Indice | Parole: Alfabetica - Frequenza - Rovesciate - Lunghezza - Statistiche | Aiuto | Biblioteca IntraText |
Giovan Battista Niccolini Arnaldo da Brescia IntraText CT - Lettura del testo |
Stanze del Vaticano.
ADRIANO
Signor, vincesti.
FEDERIGO
Un pueril trastullo
Fu questa pugna; ed io d'un volgo insano
La facil pena annoverar non voglio
Fra le vittorie mie.
ADRIANO
Provido senno
Fu nel prefetto tuo: col rogo e l'onde
Da nuovi errori custodì la Fede.
Con un culto segreto il volgo ignaro
L'ossa d'Arnaldo venerar potea:
Del nemico di Dio non resta in Roma
Che una memoria infame.
FEDERIGO
Util consiglio
Era ancora per me, ché l'empia avrebbe
Libertà dell'Italia il suo profeta.
ADRIANO
Vendicasti la Chiesa: ed io ponea
Con affetto di padre i sommi onori
Sul tuo capo regal, perché di zelo
Non dubbie prove in questo dì facesti.
Ma, se lice, o signor, dai tuoi guerrieri
Per la causa di Cristo o dell'Impero
Qui si pugnò?
FEDERIGO
Perché così mi dici?
Onde un tal dubbio in te?
ADRIANO
Quando le mani,
Che avean compito il sacrifizio augusto,
Alzai dall'ara a benedir le schiere
Vincitrici di Roma, in lor non vidi
E baldanza di gloria e fronti altere;
Ma languide cadean le braccia invitte
Nel sangue esercitate, e avean sul volto
Il pallor del rimorso.
FEDERIGO
Il sole ardente
Scema ad essi vigor.
ADRIANO
Qual grido ascolto!
SOLDATI TEDESCHI
(Al di fuori.)
Adriano, Adrian!
FEDERIGO
Padre, che temi?
I Teutoni son miei: fra lor non sorge
Mai tumulto ribelle. Ora al cospetto
D'esercito fedel moviamo insieme
Dal Vaticano, e rivestiam le pompe
Che abbiam deposte; ed alla tua tiara
E alla corona mia vedrai le fronti
Al suol prostrarsi con ossequio uguale.