Parte, Lettera
1 3, 1 | Se avesse scritto — disse il Marchese — di riservirlo
2 3, 1 | Non vi maravigliate — disse il Conte — perché simili
3 3, 2 | il credito a ciò che si disse ed ella pure m'accenna essere
4 3, 2 | appresso di me questa lettera — disse il Conte — per consegnarla
5 3, 3 | Sacra Porpora.~ ~«Ecco — disse il Marchese — il termine
6 3, 3 | patimenti».~«Orsù, finianla — disse il Cavaliere —. Io soglio
7 3, 4 | costui il modo di scrivere — disse il Barone —: mi rassembra
8 3, 4 | posso tacere un bel motto — disse il Cavaliere — di questi
9 3, 5 | tormenti.~ ~«E pur una volta — disse il Conte — è compito questo
10 3, 5 | contra le femine».~«Tutti — disse il Cavaliere — accusano
11 3, 5 | Illustrissima».~«Può far il mondo! — disse il Barone —. Ha errato costui
12 3, 6 | Sono pur troppo rilevanti — disse il Cavaliere —, se forse
13 3, 6 | entro una botte».~«Ed ecco — disse il Conte — nuovo argomento
14 3, 6 | alcun tempo: «Si richiede — disse — un Edippo per risolvere
15 3, 6 | ambiziosi disegni».~«A fé — disse il Cavaliere — che dalle
16 3, 6 | stroppiarla"».~«Questa né meno — disse il Cavaliere — è mal fondata
17 3, 6 | sepelirla"».~«Tutto va bene — disse il Marchese —, perché il
18 3, 6 | Non perdiamo in grazia — disse il Barone — altro tempo
19 3, 7 | mani.~ ~«Dimostra costui — disse il Conte — molta esperienza
20 3, 7 | groppa».~«Non più, non più — disse il Cavaliere —, che già
21 3, 8 | fine, etc.~ ~«Mi stupisco — disse il Barone — ch'in Napoli,
22 3, 8 | a suo grado».~«E a che — disse il Marchese — occorreva
23 3, 8 | questa sorte al sicuro — disse il Conte — non n'avrà richiesto
24 3, 8 | premio».~«N'avrà bene — disse il Marchese — di quelli
25 3, 8 | Di questi avrà copia — disse il Barone — negli adulatori,
26 3, 8 | ha inviati questi soli — disse il Marchese —. Non bastarebbe
27 3, 8 | ministri di questo regnante — disse il Cavaliere — un buon paio
28 3, 9 | bacio le mani.~ ~«Ecco — disse il Cavaliere — come queste
29 3, 9 | loro sangue».~«In somma — disse il Conte — chi fece Mercurio
30 3, 10| Santo Agostino, allor che disse: Omnis malus aut ideo vivit
31 3, 11| bacili di ravanelli. «So — disse subito sorridendo Appollo —
32 3, 11| bisogno di sale». «Pongansi — disse Appollo — sopra un lettamaro,
33 3, 11| È buona vivanda questa — disse Appollo —, ma non è degna
34 3, 11| là onde quasi con isdegno disse Appollo: «Pensa forse costui
35 3, 11| Zoccolanti?». «Scusi V.M. — disse l'assistente — questa nazione,
36 3, 11| cogli guattari di cucina — disse S.M. — che per essi sarà
37 3, 11| tanta presunzione. «Èvvi — disse l'altro — un pezzo di manzo
38 3, 11| che di cervella. «Questi — disse S.M. — sono bocconi dilicati,
39 3, 11| aveva cucinato: «Questo — disse l'assistente — è un libro
40 3, 11| alla schietezza». «Vadano — disse S.M. — questi pedanti, publicatori
41 3, 11| contenuto. «Non s'invogli V.M. — disse l'altro — di voler chiarirsi,
42 3, 11| tempo che per comporlo. Disse di essere precorso in farlo
43 3, 11| truovata guida più a tempo. Disse ch'inteso il bando, che
44 3, 11| baccio le mani.~ ~«È antica — disse il Conte — l'invenzione
45 3, 11| fumo».~«Aggiungete pure — disse il Marchese — che questi
46 3, 12| A Dio.~ ~«Sa il Cielo — disse il Marchese — qual penna
47 3, 12| rapisce».~«Non è maraviglia — disse il Cavaliere — ch'i loro
48 3, 13| buon Astrologo costui — disse il Marchese —, riuscendo
49 3, 13| lettera».~«Oh, come bene — disse il Cavaliere — la simpatia
50 3, 14| bacio le mani.~ ~«A fé — disse il Marchese — che trafficando
51 3, 14| illeso».~«Hanno adentro — disse il Barone — il fuoco, e
52 3, 15| come è ballotta costui — disse il Marchese — con le sue
53 3, 15| E questa è la ragione — disse il Cavaliere — per cui non
54 3, 15| Truoviamo altra materia — disse il Barone — per non ridire
55 3, 16| bacio le mani.~ ~«Costui — disse il Barone — è un buon pastore
56 3, 17| Quanto è sciocco costui — disse chi leggeva —, in vece di
57 3, 17| chi le rode».~«Appruovo — disse il Marchese — questa proporzione
58 3, 17| i compagni, là onde egli disse:~«Sète forse nel ruolo di
59 3, 17| Giesuita. «Conterrà in sé — disse il Barone — alcun interesse
60 3, 18| lontano da noi.]~ ~«Ecco — disse chi leggeva — terminata
61 3, 18| insegnamenti».~«E parvi — disse il Cavaliere — che non vivano
62 3, 18| Cardinali?».~«V'intendo — disse il Conte —, ma lasciamogli
63 3, 19| etc.~ ~«E che vi pare — disse il Conte — di questi atti
64 3, 19| merito».~«Rimmettiamo — disse il Cavaliere — l'obligo
65 3, 19| Ciò forse accennate — disse il Conte — perché eglino
66 3, 20| etc.~ ~«Fa di mestieri — disse il Cavaliere — che costui
67 3, 20| aggiunse il Cavaliere — ciò che disse il Boccalini in somigliante
68 3, 20| fin i calcagni».~«Credo — disse il Barone — che tanto panno
69 3, 20| Grandi!».~«Aggiungete pure — disse il Barone — che vogliono
70 3, 20| termine».~«Vogliono in oltre — disse il Cavaliere — che s'estendano
71 3, 21| la dottrina di costui — disse il Conte —, pratticata principalmente
72 3, 22| essere verità che lo merita. Disse che nella Puglia una tarantola
73 3, 22| l'Asino chi ha scritto — disse il Marchese —, concordando
74 3, 23| mani.~ ~«Volesse il Cielo — disse il Conte — che si compissero
75 3, 24| riceverà quest'ordine — disse il Cavaliere — potrà facilmente
76 3, 24| umano».~«E quando mai — disse il Barone — confessano li
77 3, 25| pratticato chi scrive — disse il Cavaliere — le delizie
78 3, 25| è materia troppo trita — disse il Barone —, e ha relazione
79 3, 26| compiscono le loro ladrerie. Disse il corriere esservi una
80 3, 26| baccio le mani.~ ~«Parmi — disse il Conte — sproposito maggiore
81 3, 26| In conformità di ciò — disse il Cavaliere — conviene
82 3, 26| lettera di spropositi — disse il Marchese — ben doveva
83 3, 27| La lettera di costei — disse il Cavaliere — avrebbe necessità
84 3, 27| voleri».~«V'intendo o Conte — disse sorridendo il Barone —,
85 3, 28| Questa è musica per noi — disse il Conte — conforme la quale
86 3, 28| de' Principi».~«Già che — disse il Barone — siamo in questo
87 3, 28| questa dolorosa Musica — disse il Conte — è l'obligo di
88 3, 29| etc.~ ~«Bizarro capriccio — disse il Cavaliere — di questo
89 3, 29| Forse ciò deve succedere — disse il Barone — per desiderio
90 3, 30| educazione d'una madre», disse il Marchese.~«Privilegio —
91 3, 30| Dovete temere al sicuro — disse ridendo il Cavaliere — che
92 3, 31| pregandola, etc.~ ~«È possibile — disse il Barone — che chi scrive
93 3, 31| natura».~«M'assicuro ben sì — disse il Conte — ch'in Roma il
94 3, 32| scusabili que' Cittadini — disse il Conte — nel rubbare,
95 3, 32| racchiusi secreti. «Rido — disse egli stesso — per la novità
96 3, 32| particolare».~«È vero — disse il Conte —, ma faceva di
97 3, 33| sua casa.~«A bell'agio — disse chi leggeva —, o Signori,
98 3, 33| avvisata del fallo.~ ~«Questo — disse il Conte — è il rimedio
99 3, 33| rubbar nulla».~«È peggiore — disse il Cavaliere — il modo della
100 3, 33| onde altra lettera così disse:~ ~
101 3, 34| raccommanda.~ ~«Chi scrive — disse il Cavaliere — è un Pedante,
102 3, 35| motteggi; tanto più che, come disse il Conte, fora stato di
103 3, 36| male indirizzati costui — disse il Marchese — li suoi disegni,
104 3, 37| frodi la colpa. «Credomi — disse — che abbia sognato, non
105 3, 37| del braccio. «Fermatevi — disse — o amico, poiché non fa
106 3, 37| bacio le mani.~ ~«Ecco — disse il Cavaliere — quale è il
107 3, 38| etc.~ ~«Se le monache — disse il Marchese — sono ad imitazione
108 3, 39| le mani.~ ~«Chi scrive — disse il Marchese — ha dimenticato
109 3, 40| per fine.~ ~«Chi scrive — disse il Conte — sarà per certo
110 3, 40| si voglia, io gli scuso — disse il Marchese — nel particolare
111 3, 41| Quanto è deplorabile — disse il Barone — la condizione
112 3, 42| bene.~ ~«Disegnavo quasi — disse il Marchese — d'interrogare
113 3, 42| dottrina di Christo il quale disse Nihil occultum quod non
114 3, 42| Ferrante Palavicino. «Parmi — disse — che la mente mi rappresenti
115 3, 42| Il maggior credito — disse il Marchese — che abbiano
116 3, 42| Chi è facile al peccare — disse il Conte — è sempre pronto
117 3, 43| scoperte le stesse viscere. Disse non esservi altro rimedio,
118 3, 43| vergogna: «Sono tutto ulcere — disse — là dove m'arrossisco di
119 3, 43| umana fragilità questi — disse il Chirurgo —, come reliquie
120 3, 43| giudicio e discrezzione». «Eh — disse l'altro —, so ben io di
121 3, 43| attende a belle lettere — disse il Barone — impari, se pure
122 3, 44| finire, etc.~ ~«Non sa — disse il Cavaliere — questo sciocco
123 3, 44| delle meretrici».~«Oh — disse il Conte —, non èvvi tra'
124 3, 45| corraggiosi, e prudenti — disse il Conte — li Signori Lucchesi,
125 3, 46| esaggerazione di costui — disse il Marchese —, poiché chi
126 3, 47| È mal capitata costei — disse il Conte —, mentre fonda
127 3, 48| poco amorevoli.~ ~Questo disse il Secretario essere quanto
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