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Silvio Pellico
Le mie prigioni

IntraText - Concordanze

oroboni

   Capitolo
1 62| tenerezza.~Era il conte Antonio Oroboni, nativo di Fratta presso 2 62| schioppo, ora all'uscio d'Oroboni, ora al mio. Non volevamo, 3 63| sforzandosi di guardare altrove.~Oroboni era valentissimo a volgere 4 63| cessò affatto. La virtù d'Oroboni m'aveva invaghito. Industriandomi 5 68| 68-~ ~Una sera, Oroboni ed io stavamo alla finestra, 6 68| ella conversa col conte Oroboni, parli sommesso più che 7 69| La porta del carcere d'Oroboni stava aperta, e dentro eravi 8 69| ed eccomi nelle braccia d'Oroboni.~Schiller fu sbalordito; 9 69| accorsa, piangeva anch'essa. Oroboni mi diceva: «Silvio, Silvio, 10 69| e fu forza obbedirgli, Oroboni proruppe in pianto dirottissimo, 11 69| sua stanza era vota, ed Oroboni giaceva in quel cimitero 12 69| Schiller mi diceva che Oroboni stava bene ma io dubitava 13 69| fosse per nuova malattia d'Oroboni. Il timore di perderlo mi 14 69| racquistata vicinanza d'Oroboni mi riaffezionarono alla 15 70| ritornassimo nella società» diceva Oroboni «saremmo noi così pusillanimi 16 70| fermi nella credenza?»~«Oroboni mio» gli dissi «la tua dimanda 17 70| state fra noi. Le narrai ad Oroboni, dicendogli: «Nel mondo 18 70| mia colpa era avvenuta, Oroboni me ne derivò un bene. Egli 19 71| di cui parlo, quali con Oroboni, quali con Schiller o altri, 20 71| finestra, e diceva le orazioni. Oroboni già era alla sua finestra 21 71| suddetta visita vespertina, Oroboni ed io ci mettevamo a conversare, 22 72| sentinelle benignissime, e quindi Oroboni ed io non ci davamo la pena 23 72| atroci dolori.~Dissi ad Oroboni il mio stato. Egli pure 24 73| a trarre il fiato.~Anche Oroboni, da due o tre giorni, stava 25 75| di vigore. Per l'infelice Oroboni era troppo tardi!~Quest' 26 76| 76-~ ~Oroboni, dopo aver molto dolorato 27 76| religione e carità.~Povero Oroboni! qual gelo ci corse per 28 76| giacciono».~Quante volte Oroboni m'aveva detto, guardando 29 77| 77-~ ~Dopo la morte d'Oroboni, ammalai di nuovo. Credeva 30 77| caro.~Io non dimenticava Oroboni, ed ogni gemea della 31 77| assicurarmi nell'anima che Oroboni non fosse più in luogo di 32 85| carcere contiguo, già d'Oroboni, stavano ora D. Marco Fortini 33 85| così strettamente come con Oroboni, pur la sua morte mi afflisse 34 85| non aveva il coraggio d'Oroboni, ma lo imitò, protestando 35 88| a quella già abitata da Oroboni e poi da Villa.~Io trasportai 36 88| medesimo ov'era stato quello d'Oroboni, ov'egli era morto. Quest' 37 91| il cimitero ove giaceano Oroboni e Villa; parlammo ancora


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