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Bocca di donna mai mi fu di tanta
(se non la tua, se non la tua, presente)
come la bocca pallida e silente
del fiumicel che nasce in Falterona.
(se non tu, se non tu) sì dolcemente
come questa placata correntìa?
Ella non canta,
all'amarezza.
Qual sia la sua bellezza
come colui che ode
suoni dormendo e virtudi ignote
Le saltano all'incontro i verdi flutti,
schiumanti di baldanza,
con la grazia dei giovini animali.
non mise tanta gioia Donatello,
fervendo il marmo sotto lo scalpello,
quando ornava le bianche cattedrali.
Sotto ghirlande di fiori e di frutti
svolgeasi intorno ai pergami la danza
infantile, ma non sì fiera danza
come quest'una.
V'è creatura alcuna
che in tanta grazia
gioia, se non quella lodoletta
Forse l'anima mia, quando profonda
sé nel suo canto e vede la sua gloria;
forse l'anima tua, quando profonda
sé nell'amore e perde la memoria
degli inganni fugaci in che s'illuse
ed anela con me l'alta vittoria.
Forse conosceremo noi la piena
libera e delle forti ali dischiuse
e dell'inno selvaggio che si frena.
di luce, ed a' tuoi occhi prodigi
Grandi calici sorgono dall'acque,
di non so qual leggiere oro intessuti.
Le nubi i monti i boschi i lidi l'acque
trasparire per le corolle immani
come in sogno paesi sconosciuti.
Farfalle d'oro come le tue mani
volando a coppia scoprono su l'acque
con meraviglia i fiori grandi e strani,
mentre tu fiuti
pendon come bilance dalle antenne
cui sostengono i ponti alti e protesi
ove l'uom veglia a volgere la fune;
altre pendono a prua dei palischermi
specchio che le rifrange; e quando il sole
batte a poppa i navigli, stando fermi
i remi, un gran fulgor le trasfigura:
grandi calici sorgono dall'acque,
della colomba. Godi l'incanto,