotto dalla luna 1515 3| velluto fulvo, col suo largo collare di merletto, co' suoi fiocchi 1516 1| cercava di sganciarle il collaretto, mormorò lamentosa:~ ~- 1517 2| esprimevano i macigni squadrati e collegati sul monte precipite.~ ~- 1518 2| pomeriggi le sere le notti nei colloquii degli strumenti nei soliloquii 1519 2| come la gora si ringofia e colma gli argini se il varco sia 1520 2| della notte di giugno le colmavano l'anima, non lasciavano 1521 2| nude sollevavano le mezzine colme e le tendevano. Egli sentiva 1522 2| tu mi tieni con te; tu mi colmi di doni, tu mi adorni e 1523 1| mucchi nereggianti su i colmigni delle cascine, dall'immensa 1524 2| accesa dal riso di Beatrice, colmo fino all'orlo come una plenitudine 1525 2| aspiravano l'odore della colofonia caloroso come l'odore della 1526 1| lungi l'applauso come i colombi, il tintinno come i cigni, 1527 2| Erano le vele rosse della colonia picena immigrata a Bocca 1528 1| ventilare le stanze nelle colonie torride; difficilissimi 1529 3| occhi di gufo. Sotto il colonnato egli rivide la tavola dove 1530 1| cristallo che, in bilico tra due colonnette, rasentava il pavimento 1531 2| delle città brune e bionde colorano le lunette e presso Ulma, 1532 3| foce, salire salire ancora, colorarsi d'aria, farsi esile come 1533 2| stesso del suo sangue la colorasse fino all'orlo. Le nuvole 1534 3| lunghissime sciarpe di garza colorate ora da uno gnomo ora da 1535 2| sogni uno dei tuoi sogni colorati. Ma conosco omai la tua 1536 2| in cima ai candelieri la coloravano d'un lume dorato. Qualche 1537 2| ascella. I talloni apparvero coloriti di cinabro, simili alle 1538 1| e degli archi. I portici colossali delle nubi lo sostenevano, 1539 3| fosse un colloquio d'amore colpevole.~ ~- No, non temete. Di 1540 1| inflessibili lo fisavano. Una palla colpì il demente nel cranio raso. 1541 2| calorosa, poiché non posso colpirti senza temere che il mio 1542 2| strido e sparivano come se colpissero il segno incastrandosi nel 1543 3| nell'ombra del giardino. Colpita dal contegno strano, ha 1544 1| latrò sul ciglio del fosso: colpiti dai raggi, gli occhi gli 1545 2| Ognun d'essi era due volte colpito, due volte tradito. Nel 1546 2| acquitrini e i pascoli di Coltano, valicò la bandita dì Arno 1547 2| troppo grandi per essere colti, e quei frutti troppo grandi 1548 2| giungere alla maggiore. Ah, ho colto più d'un epigramma crudele, 1549 1| piume e piumoline che nel côm di Sandaleh o nella garzaia 1550 1| le era divenuto come un comandamento dell'anima, a cui le fosse 1551 3| indicare per insegnare per comandare; ma spesso parlava col suo 1552 1| incitasse la rapidità. Gli comandarono di vincere.~ ~- Tarsis!~ ~ 1553 1| silenzio, un atto religioso, comandato da una necessità interiore 1554 3| insolitamente allegra la voce dei comandi. Subito la tettoia fu piena 1555 1| Pronti pel campo! - comandò egli ai suoi uomini, e assicurò 1556 3| quello delle fiere. Poi combatterono, poi si divorarono tra loro; 1557 1| nemboso. La giovine Estate combatteva nel cielo come un'Amazone 1558 1| le cose che vivevano nel combattuto silenzio, fu più viva del 1559 3| altra; che si manifestava in cominciamenti di gesti, in piccoli guizzi 1560 2| fiamma fortunosa che dal cominciamento del mondo rischiara le lotte 1561 3| sconosciuto. Nelle stanze le cose cominciarono a vivere contro i suoi sensi 1562 1| Ben quivi entrambi avevano cominciato ad acquistare il senso della 1563 2| ami.~ ~- Confessa che già cominciavi a sentirti esausta, perduta; 1564 1| era simile ad alcun altro. Cominciavo a provare un tal bene, che 1565 2| e con mio fratello, in comitiva. Come vorrei tornarci con 1566 2| ridevi, recitavi la tua commedia, assottigliavi la tua grazia 1567 3| rimanervi in perpetuo a commemorazione dell'eroe ligure.~ ~Ora 1568 1| Navarre: «Amors me fait commencier une chanson novelle...» - 1569 2| muso e gli orecchi tra la commettitura dell'ali. E tanto eran tenaci 1570 3| chiuso, impenetrabile nelle commettiture delle sue bugne di pietra 1571 3| ma Dolly tendeva il capo commiserandole dai suoi occhi beffardi, 1572 3| l'infamia?~ ~Ella aveva commiserazione di lui che tanto in quel 1573 1| recinto, con licenza dei commissarii.~ ~- Il vento gira. S'abbassa 1574 2| prendevano leggerezza dall'esser commiste con le lunghe penne sottili 1575 2| congiunti, i due amanti erano commisti. Una materia umana era presa 1576 1| della vampa su l'aridità commossa, odore elettrico dello spazio 1577 3| inconsapevolmente le ascoltatrici commosse lo respiravano.~ ~Non più 1578 3| egli lo disse all'artefice commosso; che anche nell'aspetto 1579 1| esangue i cui subiti rossori commovevano come gli accenti sublimi 1580 3| stanchezza, la violenza delle commozioni finalmente rompevano la 1581 2| movimenti ariosi che parevano commuovere tutto lo spazio intorno 1582 2| colpi alla tua figura. Tu mi commuovi ogni volta che ti guardo.~ ~ 1583 1| onore di Lucrezia Borgia comparisti vestita di una camòra «recamata 1584 1| piccola!~ ~E già quella compassione indefinita pesava al suo 1585 3| come la frana, una massa compatta di dolore si rovesciava 1586 2| turbine dell'elica il mucchio compatto si rompeva si disgregava 1587 3| vettura; discese; entrò, comperò i fiori. Li tenne su le 1588 3| che si travagli e non si compia. D'improvviso, dopo una 1589 2| le prudenze e a tutte le compiacenze tu m'hai abituata. Laggiù, 1590 2| suo pentimento, ella si compiaceva di ciò che le era rinfacciato 1591 3| de' Mozzi.~ ~E l'uomo si compiacque della vereconda allusione 1592 3| due sconosciuti che, per compierla, simulavano di essere due 1593 3| la conducevano verso il compimento. E tutto, da quel punto, 1594 2| sudore; e l'atto ch'ella compiva le fu presente come in uno 1595 1| straordinarii disegni si componevano dentro di lui, senza ch' 1596 1| profumi.~ ~- N'eri folle. Li componevi tu stessa. Ambivi il nome 1597 2| lontananze le linee più belle per comporle in quella creazione di istantanea 1598 1| sguardo degli stagni, gli si compose l'imagine del suo volo. 1599 1| perfecta perfumera». La tua «compositione» era d'un'eccellenza insuperabile. 1600 1| stanghe, di spranghe; tutte le composizioni del legno, del metallo, 1601 2| con l'arte rapida ond'eran composte quelle collane mattutine 1602 1| sempre una voglia pazza di comprare tutto quello che ti piaceva; 1603 2| Giuseppe d'Arimatea aveva comprata la sindone, invano Nicodemo 1604 2| non è tale che tu possa comprenderla. Nei primi giorni, quando 1605 3| attonita, come se subito non comprendesse quegli strani modi che dissimulavano 1606 2| i pascoli su i silenzii compresi fra l'Anguillara e il Fiume 1607 2| selvaggia gli proruppe dal cuore compresso.~ ~- Vuoi gettarti giù? 1608 1| sotto la tempesta, come per comprimere la sua vita e opporsi a 1609 2| gola col grido; ed egli per comprimerlo contraeva la sua volontà 1610 3| invito al desiderio, ella comprimeva l'enormità della sua vita 1611 2| pensate che io tema d'essermi compromessa. Ma è utile che noi giochiamo 1612 1| contrarietà della sorte poteva compromettere l'esito. «Isabella dorme? 1613 3| gli occhi, con un sorriso compunto.~ ~- V'ha parlato ella stessa? 1614 1| repentina di tutto l'essere: comunica allo spirito la durezza 1615 1| su ogni parola come per comunicare a ciascuna il suo proprio 1616 3| aveva alcune notizie da comunicargli, di natura molto delicata, 1617 1| della rosa. E tutto era comunione e legame, in un luogo della 1618 2| sotto di me; è verde, è concava come la palma d'una mano 1619 1| aria calda circolasse nella concavità delle sue ossa prive della 1620 2| Mariano Fortuny immerge nelle conce misteriose dei suoi vagelli 1621 3| No; la tolleranza che si concede al più miserabile. Tento 1622 1| vi rattenete, siete per concedervi e vi negate. Fin da quel 1623 1| senza parole, l'ardore senza concento.~ ~- Andiamo, andiamo.~ ~ 1624 2| fiutavano nella sua vastità concentrata dal volo come si fiuta un 1625 2| attonito, si restrinse, si concentrò nello sguardo e nell'alito, 1626 1| vigilava il portentoso uccello concépito nel suo seno, asciugava 1627 2| soliloquii del canto nei concerti a quattro mani, seduti dinanzi 1628 3| mia sorte. Tre indugi sono concessi, tre avvertimenti, tre prove, 1629 1| cinta di nicchie in forma di conche, verdastra come una caverna 1630 2| denti in una umidità di conchiglia frescamente dischiusa.~ ~- 1631 1| bovine tese e appese dai conciatori; e il coro dei passeri dagli 1632 1| imagini della grandezza, conciliano l'argentea voluttà del Veronese 1633 2| nella sua anima l'arte di conciliare l'inconciliabile. Egli viveva, 1634 2| che era inconciliabile fu conciliato; quel che era impatibile 1635 2| le sue zampe elastiche e concitate.~ ~«Chi cammina? dove?» 1636 3| il suo cranio, un passo concitato che suona dietro l'osso 1637 3| ricolorò la faccia, che le concitò la voce; la forza viva e 1638 1| Àrdea!~ ~Mille e mille voci conclamavano il bel nome laziale. Dalle 1639 2| Sorvolò le cinque navi concluse del duomo, l'implicito serto 1640 2| rendevano innumerevole come la concordia discorde degli elementi? 1641 1| dovettero alzarsi.~ ~Il concorso era come a una dieta di 1642 2| in seconde nozze con la concubina, la sorella maggiore, rimasta 1643 2| percosso il suo cuore da quella condanna di sterilità, e veramente 1644 3| alla morte? Come fate voi a condannare e ad assolvere? Nulla è 1645 1| dalla presunzione ignara, condannate irremissibilmente a sollevare 1646 2| schiavitù anche la sua? Condannati all'ozio invece che al lavoro, 1647 2| Certe arie del suo volto condensavano la poesia d'un giardino, 1648 1| Tarsis con l'accento della condiscendenza, come chi risponda a un 1649 3| essa rimanga qui, in queste condizioni. Deve tutto temere dal padre 1650 2| così netto che parevano condotte non di memoria ma su l'ombra 1651 2| quel giovanissimo vento condottiere di uccelli migratori chiamato 1652 1| notturna. Qual genio aveva condotto verso di lui quella creatura, 1653 2| tu mi cerchi Amar e me lo conduca; perché stasera voglio danzare 1654 3| furono i segni che la conducevano verso il compimento. E tutto, 1655 2| dimenticato più.~ ~- Mi conduci dunque alla badia?~ ~- No. 1656 2| ascoltarlo... Ah, va', cercalo, e conducimelo, Aini! Danzerò per te.~ ~ 1657 2| Resta un altro poco, Duccio! Conducimi anche me alla badia. Ti 1658 1| presa per la mano come per condurla; e dentro di sé e fuori 1659 2| ma ella aveva l'aria di condurlo come un fanciullo, come 1660 1| attigue aspettando la volontà conduttrice.~ ~- Bisogna partire prima 1661 2| giorno che la fellonia dei conestabile chiamò al bottino i fanti 1662 3| grido, quasi pacato, egli confermò:~ ~- Ho detto quel che sei. 1663 3| uomini sanno ma non osano confessare. L'amore, come tutte le 1664 3| Né Paolo aveva cuore di confessargli la sua miseria e la sua 1665 2| ingigantirsi la sua infelicità non confessata; e li accomunava entrambi 1666 3| la mia verità. A chi mi confesserò se non a colui che amo? 1667 3| straziarla. - Ora taci? Confessi?~ ~La violenza contenuta 1668 3| Alla parete destra, un confessionale; un altro, alla sinistra; 1669 3| di stalli di armadii di confessionali. Una donna quasi cenciosa 1670 3| tutta la notte.~ ~- Ah, io confesso che mi piacerebbe d'essere 1671 3| aveva la maniera dei grandi confessori, dei grandi maneggiatori 1672 2| Imaginava d'avere la faccia conficcata nella terra molle, la bocca 1673 3| invisibili zanne fossero conficcate in quella dura carne, sin 1674 2| non mi lasci e che anzi ti conficchi più forte nella mia forza 1675 3| Con nessuna di voi si confida?~ ~- Con me no.~ ~- E neppure 1676 3| quale io posso pienamente confidare. Inoltre so che il padre 1677 2| egli l'assaliva.~ ~- Ti confidi a questo libro, non al tuo 1678 2| togliersi gli spilli che configgevano la paglia. Egli si sentiva 1679 3| nella linea delle cose confitte, ma fiera come una cicatrice 1680 3| cipressi, fino ai tre patiboli confitti sul poggio calvo, egli passò 1681 2| dilatandosi su tutte le cose, confluendo nella doglia universa.~ ~- 1682 3| il collo tra gli omeri e confondendo le lunghe piume dell'occipite 1683 2| vita di quelle vene e si confortava nel calore persistente. 1684 1| un mantello. Che erano al confronto i grandi corredi d'Ippolita 1685 3| alla sua porta. Ho udito confusamente la signora disperarsi e 1686 1| forze si alternarono e si confusero. La donna era separata sul 1687 2| Quanti libri su la tua tavola confusi! C'è un dolore che ammucchia 1688 1| Vuol esser solo. Ha congedato quelli che s'erano offerti 1689 2| viaggio ultimo, dell'estremo congedo, quale effondono le figure 1690 1| addestrata e quella forza congegnata, tra il suo moto istintivo 1691 3| dalla fronte al piede, era congegnato per portarlo. E che cosa 1692 1| pale nel mulino natante; congegnature di aste e di ventole in 1693 1| simili a fragili scheletri congelati. O desolazione, desolazione 1694 1| grande dolore è come una congelazione repentina di tutto l'essere: 1695 2| balenavano incoerenti sul sangue congesto; ma parevano scoppiare come 1696 2| Ella gemette, s'arrestò, congiungendo le gambe in un'attitudine 1697 2| creature un tale sguardo può congiungere la morte e la vita?» Allora 1698 3| su la proda, si distese, congiunse i piedi come offrendoli 1699 1| volo, egli credeva esser congiunto ai suoi due bianchi trapezii 1700 3| Roma. Passa la sua vita a congiurare contro di noi, da quella 1701 2| preparata sotto le tende coniche della razza guernera.~ ~- 1702 1| fatti per fendere come i conii la resistenza, quelle dure 1703 2| con la figura del bacio connaturata alle sue labbra, con tutta 1704 1| macchiato di vermiglio le verghe connesse e la tela tesa. Alla vasta 1705 3| scollo e di ricamo, il busto connesso aveva la tenuità e la perfezione 1706 3| ad osservare il rito del connubio funebre. Spense l'ultima 1707 2| quadro di seta ch'era un conopeo di ciborio.~ ~- L'ho portato 1708 2| diverso dunque da quello che conoscemmo nell'avventura pel vasto 1709 1| buio, era caduta giù senza conoscenza, aveva smarrita l'anima: 1710 1| risoluzione. Egli non doveva più conoscere le due più candide gioie 1711 3| i mezzi, se Le aggrada, conosceremo la verità.~ ~Paolo Tarsis 1712 3| dalla signora, o già lo conoscevano? Volevano tentare un ricatto? 1713 3| dell'acqua né altro rumore conoscibile. Il silenzio viveva ingannevole, 1714 1| inconsapevolezza e tanto conoscimento. Talvolta una bontà subitanea 1715 1| il suo terzo regno, non conquiso col travaglio dei macigni 1716 1| ne andiamo per la nostra conquista liberi». Ma il compagno, 1717 1| partivano l'un dopo l'altro a conquistare il cielo magnifico, taluni 1718 2| volta, rigirato i pilastri, conquistato gli spartimenti fino allo 1719 1| superi il punto, che tu conquisti un cielo nuovo.»~ ~«Non 1720 1| rocca in ruina.~ ~Subito conquistò la solitudine, fu aerea 1721 3| il fascio delle rose, per consacrarla. Scacciò da sé le ultime 1722 1| bella come l'ala solare consacrata dal culto egizio. Il popolo, 1723 1| asta infissa nel terreno consacrato dal corpo infranto dell' 1724 2| Porta a Selci spalancata dai consanguinei dei fuorusciti ai mercenari 1725 2| nell'altro volto, nel volto consanguineo, ch'egli aveva avuto accosto 1726 3| assunsero un aspetto patetico e consapevole. Isabella era per ovunque. 1727 3| rupe di Àrdea vigesse la conscia virtus di Turno. Non andava 1728 3| che il fardello gli fosse consegnato.~ ~- Ah, sono certa, sono 1729 1| che sola in quel punto era consentanea a sé e al tutto ma non potesse 1730 1| sottomette e si umilia, imita e consente, è tiranneggiato e protetto. 1731 3| corpo cessò per un tratto. Consentì a sedersi. Aveva rifiutato 1732 1| imposto la nuova attesa, consentito il termine memorabile.~ ~« 1733 1| nello stipo.~ ~Isabella consentiva alla fantasia dell'adolescente 1734 2| gelsomini, contro il muro che conserva il calore del sole. Una 1735 2| sua vita elettrica, pareva conservasse lo spirito igneo nelle fibre 1736 3| che nel lavoro avevano conservata la loro nuova bianchezza 1737 2| innanzi alla sua anima e di considerarla. «Dunque, tu sei l'amore,» 1738 1| di corse in circuito, che consideravano il nuovo apparecchio come 1739 1| l'accento persuasivo che consola le pene puerili.~ ~- No, 1740 1| più piangere. Mi potrei consolare? Qualche volta nasce un 1741 2| soli, coi piedi nudi...~ ~ ~Consolata dalle promesse, accarezzata, 1742 1| Egli la teneva per mano, la consolava, la chiamava «piccola buona»! 1743 1| prode, come al tempo dei Consoli e dei Tiranni, era piena 1744 3| dispregio. Ti guarisco, ti consolo, ti rinnovo. Non so se sei 1745 1| egli era per compiere al conspetto della folla era un atto 1746 3| dall'indice in cui aveva constretta la sua irrequietudine.~ ~ 1747 1| sottomesse; le divinità constrette erano pronti sempre a insorgere 1748 2| risolsero dal loro desiderio constretto. Essi riudirono il sibilo 1749 2| faceva uno dei suoi incanti consueti a sé stessa e al suo amico. 1750 3| segnarsi col gesto della consuetudine.~ ~Camminò sopra una pietra 1751 1| a mano: «Doppio ardor mi consuma». E la carta era fragile, 1752 1| sua furia vitale, l'altra consumandosi negli eccessi nelle contraddizioni 1753 2| divampare in un attimo, a consumarsi in un attimo, a disperdersi 1754 3| Era necessario che così la consumassi perché io potessi riaverla 1755 3| rimpiango l'immensa forza che ho consumata nella sterilità. Era necessario 1756 1| abbandono e una tristezza che si consumavano in profumo tardo. Gli spiriti 1757 2| giorno il tuo potere e lo consumavi ogni giorno, e rimanevi 1758 2| accendo in te un fuoco, che consumerà in te ogni albero verde, 1759 2| bianco sgorgò, colò, si consunse.~ ~ ~ ~Una musculatura leonina, 1760 2| pace?» Si raffigurava la contadina battezzata nel nome della 1761 2| m'hai tu abituata, a che contatti, a che allusioni, a che 1762 3| che sole rimanevan nude in contatto con l'acqua e potevan toccare 1763 1| prenunziatore del prodigio, contava nel grembo l'oro imaginario 1764 3| vivere se non l'ottima parte, contemplando i luoghi sacri e deserti, 1765 2| scolpiti di Tebe e di Troia per contemplare il viaggio agli Inferi, 1766 2| era se non apparente pel contemplatore acuto. Certo, quando ella 1767 1| capelli sciolti la copersero contendendole la vista di quel volto troppo 1768 2| ridi, ridi anche tu! Non ti contenere, non ti frenare. Si vede 1769 3| travaglio così fiero che, per contenerlo, non le bastano le sue forze 1770 2| sua solitudine. Pareva lo contenesse dietro le sue labbra serrate, 1771 3| palpebre umane.~ ~Egli si conteneva, per non sbigottirla. Ella 1772 3| presso a traboccare, e lo contenevano.~ ~Ma la cantatrice voltò 1773 1| mediatori con orefici. Non ti contentavi d'aver le più belle gioie 1774 1| gutturale; ch'era il segno del contento nel loro gergo bizzarro 1775 3| erano semplici e grandi ma contenute in una chiostra che non 1776 1| lontano, fuggì per le stanze contigue, sotto cieli d'oro e d'oltremare, 1777 3| suoi chiostri senza fine contigui. «E io? non sono più nulla 1778 3| proprio spirito e nella contingenza dei casi manifesti. Ogni 1779 1| dinanzi al suo telaio ideale e continuasse a tessere il suo sogno senza 1780 3| non a divincolarsi.~ ~- Continuate, Vana - egli disse, con 1781 1| ore su le ventiquattro, e continuato così per settimane senza 1782 1| Tarsis! Tarsis!~ ~L'Àrdea continuava la sua rotta, girava le 1783 3| ricatto. Le ricerche tuttavia continueranno.~ ~E il delegato se ne andò, 1784 3| ripeteva dentro di sé con la continuità di chi nel primo urto della 1785 3| detto: mi sfogo, grido. Fate conto d'aver ferito l'avvoltoio 1786 1| ingigantirono del suo dolore; e i contorcimenti dei grandi corpi rossastri 1787 2| limitando le altre forme, e si contornano di solitudine.~ ~Allora 1788 2| infanzia felina v'era colta in contorni e scorci d'un'arditezza 1789 1| rottami di vecchie docce contorte. Un Tritone sonava la buccina 1790 1| sottostanti del radiatore contorto, un pugno semichiuso. Chinandosi 1791 1| consumandosi negli eccessi nelle contraddizioni nei languori della sua verginità 1792 1| favola in lande solitarie, in contrade di sabbie e di tumuli; avevano 1793 2| creature di Michelangelo. La contradizione non era se non apparente 1794 3| finestra.~ ~Paolo appariva così contraffatto che il medico s'arrestò.~ ~- 1795 2| munita di scarpate e di contrafforti come uno spalto. Dietro 1796 1| sbaglio, c'è la chiave di contralto; e poi ci sono i segni dei 1797 3| il frutto della bocca; ma contrapposizione ed equilibrio di forze come 1798 3| la tavoletta d'alluminio contrapposta al tubo di scarico, e che 1799 1| dire né far quella, anzi la contrariasse con ogni pensiero con ogni 1800 1| rimessa. La più piccola contrarietà della sorte poteva compromettere 1801 2| parve vuotarsi; le mani si contrassero come per aggrapparsi al 1802 1| Ghedi; sorpassò i casali, contrastando ai rifoli, orzeggiando di 1803 3| piccola maniera femminina che contrastasse a quella potenza. In ginocchio, 1804 2| rompeva il gesto, che le contrastava l'impeto, che le risparmiava 1805 2| fragilità inerme, tutti quei, contrasti e quei dissidii che la rendevano 1806 2| ginocchia intormentite, le contratture nei muscoli delle gambe, 1807 1| come certe voci rotte dalla conturbazione della pubertà: qualcosa 1808 2| Ella aveva un viso di convalescente, una dolcezza sommessa e 1809 1| grazia inquieta come una convalescenza febrile. E ogni attitudine 1810 2| non tanto per le solite convenienze quanto perché io vi possa 1811 2| Girolamo, la loggia, il convento, la mia cappella, la cappella 1812 2| penisola arenosa, tutte convergevano in quel gioco di apparenze 1813 1| La morte era una Circe conversa, donna solare che trasfigurava 1814 2| In un fosco nuvolo s'era converso il mucchio subitamente, 1815 2| puro e quel che è impuro converte in un medesimo ardore. Due 1816 2| paradisiaco del vespero convertendosi in cerulea cenere, più s' 1817 1| prediletto fu quell'ebreo convertito, di nome Ercole de' Fedeli, 1818 1| mille occhi levati verso il convesso circo celeste. La cruenta 1819 2| lenzuola~ ~alla Docciòla,~ ~convien che l'acqua attinga~ ~alla 1820 3| avvalorata dalla legge, e che conviene per ciò traccheggiare con 1821 3| la più grave. L'inferma è convinta che fu presa per vendetta 1822 2| ricordi nella grotta del convito quegli uomini tutti rossi, 1823 2| il suo sentimento della convivenza s'era pervertito in acredine 1824 3| il viso fin sul braccio convulsamente. Le narratrici eccitate 1825 2| teneva ferma nelle sue mani convulse, irrigidendosi contro la 1826 2| volta cadere di schianto in convulsioni sul lastrico, e non l'aveva 1827 1| comune, le fronti delle coperture erano dipinte gioiosamente: 1828 2| la Martire porta come due coppette riverse nel vassoio d'argento.~ ~- 1829 1| dell'eroe icario; più altre, coprendo in giro l'erba che aveva 1830 2| dallo sguardo dell'uomo. Si copri il volto con un lembo del 1831 3| il calore diminuiva.~ ~- Coprimi. Ho freddo.~ ~Egli la coperse. 1832 2| prospettive ch'ella non cercava di coprire ma di equilibrare, come 1833 2| inquietudine ch'ella s'affrettava a coprirla col suo tono gaio, come 1834 2| cercavo il fazzoletto per coprirmi la bocca, e Vana a un tratto 1835 1| cercava il fazzoletto per coprirsi la bocca, come se le fosse 1836 2| falda di cenere onde si coprono i tizzi tratti dal focolare.~ ~ 1837 2| forte m'hai rapita:~ ~lo cor sempre si spande per amare.~ ~ 1838 3| dolore, larga e grave come un corale; la cui brevità pareva prolungarsi 1839 3| sudore issarono l'ultima corba di metallo bruto, e a uno 1840 3| col torace saldo come il corbame della carena, con i piedi 1841 3| portantine dei crogiuoli alle corbe di metallo bruto, lo condusse 1842 3| rotonda e rossa come una corbezzola dietro il gran mazzo di 1843 2| di reni da danzatrice di cordace ella si risollevava protendendosi 1844 2| corda è tesa tra manico e cordiera. Poiché nelle grandi note 1845 1| Oriente, attraversato la Corea, la China, la Mongolia, 1846 1| tanto sopra le aspre nevi coreane quanto sotto le fiamme tropicali 1847 1| Sognavo.~ ~- Non vuoi coricarti?~ ~Vana si lasciò ricadere 1848 2| bianca ornata di oleandri? coricati nel bosco su un rosso letto 1849 2| d'un lembo notturno. Le cornacchie!~ ~L'umidità fluviale attirava 1850 3| vide il sole roseo sul cornicione d'un palazzo, il lieve cielo 1851 1| l'apice dell'ala aquilina coronavano il fastigio del tempio eretto 1852 3| si spezzavano. Lo spasimo corporale attutì l'altro dolore. Egli 1853 2| gambe, una pesante tristezza corporea per ovunque sparsa, le tracce 1854 1| parte con rapido passo, corre accompagnando la corsa con 1855 1| erano al confronto i grandi corredi d'Ippolita Sforza, di Bianca 1856 1| manovrando i timoni orizzontali e correggendo per innumerevoli esperienze 1857 1| le sue tre ruote leggere correndo nel fumo azzurrigno, quasi 1858 2| chiamate dagli Indiani «acque correnti».~ ~- Non puoi sbagliare. 1859 1| Gli parve che in lei corresse un lieve fremito.~ ~- Penso - 1860 2| sciogliere il voto.~ ~- Perché corri così? dove vuoi andare? - 1861 1| l'altra. Chiedevi ai tuoi corrispondenti milanesi e ferraresi notizie 1862 3| per chi?~ ~- Passione non corrisposta. Ahi! Ahi!~ ~- Come quella 1863 2| un immediato destino.~ ~- Corro?~ ~Non s'accorgeva di correre; 1864 3| Tutto è impuro e tutto si corrompe.~ ~Una ribellione indomabile 1865 2| nulla?~ ~- Non so.~ ~- S'è corrucciata con te.~ ~- T'inganni.~ ~- 1866 1| adolescente apparve su la soglia corrucciato.~ ~- Ah, siete qui? Vi troviamo 1867 2| volgere a riso e a gioco il corruccio puerile, cacciarlo con le 1868 3| via dura, con la fronte corrugata quasi a serrare fra ciglio 1869 2| piazza su le picche e le corsesche; l'immane prua di mattone 1870 2| d'argento e di smalto sul corsetto sanguigno. Era di forme 1871 1| catene dei più ardui monti, i corsi delle più vaste acque, e 1872 1| altro corridoio simile alla corsia d'un ospedale evacuato; 1873 1| avvicendavano, come nelle corsie dei manicomii. L'ombra monocola 1874 2| in lettiga in quadriga. I corsieri aggiogati ai carri chinavano 1875 2| cocuzzolo d'un poggio; ma la sua corteccia era ferrigna come il più 1876 1| Vergilio. Le aveva fatto corteggio il popolo prode. Imposta 1877 2| magnolia, solitaria nel cortiletto inverdito di muschi, insaporava 1878 2| trascolorata nell'ombra dei cortinaggi.~ ~- Ahi!~ ~Egli tremò di 1879 1| tenebra improvvisa causata dal corto circuito, nella lotta costante 1880 1| corda sotto la penna di corvo in una cadenza allungata; 1881 1| cavar de sotto terra qualche cosetta galantissima». Anche allora 1882 3| Lionardo offerse al duca Cosimo, alfine con un colpo di 1883 3| fiale d'essenze, scatole di cosmetici, pettini e spazzole di varia 1884 1| finestre murate; un corridoio cosparso di calcinacci; un'aula biancastra 1885 1| femminetta greca che avesti da Costanza d'Avalos.~ ~E fu l'ultimo 1886 1| per risplendere una nuova costellazione.~ ~- Discende! Discende!~ ~ 1887 1| corse allora la folla ebra e costernata, quasi che la doglia del 1888 2| pallidissimo, coi segni della costernazione. - Anche tu stavi per entrarci?~ ~ 1889 | costoro 1890 1| suolo: ali ricurve e aguzze costrette al remeggio con uno stridore 1891 3| piaga empia che novamente costringeva e imbestiava in un punto 1892 2| ingombro, libere d'ogni costringimento, senz'altra testimonianza 1893 1| assegnazione d'ufficio! Costruendole la vacca infame, assegnò 1894 1| che i costruttori d'ali costruissero coi medesimi arnesi la cassa 1895 2| vecchia le mura gigantesche costruite dagli scavatori di sepolcri 1896 1| tra i due vasti trapezii costrutti di frassino di acciaio e 1897 1| come un teschio orecchiuto, costrutto di tre metalli: mirava nella 1898 1| ripetuto. Ella pensò che i costruttori d'ali costruissero coi medesimi 1899 1| ogni estremità, fatto di cotonina imbullettata su stecche, 1900 1| Borgia. Allora la marchesa di Cotrone ti mandava a chiedere per 1901 2| calidario dai doccioni di terra cotta inverditi, con la sua pergola 1902 1| incarbonite, con le mani cotte, atrocemente vivo. A duecento 1903 3| sganciare, disse all'improvviso cou una gravità senz amarezza:~ ~- 1904 1| due cicogne prima della cova, librate su le lunghe ali 1905 3| apparivano opera d'uomo, covando i sepolcri dei suoi morti. 1906 1| sinistro in certe sfingi che covano l'enigma tra le latte di 1907 2| cumulo di bragia rimanesse, covato, e fosse per estinguersi. 1908 1| apparenze della loro vita comune covavano i loro istinti di dolore, 1909 2| cannucce. Son finite le cove.~ ~- Non credi che potrei 1910 2| andarsene cautamente. - Il covo dell'Orco è in fondo alle 1911 1| che abbarbagliati dal sole cozzano contro l'ostacolo e tramortiscono, 1912 3| segreta così cupa di onde cozzanti che di continuo si frangevano 1913 1| delle tavole abbattute dal cozzo, supino con gli occhi verso 1914 1| rauche e i pugni tesi dei cozzoni di cavalli le raddrizzarono 1915 2| dopo la lunga febbre; e i crampi le serravano lo stomaco 1916 2| confondeva nella nebbia crassa.~ ~- Si sono perduti? Chiamateli! 1917 2| sguardo.~ ~- Ti sembra di crearlo ogni volta; è vero? – le 1918 3| sentiva che in colui era per crearsi un grande evento. Parve 1919 1| grandi costellazioni australi creato pel dormente un destino 1920 1| in culla il nuovo Dedalo creatore d'imagini e di macchine, 1921 3| sopravanzava all'orlo, di mattone, credendolo già freddo: ma si scottò 1922 3| altro amante; il quale, credendosi ingannato, l'aveva assalita 1923 1| povera carne, ascolterà. Non crederà di avere inteso; ascolterà 1924 3| triste prigioniero pareva non credere alla libertà che gli era 1925 1| incontrassi per le scale! Mi crederebbe impazzita?» Il rischio eccitava 1926 2| furono giorni in cui tu lo credesti tuo?~ ~Ella era curva, annodata 1927 1| alla Porta Pusterla.~ ~- Credevamo che tu fossi lì lì per raggiungerci - 1928 2| ingenua frode avvolge il credulo. Ma ella invece sapeva dare 1929 3| stata stanotte?~ ~Egli aveva creduto che, di là dalla miseria 1930 3| modo una nuova vergogna crei un amore nuovo, e di che 1931 1| erano tappezzati di velluto cremisi i miei stipi?~ ~Ella aveva 1932 2| solitudine dolorosa, come se ogni crepa esalasse un sospiro o un 1933 2| fenditura si apriva, un crepaccio simile a quelli ch'ella 1934 1| faggio e di frassino già crepitanti come sermenti. Divampava 1935 1| Inghirani sotto la tettoia che crepitava alla pioggia primaverile, 1936 3| braccia villose. Il forno crepitò e crosciò nelle sue armature 1937 1| delle Dolomiti solo arde nei crepuscoli inciso contro tutta l'ombra 1938 2| spine e i pruni d'Isaia vi crescevano. Soltanto qua e là qualche 1939 2| amore, poiché ti nutri e cresci della mia vita più calorosa, 1940 2| una pia francescana nata e cresciuta all'ombra della Porziuncola.~ ~ 1941 3| era dolce per me. Siamo cresciute insieme, abbiamo mescolato 1942 3| delirio della demente era cresciuto. Non era stato ancora possibile 1943 2| candore e di ombra su l'acqua crespa, uno sbigottimento sonoro 1944 2| manica sino al poco oro crespo dell'ascella - un qualunque 1945 1| amica di Roger Néde? È una Cretese escita or ora dal simulacro 1946 3| sozii, d'una vera coppia criminale. L'uomo magro, il violento, 1947 1| del fato, come quando il crinale delle Dolomiti solo arde 1948 2| braccia nude e guarda il crine della Maddalena attorno 1949 1| ondeggiava, tumultuava. Le bestie crinite scalpitavano, sbuffavano, 1950 2| quasi che non tendesse il crino bianco ma il fascio dei 1951 2| cinto di ferro al pari d'una cripta o d'una muda.~ ~- Attinia! 1952 2| sollievo. Tale forse la vergine cristiana che il bestiario legava 1953 1| che di versare il sangue cristiano. E colui s'avanzava per 1954 2| lamento, una monodia di Cristoforo Gluck, simile a una pura 1955 2| bada~ ~che l'Orco non ti crocchi.~ ~ ~ ~Ti crocchia se t' 1956 2| non ti crocchi.~ ~ ~ ~Ti crocchia se t'azzanna,~ ~t'ingolla: 1957 1| strada di Montichiari, su i crocicchi aelle strade candide, dai 1958 2| stasera tu salga fino al crocicchio di Si-Mohammed-el-Scheriff, 1959 1| lisce come quelle dei chiari crocifissi d'argento levigate da mille 1960 2| i due piedi trafitti del Crocifisso accanto a una cupa tunica 1961 3| pavimento, simili a quelle dei crocifissori. Un pergamo di legno scuro 1962 3| stipa, alle portantine dei crogiuoli alle corbe di metallo bruto, 1963 2| dalle rovine del solaio crollato nel festino e la cavò mezza 1964 2| era per trasmutarsi. Tutto crollava..~ ~- Sei certa? Hai veduta 1965 2| come falde di cenere; che crollavano e si riformavano. Quando 1966 2| Balze che ora sembravano i crolli e gli squarci delle meschite 1967 2| ambagi sterili della Valdera, crosciando le prime larghe gocciole 1968 1| cielo. La potenza eroica crosciava su la moltitudine remota, 1969 2| danza incomposta. Le faville crosciavano intorno al suo capo veemente. 1970 3| villose. Il forno crepitò e crosciò nelle sue armature ferrate, 1971 2| Egli non la guardava. Era crucciato contro sé stesso per l'atto 1972 2| di piangere ed esalano il cruccio dal cuore che si sgonfia. 1973 2| vento e di macigno apparve crucciosa e minacciosa nel cielo piorno.~ ~ 1974 3| di me più vi brucia e vi crucia, la mia carne, si disseccherebbe, 1975 3| acre e assume forme più crude. Stamani, nell'accesso, 1976 1| un tratto, dopo aver sì crudelmente indugiato, non volesse più 1977 3| pietra sepolcrale.~ ~Con che crudezza, a un tratto, la respingeva! 1978 2| laterizii, tumuli di mattoni crudi, mucchi di fascine secche, 1979 1| convesso circo celeste. La cruenta gioia circense rifluì nei 1980 1| pianamente l'essenza dal vaso cubico nell'imbuto avvolto in un 1981 2| vezzo di aizzarla come una cucciola permalosa che nel gioco 1982 1| cèntine di frassino e i ferzi cuciti a, sopraggitto. Inserivano 1983 3| messo nel letto il lenzuolo cucito da colei, il lenzuolo di 1984 3| nel grembiule rigato, la cucitrice del lenzuolo ov'ella aveva 1985 3| undici anni, con un piccolo cugino di tredici e con la zia 1986 | cuius 1987 1| come i rumori agresti che cullano i sogni, fu come i canti 1988 3| Vanina.~ ~Ella si lasciava cullare e biandire con un'aria di 1989 1| a sé la minore, come per cullarla. Un arresto repentino della 1990 3| mi lasciate più andare, cullatemi finché questo male non mi 1991 1| anime il torpore delle loro culle, il calore della protezione 1992 2| La bimba la prese, la cullò un poco su le sue braccia, 1993 1| chiese e delle ville, i culmini dei campanili e delle torri 1994 2| nella notte del contagio, cun una mutua eccitazione d' 1995 2| abside dall'arco fatto di cunei neri e bianchi, nella sacrestia 1996 2| ricoperta l'imboccatura del cunicolo.~ ~- Sai, Aldo? - disse 1997 2| fino all'impudenza.~ ~- Ti cuoce quel che ti dico? Ti maravigli 1998 3| stanza, scura di legni e di cuoi, dove il fuoco ardeva in 1999 2| della tastiera, come il suo cuor folle, come il giorno e 2000 2| che importa - rispose egli cupamente - se voglio morire?~ ~-