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Giuseppe Parini Il giorno IntraText CT - Lettura del testo |
6 - APPUNTI PER IL «VESPRO» E LA «NOTTE»
Cavagnola, fichetti, cartelle, tuttissimo.
Matrone, Sibille, polla caduta, scompiglio, ordini per terra, mormorazione,
amori.
Il marito una volta assisteva la moglie.
]Dipoi il servente la dama, ora non più.
Forastieri. Le milanesi gli rispondono con lingua e pronuncia milanese. Le dotte in francese facendo pompa ecc.
Al teatro gli altri vanno per sollevarsi dalle fatiche. Tu solo vi vai per coronar coll'estrema le fatiche del giorno.
Agli attori applaudi non quando il meritano, ma quando te ne vien capriccio. Il vulgo adoperi la ragione e quel senso che perciò è detto comune; ma le voglie repentine sieno sole la tua norma.
Bandò o nastro da notte ricamato a caratteri amorosi dalla bella.
Collare o anello tessuto de' capelli della bella.
Nella platea discendi talora, accomunati co' musici buffoni mutoli ecc.
Degna talora gli uomini di talento; ma come lione ecc.
Carte rapidamente mescolate. Così lesta scorrea Penelope colla spola ecc.
Picciole dame usano etichetta fra loro, ma son dimenticate dalle grandi.
Tabacchiera con figure oscene. Le dame o ne ridono o non arrossiscono.
Seder pesante. Così piuma leggera che accrebbe leggerezza e mobilità ai capi delle dame, piomba come sasso nel vuoto.
Maraviglia de' posteri pensando che tu abbi fatto ogni giorno tante cose per tanti anni.
Morte dell'eroe, funerali, apoteosi.
Inferno, mostri varj, ombre pallide, tutti eguali, Giudici sedendo distribuiscon le pene. Tolgono agli uni il frutto de' lor peccati, danno ad altri un premio che tornerà in loro danno ecc.
Donne di teatro. Amor guarda le dame e sorride ecc.
Caratteri di donne da visitare in teatro.
In palco non ceder la mano, tornando ripigliarla.
Nel partir dal palco cerchi dello staffiere per la mantiglia, la metta alla dama, ne acconci le code nel cappuccio.
Porti il sacco, lo levi, lo adatti, segga in faccia alla dama, pulisca il cannocchiale, esibisca diavolotti ecc. porti ambasciate ecc.
Il vulgo attenda al grande ed utile commercio, ma il cavaliere tagli.
Giovinetti usciti di Collegio parlano d'Architet.a d'Elettricità ecc.
Novellista, Lettor di romanzi, Filosofo ciarliero, Pratico d'etichette, Frequentator di funzioni, Anecdotista, Decidente di Musica, Metodico, Libertino, Suppletor di serventi, Direttor di forastieri.
Imbecille che dà dei pranzi fa de' piccoli viaggi, è alla moda. Felice finché ciò farà, altrimenti sarà dimenticato.
Imbecille che ripete ciò che dicono i rispettati.
Tu sarai in collegio, uscirai, ti daranno un birbino ecc.
Ercole uccise Lino battendogli della cetra sul capo.
Cavalieri che mantengon donne.
Cavalieri sbrici che fanno la corte alle donne mantenute dagli altri.
Cavalieri che danno ciarle e protezione alle donne di teatro non potendo dare altro.
Dame guardano ai ballerini, cavalieri alle ballerine.
La dama che dispone i giochi ebbe cura d'unir l'amante all'amata, d'allontanarne il marito seccante e privo di dama relegandolo nell'angolo più lontano della stanza.
Si accorse d'altri nascenti amori d'altri, e li collocò insieme co' più semplici e meno abili a notare ogni cosa.
Destinò colle dame decadute la nuova araldica, e co' cavalieri decaduti il marito di lei, il quale ancora fa sonar la pronuncia de' monti onde scese.
Talora mise allo stesso tavolino le rivali per il piacer di vederne le smorfie.
Là collocò due dame sessagenarie, con due cavalieri sessagenarj per sentire il coro delle loro tossi.
Suocera che parla d'economia, la nuora ne sorride guardando in viso a' giovani.
Le avide brame con argentee piume volano intorno insieme a i piccioli sdegni, ed all'oblio che farà svanire dalle tavolette i segni della matita.
Il teatro è un alveare, i palchi le celle, i giovani le api che fanno il mele.
Alla partoriente, parlar de' nuovi araldici.
Una volta i fanciulli si divertivano, e i padri attendevano agli studi. Ora il contrario.
Uscirà del collegio, e apprenderà i giochi ecc.
al Corso
Descrizione di cocchieri, cacciatori ecc.
Cadetti ecc.
Nel Vespro.
Frattanto che io scrivo la moda si cangia. Divien lecito passar giornalmente di
bella in bella. Qui si raccolgon varie dame. Pensa a cercar se qualcuna fra
loro ti aggrada. Questa ecc.
Nella conversazione.
Amori che nascono
Amori che finiscono
Gelosie, dispetti ecc.
Maschere. Chauvesouris, Armadj ecc.
Svegliarsi all'improvviso e applaudire a chi stona.
Parlar forte dalla platea al palco.
Marito servente amante occulto aspirante accidentale.
Godere in un punto colla vista gli spettacoli, coll'udito la musica, coll'olfatto gli odori, col gusto gli sporgimenti, col tatto del ginocchio la dama.
Nel vespro della partoriente.
Dame e cavalieri protettori de' birbanti.
Primogeniti, cadetti, principj di musica, architettura ecc.
Macte puer virtute nova: sic itur ad astra
Dis genite, et geniture deos.
Vos o patritius sanguis, cui vivere par est
Occipite coeco, posticae occurrite sannae.
Vespro.
Necessità della nobiltà.
Collegi, uscita da essi, birbino carrozzino ecc.
Viene e fugge il tuttissimo, deità benefica.
Fortunata la Dama che lo coglierà. Domattina chiamerà la mercantessa di mode, a
cui farà baci e carezze mentre nella campagna d'inverno fa un freddo inchino
alla moglie del medico o del pretore.
Collegio.
I figli in Coll. lasciano giovani i padri ecc.
Nuovi Araldici mettono i figli in Coll. e se ne lagnano gl'illustri ecc.
Teatro.
Ma che non muta l'età? Si rivolgono i regni mentre che io canto, e si cambiano
le mode galanti.
Collegio.
Parlare sulla natura e l'arte della nobiltà e della fortuna.
Argomenti sofistici in contrario.
Notte.
Infinita licenza contro al nemico. Paragone co' principi.
Le Dame subalterne fanno la Corte alle Superiori
Confidenza da padre a figlio.
Accademia.
Cavaliere che straccia dopo l'accademia il libro di Conclusioni Matematiche,
inorridito di quelle cifre ecc.
Dama, o Cavaliere invita ecc.
Radunati e dato il segno del trasferirsi ecc. non si movono, dicendo che hanno
tempo di seccarsi ecc.
Alla recita parlano gridano ecc.
Il recitante si dispetta del non essere ascoltato ecc.
Stanno più attenti alla musica ecc.
Cercan di fuggire ecc.
Termina non rimanendovi più di cinque o sei persone.
Quando recita il figlio dell'invitante i padri o gli amici tacciono, salvo a
ciarlare quando recita il figlio altrui.