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POEMA PARADISIACO EPILOGO 5 - I poeti | «» |
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
Il sogno d'un passato lontano, d'una ignota
favola nei Poeti luce. Ai Poeti oscuro
Qual contro l'aure avverse una chioma divina,
Ospiti fummo (O tu che m'ami: ti sovviene?
il Ritmo), ospiti fummo in imperi di gloria.
in noi, dei fiori ardenti su dai cavi alabastri
In qual sera purpurea chiudemmo gli occhi? Quale
il nostro dio? Da quale portentosa ferita
Forse dopo una strage di eroi? Sotto il profondo
E al risveglio improvviso dal sonno secolare
un altro cielo; udimmo altre voci, altri canti;
umani, tutti i pianti umani che la Terra
Udimmo taciturni la querela confusa.
l'antichissimo sogno, che fluttuava ancòra,
E vivemmo; e ingannammo la vita ricordando
Or conviene il silenzio: alto silenzio. Oscuro
Nuova morte ci attende. Ma in qual giorno supremo,
Quando i Poeti al mondo canteranno su corde
- O voi che il sangue opprime,
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