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Giovan Battista Niccolini
Arnaldo da Brescia

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Scena dodicesima. Senatori, Giordano

 

Piazza sul Campidoglio.

 

GIORDANO

Già dalla rôcca che afforzar gli piacque,

Il Senato discende, e la risposta

Che il superbo Adrian diede ad Arnaldo,

Or traggon tutte per udir le genti.

Speme non ho: qui spento almen cadessi!

Bello è il morir sul Campidoglio, e pura

Una luce lo veste: in cima ai templi

Stanno le pigre nubi ovmistero.

Deh, celateli a noi: vien dagli altari

Quel terror che ci prostra, e rende eterna

La nostra servitù. Su questo monte

È un arcano poter che fa presenti

I secoli che furo; e qui risorgere

Sembran le glorie, dove sta la morte,

A chi nacque Romano, e poi ripiomba

Nella miseria di superbie piena,

Com'uom che vide, e si ricorda, e freme.

 

UN ARALDO DEL SENATO

Al seggio tuo vanne, o Giordan.

 

GIORDANO

Chi giunge?

 




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