Gabriele D'Annunzio
Laudi

LAUDI DEL CIELO, DEL MARE, DELLA TERRA E DEGLI EROI

LIBRO QUINTO - CANTI DELLA GUERRA LATINA

8 - Per i cittadini

IV.

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IV.

 

Quando ella fila

la bianca lana e col fil bigio agucchia,

e non canta ma pensa

al combattente che nell'alpe immensa

è bianco su la neve ch'egli ammucchia

dinanzi alla sua fossa,

o prega per colui che nella tana

cupa ha il colore della terra smossa,

il color che le scorre tra le dita

leni di maglia in maglia;

e nel rombo del cuore

ascolta ella il fragor della battaglia

cieca e lontana,

su la malga lontana

vede ella d'improvviso la ferita

schiudersi nella neve che s'arrossa

o mescolarsi al fango scalpitato

che la corrompe,

e il filo bianco torce col suo cuore

palpitante ella e il bigio

conduce col suo cuore vigilante

ella, e un prodigio

di carità trasfonde

nella lana il calor del focolare,

nella lana la tempra dell'usbergo:

quivi è l'Iddio verace,

e sia lodato.

 

 


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