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LAUDI DEL CIELO, DEL MARE, DELLA TERRA E DEGLI EROI LIBRO SECONDO - ELETTRA 8 - La notte di Caprera VI. |
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
«O cuore, balzi? Non sei placato ancóra?»
L'Eroe sorride; ma si tocca la fronte
ove in quel dì battevan forte il sole
siciliano e il vento dell'ignoto
destino e il suo volere. Poi s'accosta
al bianco letto che dà i profondi sonni,
ove il lin rude par che di sale odori
(lavato in mare e torto su lo scoglio?),
ma il cuore è insonne, riposare non può.
Ei crolla il capo e dice: «Spartirò
le mie semente». Si china; piano scioglie
la bocca al sacco; e ripone la corda.