Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Giovan Battista Niccolini Arnaldo da Brescia IntraText CT - Lettura del testo |
OSTASIO
Al sen ti stringo,
Fedel Giordano… Arnaldo ov'è?
GIORDANO
Nel Cielo.
OSTASIO
Almen sepolcro a lui si diede?
GIORDANO
Il Tebro.
OSTASIO
Il cadavere suo ci renda il fiume.
GIORDANO
Nol può.
OSTASIO
Ma come?
GIORDANO
Ogni sembianza umana
In lui tosto periva: arso dal fuoco,
Cener divenne, e neppur questo avanza,
Ché si perdè fra l'onde.
OSTASIO
È seco estinta
La libertà di Roma!
GIORDANO
È viva ancora:
Ci resta il Campidoglio. Or nel guerriero
Dell'atroce Germania alfin cessava
Dell'uccider la rabbia: invan la fronte
Liberava dall'elmo, e il petto oppresso
Dall'ardente corazza: un grave e lungo
Anelar lo affatica, e lo tormenta
Questa fervida polve, in cui disteso,
Quel vin spumante che rapì, tracanna
Con fauci aride ognora: il nostro cielo
Gli domerà.
OSTASIO
Questa speranza è vile.
GIORDANO
Ma non sarà delusa.
OSTASIO
Aver potea
Roma dal ferro suo miglior vendetta,
Se quel castello che occupar sapesti,
Restava in forza tua.
GIORDANO
Per pochi istanti
Ritenerlo io potea: crebbe la piena
Dei nemici così, ch'io fui costretto
D'abbandonarlo. Ora che più si tarda?
Nell'indugio è periglio: al sacro monte,
Ov'è la rôcca che munito abbiamo
Per consiglio d'Arnaldo, il piè s'affretti
Col favor della notte: io là potea
Salvarti, o prode, e la consorte e i fìgli.