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Ferrante Pallavicino
Il corriero svaligiato

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  • 3 - IL CORRIERO SVALIGIATO
    • -1-
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Illustrissimo Signore.

So che la mia Casa ha sempre riconosciuto ogni suo avanzamento su la base de' favori di V.S. Illustrissima. Quindi per non cangiar meta alle obbligazioni de' miei posteri, ho determinato ricorrere a lei, nell'occasione che mi si rappresenta d'avvantaggiare le mie fortune. Da uno sbirro mio amico, intendo qualmente costà s'attende la vacanza dell'ufficio del Carnefice publico, per una infermità pericolosa che trattiene in forse la vita del presente. Desidero d'essere sostituito in questa carica, né ho saputo prommettermi questo compiacimento con l'impiego d'altri che di V.S. Illustrissima, la di cui autorità conosco in eccesso abile al promovermi dove desidero, quando non manchino gli soliti effetti della sua gentilezza. Attenderò un tanto onore dalle sue mani, prontissimo a contracambiare la grazia col riservirla, conforme le mie forze, e con ciò facendo fine, riverente le baccio le mani.

 

«Se avesse scrittodisse il Marchese — di riservirlo secondo la sua professione, era una gentile promessa d'appiccarlo a prima occorrenza».

«Oh che felice incontrodissero tutti sorridendo —. Per primo negozio abbiamo sortito lo scuoprire i traffichi d'una molto onorata ambizione».

«Non vi maravigliatedisse il Conte — perché simili dignitadi in Milano, dove è scritta questa lettera, truovano molti rivali. Sono alcuni anni che truovandomi colà io stesso, in occasione d'una simile vacanza, seppi che furono presentate in Senato diciotto suppliche di pretendenti».

«E come — ripigliò il Barone —, sono in quella tanti furbi, e ladri, che pure dovrebbero atterrirsi dalla quantità di questi, ch'aspirano ad un Magistrato così rigoroso per loro?».

«Anzi — rispose il Cavaliere — la quantità degli scelerati cagiona la moltitudine de' concorrenti. Nel procurarsi questo onorevole impiego sperano per esso di preservarsi dal meritato castigo».

Fu conchiuso questo motteggiare con un riso commune, a cui succedette la lettura d'altra lettera del seguente tenore:

 




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