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Gabriele D'Annunzio Forse che sì forse che no Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale Partegrigio = Testo di commento
3001 2| e anche la loro angoscia frapponendosi tra i loro volti, essi chiamavano 3002 3| traccheggiare con lui. Non frappongo indugio. Preparo la partenza 3003 2| la prima volta che tu ti frapponi fra me e il mio bene, fra 3004 3| rialzato alquanto da fasci di frasca ch'erano come i guanciali 3005 2| color d'acciaio tra le coste frastagliate a picco; e dietro l'astro 3006 2| a tutta gola come questo frate minore. Se è pazzo, è pazzo 3007 1| emuli e fratelli. La loro fraternità vigeva già dalla prima giovinezza, 3008 1| taglio della tempia, la frattura dell'occipite. Rivedeva 3009 3| due colpi di fucile per freddarlo: il primo andò a vuoto, 3010 1| usci palpando gli stipiti freddi, rabbrividiva per tutte 3011 3| geometriche novissimi ritmi di fregi. Ovunque, su i mobili di 3012 1| radici eterne della stirpe fremettero. Tutti i cuori furono alati 3013 2| vano della finestra, e Vana fremeva contro il mio petto, e io 3014 1| Quella e un'altra eguale fremevano ora sotto le tettoie attigue 3015 2| Non ti contenere, non ti frenare. Si vede che ti sforzi di 3016 2| declinava percorso dagli spiriti frenati dell'uragano. A ponente, 3017 3| l'andito. Il singhiozzo frenato le rompeva il petto.~ ~Scese 3018 1| fianchi, con la schiuma nei freni. Per vedere, i più avidi 3019 2| indietro. Arresta!~ ~Egli frenò inconsideratamente su l' 3020 2| è il caffè moresco che frequenta il sonatore di flauto Amar. 3021 3| appunto verso sera è mal frequentata nell'ombra del giardino. 3022 1| entri in un salotto ben frequentato. Perfino Francesco I ti 3023 3| cappello, il velo, senza fretta e senza fiacchezza. Egli 3024 3| i guanti e il manicotto frettolosa.~ ~E ciascuna allora si 3025 1| cranio dirompeva il suolo friabile. La folla urlò, presa alle 3026 2| sigaretta accesa che spegnendosi frisse. Prese uno dei grandi garofani 3027 2| Aldo ridendo, con un'aria frivola, velato dal fumo dela sua 3028 3| cantava Circe ai telai delle frodi, né s'udiva la turba degli 3029 1| abbassandosi per un tratto di frombola senza batter l'ali, e partono, 3030 2| ai sassi scagliati dalle frombole, i rondoni fendevano l'aria 3031 1| con una lieve ghirlanda di frondi in sommo, miravano negli 3032 1| disgregati, e non più la corona fronzuta tendevano ma il cerchio 3033 3| Frühlingsfahrt, Vanina.~ ~- Frühlingsbotschaft, Vanina.~ ~Ella si lasciava 3034 3| Frühlingsgruss, Vanina.~ ~- Frühlingsfahrt, Vanina.~ ~- Frühlingsbotschaft, 3035 3| Frühlingslust, Vanina.~ ~- Frühlingsgruss, Vanina.~ ~- Frühlingsfahrt, 3036 3| piccolo lied di Schumann.~ ~- Frühlingslied, Vanina.~ ~- Frühlingslust, 3037 3| Frühlingslied, Vanina.~ ~- Frühlingslust, Vanina.~ ~- Frühlingsgruss, 3038 3| della prima sillaba.~ ~- Frühlingsnacht, Vanina.~ ~Ella si lasciava 3039 1| confondere le due eleganze, nel frugare le due intimità. Ella lo 3040 3| bizzarro appoggiato sul frullo della prima sillaba.~ ~- 3041 1| burattelli di stamigna nei frulloni dei fornai; lunghi fusi 3042 2| rugginoso escita dall'istessa fucina ond'escì quella a cui Flegiàs 3043 3| più volte le palpebre, per fugare da sé un'aura che l'agitava; 3044 2| Non muore mai: va e viene, fugge e torna.~ ~- Mi do per vinto. 3045 2| se gli t'accosti, se non fuggi come oggi.~ ~Ostinata la 3046 1| imprigionare qualcosa che sia per fuggirsi.~ ~Egli rivide in un lampo 3047 1| pena, né a voi né a me. Fuggite, giacché avete le ali, giacché 3048 2| dei pazzi di San Girolamo fuggito sul ronzino del dottore.~ ~- 3049 2| Una frotta fulva di daini fuggiva per l'ardore, appariva e 3050 3| luce e l'azzurro e l'onda fuggivano di continuo Quel ch'era 3051 2| puerile, i guizzi i balzi le fughe le difese, come se il pungolo 3052 | fui 3053 3| petto. Una vena furente e fulgente si precipitò nel varco, 3054 1| trionfo, in uno sprazzo di fulgori, bianco e lieve, sfavillante 3055 3| dita. Allora il giovinetto fuligginoso lo prese con una tanaglia, 3056 2| L'ho vista cadere come fulminata.~ ~- C'è la putizza? - disse 3057 1| macigni titanici ma col fulmine fatto schiavo.~ ~E il cielo 3058 1| ardore di vincere, la pupilla fulminea del predatore, quegli angoli 3059 1| parole erano come faville fulminee, che si partissero non dalla 3060 2| gromma, sorgevano le torri fulve e bige di Volterra nell' 3061 1| nel mattino gli avvoltoi fulvi s'indugiano al sole che 3062 2| Dante era trasfigurato, fulvido di fulgore come la riviera 3063 2| delle Pause.~ ~Alle Moie i fumaioli rossi e neri fumigavano 3064 2| Le tazze restano piene e fumano. Sotto l'arco della porta 3065 2| macchia rosea.~ ~- Non hai mai fumato l'oppio o la foglia di canape, 3066 1| pareva confondere e quasi fumeggiare nei mobili riflessi, di 3067 1| di combattimento, tra i fumi dell'olio bruciato, tra 3068 2| riversò sul bollore che parve fumigar più forte. Essi credettero 3069 | fummo 3070 1| biancastro, a quel gran lenzuolo funerario, che distava dieci passi 3071 1| inquieto; entrava nell'ombra funerea del letto; fisa, non riconosceva 3072 2| intessute, piena di forze funeste e senza nome, ella era intentissima 3073 2| spalancata dai consanguinei dei fuorusciti ai mercenari di Federico 3074 1| il sogno, con qualcosa di furbesco nell'angolo dell'occhio, 3075 1| taglio. Con la destra il furibondo afferrò la leva, accelerò 3076 2| medesima attitudine.~ ~- Furse - ella mormorò vedendo sé 3077 1| erboso; fece qualche passo furtivo verso la porta che s'empieva 3078 3| e il metallo; e saranno fuse l'una dopo l'altra nella 3079 1| frulloni dei fornai; lunghi fusi ferrei con un gran cerchio 3080 3| fuor della gonna rappresa i fusoli delle gambe apparivano. 3081 2| aveva fermata la carezza sul fùsolo della gamba, senza più scorrere; 3082 3| la vasta tettoia il forno fusorio era già acceso. Il fumo 3083 2| camminava, anche sotto il largo futa i muscoli le si palesavano 3084 3| le lievi amiche, verso la futilità della vita; beveva un sorso 3085 1| profondato la vista nel futuro, inaugurato la novissima 3086 1| aveva l'oscillazione del gabbiano quando rimonta, simile a 3087 1| aironi protettori nelle gabbie di papiro da sospendere 3088 2| deliziosa favola salmastra di Gabriele d'Annunzio? Ebbene io sono 3089 1| gare di tiro nella rada di Gaeta. S'era cementata nell'inferno 3090 1| sventolavano come nelle pavesate di gala. E, come gli antichi pavesi 3091 3| fosse una specie di ritrovo galante. S'adirava e strepitava 3092 1| sotto terra qualche cosetta galantissima». Anche allora amavi gli 3093 2| del Calvario recata dalle galèe dell'Arcivescovo Ubaldo.~ ~« 3094 2| costretti di bruciare nella galera se invasa dal fuoco.~ ~« 3095 1| usate un tempo a ricovero di galere disarmate o racconce. In 3096 3| questa bonaccia rimanesse a galla per qualche tempo? Dovrei 3097 1| su le mura delle lunghe gallerie, simili alle pelli bovine 3098 3| ginocchia, stringendo i gambi con le due mani. Nell'orrore 3099 2| tendaletto rigato come la gandura d'una Mzabita faceva ombra 3100 1| Doretta Rudinì; allora gareggiavi con Beatrice Sforza, con 3101 2| marchio della grande razza sul garetto, seguivano la coda strascicante. 3102 2| troppo.~ ~- Come sa bere a garganella!~ ~- No, a zinzini.~ ~- 3103 1| guizzando fra i lembi che garrivano.~ ~- C'è pericolo?~ ~- Se 3104 3| più è costretta. «Ueber'm Garten...»~ ~Fievoli furono le 3105 1| côm di Sandaleh o nella garzaia di Malalbergo. Comincia 3106 2| che dava imagine di certe garze chiamate dagli Indiani « 3107 2| canti ancora, ti fo una gatta coi suoi gattini - disse 3108 3| nubili avevano una grazia di gatte che sieno per diventare 3109 2| notte e dì miagolarono i gatti infissi negli spiedi lunghi; 3110 2| ti fo una gatta coi suoi gattini - disse la bimba, distaccando 3111 3| di lei divenir sempre più gelide e madide.~ ~- Giuratemi - 3112 2| con franchezza. Non sono gelosa: voglio dire che la mia 3113 2| smania, non so che capriccio geloso. Bastava che qualcuno s' 3114 1| preso nel vortice dell'elica gemella, sbandava, rullava, guizzava 3115 2| mentre tu mi bevevi mentre io gemevo: «Non più!» mentre tu rispondevi: « 3116 1| stridori della sega, nei gemiti della lima, nei colpi del 3117 3| orecchio vigile percepì il gemitio d'una cannella nel piccolo 3118 2| d'arenana sfarinata dai gemitivi.~ ~- Tu passa per là; io 3119 1| Mistico, quelle figure che si generano dagli eventi e dagli esseri 3120 2| di Volterra, come se si generasse dai sepolcreti.~ ~- È la 3121 1| fiume si partiva da loro, generato da quella congiunzione, 3122 3| viluppo un lento bene si generava come dall'innesto quando 3123 2| sguardo un gesto un passo generavano. Tutt'e quattro teneva la 3124 3| qualcosa di saldo, di leale, di generoso: una bontà lucida e virile, 3125 3| macchina di Maffeo della Genga, carica di donne velate 3126 2| ghiare negli acquitrini nelle genghe, Aldo Lunati e Paolo Tarsis 3127 1| il presagio profumato dal gengivario, una giovane Indiana dalle 3128 1| gerarchia di angeli, una genia di mostri, un paradiso di 3129 1| care gocciole della fronte geniale, si turava con le molte 3130 2| creazione e d'una apparizione geniali. All'occhio dell'artista 3131 3| pranzo le famose spalle della genitrice, dagli Aieta!~ ~- E io in 3132 3| penetrale della stirpe, ove le geniture segnarono i più lievi segni 3133 1| splendono nell'ombra dei palazzi genovesi, soffusa d'un oro fumoso 3134 1| fine come certi ritratti gentileschi di Antonio van Dyck che 3135 1| Mazan.~ ~- E il nuotatore Geo Read.~ ~- E il pattinatore 3136 3| disegnata dal gesso una figura geometrica. Lunella era intenta alla 3137 3| compone con le vecchie figure geometriche novissimi ritmi di fregi. 3138 1| statuario e dal figulo, una gerarchia di angeli, una genia di 3139 2| scosso dalla schiena di Gerione quel grande Etrusco colorato 3140 1| stampando nell'aspro suolo germanico l'impronta del suo cadavere, 3141 1| quasi verticalmente come il germano, mostrava contro il fulgore 3142 3| cui ho la febbre come d'un germe che sia per isvilupparsi 3143 1| Aldo - quel madrigale di Gerolamo Belli d'Argenta che Vana 3144 1| fondate sul monte: Parise e Gerusalemme, Ulma e Lisbona, Berna e 3145 2| via, mandalo via! - gridò gettandosi perdutamente al collo della 3146 1| il soffio, di subito si gettano giù, abbassandosi per un 3147 2| alla Guerruccia pensammo di gettarci giù? Invece il vento rapì 3148 2| ella per continuare dovesse gettarlo via di tra i suoi denti. 3149 3| folle e vile! Come osi di gettarmi in faccia questo dubbio 3150 2| cuore compresso.~ ~- Vuoi gettarti giù? Vuoi ch'io mi getti 3151 3| e nessuno le impediva di gettarvisi.~ ~- Di che m'accusate? - 3152 1| sermento che debba esser gettato nella fiamma con altri mille. 3153 2| dall'urto ritmico. Ella gettava le grandi note rovesciando 3154 1| uccisione. Le rondini vi gettavano un clamore quasi deliro. 3155 3| a questa casa? Aprite, o gettiamo giù l'uscio». E seguitava 3156 2| nel palagio edificato da Gherardo Silvani ma nella parte vecchia, 3157 1| trasparenza del più alto ghiacciaio, e lo rischiara di quel 3158 2| incontro alla muraglia ghibellina e alla porta bruna come 3159 3| suo carnefice. Il negro ghignava dalla larga fauce piena 3160 3| denti d'oro brillavano nel ghigno scimmiesco. Le guardie intervennero.~ ~ 3161 2| Giusto simile a un colosso di ghisa, e la strada curva su la 3162 3| correre anche su per la sua giacca di chinchilla tanto squisitamente 3163 2| ammollito le donne adorne giacenti su i coperchi delle urne, 3164 3| poterla abbattere se non per giacerle sopra, per distruggersi 3165 2| libri come lo strame per giacervi. Lo conosco.~ ~Egli toccava 3166 1| lacerato; e su la pietra giacevano un pipistrello nericcio 3167 2| della femmina rovesciata sul giaciglio basso o su la proda del 3168 1| cielo magnifico, taluni giallicci come i capovaccai, taluni 3169 1| Tempo sorrise nella barba gialliccia, e si scansò.~ ~Allora ella 3170 3| era là, deserta sterile gialligna; nella sua bassura, propizia 3171 3| dietro un uscio. Un ceffo giallognolo sotto la visiera d'un chepì 3172 3| cantava la figliuola di Giano il suo divino dolore, come 3173 2| là, su pei dossi, su pei gibbi, la fioritura salma luceva 3174 2| mozza. Tutta la campagna gibbosa era sonora come se ogni 3175 3| pendevano imagini di pugilatori giganteschi in atto di combattere, seminudi, 3176 2| quando ero bimba facevo gighe e volte e sarrabande, sola 3177 2| vermiglio.~ ~Se tu sei come il giglio,~ ~sarò come l'amaranto.~ ~ 3178 1| tettoie erano cangiate in ginecei dalle donne legittime, dalle 3179 3| una macchia cupa forse di ginepri forse di lentischi. La scelse 3180 3| superstiziosi, come tutti quelli che giocano i giochi terribili. L'indovino 3181 1| uomini s'apprestavano a giocare il gioco che poteva essere 3182 3| teneva in piedi, come se giocasse con un fantoccio, rimettendolo 3183 2| mi serrasti contro di te, giocasti con la mia pena, volesti 3184 1| pattinatore De Koning~ ~- E il giocatore di pelota basca Chiquito 3185 2| preferito a qualunque altro giocattolo. Tutta la mia fanciullezza 3186 2| compromessa. Ma è utile che noi giochiamo il gioco dei promessi sposi, 3187 1| Oh, no.~ ~- Oggi è senza gioielli; allora n'era carica, per 3188 1| coperture erano dipinte gioiosamente: coi colori delle nazioni, 3189 1| corte erbosa delle antiche giostre, circondata dalle logge 3190 1| Che mi importa? che mi giova? Non voglio più sapere, 3191 1| insieme le quattro zampe al giovenco e lo sollevava da terra? 3192 2| occupano e deformano l'anima giovenile.~ ~- Vana, ti insegnerò 3193 1| Vivido e torbido come una gioventù impaziente era il cielo. 3194 3| dimandò egli. - Crede che le gioverebbe rivedermi?~ ~Il medico rimase 3195 2| Isabella, non so a che giovi questo interrogatorio inopportuno. 3196 3| sono! Sono come voi, sono giovinetta come voi: quando eravate 3197 3| accomiatasse da quella corona di giovinezze e dalla sua propria giovinezza 3198 2| aura della doppia aletta girante. Poi richiuse il coperchio, 3199 1| a fragili canghe; alberi giranti forniti d'una sorta di cilindri 3200 2| nessuno sforzo riesciva ella a girarne il coperchio, né pur le 3201 2| La campagna pareva che girasse tutta in un sol vortice.~ ~ 3202 3| nel vortice dell'elica ti gittai il nostro grido di richiamo 3203 1| eroico. Tutte le gole riverse gittarono al prode il suo nome come 3204 1| bisogno di chiamarti, di gittarti il mio grido, di riudire 3205 3| schiacciata dall'ira, non gittata sul lastrico ma creduta 3206 2| Pecorino e il Barlettano gittati in piazza su le picche e 3207 3| soffiava e stridiva nei rami di gitto a riempire il cavo della 3208 2| micenica, pareva che il giubilo stesso del suo sangue la 3209 3| un grande albero della Giudea fiorito in un giardino. 3210 2| fresche che fabbricano i giudei, avvolte al collo in due 3211 3| verità di quel biasimo, giudicandolo un assaggio scaltro, presentendo 3212 3| orribile. Ma chi può mai giudicare l'amore? e chi può dire 3213 1| fierezza sprezzante ond'essi giudicavano gli eventi e gli uomini. 3214 3| Allora si gettò sul giumento che portava la soma, funebre, 3215 2| svelta e pieghevole come un giunco marino, tutta riso, tutta 3216 1| comunicasse all'aria insensibile e giungesse fino a quell'ali d'uomo. 3217 1| ed ella si scansò perché giungessero a scoprire i rosai. Attirò 3218 1| presenza animosa. «Dove giungesti? dove fermasti il volo? 3219 1| dominio di caccia, nella sua giungla o nella sua pampa natale. 3220 1| un deserto di mobili dune giungono col medesimo anelito alla 3221 1| spirtale. Simili alla carne giunonia nel punto della metamorfosi 3222 2| per asciugarti la bocca giunsi ad offrirti il mio fazzoletto... 3223 2| Imagine sta il Donatore a mani giunte vestito di scuro lucco.~ ~ 3224 3| non fosse vuota; non una giuntura, che non si snodasse; non 3225 2| prezzo del mondo. Invano Giuseppe d'Arimatea aveva comprata 3226 1| Saggezza del sottile Ateniese! Giusta assegnazione d'ufficio! 3227 2| scorci d'un'arditezza e d'una giustezza degne di mano maestra, proprie 3228 1| strano colloquio, aveva giustificata con un pretesto la sua scomparsa, 3229 2| scrostato; e la sua faccia glabra era come la lampada fioca 3230 2| leggeri dei muscoli, le strie glauche delle vene, la peluria simile 3231 2| al cavo della piegatura glauco d'arterie, dal gomito all' 3232 3| verso la polvere o verso la gleba, e forse è inevitabile che 3233 1| intatto del vento, il labile globo di piuma sul gambo sottile; 3234 1| sangue, formavano un'aiuola gloriosa.~ ~L'elica rombò nel silenzio, 3235 2| una monodia di Cristoforo Gluck, simile a una pura nudità 3236 2| saetta, si perse tra le gobbe e le groppe del mattaione, 3237 1| e le gocciole della cera gocciolavano su le padelle dei candelabri 3238 1| trema. Il tuo furore è vano. Godi e soffri di me. Non sono 3239 2| ancora, non senza un'ombra di gofferia.~ ~- Via, Paolo. Vi dispenso 3240 1| il volo eroico. Tutte le gole riverse gittarono al prode 3241 3| ruzzare e a graffiare, una golosità di tutto nelle bocche zuccherine 3242 2| come se le piombasse giù un gomitolo di sangue.~ ~- La fai piangere.~ ~- 3243 3| opalino le sovrastava come il gonfalone della sua primavera. La 3244 3| aumenta, come le mie vene si gonfiano, come le mie ossa si rinforzano? 3245 1| anima oceanica della specie, gonfiata come una marea sino alla 3246 2| nuovo le labbra a quella gonfiezza.~ ~- Ti ricordi? ti ricordi? 3247 2| Ella subito tirò giù la gonnelletta per ricoprirla.~ ~- Ma da 3248 2| pianto subitaneo anche su la gonnellina di Tiapa tutta quanta merlettata 3249 2| scorrere in lui. E, come la gora si ringofia e colma gli 3250 1| silvana che abbia bevuto a gorgate il gelo della fonte senza 3251 2| aculei: grida e si spegne, gorgheggia e sospira, ha una gola di 3252 2| sospiro d'un'arietta, era il gorgheggio d'una di quelle antiche 3253 2| sparso di pecorelle. La Gorgona appariva come una nuvola, 3254 1| dell'elica al taglio del governale, tutta la membratura volante 3255 2| sera di festa, prima della gozzoviglia preparata sotto le tende 3256 2| delle lenzuola; e intorno gracidano le oche. I dottori hanno 3257 1| orsatti, su le alte gambe gracili; e l'urto degli zoccoli, 3258 1| respiro. E la diminuzione graduale del suono creava in lei 3259 3| fiere pronte a ruzzare e a graffiare, una golosità di tutto nelle 3260 1| rapaci, strisciavano come le gralle. Nello strepito imitavano 3261 2| mollezza nella notte contro il grand'elce austero, tutta molle 3262 1| nella potenza dell'impulso grandeggiare il palpito della creatura 3263 2| del suo santuario. Soli grandeggiavano sul fiume di luce i marmi 3264 2| munite dalle cui finestre grandinarono le pietre pugnerecce moltiplicate 3265 2| aveva dipinto una storia grandiosa dell'Antico Testamento. 3266 1| ponente e ostro, in un cielo grandioso come quei cieli di battaglie 3267 1| su la colonna romana era grandissima.~ ~«La porterò a un'altezza 3268 1| aveva letto su pareti di granito. Per ciò, dispregiatore 3269 3| parole.~ ~Venne la donna. Era grassa e placida, con piccoli occhi 3270 1| giardino.~ ~E attraverso una grata apparve una corte ingombra 3271 2| reggia d'Isabella, su pel graticcio sfondato d'un palco, ed 3272 2| torace immane che il macigno gravasse. Un rigagnolo di sangue 3273 3| richiede il giogo e n'è gravata sempre, e n'è curvata verso 3274 1| pel cumulo di carta che gravava il braccio, correvano a 3275 1| aveva potuto alzare una gravissima pietra, sol per un certo 3276 3| giunse all'ultima ch'egli gravò di un dubbio turpe:~ ~- 3277 3| Orietta Malispini ritraendo graziosamente la sua bocca piccola rotonda 3278 1| portentosi di quella femminetta greca che avesti da Costanza d' 3279 2| cari all'umiltà di Santa Greciniana e di Santa Agatinia, delle 3280 2| disse il timoniere virando a greco levante e filando a discesa 3281 2| di continuo correre le greggi delle anime nude, la tresca 3282 3| Entrò in una vasta sala gremita, afosa di mille petti anelanti. 3283 1| della pagoda, le piscine gremite di torsi ignudi e di teste 3284 2| pozza. Una pioggia fredda e greve si riversò sul bollore che 3285 2| bianco azzurrognolo.~ ~- Gridagli che Tiapa dorme - susurrò 3286 3| perché tutte le mie ossa gridano come su la ruota, perché 3287 2| Morìccica e Isa, tutt'e tre gridarono si serrarono si scansarono.~ ~- 3288 2| quelle parole ch'ella aveva gridate nell'ombra della ruina irremeabile, 3289 1| morta di baci. Un fregio di grifi sovrastava all'architrave; 3290 1| degli acquatici volteggia il grifone indagando le ripe, se qualche 3291 1| nericcio e una lucertola grigiastra, e l'una guizzò via e l' 3292 2| temeva la parola.~ ~- Ah, che grinta dura tu hai oggi! Tutt'osso.~ ~« 3293 3| viaggiatrice: una piccola vecchia grinza e adunca, che lo guardò 3294 2| radici inespugnabili. Come grofi di sale come gromme di tartaro 3295 2| vecchi émbrici chiazzati di gromma, sorgevano le torri fulve 3296 2| secondo era cinerognolo e grommato d'una muffa verdastra, il 3297 2| Come grofi di sale come gromme di tartaro come coaguli 3298 1| panno quadrilatera dalle gronde pendenti, simile a quella 3299 3| turbava intanto con la sua groppa il maschio.~ ~- Taci? - 3300 1| taluni cinerognoli come le gru. Scoccavano come i silvani, 3301 1| del compagno già grave di grumi, non quando aveva preso 3302 1| stalattiti negli antri, i gruppi della limatura intorno al 3303 2| travaglioso.~ ~- Assra non guada?~ ~- Andiamo lungo l'acquitrino, 3304 1| artificiali, mettevano a guadagno le ossa e l'ardire, avendo 3305 3| gambe fuor della gonna nelle guaine lucide. E, come la donna 3306 2| ornavano la mensa, e lo gualcì fra palma e palma. Pareva 3307 2| delicata come il fiore che si gualcisce in un attimo, stando accosciata 3308 2| sovrappose alla vecchia pergamena gualcita che legava il volume del 3309 2| che rinfrescano le pieghe gualcite della gonna, creare il distacco 3310 1| onde pendevano i lenzuoli gualciti, le coperte di lana bigia; 3311 2| mano il gambo del garofano gualcito, percoteva col fiore la 3312 2| veduti caracollare, con le gualdrappe con le criniere con le code 3313 2| levante dallo smugnitore Gualtieri fatto tiranno; la Porta 3314 1| batteva più, sentì contro la guancia prona il fresco d'una foglia 3315 2| prima volta premetti e poi guardai: c'era la macchiolina rossa. 3316 2| in forma d'ala d'uccello. Guardala: è intatta.~ ~- Ma vedi? - 3317 3| dov'è?~ ~- Credo sia giù in guardaroba.~ ~- Chiamatela, che venga 3318 2| perché vedessero, perché guardassero.~ ~- Te l'ha tolto? - chiese 3319 1| Guarda, Morìccica. Guardate, Tarsis.~ ~Vana e Paolo 3320 1| negli occhi che li aveva guardati c'era un poco di morte; 3321 2| Perché hai pianto?~ ~- Perché guardavo le tue dita.~ ~- Quali dita?~ ~- 3322 3| immortale, io stessa ti guarderò come dianzi quando tu non 3323 3| un'attitudine pigra, ma guardingo, ritenuto, col suo segreto 3324 2| In prossimità della Guardiola conosco una specie di varco 3325 2| laggiù fra Montescudaio e Guardistallo il suol marino era una profondità 3326 2| fascino. Ci siamo avvelenati. Guariremo. Qualcosa accadrà, qualcuno 3327 2| e la veglia, e cerca di guarirla. Tu sei della razza feroce. 3328 2| come un male. Non posso guarirne.~ ~Egli si gettò sopra un 3329 2| inaudita. Deposero le armi, guarirono d'ogni male, dimenticarono 3330 3| neppure il dispregio. Ti guarisco, ti consolo, ti rinnovo. 3331 3| filtri d'erbe, che non lo guarivano. Chiara t'ha ripetuto le 3332 1| ancora lampadarii in fila, guasti, pencolanti, simili a fragili 3333 2| a formare gli occhi per guatare nel sepolcro.~ ~- Non si 3334 2| ghirlanda?~ ~Le sorelle guatavano; ciascuna dal suo davanzale; 3335 2| una, quella dell'occhio guercio, lasciava scorgere in un 3336 2| tende coniche della razza guernera.~ ~- In una vertigine di 3337 1| Squillavano le trombe. Una fanfara guerresca traversava le vie ondeggianti 3338 3| Vigilò sé stessa come il guerriero il qual tema che un pensiero 3339 3| guardò con due occhi di gufo. Sotto il colonnato egli 3340 2| sbandava a sinistra come se la guidasse la malizia di Ornìtio, verso 3341 1| esitazione nei pugni del guidatore; e già misurava con l'occhio 3342 2| Quale istinto misterioso guidava la punta delle sue forbici 3343 3| forse è inevitabile che la guidi il bifolco avaro. Ah, quando 3344 1| E il multiplano di Guido Longhi?~ ~Le tettoie nuove, 3345 3| imbracciato due ali per le guigge al modo di due grandi clipei 3346 2| passare su la torre dei Guinigi.~ ~- Non le parlasti mai 3347 1| l'ammirazione per le tue guise fu unanime, come oggi gli 3348 1| non indietreggiò ma avanzò guizzando fra i lembi che garrivano.~ ~- 3349 1| cose presenti. Prima di guizzare tra i lembi della cortina, 3350 1| Capace di tutto.~ ~Parve guizzarle tra i denti e il bianco 3351 1| gemella, sbandava, rullava, guizzava fuor della rotta, scivolava 3352 2| ardevano come fiammelle su i gusci bruni delle paranze. Erano 3353 1| la sua propria anima e la gusti. La sua bocca era lievemente 3354 2| Aini», occhio mio, e «Ro'hadiali», mia anima. Una notte si 3355 2| bianco, tra lo sventolare del haik e il roteare del fucile 3356 1| smungeva Federico.~ ~- …per non haver ancora restituiti molti 3357 2| di farmeli miniare con l'henné; e i calcagni arrossati 3358 1| praticava il volo basso come Henry Farman, andò ad atterrarsi 3359 2| cantare su la melodia di Hugo Wolf per le parole di Fortunato: 3360 2| rossore.~ ~- Quando Messer Iaco accorse a disseppellire 3361 2| Le poesie spirituali di Iacopone. Dove hai preso questo?~ ~ 3362 1| sul Mediterraneo, dell'ala icaria composta con le verghe dell' 3363 1| corpo infranto dell'eroe icario; più altre, coprendo in 3364 1| Giulio Cambiaso - questi Icarotti con troppe ali, che son 3365 3| infinita eco. «Anfangs wollt' ich fast verzagen...»~ ~«Ah, 3366 2| riflessi nel metallo dell'icona e misurata su la voce del 3367 1| teste rase, il popolo d'iddii di dèmoni di mostri scolpito 3368 3| la più intensa delle sue idee deliranti; ma ve n'è qualche 3369 3| Imogen che recitava nel suo idioma il ritornello d'una vecchia 3370 1| benzina, tra miscugli d'idrogeno e d'ossigeno svolti dagli 3371 3| giorni favolosi del solstizio iemale; era l'albàsia mattutina 3372 2| le parole di Fortunato: Iesu benigne a cuius igne...~ ~ 3373 2| Salom, tra le due femmine ignare e caduche, ella era già 3374 2| illusoria dei suoi sensi ignari perché egli li risvegli 3375 2| Fortunato: Iesu benigne a cuius igne...~ ~Ella s'affrettava s' 3376 3| stesso portava le vestigia ignee sul viso.~ ~- Quando la 3377 1| ancor umido d'inchiostro, ignobili, sozzi di schiuma, fetidi 3378 3| le miserie fra tutte le ignominie nessuna più atroce di quella 3379 3| soglia la vista del padre ignominioso e della matrigna feroce 3380 2| le si sollevava su quella ignoranza. Vedeva sé nella dolce marina 3381 2| perché mi torturi?~ ~- Vuoi ignorarlo! Ma non ne muori?~ ~Ella 3382 2| taci! Non è meglio che io ignori tutto questo? Aldo, perché 3383 2| parlò più. Fu intento agli ignoti disegni che gli nascevano 3384 2| stornellò la più ardita, fra l'ilare brusio, fra il lampeggio 3385 1| braccia e le mani come chi illanguidisce, con la bocca avida, quasi 3386 3| feritoia.~ ~- Il fratello illeso fuggì di galoppo per andare 3387 2| portico senza termine o una illimitata lontananza di paesi e di 3388 2| voce più carezzevole per illuderla. - Vuoi che ne faccia una 3389 2| si sazia.»~ ~Egli non s'illudeva sul suo pericolo. Lo fisava, 3390 2| Aldo! E pensare che io m'illudevo d'avere appreso un poco 3391 3| sembra che la cosa si vada illuminando. È probabile che si tratti 3392 2| veduto straordinariamente illuminarsi la faccia alzata e la mano 3393 3| fiammella giallastra che iersera illuminava la scala e che è la cosa 3394 1| forza d'espressione e d'illuminazione, ch'elle parevano sorpassare 3395 3| Il volatore palpitò e s'illuminò. Una forma possente s'ergeva 3396 1| che la sua vista n'era illusa. L'uomo sembrava già assunto 3397 1| coro delle rane; e, quasi illuse dalla rispondenza, n'eran 3398 3| superba? La raccolsi? M'illusi di poter vincere? E che 3399 1| di Vincenzo Gonzaga, che illustrava l'emblema parlante; ma non 3400 2| desiderai spezzate dall'urto; imaginai tutto il corpo della tormentatrice 3401 1| insolito di sé, in una forma imaginaria di esistenza. Per prolungare 3402 2| Lasciamo i compagni di viaggio imaginarii su le urne etrusche.~ ~Egli 3403 1| contava nel grembo l'oro imaginario del premio giusto, spingeva 3404 2| della loro gioia aerea. Imaginarono di varcare lo spazio in 3405 1| grazia animale.~ ~- Te l'imaginavi così, Aldo?~ ~Al fianco 3406 2| rilievo, quello che noi imaginiamo aver vissuto nel fuoco del 3407 2| dalla vela ammainata, ove s'imbarca colui che deve trapassare, 3408 2| indomato dolore e furore imbelle e orrore attonito, si restrinse, 3409 1| seduzione sagace di Mercurio imberbe.~ ~- Ancora pensate male 3410 3| udiva la turba degli uomini imbestiati ululare come quando sotto 3411 3| picchiare coi calci e coi pugni imbestiato. La mia padrona sbigottita 3412 3| novamente costringeva e imbestiava in un punto angusto la volontà 3413 3| odore delle roselline, che imbiancavano i cancelli d'un giardino, 3414 1| giardino era intorpidito, quasi imbiutato d'un silenzio pingue come 3415 2| permalosa che nel gioco imbizzisce e mordeggia. La imprigionò 3416 1| ove poggiava il cielo dell'imbotte scolpito ad anelli a rosoni 3417 3| Ansioso entrò nella cabina imbottita come quelle stanze atte 3418 3| isprigionarsi dall'aspra ganga e per imbracciare le ali come clipei. «Dàgli, 3419 3| di terra, con le due ali imbracciate come due vasti clipei, col 3420 3| delle braccia franche avesse imbracciato due ali per le guigge al 3421 1| estremità, fatto di cotonina imbullettata su stecche, a simiglianza 3422 1| verghe, tesavano i fili, imbullettavano i vivagni. Come la remigante 3423 2| pantaloni bianchi a mille pieghe immacolate. Ah, come suona il flauto 3424 2| lo spettacolo è dantesco. Immagina Malebolge. Andremo a cavallo. 3425 2| palpebre per dissipare l'immagine che nasceva da quella immobilità 3426 2| come s'ella lo traesse a un immediato destino.~ ~- Corro?~ ~Non 3427 2| lasciata vuota di forze e immemore. Ella non si ricordava se 3428 1| cigli, privi di battito, immensi, più misteriosi della tomba, 3429 1| congiunta alla lontananza immensurabile. Non il suono delle campane 3430 2| alchimista Mariano Fortuny immerge nelle conce misteriose dei 3431 2| profondi i giovani occhi. Egli immerse il suo male in quella disperazione 3432 1| occhio vitreo; alfine, l'immersione totale, accertata la rotta, 3433 2| rosse della colonia picena immigrata a Bocca di Magra. Gli occhi 3434 1| aumento di vita estuò sotto l'imminenza della morte. Le ali dell' 3435 2| sedia di paglia; e sorrideva immobilmente, ricordandosi del sorriso 3436 2| essere quella che tace e s'immola accanto a colui che ignora 3437 3| divenire la vita? il giorno d'immolazione divenire giorno di trasfigurazione?»~ ~ 3438 3| al luogo del suo mestiere immondo! E la porta era chiusa. 3439 3| Dio ti salvi! Se l'anima è immortale, io stessa ti guarderò come 3440 1| ossa, lacere come la carne, immote come la morte, immortali 3441 2| indugiavano presso l'urna, immoti nella loro visione, posseduti 3442 2| armadio, la sedia stessa, immutati, fermi, indifferenti. Un 3443 2| Paolo, Paolo, il vostro impaccio è delizioso! - gridò ella 3444 3| istinto fermo del maschio s'impadronì di quell'uomo attossicato. 3445 1| verso la notte già forse impallidita. Le parlava con l'accento 3446 1| sospesa per incanto nel cielo impallidito. L'attimo era eterno. Nessuna 3447 2| dalle palpebre dipinte, imparasse a poppare le leonesse.~ ~ 3448 2| ingenuità? Certo, in casa tua ho imparato a non aprire le porte senza 3449 1| Vanina, vana, piccola Indiana impastoiata!»~ ~Così i suoi pensieri 3450 2| ansò. Tre cavalli neri, impastoiati, con lunghe code, con lunghe 3451 2| conciliato; quel che era impatibile fu patito. Come il paese 3452 2| è al guado - disse Aldo impazientito.~ ~E fischiò. Il latrato 3453 1| le scale! Mi crederebbe impazzita?» Il rischio eccitava la 3454 3| sorti, nella distretta degli impedimenti e delle necessità, nel segreto 3455 3| preme con tutta sé come per impedirgli d'insorgere e di manifestarsi.~ ~ 3456 1| poteva un qualunque caso impedirle di sciogliere il voto? « 3457 2| nascesse da me, attenta a impedirmi di vivere. È forse la prima 3458 1| perché mi vinci, perché m'impedisci di vivere? Vedrai, vedrai.»~ ~ 3459 3| martingala del cavallo che impennandosi aveva ricevuto in pieno 3460 1| timone la lunga fusoliera impennarsi, beccheggiare, per alcuni 3461 1| mandra scalpitava sprangava s'impennava intorno alla macchina fragorosa: 3462 2| attonita ed ebra di una novità impensata, sicura di lui pari a un 3463 2| puerili, quelle maniere d'imperatrice e di schiava, quel furore 3464 3| a quando una linea quasi impercettibile, apparente e sparente, che 3465 2| simile a una metamorfosi imperfetta che mostrasse tutte le membra 3466 1| perfezione da ciò ch'era imperfetto, la gioia della pienezza 3467 1| sua potenza e della sua imperfezione e di tutto l'ignoto ch'ella 3468 2| era in quel caldo pallore imperiale. Due slughi, col marchio 3469 1| una voce sommessa e pure imperiosa, ch'era come un colpo coperto.~ ~ 3470 3| aspettava in silenzio ma facendo imperiosamente pesare nel silenzio tutte 3471 2| E lo assalì un bisogno imperioso di scoprire la piaga nascosta, 3472 2| igneo. E tanto la sua fronte imperlata di luce era bella che a 3473 2| specie di doppia aletta imperniata che, quando si carica, si 3474 3| sigaretta nel bocchino d'ambra, imperturbabile.~ ~- Che fondo di tragedia 3475 1| nudità come là dove il male imperversa.~ ~- Voi, qui sola? e come? 3476 2| pareva che la vita feroce imperversasse entro di loro sommovendo 3477 2| il fragore del suo sangue imperversato su la sua volontà vacillante. 3478 2| una volontà di martirio imperversava nel suo corpo ancor maculato 3479 2| merli ignudi onde penzolò impiccato il tamburino del Maramaldo; 3480 2| contro la tentazione, quasi impietrandosi nella sua durezza, simile 3481 1| è come un ciclo di miti impietrati; nell'epica luce sembrano 3482 3| e so troppe cose. Tu sei impietrato, sei scolpito, non ti muti 3483 2| demente sorrideva. Il sorriso impietrava la sua bocca e impediva 3484 2| Inghirami egli aveva dato l'impiumo con un po' di roseo rapito 3485 2| navi concluse del duomo, l'implicito serto del campanile inclinato 3486 2| su le sue zampe delicate, implorando da suoi dolci occhi di cortigiana 3487 1| eccellenza insuperabile. Tutti imploravano la grazia d'un bussoletto. 3488 2| preghiere del silenzio la donna implorò che l'ala rimanesse sospesa 3489 1| tarsis - diceva l'ornitologo implume, facendo il bisticcio sul 3490 2| riprendeva il dono del suo corpo, imponeva di nuovo il divieto crudo; 3491 3| che ogni minuto aveva un'importanza incalcolabile e ch'egli 3492 3| stancavano come un clamore importuno. Ella lasciava fuggire da 3493 3| più miserabile. Tento d'imporvi la mia pena? No. Voi siete 3494 1| festa dedàlea. E lo sguardo impose l'attesa, promise: «Dopo»; 3495 2| tortura. Aveva ceduto all'imposizione dell'amante insensata; ma 3496 1| vespero brillò fra le due imposte, per mezzo a un gran ragnatelo 3497 3| come se anch'esse fossero impregnate della vita d'Isabella. Il 3498 2| alla mattina. La casa s'impregnava d'amore. L'aria v'era irrespirabile; 3499 1| fondi eran ripetute tutte le imprese fuorché quella delle Pause 3500 2| la danzatrice, avendole impresso un moto spirale, l'abbandonava; 3501 2| apparito, ché qualcosa di imprevedibile era sempre imminente alla 3502 2| inspezione che dava una novità impreveduta alla sua cotidiana domestichezza.~ ~- 3503 1| una mano cauta in atto d'imprigionare qualcosa che sia per fuggirsi.~ ~ 3504 2| imbizzisce e mordeggia. La imprigionò fra le sue ginocchia e le 3505 2| pendice del monte. Colpi improvvisi di vento abbattevano i nugoli 3506 3| con la sua pallida nuca impudica, con le sue spalle piane, 3507 2| sfrontato e convulso, ove l'impudicizia dell'anima ardeva come un 3508 2| ambascia, con la mano su l'impugnatura della leva, senza riflettere, 3509 1| mani nella potenza dell'impulso grandeggiare il palpito 3510 1| l'uomo divenisse immune e impune. Omai l'ordegno non era 3511 2| rappresaglia e di perfidia, imagini impure che lo bruciavano, e pensieri 3512 2| fu ogni cosa lontana e inaccessa. L'ululo della sirena lacerò 3513 1| aspirazione tumultuosa verso l'inaccessibile solitudine di quello spirito. 3514 2| silenzio viveva ingannevole, inafferrabile, traversato da suoni che 3515 2| affascinanti, gli aspetti d'inafferrabili tentazioni, e quei fiori 3516 2| palesi.~ ~- Portami più su! Inàlzati ancora! Non temo.~ ~Egli 3517 2| stanza; e la sua ombra s'inalzava e s'allargava su le pareti. 3518 2| orizzonte e quelle che s'inalzavano secondo l'asse del polo. 3519 1| vedi? non vedi?~ ~Un'ansia inane vuotava il cuore dell'adolescente, 3520 2| ascella ove pochi fili d'oro s'inanellavano.~ ~- Senti, - diceva ella 3521 1| intorno al grande airone inanimato che aveva già la tela tesa 3522 3| su la strada la carcassa inanime. Dal Covigliaio mandarono 3523 1| lume adamantino che solo s'inarca sul picco inespugnabile. 3524 2| indietro la sua capellatura, inarcò le sue reni, magnifica e 3525 2| veste come quella pruina che inargenta i petali delle massime rose.~ ~- 3526 2| lunghe alghe risecche che inargentano il Gombo. O maraviglia! 3527 1| il lineamento del mare, s'inargentava la cortina interminabile 3528 2| Intorno era un mare di fango inaridito, giallastro, qua e là trasfigurato 3529 1| gemito, simile a quello inarticolato che la tortura strappa alla 3530 2| virile, una superiorità inaschia. Camminava con la testa 3531 2| e inerme ma una creatura inaspettatamente maturata dall'odio, una 3532 2| entrarono in una felicità inaudita. Deposero le armi, guarirono 3533 3| nascosta la Sirena dell'inaudito carme.~ ~- Da quanto dura 3534 1| profondato la vista nel futuro, inaugurato la novissima età. Il cielo 3535 3| con una tentazione quasi inavvertita; poi aspettava in silenzio 3536 2| aria di mistero che pareva inazzurrarle il viso e porle qualche 3537 1| tristezza e del desiderio; parve inazzurrarsi come la macchina, come l' 3538 1| impennò, risalì per l'aria, s'inazzurrò nell'ombra, si dorò nel 3539 2| Non ha vincoli: le mani incallite nelle opere e nelle lotte 3540 3| io ripetei la mia domanda incalzandola: «Ma dunque Amnon chi è?» 3541 1| già ridivenuta selvaggia s'incalzava e si batteva per lo spettacolo 3542 2| mi diventa un'arme. Tu m'incalzi, mi serri, non mi dài quartiere, 3543 2| della badia diroccata; e s'incamminava in sogno per visitarla, 3544 2| mesi. Poi lo risveglio. E m'incanta e mi culla ancora. Mi ricordo 3545 2| la francisca, attenta a incantare il pericolo con la forza 3546 2| palustre.~ ~- Una serpe incantata in un cofanetto di cipresso?~ ~- 3547 2| punte quando il cilindro s'incantava! Avevo sei anni quando trovai 3548 3| suoi occhi limpidi e li incantò con i suoi carmi leni, prima 3549 1| abbandonata dalla forza, incapace di dominare il suo sgomento. 3550 3| carica di donne velate e incappucciate. Era un'allegra compagnia. 3551 1| capelli strinati, con le vesti incarbonite, con le mani cotte, atrocemente 3552 3| incotto i resti del cuoio incarbonito.~ ~Come aveva esausta la 3553 3| porta e ci restarono, a incarbornirsi, in un mucchio.~ ~- Orribile! 3554 2| stanza ridivenne la fiera incarcerata; e senza tregua s'agitò 3555 2| rapiva come dinanzi a un'incarnazione mistica; guardò quella parola 3556 3| Vana erano come le saette incarnite nella piaga, che a un tratto 3557 2| fresco taglio del tronco s'incastra il ramo selvatico e si rammargina 3558 2| come se colpissero il segno incastrandosi nel nemico percosso.~ ~- 3559 3| la sera, gli fu offerto d'incastrarsi fra i posti occupati.~ ~ 3560 2| tregua; e pareva talora incastrarvisi, serrarvi e schiacciarvi 3561 3| divino vasaio; l'occhio era incastrato sotto l'arco del sopracciglio, 3562 3| vacca, né era il suo figlio incauto; perché il corpo gagliardo, 3563 3| e le sue spalle piane, l'incavo delle sue reni, la sua cintura, 3564 1| Lo spavento dell'ignoto incavò tutti i petti.~ ~«Non più! 3565 1| proteso innanzi nell'atto d'incedere con quella maniera espedita 3566 1| stracci intrisi in olio incendiario, scagliata dalla corda della 3567 2| Tutto pareva prossimo a incendiarsi nel vento come una stoppia 3568 2| maledette, i residui degli incendii espiatorii, la polvere delle 3569 2| conica di gabbro. Le ripe incenerite della Possera biancicarono, 3570 2| così forte che subito s'inceneriva. Le nuvole basse e raccolte 3571 2| e di rimprovero gentile, incertamente espressa.~ ~- Paolo, Paolo, 3572 1| passato inesplorabile e l'incertezza del domani impuro?~ ~In 3573 2| fragore dietro i loro passi incerti. Tutte le genti fangose 3574 1| indoperse, dove la Bella s'inchina a bevere l'anima della rosa 3575 1| Proferì queste parole inchinando il viso velato verso il 3576 2| pianoforte, chiudere gli occhi, inchinare la persona, cadere cadere 3577 2| catena di alte vergini forse inchinate verso l'Oriente dal ritmo 3578 1| la ruina. Ella guardò l'inchinato sole per fermarlo col suo 3579 1| fastigi s'allungavano s'inchinavano si rovesciavano come la 3580 1| fatica decenne; e sembrava inchiodato per sempre nel suo sedile 3581 2| sdrucciolavano nel galestro inciampicavano nello scarico. Per discendere 3582 3| gli gridò il liberatore incitandolo.~ ~L'airone ruppe lo stupore, 3583 1| ancora! - ella diceva per incitarlo, a ogni intervallo, come 3584 1| come un soffio sonante che incitasse la rapidità. Gli comandarono 3585 1| volo con la sua pazienza, incitava la rapidità con la sua febbre. 3586 1| ricovero, quivi deplorava l'inclemenza del cielo e l'incostanza 3587 2| attitudini sfuggenti come s'inclina una fiaccola or a seconda 3588 2| schiena, chiudere gli occhi, inclinare la persona verso la voragine.~ ~ 3589 2| nascondeva il suo volto. Soleva inclinarlo su l'arco che deposto pareva 3590 2| lo velava d'un velo, e lo inclinava in attitudini sfuggenti 3591 1| equilibrati se non dalle inclinazioni istintive del corpo sospeso; 3592 1| Il capo del fratello s'inclinò verso la spalla diletta. 3593 1| appiccandosi al labbro, nel vano includeva l'azzurro, e tutto lo sparso 3594 2| sonno non rimaneva se non l'incoerenza delle visioni che non dissipava 3595 2| Assra! - gridò Aldo incollerito scorgendo la sua cagna color 3596 3| No. Voi siete estraneo, incolpevole: amate l'altra. Ma, giacché 3597 3| incandescente nella mano quasi incombustibile, e tutta la persona s'avvampava 3598 2| vespaio, prima che la sonatina incominci. Era l'aura dei miei sogni 3599 1| sappia che un altro giorno incomincia senza di voi, mio amore! 3600 2| quel fogliame floscio e v'incominciassero a formare gli occhi per 3601 2| pareva che quella notte fosse incominciata chi sa quando chi sa quando, 3602 3| scale e con malo modo ha incominciato a battere alla nostra porta 3603 2| a un concerto di sistri, incominciò la danza.~ ~La prima percussione 3604 3| inquietudine della lor natura incompiuta e la divinazione di tutte 3605 2| trasaltava come in una danza incomposta. Le faville crosciavano 3606 3| era pieno d'un balbettio incomprensibile, ed egli gittava nell'imbuto 3607 3| specie di lungo soliloquio incompreso, con una chiarezza che sbigottiva 3608 1| dolere i mali e i sogni inconfessabili. E l'uomo nel rigoglio della 3609 1| e l'altro petto la pena inconfessata. Strette, mute, rievocavano 3610 2| dipinti che sorridono all'inconoscibile in eterno?~ ~Vana e Aldo, 3611 3| lo spirito delle Pause. E inconsapevolmente le ascoltatrici commosse 3612 2| indietro. Arresta!~ ~Egli frenò inconsideratamente su l'erta troppo ripida, 3613 1| dalla cintola col gesto inconsiderato. «È possibile che anch'io 3614 2| lunghi sorsi, come un esule inconsolato. Isabella gli rimaneva lontana, 3615 1| era animato da un'ebrezza inconsueta, e da un sorriso ammirabile 3616 2| nell'aria. Qualche volta s'incontra per un sentiere, tra gli 3617 2| duplice pagina, nel volgerla incontrandosi con le dita febrili, sentendola 3618 3| Forse già, prima d'incontrarmi e di tentarmi, tu l'avevi 3619 1| tutti gli occhi chiari s'incontrarono fuggevolmente.~ ~- Che vuol 3620 1| è rientrato ancora? Se l'incontrassi per le scale! Mi crederebbe 3621 2| Quando le loro pupille s'incontravano, egli scopriva tra i cigli 3622 2| è troppo tardi? Certo s'incontrerà con un pipistrello; e la 3623 1| quando sarò disceso? la incontrerò più tardi? Paolo troverà 3624 2| volta a volta avrebbe potuto incoronarsene l'Arcangelo combattente 3625 1| spazio tra nube e nube, incoronò il nembo, arco di trionfo 3626 1| inclemenza del cielo e l'incostanza degli stantuffi.~ ~- Il 3627 3| pose a distaccare dal piede incotto i resti del cuoio incarbonito.~ ~ 3628 2| che attenuandosi creava l'increato - sono freschi? Piove piano 3629 2| tutta quanta merlettata e increspata a falpalà, così a dentro 3630 3| povera bestia sbigottita, incrociare le braccia sul volto, nascondersi. 3631 3| vivamente le mani per non incrociarle; e ridevano, con le ciglia 3632 3| ella teneva ostinatamente incrociate sul volto, scoprì la bocca 3633 3| formelle e i suoi chiodi, era incrollabile. La mole di pietra taceva 3634 1| di pagliuzze d'oro come incrostati di venturina; e la figura 3635 3| Era come una lacerazione incruenta che mettesse a nudo quanto 3636 1| ferro come il martello su l'incudine. Lo stormo frenetico delle 3637 2| camminò per le zolle del campo inculto, nella sterpaia sparsa di 3638 3| e il metallo superfluo s'incupì nel fermarsi, egli sentì 3639 2| macigno drizzava contro l'incursione delle nuvole le sue torri 3640 1| di un anfiteatro, cupola incurvata su l'ordine dei pilastri 3641 1| l'ala di canape. Il cielo incurvato su la pianura fu un immenso 3642 1| segno?»~ ~E lo spettro s'incurvò, s'ingigantì, abbracciò 3643 1| acquatici volteggia il grifone indagando le ripe, se qualche carogna 3644 1| necessità interiore ch'egli non indagava, ma che nessuna forza di 3645 2| fumo e grumo ritenevano indelebili i colori dell'arsione e 3646 1| dello spirito simile all'indeterminato ricordarsi.~ ~- La morte 3647 | indi 3648 2| certe garze chiamate dagli Indiani «acque correnti».~ ~- Non 3649 3| il silenzio, se non per indicare per insegnare per comandare; 3650 3| trovare tra gli agenti l'uomo indicato, son riuscite vane Nessun 3651 1| occhio fisso ai quadranti indicatori, con l'orecchio teso al 3652 3| Ebbe uno di quei sorrisi indicibili che sono nelle sue stìmate 3653 2| maleficio mutuo emanava da loro, indicibilmente, e le loro due vite si ricongiungevano 3654 1| Uno di loro in un tempio indico aveva potuto alzare una 3655 1| reggia?~ ~Un di loro attonito indicò la via. Taciturna e quasi 3656 3| toccate! - gridò ella ancora, indietreggiando, con una selvaggia repulsione 3657 2| morire? Non era più tempo d'indietreggiare? Bisognava adempiere il 3658 2| lunghi camici, e l'aria indifferente... Bisogna passare di là. 3659 2| stessa, immutati, fermi, indifferenti. Un bisogno iroso di farsi 3660 3| Ella balzò, gridò d'indignazione irrefrenabile.~ ~- Ah, vile, 3661 2| durato il lutto per l'amico indimenticabile! Non si sono essi cercati 3662 1| quella fiumana d'oblio erano indistinti, se bene i salici avessero 3663 1| libertà e di due fedeltà indomabili. Ciascuno misurava dal valore 3664 2| guardarono. Quel che era indomato dolore e furore imbelle 3665 2| come lo stipite d'una gente indomita. Tanto pervicace era il 3666 2| amore, come gli usignuoli indomiti che cantano finché con essi 3667 1| delle più delicate miniature indoperse, dove la Bella s'inchina 3668 2| piedi elastici. Come aveva indosso una di quelle tuniche tenui 3669 3| sventura. Subito fu in piedi, indossò una veste, uscì nel corridoio, 3670 3| specchio per non essere indotta a commiserare la sua giovinezza. 3671 3| corrugò le sopracciglia, indovinando il guasto al magnete. Ogni 3672 3| Vana non mi domanderà. Indovinerà.~ ~Si levò, ansiosa.~ ~- 3673 2| ricordo più.~ ~Ma, come indovinò su la bella bocca imbronciata 3674 3| lo ignora. Spesso ella s'indugia, non torna se non a tarda 3675 1| mattino gli avvoltoi fulvi s'indugiano al sole che dissecchi la 3676 1| tuttavia si piaceva e s'indugiava nella finzione; come sua 3677 1| trentacinque anni esperti e indurati si appesantiva dinanzi a 3678 3| erano: un gioco perfido per indurla alla rivelazione, senza 3679 2| Ella desiderò di aerarle, d'indurre fra l'una e l'altra l'aria 3680 1| gran sentimento virile, inebriarsi di quella pienezza, sentire 3681 2| d'aghi di pino?~ ~ ~ ~S'inebriavano di musica. Esaltavano la 3682 2| falba, dalle maglie larghe e ineguali, distesa per insidia su 3683 3| strappo, della separazione ineluttabile. Quel trasporto gli parve 3684 2| risalti. Monte Cèrboli apparve inerpicato su per la sua rupe conica 3685 2| inflessione. Le mani oziose, inerti. Non ho il senso del volo. 3686 3| avviluppata nel suo desiderio inesausto, non le aveva sollevato 3687 3| ombra, come sparente, come inesistente, come cosa della riva di 3688 1| per significare i luoghi inesistenti, a cui sul fiume della melodia 3689 2| serrassero massicce minacciose inesorabili. E la realtà era in loro 3690 2| inseguendolo, la rondinetta inesperta aveva urtato contro la cortina 3691 1| rappresentare l'oscurità del passato inesplorabile e l'incertezza del domani 3692 1| un luogo della sua vita inesplorato. E mistica nel supremo cerchio 3693 3| perpetua della maternità inespressa.~ ~- Conoscimi, - ella diceva - 3694 2| e gli elci dalle radici inespugnabili. Come grofi di sale come 3695 3| soppesi nella mano una cosa d'inestimabile pregio e ve la ponga sotto 3696 1| mutava in uno scroscio d'inestinguibile riso.~ ~- Eppure - disse 3697 2| Cristo. Quivi era la fauce inestinta che aveva già inghiottito 3698 1| diffusa sul suo capo ricca e inestricabile, effigiata nelle sue mille 3699 2| si sentiva armata di armi infallibili pel combattimento supremo. 3700 3| ricami, come una minuscola Infanta. E Miss Imogen, smilza e 3701 2| come gli occhi del divino Infante, che a un tratto scorge 3702 1| lasciami.~ ~Ella s'agitò infastidita; si rivoltò; riaffondò il 3703 | infatti 3704 2| verso eventi cui già la sua infausta veggenza dava gli aspetti 3705 3| in grande ansietà, fino a infermare, per amor di Tamar sua sorella». 3706 1| violenza dei bagliori in occhi infermi; ché forse egli era passato, 3707 2| chioma d'un pino toccava l'inferriata, movendosi nell'ombra con 3708 1| quattro in uno dei poggiuoli inferriati a vista della palude. Dietro 3709 3| andate al fondo tutte le cose infeste che la strangolavano, e 3710 2| egli divergeva lo sguardo infesto. Poi gli si riavvicinava 3711 3| dormì. Si mondò di tanta infezione e di tanto fango. Ritornò 3712 2| come per una di quelle infezioni che si manifestano con una 3713 3| stretto dalle catene e infiacchito dal digiuno, s'era proposto 3714 3| riudendo dentro di sé la voce infiammata della vergine olivastra, 3715 3| e che il getto dei gas infiammati lo investiva senza riparo. 3716 2| ritegni, simili a quegli infidi che nei tempi delle fazioni 3717 2| d'ogni colore come quelle infilate in certi monili egizii.~ ~ ~ ~ 3718 2| attonito, posseduto sino all'infima delle sue vene.~ ~- Senza 3719 2| nuova che le prendeva le infime radici dell'essere e tuttavia 3720 3| si sforza strappare dall'infimo le più rosse radici della 3721 3| Una tristezza e una pietà infinite erano nel suo accento. E 3722 2| giovinezza miserabile.~ ~Tuono d'infiniti guai udivano nella valle 3723 2| e dì miagolarono i gatti infissi negli spiedi lunghi; il 3724 1| stretto da radere con l'ala inflessa la punta della fiamma ondeggiante. 3725 2| tra le dita congiunte e inflesse mostrò il suo viso più misterioso 3726 1| Sottilmente, provava in sé le inflessioni ingannevoli delle parole 3727 1| anca il congegno inteso a inflettere la velatura estrema; quando 3728 1| d'un oro fumoso che già s'infoscava intorno alle narici e alle 3729 3| fu lugubre. Le montagne s'infoscavano fasciate di nuvole. Soffiava 3730 1| restare immobile su l'ala infranta con alzata l'ala intatta 3731 2| d'Inghiramo Inghirami e infunato come belva; la Porta di 3732 3| rimasero vivi i più selvaggi, e infuriarono. «Ricordati del mio pianto 3733 2| l'ardore.~ ~Chi le aveva infuso quell'arte? Quale istinto 3734 2| ostacolo comune, certo s'inganna e salta...~ ~Parlavano a 3735 2| il teschio nel grembo per ingannarla...~ ~Ella parlava con quell' 3736 2| vostre voci nemiche.~ ~- T'ingannasti.~ ~- A me fu mentito. A 3737 1| provava in sé le inflessioni ingannevoli delle parole ch'ella era 3738 1| punto della metamorfosi che ingannò il Lapite reso folle dal 3739 1| diverse, coi più diversi ingegni. Per mezzo alle ampie tende 3740 3| La medesima suppellettile ingegnosa, alle comodità e alle necessità, 3741 3| perfezione d'un calice floreale, ingegnosi e preziosi di fibbie e di 3742 2| stampate da un rinnovatore ingegnoso coi motivi marini dell'arte 3743 2| sei eccitata sopra la mia ingenuità? Certo, in casa tua ho imparato 3744 1| Aldo. - Oppure quella d'Inghilterra, così dolce, su le parole 3745 2| prima o poi dovevano finire inghiottite dalla voragine, dovevano 3746 2| scavalcato dal figlio d'Inghiramo Inghirami e infunato come 3747 1| rivide in un lampo Isabella Inghirani sotto la tettoia che crepitava 3748 2| doni, tu mi adorni e mi inghirlandi; e tu giochi con la mia 3749 1| lo spettro s'incurvò, s'ingigantì, abbracciò lo spazio tra 3750 1| ombra e l'assalirono, e s'ingigantirono del suo dolore; e i contorcimenti 3751 2| Buio, e ciascuna sentiva ingigantirsi la sua infelicità non confessata; 3752 1| tratto l'ombra d'un artiere s'ingigantiva su la tela, levando un braccio 3753 1| delle Pause - disse Aldo inginocchiandosi per indagare l'imagine. - 3754 1| acqua verde; ho voglia d'inginocchiarmi sul margine e di tuffare 3755 2| artefice di sogni bianchi; e s'inginocchiarono davanti a lei scontrosa 3756 2| di tenerezza che le due inginocchiate si scambiavano dinanzi a 3757 2| palma e palma, restarono inginocchiati su l'arsa erba dell'orlo. 3758 1| barrito degli elefanti che s'inginocchiavano nel loro fimo.~ ~- Manca 3759 3| amore né di gioia. Quando m'inginocchiavo davanti a Lunella per chiederle 3760 3| per farti così bruto? Mi ingiurii, mi scacci; e credi che 3761 2| il mastio fortificato d'ingiustizia e di dolore, che disfece 3762 2| di continuo. È la costa inglese. Dirigo il volo verso la 3763 1| poteva dare novantotto libbre inglesi nel misuratore e spezzare 3764 2| le rosure per le grotte s'ingolfava il vento, e riempiva di 3765 2| crocchia se t'azzanna,~ ~t'ingolla: ha un gozzo enorme.~ ~Ma 3766 2| indietro i capelli che le ingombravano la faccia.~ ~- Questa volta... - 3767 1| avesse ritolta ai becchi ingordi degli avvoltoi.~ ~Non aveva 3768 2| ruscello ove Filippo Argenti ingozza il fango. L'odore sulfureo, 3769 1| somigliasse a quello, che ingrandisse così straordinariamente 3770 2| suoi occhi smisuratamente ingranditi nelle sue occhiaie cupe.~ ~- 3771 3| una severità superba che ingrandiva e poliva ogni rilievo a 3772 1| piccole cose, ma le grandi s'ingrandivano con l'ombra e con l'ansia. 3773 2| fare. E ch'io non ti sembri ingrata. Tu m'hai presa nella tua 3774 2| levante una linea grigia che ingrossa di continuo. È la costa 3775 1| rame il capo rimpicciolito; ingrossato il basso del corpo, la mano 3776 1| lucenti di sudore e di olio, inguainata nella stretta gonna come 3777 3| opera di carne ma di triste iniziazione. E anche per voi, taciturno 3778 1| ond'ella avrebbe detto all'inizio d'una confessione impetuosa: « 3779 2| che Vana è perdutamente innamorata di te.~ ~- Credo che t'inganni, 3780 2| lino bagnato e aderente. S'innamorò di Aldo; e rise molto più 3781 1| voci i rumori avevano un innaturale rimbombo, non nell'aria 3782 1| legature, delle giunture, degli innesti! E per qual segreto, a un 3783 2| d'ogni parte salivano gli inni, e le nazioni già credevano 3784 2| color bruno che «procede innnanzi dall'ardore».~ ~ ~ ~Amor 3785 3| s'accompagnava al respiro innocente. Il tempo fluiva nella oscurità.~ ~ 3786 1| verso le vie divine, dall'innumerabile maraviglia saliva il clamore 3787 1| E il regno era del cielo inoccupato; ché qualcosa d'aereo, per 3788 3| non una creatura ignara e inoffensiva. Qualcuno m'ha afferrata 3789 2| sorte ha abbattuto quello inoffensivo? Perché non ha spezzata 3790 1| Esplose nell'urto il serbatoio inondando la carcassa schiantata e 3791 2| odore perché ella li aveva inondati d'essenza. Egli era insensibile 3792 1| quel punto inconsapevoli. Inondava la reggia, passava per le 3793 3| angelica mosse un'onda che le inondò i precordii. «Quando giudichi 3794 2| improvviso con uno sguardo l'inopinata magnificenza d'una terra 3795 1| facesse come un modo di vita inopinato. Il cielo fu come un destino 3796 1| supplichevole, d'una supplicazione inopportuna.~ ~- La prudenza non vale. 3797 2| giovi questo interrogatorio inopportuno. Stanotte voglio andare 3798 2| Le pareva che un fantasma inoppugnabile stesse per sorgere da quel 3799 3| Le narratrici eccitate e inorridite si protendevano verso di 3800 3| ancora la sconvolgeva, la inorridiva. Ma, se fosse riuscita a 3801 3| dopo tante sere torbide e inquiete. Il ricordo gli palpitava 3802 1| doloroso con i suoi occhi inquieti e già supplichevoli.~ ~- 3803 2| tutti i rimpianti tutte le inquietudini. E nessuno dei paesi ch' 3804 1| assai più di quei mercenarii insaccati nei braconi alla lanzichenecca 3805 2| segreto. Che vale la bocca insanguinata dell'altra se tra due creature 3806 1| portava ancora sul petto insanguinato la rosa di Madura, la mia 3807 2| tu sapessi quante volte m'insanguinavo le dita contro queste punte 3808 2| cortiletto inverdito di muschi, insaporava del suo profumo il silenzio 3809 2| La guardava, la divorava insaziabilmente, s'affannava a possederla 3810 2| ancora questo - pregava Aldo insaziato di gaudio e di strazio.~ ~ 3811 1| torbidi la parola spaventosa inscritta innumerevoli volte, tra 3812 1| accennare. L'enigma delle Pause inscritte nell'oro e nell'azzurro 3813 2| anima rasa perché egli v'inscriva la sua legge; e spesso l' 3814 1| quella portata dal Doria, insegna degli antichi almiranti.~ ~ 3815 1| volare all'infinito. Ah, insegnami!~ ~Trasognato egli si volse, 3816 3| se non per indicare per insegnare per comandare; ma spesso 3817 2| sorriso dubbio. - Tu m'hai insegnato che, per guardare bene in 3818 2| Lo scosse via.~ ~Forse inseguendolo, la rondinetta inesperta 3819 3| riconobbe l'inutilità dell'inseguimento senza tracce. Rientrò. Si 3820 1| lanciarono, altri si levarono, s'inseguirono. Tutte le tettoie rombarono 3821 2| rami, selvaggina alipede inseguita dai cani di Atteone e dalle 3822 2| intravedute per le mille vie e non inseguite ma sognate un'ora sola nella 3823 2| vita travagliosa egli ha inseguito quelle tentatrici per tutti 3824 2| umidità accagliata sul tufo inserendo le minutissime fibre dentro 3825 1| le coprivano gli orecchi inserite nel suo cappello a guisa 3826 1| ferzi cuciti a, sopraggitto. Inserivano le verghe, tesavano i fili, 3827 2| tra il suo dito e l'ala un insetto vivo. Lo scosse via.~ ~Forse 3828 1| altro, per turno, in notti d'insidie, con le armi al fianco! 3829 3| presentendo un tentativo insidioso.~ ~L'altra parve divinare 3830 2| dalle pareti a riscontro, insigni: il ritratto di Fedra Inghirami, 3831 3| cuore, anche Vana si sporse insinuando tra quei corpi freschi e 3832 3| fatto di Fondi, Vana? - insistette Novella Aldobrandeschi, 3833 1| dar di becco nel fondo.~ ~Insofferenti di disciplina esterna, aspiranti 3834 2| scroscio soffocato del riso. L'insofferenza fu aspra come uno scoppio 3835 3| bene soffrisse un supplizio insoffribile. Ella aveva preso uno dei 3836 3| fosse ritornato, tanto fu insolitamente allegra la voce dei comandi. 3837 1| vuote; e riapparvero i letti insonni; e le vecchie tele cieche 3838 1| No, lascia. Sono troppo insonnita. Lasciami così ancora. Mi 3839 3| di Novara.~ ~- Dolly, sei insopportabile.~ ~- Io son certa che se 3840 2| facessi!» Impeti di vendetta insorgevano all'improvviso dal fondo 3841 2| frale assumeva una grandezza insormontabile, gli appariva come un confine 3842 2| tanto accrescere un male già insostenibile.~ ~«Distante!» Aveva bene 3843 3| di continuo Quel ch'era insperato poteva esser raggiunto! 3844 2| sillaba; e quell'ardita inspezione che dava una novità impreveduta 3845 1| forte, serrava troppo forte, inspirando l'istinto alla sua bramosia 3846 2| del bacio sanguinoso.~ ~Inspirata da un istinto profondo ella 3847 3| vento rinfrescava; il soffio intaccava l'acqua e la copriva di 3848 3| sue forbici e stia qui e intagli per me qualche figuretta, 3849 1| parevano sorpassare la realtà e intagliarsi nel cielo stesso del fato, 3850 2| delle forbici la figura intagliata nella carta e lasciandola 3851 3| il labbro di sotto se l'intaglio le riusciva difficile, secondando 3852 3| ritrovo della marmaglia intanata nelle vie e nei vicoli che 3853 3| ripulsa, come per rendersi intangibile; poiché pensava che una 3854 1| sopra uno stendardetto era intarsiato il nome soave.~ ~- Certo 3855 1| sul ciglio erboso il fiore intatto del vento, il labile globo 3856 2| protendevano dal tronco intégro. I nocchi le giunture le 3857 1| semplice o doppia velatura intelaiata. In servizio dei fabbricanti 3858 3| una energia misurata, un intelletto vigile. Lo cercò, lo trovò. 3859 1| anche le sottigliezze dell'intelligenza.~ ~- Rimaniamo qui? - disse 3860 1| lunghe code arrossate dall'intemperie; teste montonine con la 3861 1| che noi s'ascolti e non s'intenda?~ ~- Taci, taci - ella disse 3862 2| raccontare lunghe storie senza intenderla. Yasmina aveva una parlatura 3863 2| infernale.~ ~- È svenuta.~ ~Non intendevano quel che dicevano. Il vento 3864 3| E certo è questa la più intensa delle sue idee deliranti; 3865 3| maiolica ricchi di colature intense come smalti. E, in quell' 3866 1| lontano la sua erma nell'intentato. L'ansia era ancora aspettante: 3867 3| scorrevano su la tastiera intente a legare ad annodare le 3868 2| funeste e senza nome, ella era intentissima a distinguere nel dialogo 3869 3| suo cuore, su per l'erta, intentissimo ai ritmi di tutti i congegni, 3870 2| supplichevole e sul rombo intermesso che rombava per le alture 3871 2| minuti passano? Pochi, ma interminabili. Scorgo a levante una linea 3872 2| aveva su ciascuna parete interna piccole porte cieche di 3873 3| stipa accesa nel canale interposto tra la parete della fornace 3874 1| infantile guardava attorno interrogando lo stupore di ognuno, come 3875 1| della Magna aveva osato interrogare l'ombra marina d'Icaro, 3876 3| appena aperto il portone, ha interrogato il portinaio e lo ha costretto 3877 2| non so a che giovi questo interrogatorio inopportuno. Stanotte voglio 3878 1| aspetto dell'Ombra, ed egli l'interrogava. E con una sovrana ansietà 3879 2| raccapriccio confuso e come una interrogazione tremante.~ ~- Hai fatto 3880 3| seguitò ad accumulare le interrogazioni con crescente effetto oratorio, 3881 3| accaduto. Ora, s'Ella permette, interrogherò il domestico.~ ~Il domestico 3882 2| stessa barella, i quali s'interroghino a vicenda sul loro patire 3883 2| sorriso sospeso che pareva interrompere la vita esterna su l'intimo 3884 3| risposta del figlio ella s'interrompeva per un attimo, sollevava 3885 3| cara madre.»~ ~Nella breve interruzione il cuore di Vana pareva 3886 3| scorse una nave che gli intersecava la rotta navigando a ostro 3887 3| sotto il costato, cercando l'interstizio.~ ~Non richiuse. Spense 3888 2| si disegnasse, perché tu intervenissi a esercitare un tuo strano 3889 3| ghigno scimmiesco. Le guardie intervennero.~ ~Paolo Tarsis, che pure 3890 1| profondo: ella più non era intesa al suo dolore ma al suo 3891 2| loro voci caute, non erano intesi se non al tumulto nascosto 3892 1| cappello a guisa d'elmetto intessuto d'una paglia larga e forte 3893 3| la gota su le sue mammole intiepidite e disponendosi alla delizia 3894 2| della Val di Magra, quella intiera ch'essi ogni giorno sorvolavano 3895 2| sei più me che tutto me intiero. E ora che credo di tenerti 3896 2| amante insensata; ma già così intimamente l'aveva corrotto il contagio 3897 2| ella lo sentì tremare nelle intime ossa.~ ~- Come tremi! - 3898 3| con la sua doppietta, e intimò che il fardello gli fosse 3899 3| forse la povera folle aveva intinte le dita per segnarsi col 3900 1| tappezzerie lacere accanto a intonachi che si scrostavano, a mattoni 3901 1| suoi meccanici finiva d'intonare il motore ed egli prestava 3902 1| nell'odore, invasi da un intorpidimento leggero che somigliava il 3903 1| le loro armi; e le razze intorpidite che vivono sonnecchiando 3904 1| Anche il giardino era intorpidito, quasi imbiutato d'un silenzio 3905 2| disse Vana, ridivenuta intorta e nascosta. - Forse ci tornerete, 3906 1| servizio. Insieme avevano intrapreso un lungo viaggio di anni 3907 1| assegnò al toro quello d'intrattenerla. Ed egli, che praticava 3908 1| si piaceva d'entrare e d'intrattenersi in un simulacro insolito 3909 2| calcina, portano le pietre. S'intravede un muro fresco che s'alza. 3910 1| piante dei suoi piedi nudi; intravedeva qualcosa di vago, come una 3911 1| erano velate, e neppure intravedevano i loro volti. La sera di 3912 2| larva labile dello zodiaco intraveduta nell'aurora.~ ~Seduto su 3913 2| memoria, forse quelle appena intravedute per le mille vie e non inseguite 3914 3| palazzo. Per aver soltanto intraveduto la nemica a cui dà il nome 3915 1| pancia d'un cavallo che s'intraversò s'impennò ricevette nel 3916 1| il fiotto marino. Guardò: intravide la massa grigia della folla, 3917 2| che le pareva d'aver già intravisto in una fantasia alzato su 3918 1| candelabro a triangolo, la sigla intrecciata, il mazzo di polizze bianche.~ ~- 3919 3| per turbarla più a dentro; intrecciò le sue dita alle dita di 3920 3| strano!~ ~- Era bellissima e intrepida.~ ~- Imagina che, dopo il 3921 2| vuotava le tempie ai più intrepidi.~ ~- Mi fa orrore - rispose 3922 1| tutti i petti ventò verso l'intrepido; ché su l'albero attrezzato 3923 2| misteriosa vita serpeggiava s'intricava s'aggrovigliava, una vita 3924 2| lividure su la sua pelle intrisa di gelsomino ella già pregustava 3925 1| falarica avvolta di stracci intrisi in olio incendiario, scagliata 3926 2| braccia.~ ~Smilzi cipressi intristiti, pagliai nerastri, fornaci 3927 1| estraendo la piccola canna introdotta nel foro del serbatoio per 3928 1| trepida.~ ~- Di qui mi sono intromessa, quando l'elica agitava 3929 3| tra le mani, con l'indice intromesso tra le pagine, nel luogo 3930 2| casa dove tu stessa sei un intrusa, dopo giorni e giorni d' 3931 1| della vanità e della miseria intruse, respirava nell'antica grandezza 3932 1| tra i denti alternamente, inumidendole d'una stilla tratta con 3933 2| sotto quella voce senza inumidirla gli pareva quello ch'ella 3934 2| nelle lotte egli le cela per inutili, poiché vive d'una vita 3935 3| passo, Paolo riconobbe l'inutilità dell'inseguimento senza 3936 1| fino all'isola di Borneo, invasati di passione feroce, ebri 3937 1| uno sgomento subitaneo lo invase, ché non era quegli il suo 3938 3| maturata, una parola mi ha invecchiata, un silenzio mi ha fatta 3939 2| selvatico sapore ch'egli aveva inventato per vezzo. - Non eri ancora 3940 3| modulazioni strambe che Giulio inventava per parlare ai due vecchi 3941 1| inventrice di fogge nuove. Tu inventavi le mode. Portasti a Roma 3942 1| Anche allora tu eri una inventrice di fogge nuove. Tu inventavi 3943 2| esprimevano in quella vicenda d'invenzioni.~ ~Ella così viveva la vita 3944 2| doccioni di terra cotta inverditi, con la sua pergola di pampini 3945 3| straziare il cielo che s'invergiliava bianco. «O rondine, sorella 3946 2| sapeva essere e parere inverisimile. La massima parte delle 3947 2| notte era venuta.~ ~Le forze inverisimili della vita avevano giocato 3948 1| bella, altre ali d'uomo invermigliate di sangue temerario, rotte 3949 1| In un rigido mattino d'inverno, sopra dune ignude in vista 3950 3| ornato di tutte lettere, invero ammirabile. Contenne la 3951 1| ed insolito, qualcosa d'inverosimile, che lo attirava e lo irritava 3952 3| persona pareva la figura inversa dell'arte di Lunella, nera 3953 1| poi le tre pause in ordine inverso; e infine il segno del ritornello 3954 2| della sua, e che la sorte s'inverte, perché egli non è omai 3955 1| Una scarica di piombo lo investì. Non cadde, ma continuò 3956 3| fiera come una cicatrice inveterata; il naso di retto profilo 3957 2| strascicante. Chi era l'inviato del deserto? Come fu presso 3958 1| vedo bene, Aldo. Ho sempre invidiato quel suo colore rossobruno, 3959 3| vendetta del pastore? Come l'invidio! Non soffre più. Non ha 3960 2| la sua disperazione. E la invidiò, e la temette; e la imaginò 3961 2| Che mai portava ella inviluppato in quel pezzo di stoffa? 3962 1| avvolgeva sopra sé stesso invincibilmente, si sporse alquanto per 3963 3| laurente sino al castro d'Invio rinascessero gli antichi 3964 1| sfogliata, che nelle mani inviolabili era divenuto come un pegno 3965 2| il capo su le ginocchia inviolate. L'onda vocale sembrava 3966 1| una zona pieghevole che invisibilmente li circuisse e li annodasse 3967 2| Aldo che uno sceicco aveva invitato alla caccia... Tornava con 3968 3| quasi in un'attitudine d'invito al desiderio, ella comprimeva 3969 3| anelito per la vita a una invocazione della morte. Esse tutte 3970 2| raccolsi sanguinante e m'involai seguita da tutte le mie 3971 2| rompeva si disgregava s'involava: era un immenso fremito 3972 2| ala per volare,~ ~ch'io m'involi da Volterra,~ ~dalle Balze 3973 2| dove gli ulivi nodosi e involti somigliavano gli alberi 3974 3| rattenere le calze, tutti gli involucri partecipavano dell'intima 3975 2| bolle simili a vesciche involute di belletta, che a ogni 3976 2| ritrovarlo. O forse l'ha inzuppato di lacrime, l'ha lavato 3977 1| confronto i grandi corredi d'Ippolita Sforza, di Bianca Maria 3978 | ipsa 3979 3| gaia, tenera, lasciva, irata, crudele; l'aveva veduta 3980 2| alle palpebre intorno alle iridi chiare, e talvolta insanguinava 3981 2| un aspro ardore in cui l'ironia strideva come il sale sul 3982 1| passa!~ ~Un'impazienza irosa sibilava nelle sue parole. 3983 1| del compagno superstite s'irradiasse in lei. S'udiva distinto, 3984 1| parlare volse la faccia irradiata dal riflesso del tesoro 3985 1| reso folle dal nettare, s'irradiavano d'un sangue improvviso; 3986 1| nebbia in vicinanza dei porti irraggiati dai fari e appestati dal 3987 2| tristezza e in un orrore irremeabili come quell'emblema sotto 3988 1| presunzione ignara, condannate irremissibilmente a sollevare la polvere e 3989 2| come per una fenditura irreparabile, una fuga era in lui continua, 3990 2| da lui, com'egli ponesse irreparabilmente tra loro quel sorriso quelle 3991 2| appicchi. Ma negli scorci irrequieti la sua bellezza si faceva 3992 2| nelle sue mani convulse, irrigidendosi contro la tentazione, quasi 3993 3| finestra spalancata, la salma irrigidita... La voce di nuovo le mancò 3994 2| e ti richiami?~ ~Ella lo irrise con la luce dei denti, rovesciando 3995 3| compianto il pollame testardo e irriso la millanteria bracata e 3996 2| le tue unghie, palparla, irritarla... Ah, perversa, perversa!~ ~ 3997 3| Simonetta, - gridò Novella irritata - mandala via, che vada 3998 1| delle gengive nel sorriso irritato e come sospeso sopra un 3999 1| inverosimile, che lo attirava e lo irritava a un tempo. Egli stesso 4000 2| Ora vedrai.~ ~Una sorda irritazione si moveva già sotto la sua