Gabriele D'Annunzio
Poema paradisiaco

POEMA PARADISIACO

1 - HORTUS CONCLUSUS

7 - Sopra un «adagio» (di Johannes Brahms)

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7 - Sopra un «adagio» (di Johannes Brahms)

 

Tutto è silenzio, lùgubre infinito

silenzio, nel lontano

regno che regnerai. Simile a un nero

sepolcro è un trono vacuo, deserto

da tempo immemorabile, fatale:

ove già stette solitario assiso

un re onnipossente.

 

Riluceano il carbonchio e il crisolito

sul suo capo sovrano

mistici come gli astri; un gran pensiero

recingevano i cerchi del suo serto;

e più di quel fulgore siderale

risplendea quel pensiero nel suo viso

muto, indicibilmente.

 

Nel dominio attingea l'estremo lito

il gesto de la mano

sacra; levava i turbini un severo

cenno. Fioria la messe dal deserto,

rose fiorian da l'infecondo sale,

risorgeano le vampe, al suo sorriso,

da le ceneri spente.

 

E scomparve. Sta un lugubre infinito

silenzio sul lontano

regno che regnerai; ed un mistero

profondo, come in un sepolcro aperto,

troverai tu nel trono, o spiritale

regina di quel morto paradiso

che tace eternamente,

 

o vana luce di quel paradiso

morto ne la mia mente!

 

 


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