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LAUDI DEL CIELO, DEL MARE, DELLA TERRA E DEGLI EROI LIBRO QUINTO - CANTI DELLA GUERRA LATINA 8 - Per i cittadini V. |
I link alle concordanze si evidenziano comunque al passaggio
Quando colui che perse il figliuol primo
bevuto sino all'ultima sua stilla
che mai non si disseta,
e il suo secondo ne' ghiacciai scomparso
che si trapassa per non ritornare,
riverso, incoronato con le spine
di ferro ch'ei tagliò tra legno e legno
confitti come croce al sacrificio
quando colui non piange né dà segno
di lacrime ma pone la sua mano
su la spalla dell'ultimo suo nato,
su l'omero del fresco adolescente
fulgido di bellissimo dolore,
che ricevuto ha in sé la grazia e il sangue
come se dentro il calice d'un fiore
si celebrasse nova eucaristia;
quando colui non piange ma per via
con la man dolcemente
sospinge il giovinetto e l'accompagna
e l'offre e lo sacrifica e lo dona
e dice all'Indicibile «Perdona
se più non ho che questo,
ma questo prendi e me con lui se valgo»:
e sia lodato.