Gabriele D'Annunzio
Laudi

LAUDI DEL CIELO, DEL MARE, DELLA TERRA E DEGLI EROI

LIBRO TERZO - ALCYONE

50 - Il peplo rupestre

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50 - Il peplo rupestre

 

Mutila dea, tronca le braccia e il collo,

la cima dell'Altissimo t'è ligia.

È tua la rupe onde alla notte stigia

discese il bianco aruspice d'Apollo.

 

La cruda rupe che non mai crollo,

o Nike, il tuo ventoso peplo effigia!

La violenza delle tue vestigia

eternalmente anima il sasso brollo.

 

Quando sul mar di Luni arde la pompa

del vespro e la Ceràgiola è cruenta

sotto il monte maggior che la soggióga,

 

sembra che dispetrata a volo irrompa

tu negli ardori e sul mio capo io senta

crosciar la gioia dell'immensa foga.

 

 

 


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