Gabriele D'Annunzio
Poema paradisiaco

POEMA PARADISIACO

EPILOGO

3 - L'esempio

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3 - L'esempio

 

Il veglio mi guardò, tra gli arboscelli

che di gemme coprìa la primavera.

La barba su quel petto placido era

dolce come la lana degli agnelli.

 

Mi guardò, mi sorrise. E i suoi capelli

erano così candidi che vera-

mente nulla più candido in torno era.

Ed in torno cantavano gli uccelli.

 

Seguitò per i campi. Erano vasti

i campi. A quando a quando, di lontano

io lo vedea chinarsi, rilevarsi.

 

Né mai restava da l'affaticarsi

per la sua via, quel veglio! E tu, mia mano,

quale forma prostrata sollevasti?

 

 


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