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LAUDI DEL CIELO, DEL MARE, DELLA TERRA E DEGLI EROI LIBRO SECONDO - ELETTRA 20 - Le città del silenzio 1 - PERUGIA III. |
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
Il magnifico Astorre a Porta Sole
mena la donna sua del sangue Ursino.
Monna Lavinia in veste d'oro fino
danza a suono di piffari e viuole.
La mensa d'ogni frutto e fior redole,
reca d'ogni ragion confetti e vino.
In quell'ora il signor di Camerino
soffia a Carlo Barciglia sue parole.
E il gobbo invesca Filippo di Braccio.
Mastro d'inganni è il bastardo: ei sghignazza
pensando a Giovan Pavolo e a Zenopia.
E, mentre Astorre nel fraterno abbraccio
sorride, su Peroscia che gavazza
versa una negra iddia la Cornucopia.