Gabriele D'Annunzio
Laudi

LAUDI DEL CIELO, DEL MARE, DELLA TERRA E DEGLI EROI

LIBRO QUINTO - CANTI DELLA GUERRA LATINA

8 - Per i cittadini

II.

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II.

 

Quando si leva l'alba dei guerrieri

su la città di cenere ove il passo

dei primi artieri

è come d'avanguardia scalpitare,

e tu ansi nel mare

dei sogni con un'ansia in cuor confusa,

e all'anima socchiusa

ecco t'appare

più vicina dei sogni

la trincea tetra, la penosa bolgia,

tra maceria e steccaia

il fango imputridito

le piaghe non fasciate

i morti non sepolti

gli smorti vólti

dei vivi senza sonno

fitti nel limo sino all'anguinaia,

e il cuor ti morde l'onta,

e balzi in piedi, e l'anima t'è pronta

ad ogni evento

ad ogni prova

ad ogni dono,

e tutto armato di dolor t'avanzi

ed imprendi, nel giorno che t'è innanzi,

il taciturno tuo combattimento:

quivi è l'Iddio verace,

e sia lodato.

 

 


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