Gabriele D'Annunzio
Laudi

LAUDI DEL CIELO, DEL MARE, DELLA TERRA E DEGLI EROI

LIBRO TERZO - ALCYONE

42 - Madrigali dell'estate

3 - L'ORMA

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3 - L'ORMA

 

Sol calando, lungh'essa la marina

giunsi alla pigra foce del Motrone

e mi scalzai per trapassare a guado.

 

Da stuol migrante un suono di chiarina

venìa per l'aria, e il mar tenea bordone.

Nitrì di fra lo sparto un caval brado.

 

Ristetti. Strana era nel limo un'orma.

Però dall'alpe già scendeva l'ombra.

 

 


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