Gabriele D'Annunzio
Laudi

LAUDI DEL CIELO, DEL MARE, DELLA TERRA E DEGLI EROI

LIBRO SECONDO - ELETTRA

8 - La notte di Caprera

X.

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X.

 

Ed ora tutto è baleni, ora tutto

folgori e tuoni, furore e sangue, azzurro

e sole, ferro e fuoco, aure e profumi.

L'inno è nel vento, l'ebrezza è nell'arsura.

Ei squassa l'aspre chiome della fortuna

in pugno e fa d'ogni uomo una virtù,

una virtù d'ardore ch'ei conduce

col suo sorriso terribile nell'ultimo

impeto al cuor d'un astro. E l'armatura

della sua possa è il suo sorriso; e ovunque

risplenda, quivi è il prodigio; e nessuno

lo vede senza vedere un dio nel suo

cielo; e beato colui, quasi fanciullo,

che primamente lo vede nella luce

e tra le spiche ucciso cade giù.

 

 


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