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Silvio Pellico Le mie prigioni IntraText - Concordanze (Hapax - parole che occorrono una sola volta) |
grassetto = Testo principale Capitolo grigio = Testo di commento
3006 85| più arioso. L'atmosfera mefitica d'un angusto sepolcro gli 3007 81| guisa che udissimo: «Da sind meine Söhne! (là sono i miei figli!)».~ 3008 90| allora parroco di corte. I membri di tal congregazione sono 3009 94| selvaticume, più costantemente memore che la virtù si compone 3010 37| raffinamento d'arte, quel menar ruvidamente la frusta addosso 3011 53| un bicchierino d'acqua di menta; accettammo, e fummo grati, 3012 3 | avea ristorato le mie forze mentali, sembravano avere centuplicato 3013 46| altro che ad indebolire le menti». M'arrogai di credere che 3014 20| perdita è più onorevole del mentire. E forse il disgraziato 3015 55| probabilità che il commissario mentisse; tanto più che non ci diede 3016 32| giova tuttavia sperare che mentissero.~Dopo più d'un mese di malattia, 3017 28| s'accorgesse ch'io aveva mentito assicurandolo della mia 3018 43| fosse Giuliano.~Alle nuove mentovate conoscenze di concaptivi 3019 18| Piemontesi, e particolare menzione de' valentuomini Saluzzesi, 3020 3 | aspirare a nobilitarsi?». E mi meravigliava come sì pura, sì filosofica, 3021 28| pregava fino all'alba con meraviglioso piacere. Una repentina spossatezza 3022 60| mattina del lunedì, del mercoledì e del venerdì, e che dimani 3023 43| fanciulli faceano colezione o merenda, mi diceano:~«Oh se potessimo 3024 26| poi, ho io tali virtù da meritare felicità? Dove son esse?».~ 3025 41| queste ingiurie non le ho meritate! - Ebbene, pazienza; è un 3026 3 | i possibili biasimi non meritati, e fermai d'essere e di 3027 51| due o tre anni, creduto meritevole di maggior grazia. (Invece 3028 90| che non avesse i riuniti meriti di molta dottrina, di dichiaratissima 3029 70| paragoni di questa colle meschinità della sensualistica. Ambi 3030 84| ispinta all'estremo, se mescolata di qualche contatto colla 3031 17| di pura afflizione: vi si mescolava sempre molto odio, molto 3032 38| eseguisce con pochi rozzi messaggeri. Allora l'emancipazione 3033 44| potea. Presa la penna, e messomi a scrivere, ciò che ne risultava 3034 80| tre gruppi, ed inchinava mestamente il capo pregando.~ ~ 3035 66| vinti, gli esultanti che i mesti, i doviziosi che gli spogliati 3036 69| dovere d'andar sino alla meta» si sente un bisogno prepotente 3037 42| Finì la state; nell'ultima metà di settembre, il caldo scemava. 3038 27| questo or di quel punto di metafisica, di morale, di politica, 3039 21| tutte le possibili indagini metafisiche.~Io che aveva spinto più 3040 80| irritava, e che ogni volta metteami la febbre.~Gli anni precedenti 3041 40| era alquanto imbarazzato, mettendomi al tavolino. «Fo io bene 3042 39| lo versò in un fiasco, e mettendoselo in saccoccia:~«Oh, mi accorgo» 3043 5 | lo era io, che potessimo metterci in comunicazione, mi mandò 3044 35| non risparmiai parola per mettergli paura. Lo trovai saldo nella 3045 48| Verso le quattr'ore io solea mettermi a letto, e dormiva placidamente 3046 71| vespertina, Oroboni ed io ci mettevamo a conversare, e quelli solevano 3047 33| con suo comodo. Soltanto mettiamoci in questa intelligenza. 3048 48| prendo il tavolino, lo metto sul letto, vi sovrappongo 3049 62| colpi» gli dissi. «Certo, si mettono i ferri al povero Maroncelli.»~ 3050 38| stupendo di sé, operando coi mezzi umanamente più deboli quella 3051 53| esservi i cannoni colle micce accese dappertutto.~Ed era 3052 49| ma la risposta no sarà miga in tempo, sala»~E dov'era 3053 56| venirci dietro per due o tre miglia. In essa qualcheduno facea 3054 75| per bontà di lui, qualche miglioramento di cibo, ma ahi! non fu 3055 40| cuore e procacciando di migliorarlo, a gustare le dolcezze d' 3056 65| infatti, dopo essere dapprima migliorato di salute, languiva per 3057 | mila 3058 82| sua gentilezza! Fra tanti milioni di versi che fino allora 3059 81| portare all'ospedale de' militari. Era già in pessimo stato, 3060 58| famiglia contadina: avea militato contro a' Turchi sotto il 3061 19| patì la fame ne' deserti, militò, visse onorato e felice 3062 77| assai rovinata, sebbene meno minacciante della mia, mi precedesse 3063 69| Teufel!» e alzò il dito per minacciarmi. Ma gli occhi gli s'empirono 3064 31| dardi d'un amore che mi minacciava, e che difficilmente sarebbe 3065 62| fummo tosto interrotti da minacciose urla delle sentinelle! Quella 3066 73| soprintendente a fornirmi brodi e minestre della sua cucina, finché 3067 64| dell'ospedale. Erano tre minestrine leggerissime al giorno, 3068 78| intenzioni di servire, non al suo ministero, ma alla politica. Non mai 3069 90| filosofia profonda! Oh quanto ministri della Chiesa siffatti sono 3070 92| impiegato nella segreteria del ministro della polizia. Non poteva 3071 91| pensavamo che fosse qualche minoramento di pena, come d'essere esenti 3072 38| 38-~ ~Stracciai più minutamente, ma senza residuo di collera, 3073 19| la sua vita. Mi disse con minutezza tutti i particolari ch'io 3074 56| dovette fermarsi alcuni minuti, ci salutasti con ambe le 3075 38| accordabile con esso.~Scrissi a minutissimo carattere ed assai lungamente, 3076 4 | colezione. Uscì, e qualche minuto dopo mi portò il caffè.~ 3077 60| angolo della prigione, ogni minuzia; indi gl'inferiori uscivano, 3078 99| voglia o non si voglia, sono mirabili stromenti ch'ella sa adoprare 3079 85| conformarla; opera tu in me questo miracolo!»~Ei non aveva il coraggio 3080 35| altri miei particolari, e mirai a farmi conoscere nel fondo 3081 58| ed io con occhio irato mirava la sua gigantesca, magra, 3082 55| Quella guardia era un veneto. Mirò in volto Dario e me, impallidì, 3083 45| destino. Udiva di loro i più miserandi singhiozzi, e tosto mi destava 3084 67| ballare, eccola servita.»~E misesi a sgambettare colle sue 3085 6 | le lagrime stesse erano miste di dolcezza. Io aveva piena 3086 33| nel mio carcere con aria misteriosa, e mi disse:~«Quando v'era 3087 22| testa un po' delirante di misticismo, farei gran caso di quel 3088 58| presa quella catena, ne misurai la lunghezza, pensando fosse 3089 51| già l'Imperatore l'aveva mitigato.~L'inquisitore mi lesse 3090 41| giorni il mio sdegno si mitigò, e pensai che una lettera 3091 61| fattone relazione al conte Mitrowsky, governatore delle due provincie, 3092 1 | Oh fugacità del tempo! oh mobilità perpetua delle cose! Può 3093 97| antifilosofico. Una diffidenza moderata può esser savia: una diffidenza 3094 36| Indi scherzava dapprima moderatamente sul mio esitare, poi lo 3095 17| v'è giustizia senza idee moderate, senza uno spirito tendente 3096 63| altre, e sempre con voce moderatissima. Sia eccellenza della nostr' 3097 41| ammirava la mia evangelica moderazione.~«Or dunque ripigliamo pure» 3098 62| morte viene a liberarlo.»~«Möchte es sein! (fosse pure!)» 3099 24| Utilius est illi, si lapis molaris imponatur circa collum eius 3100 91| questi solea venire per cose moleste, come perquisizioni od inquisizioni, 3101 60| venne. Ignaro ancora di quei molesti usi, e delirante dalla febbre, 3102 26| si dee avere la perenne molestia di pensare a diminuirne 3103 59| uomo che ha un pensiero molesto:~«Io sono cattivo, o signore; 3104 26| primavera, e già le zanzare si moltiplicavano, posso proprio dire, spaventosamente. 3105 27| zanzare. Per diminuire la moltiplicità di queste ultime, io era 3106 48| si chiamavano: Tognina! Momolo! Beppo! Zanze!. Anche il 3107 82| di me, a proposito della monacazione d'una delle mie sorelle.~ 3108 82| allora s'erano fatti per monache, probabilmente quelli erano 3109 19| scrivendo incessantemente ai monarchi d'Europa, e particolarmente 3110 80| rigori rendevano sempre più monotona la nostra vita. Tutto il 3111 32| rompendo amabilmente la monotonia del mio perpetuo meditare 3112 50| cuore, D. Pietro Borsieri, Monsign. Lodovico di Breme, ed il 3113 93| si scende da bellissime montagne del paese tedesco a pianura 3114 98| accompagnò sino alla vettura, ove montai col brigadiere di gendarmeria 3115 22| si va?» dissi al conte, montando in carrozza con lui e con 3116 55| trovammo allestiti due legni. Montarono Rezia e Canova nell'uno; 3117 53| passammo in mezzo ad esse.~Montati là sopra, guardammo intorno, 3118 91| scatenati, scendemmo il funesto monte, e fummo condotti in città, 3119 94| bacio, un amplesso ancora. - Montò in carrozza, disparve; io 3120 13| sperando che avesse voglia di moralizzare a modo mio. M'ingannai. 3121 78| carceraria disciplina. Ei moralizzava alquanto sulla virtù di 3122 90| confessore l'abate Wrba, moravo, professore di Testamento 3123 83| dolorosissimi e simili a quelli del morbo-colera, io sperai di morire. Si; 3124 39| però senza espressioni mordaci, ma anche senza il minimo 3125 66| felice quella madre che, morendo, abbandona figliuoli inadulti, 3126 98| uomo gridò ancora: «Guten Morgen! gute Reise! leben Sie wohl! ( 3127 42| perché non pensarci quand'io moriva dal caldo, e l'aria era 3128 15| Separiamoci da uomini, senza mormorare, senza gemere; e ch'io oda 3129 87| pericolo?...»~«Di morire? E non morrei in breve egualmente se non 3130 7 | giunti all'ultimo momento. Morrò.»~Mi studiava di non lagnarmi 3131 35| accarezzai colle mani le guance morsicate, ed il partito era preso: 3132 19| Io mi trovava allora mortalmente ammalato a Bologna. Appena 3133 19| Nondimeno determinai di non mortificare l'infelice, qualunque frottola 3134 26| pareti. Cibai questo con moscerini e zanzare, e mi si amicò 3135 8 | Con tanto ingegno quanto mostra d'avere, che potrà egli 3136 39| vieppiù il Cristianesimo, mostrandogli in me cristiano impazienza 3137 43| diritti alla mia riconoscenza mostrandomi coi suoi saluti la pietà 3138 83| mostrarmela!»~«Non posso mostrar niente. Ella deve contentarsi 3139 51| questo orrendo colpo, e non mostrare né nutrire risentimento 3140 83| di loro, la supplico di mostrarmela!»~«Non posso mostrar niente. 3141 79| ragione, impose a se stesso di mostrarsi più freddo con essa. La 3142 83| ei non volea che mi si mostrasse alcuna lettera, affinch' 3143 2 | rimproverava di non essermi mostrato loro mille volte più tenero. « 3144 9 | niente nel mondo che lo mostri con tanta evidenza. Ma poiché 3145 23| uno dei più imperdonabili motori di quel delirio. La mia 3146 43| relazione con Giuliano non feci motto con alcuno. C'eravamo egli 3147 60| febbre, immaginai che mi movessero contro per trucidarmi, e 3148 84| prima fu del barone von Münch, e questi, impietosito della 3149 11| cortile, e là erano le carceri muliebri e l'ospedale delle sifilitiche. 3150 25| si legasse una macina da mulino al collo e lo si gettasse 3151 56| intesi, essere un segretario municipale. Era molto umano, e parlava 3152 6 | io credere che Dio non li munisca d'egual forza?»~Il mio cuore 3153 51| Forse che il povero Ressi muoia, o sia in grado d'udire 3154 74| scommetterei ch'ella non muore».~«Non parvi di farmi un 3155 19| a Napoli da Giovacchino Murat, e quando si rivide libero 3156 18| affare fu di visitare i muri. V'erano alcune memorie 3157 91| recinto. Guardammo ancora dal muricciuolo la sottoposta valle, ed 3158 8 | fanciullo, con cui converso alla muta sì dolcemente! Mirabile 3159 37| chinarmi e del rialzarmi, mutai proposito e m'invogliai 3160 81| dimostrazione d'affetto.~Questi mutamenti m'affliggevano profondamente. 3161 4 | potrebb'egli essere che il mutamento fosse prova d'insensatezza, 3162 59| qualità morali, e tosto mutano le conclusioni della nostra 3163 77| talora mirando grado grado a mutarla. Spiriti più nobili del 3164 72| quarto d'ora. Finalmente si mutarono le sentinelle sul terrapieno, 3165 26| potei conseguire che mi mutassero di carcere, qualche tentazione 3166 50| era felice! io non avrei mutata la mia sorte con quella 3167 62| quando le sentinelle fossero mutate.~ ~ 3168 59| segni di bricconeria. S'è mutato il nostro giudizio sulle 3169 1 | E vedendo ch'io non mutava proposito, uscì; ed in meno 3170 20| avendo già veduto tante mutazioni di fortune, non disperavano 3171 32| Commissione, e rigorosamente mutilata con cassature di nerissimo 3172 | n 3173 54| verisimile. Quel ritardo non nacque, senza dubbio, da altro 3174 58| Francia, sino alla caduta di Napoleone.~ ~ 3175 19| in sul finire dell'impero napoleonico; fu tenuto prigione a Napoli 3176 19| napoleonico; fu tenuto prigione a Napoli da Giovacchino Murat, e 3177 63| perdonava a tutti, e se poteva narrarmi qualche lodevole tratto 3178 98| stringermi il cuore.~Il narratore, uomo alla buona, e conversante 3179 54| sentenza! Egli stesso mi narrava questo crudele fatto, e 3180 58| accento burbero, se non per nascondere questo sentimento Avrebbe 3181 58| sentimento Avrebbe voluto nasconderlo, a fine di non parer debole 3182 49| condotto a morte! Mi frenerò, nasconderò altrui la mia viltà, ma 3183 83| Non mi fu mai dato d'avere nascostamente notizie dei miei cari lontani, 3184 48| né di spiriti né d'uomini nascosti. La notte m'era più deliziosa 3185 11| infelice che colpevole, nata per la virtù, capace di 3186 66| madre, anche pe' figli non nati da lei!». E piangeva.~Mille 3187 50| mondo, felice al pari di me?~Nato da' più amorevoli parenti, 3188 18| gentile complimento, e le naturali condoglianze sentendo ch' 3189 8 | Questo soliloquio era naturalissimo. Ebbi sempre molta inclinazione 3190 47| 47-~ ~Cessarono le nausee che pativa da lungo tempo 3191 69| ci fossimo a vicenda più necessarii.~Egli era un bel giovane, 3192 80| che prima ci si era sempre negata dicendoci che non poteano 3193 59| stringendogli la mano «voi lo negate indarno, io conosco che 3194 46| d'averlo per più giorni negato. Quell'effusione di gioia 3195 46| Forsennata fiducia! Io negava Dio, e non sapea negare 3196 9 | essi trarre, allorché nella negligenza che professano quanto alla 3197 99| viaggio una signora, un negoziante, un incisore, e due giovani 3198 52| pareva opera d'una potenza nemica del bene. Altre volte era 3199 | neppur 3200 97| custode; se non fosse di quei neri non ve l'avrebbero dato».~« 3201 32| mutilata con cassature di nerissimo inchiostro. Un giorno accadde 3202 88| sensazioni dolorose ne' nervi, quasiché la parte tagliata 3203 | nessun 3204 91| sorpresa se si esprimeva più nettamente:~«Signori... ho il piacere... 3205 86| un poco d'aria: v'era già neve; ed in un fatale momento 3206 34| amoreggiava, svolazzava, nidificava su quel tetto di piombo: 3207 16| sue sorelle, il cognato, i nipotini; quant'egli agognasse contribuire 3208 8 | brame: io a consolarlo, a nobilitarlo, a dirigerlo in tutta la 3209 97| promettono di cooperare nobilmente al ben pubblico e le cui 3210 63| esempio. Parecchi gli avean nociuto. Ei ne gemeva, ma perdonava 3211 5 | cielo, non parlava di cose nocive, ed avea l'aria d'un semplice 3212 85| sepolcro gli era, senza dubbio, nocivissima, siccome lo era a tutti 3213 92| commissario era il signor von Noe, gentiluomo impiegato nella 3214 91| come d'essere esenti dalla noia del lavoro, d'aver qualche 3215 58| desiderato di palesarmelo.~Noiato della sua presenza, e più 3216 56| sdegni contro coloro ch'io nomava miei nemici.~«Chi sa» pensavo 3217 78| conferma di questo, o la nomina d'un altro.~Io temea di 3218 95| Mi pare d'aver inteso a nominarlo. Non è quel cattivo mobile 3219 54| dubbio, da altro che da noncuranza.~Furibondo qual io era, 3220 18| Erano firmate Le duc de Normandie. Presi a cantarle, adattandovi 3221 63| moderatissima. Sia eccellenza della nostr'arte, sia in altrui un'abitudine 3222 2 | era commosso, trovandoli notabilmente più aggravati dall'età che 3223 32| collera. Una fu quella che già notai, pel cattivo caffè; l'altra 3224 79| passeggio ci affliggesse. Non ho notato tutti i conforti che avevamo 3225 47| perché arrestati prima delle notificazioni che si pubblicarono contro 3226 20| rivoluzione francese gli erano notissimi; ne parlava con molta spontanea 3227 46| giovavano. Quelle apparenze notturne, che il giorno io chiamava 3228 26| siffatto esercizio giovavami novamente assai.~La mia solitudine 3229 34| importanti confidenze al novello amico? Forse il preteso 3230 47| al loro annunzio.~Addì 24 novembre, uno de' nostri compagni, 3231 93| entrammo in Carintia senza novità; ma, giunti ad un villaggio 3232 58| da alto finestruolo, il nudo pancone datomi per letto, 3233 31| le cose in apparenza più nulle. Spesso una parola della 3234 27| avessi calamaio e carta, mi numerava i fogli di questa, con proibizione 3235 22| aveva fatto un pranzo in numerosa e lietissima compagnia all' 3236 27| quella superficie a ricevere nuovamente i miei pensieri.~Continuava 3237 65| languiva per la scarsezza del nutrimento, e nuove febbri sovente 3238 51| colpo, e non mostrare né nutrire risentimento contro chicchessia.~ 3239 64| robusti di me erano avvezzi a nutrirsi più abbondantemente. So 3240 80| filosofia alta e vigorosamente nutritiva pel cuore e per l'intelletto.~ 3241 88| ristorarlo con cibo più nutritivo. L'Imperatore avea ordinato 3242 44| ora che mi son cotanto nutrito di riflessioni filosofiche 3243 42| formiche, ch'io amava e nutriva con sollecitudine, se non 3244 98| ma in tutte havvi anime obbedienti alla gran vocazione dell' 3245 49| rincresce di dare? Non è egli obbedienza l'obbedire ripugnando?»~ 3246 53| palazzo e guardassimo in alto. Obbedimmo, e vedemmo sulla loggia 3247 25| con rassegnato animo, io obbediva al Signore~La Bibbia, grazie 3248 3 | male la seguiva. Le volgari obbiezioni, con cui suole essere combattuta, 3249 15| miei doveri d'impiego mi obbligano a ripartire. Procura, te 3250 56| le nostre carrozze erano obbligate a fermarsi, avanti di decidere 3251 57| carcere duro significa essere obbligati al lavoro, portare la catena 3252 92| Vienna. Il commissario avea l'obbligo d'accompagnarci e di non 3253 6 | porre l'idea del culto in obblio.~L'intento di stare di continuo 3254 4 | tutte per donne. Sono... non occorre dirlo... donne di mala vita. 3255 86| lentissimamente nella guisa che occorreva. Talvolta, per fare il più 3256 87| barbiere, ed egli, quando occorrevano operazioni, aveva il diritto 3257 79| di scorgerci. A fine di occultarci a tutti gli sguardi, ci 3258 6 | e non ebbi più nulla che occupasse le mie giornate, allora 3259 97| da uomini onesti essere occupati.~Lessi d'un quacchero che 3260 89| che il passeggio non era occupato da altri, cioè da mezz'ora 3261 8 | essere sbirro.~Mentre io m'occupava così deliziosamente del 3262 71| quali con Schiller o altri, occupavano tuttavia poca parte delle 3263 17| Ogni mattina mia prima occupazione, dopo breve omaggio al Creatore, 3264 15| mormorare, senza gemere; e ch'io oda pronunciare sul mio capo 3265 33| qualunque carta. Ma se non ode questa cantilena, sarà segno 3266 24| son solo, allorché tu m'odi cantare qual forsennato!»~ ~ 3267 63| cuore, a tutti quelli che odiano altrui ed insuperbiscono 3268 48| affezione verso coloro che m'odiavano, quella gioia di poter sacrificare 3269 17| chi mi lamenterò oggi? chi odierò? sarebbe mai quello il mostro?... 3270 36| dir perché; perché m'erano odiosi; perché avendo la cautela 3271 58| mi sembrava l'espressione odiosissima d'un brutale rigore!~Oh 3272 37| veramente il diritto di dare l'odioso nome d'insolenza a ciò ch' 3273 35| corrispondenza, e fidatevi che se odo sonare le chiavi senza la 3274 44| ucciso con uno schioppo Odoardo Briche, giovinetto ch'io 3275 61| salsa tale, che il solo odore metteva schifo.~Provai d' 3276 68| riferita a chicchessia, potesse offendere.~Non avevamo infatti d'uopo 3277 37| bontà da credermi incapace d'offendermi delle sue schiette parole? - 3278 25| quindi della verità; quanto l'offendersi per certe sue imperfezioni 3279 64| Schiller finse di non veder l'offerta. Io, se avessi ascoltato 3280 55| venne poi mai annunziato officialmente, ma non v'era alcuna probabilità 3281 64| in poi non cessava più d'offrirmene.~ ~ 3282 51| loro che nel processo m'era ognora sembrato molto ostile, mi 3283 8 | del cortile opposta, ma, ohimè! non più a pian terreno, 3284 73| confessai, comunicai, e presi l'olio santo. Fui contento di quel 3285 25| amava! mi pentiva d'averlo oltraggiato degradandomi! e protestava 3286 93| città a nostra sinistra, e oltrepassammo.~ ~ 3287 97| esser savia: una diffidenza oltrespinta, non mai.~Dopo il cenno 3288 17| occupazione, dopo breve omaggio al Creatore, era il fare 3289 66| dopo che fu portata da òmeri divini.~Ebbene, quelle due 3290 64| un boccone, e forse tre once di pan bianco. Siccome la 3291 37| maturare i consigli, nell'ondeggiare quando si tratta d'una risoluzione 3292 35| danno; rinunciarvi, s'egli ondeggiava; accettare, se i terrori 3293 70| posso fidarmi di te».~Quell'onestissim'anima taceva.~«Perché non 3294 76| francese).~Morì nel suo dì onomastico, il 13 giugno 1823. Qualche 3295 26| fermo nell'abitudine di onorar Dio in tutte le mie volontà, 3296 19| ne' deserti, militò, visse onorato e felice alla corte del 3297 20| ingiurie. Ma ogni perdita è più onorevole del mentire. E forse il 3298 70| e sapea parecchi tratti onorevoli della sua vita. Me li raccontò, 3299 1 | sepoltura co' più grandi onori».~Così il riflettere alla 3300 38| diede segno stupendo di sé, operando coi mezzi umanamente più 3301 87| poi, voltosi al chirurgo operatore, gli disse:~«Ella m'ha liberato 3302 77| lui la paura di perder me operava lo stesso effetto.~Ah! v' 3303 87| egli, quando occorrevano operazioni, aveva il diritto di farle 3304 88| soprintendente.~La guarigione si operò in quaranta giorni. Dopo 3305 40| invece di faticarmi invano ad oppor loro l'espressione di aneliti 3306 93| noi collocati in posizione opportuna godevamo lo spettacolo.~ 3307 78| le proprie riflessioni ed opportune letture; no! la favella 3308 75| con qualche scherzo o con opportuni raziocinii. Un dolce sorriso 3309 78| parla, v'è una vita ed un'opportunità che sovente indarno si cercherebbero 3310 58| aria da padrone, stimai opportuno d'umiliarlo, dicendogli 3311 13| Lasciai ridere, e non opposi sillaba. I vicini mi diressero 3312 35| signori. Ciò era assai in opposizione colla faccia di coniglio 3313 8 | trasportarono alla parte del cortile opposta, ma, ohimè! non più a pian 3314 62| due colori, ma collocati oppostamente, cioè il cappuccino a destra 3315 37| manifesta d'opinioni così opposte alle mie, se non mi risparmia 3316 50| custode~Entrai in gondola, ed opposti sentimenti mi commoveano: - 3317 39| esser naturale che i forti opprimano i deboli, e non rincrescergli 3318 91| carissime. Questa incertezza ci opprime, anche in un istante che 3319 96| sogno angoscioso, ma più m'opprimea quella delle due visite 3320 96| queste ed altre memorie m'opprimeano come un sogno angoscioso, 3321 26| avuto idea d'un calore sì opprimente. A tanto supplizio s'aggiungeano 3322 72| tristezza che ivi dovea sovente opprimerlo ed il danno che la sua salute 3323 45| ripeteva sovente; non con lungo orare di parole, ma invocando 3324 34| affida!».~E chiudea la mia orazione intenerito, confortato, 3325 71| della finestra, e diceva le orazioni. Oroboni già era alla sua 3326 27| di sciorre ogni dubbio, ordinando quanto meglio io sapea tutte 3327 83| mezzo a tante perquisizioni ordinarie e straordinarie.~Non mi 3328 87| erano due. Uno, quello ordinario della casa, cioè il nostro 3329 84| caffè, non s'attentava d'ordinarmelo perché oggetto di lusso, 3330 62| quale andava continuamente orecchiando alle porte e guardando agli 3331 63| che bastava alle nostre orecchie, ed o sfuggiva alle altrui, 3332 80| sempre il suo rito con un Oremus implorante la nostra liberazione 3333 7 | aveva colpiti. Il misero orfanello veniva mantenuto dalla Polizia 3334 58| fosse il suo paese, quale l'origine, quali le guerre vedute 3335 43| una estensione di tetti, ornata di camini, d'altane, di 3336 8 | Giacomo e Giulio, fanciulli ornati de' più splendidi incanti 3337 1 | restituirmeli a tempo debito, orologio, denaro, e ogni altra cosa 3338 82| fantasia le dipingesse troppo orrendamente la mia prigione!~ ~ 3339 55| incatenato, condotto in climi orrendi, destinato a languire per 3340 57| significa essere incatenati più orribilmente, con una cerchia di ferro 3341 18| malignità nel lamentarmi dell'orridezza della stanza ove m'aveano 3342 58| mi trovai solo in quell'orrido antro, e intesi serrarsi 3343 48| forte nello spirito, che l'orror della morte, e di quella 3344 61| Brünn, un sobborgo con molti orticelli, il cimitero, il laghetto 3345 3 | epoca in cui la filosofia osasse dire: «Farò io d'or innanzi 3346 60| gentili maniere, ma non osava prendersi alcun arbitrio.~« 3347 39| tutt'altro, e per lo più d'oscenità.~Lo pregai di ricordarsi 3348 9 | tristissimo. Una stanzaccia, oscura, lurida, con finestra avente 3349 48| la consumò.~La notte era oscurissima, e tanto più spiccavano 3350 43| ella, fatta coraggiosa dall'oscurità, ripetea con voce commossa: « 3351 37| di confusione, ch'io non osi ricomparire al cospetto 3352 9 | pitturacce di colore, non oso dir quale; e ne' luoghi 3353 22| sugli occhi, e piansi, non osservato.~Lasciai passare più d'un 3354 71| tutto era in ordine, ed osservavano la mia catena, anello per 3355 4 | grazie. Quanto alla vostra osservazione, scusatemi, non è da quel 3356 4 | vecchio del mestiere, e le mie osservazioni hanno qualche peso), i birbanti 3357 89| a noi, reputandosi che l'ossigeno potessegli pur giovare. 3358 62| capo a piedi, e ciò non ostante intendeva tutte le parole 3359 93| d'una caccia. Il nostro oste e parecchi giovani del paese, 3360 39| confutarle non ascoltano, ridono, ostentano una superiorità d'ingegno 3361 13| resistono alla libidine d'ostentar senno ponendo quella verità 3362 86| esistevano dunque prevenzioni più ostili? Ovvero sarebbevi la disposizione 3363 91| avea perduta la libertà; ott'anni e mezzo ch'io scontava 3364 82| farà dure penitenze per ottener da Dio che alleggerisca 3365 76| prima di spirare, parlò dell'ottogenario suo padre, s'intenerì e 3366 | ovunque 3367 78| singolare; erano anzi affatto ovvii; ma diceali con parole così 3368 54| inumanità.~Or che giudico pacatamente, non la trovo verisimile. 3369 57| schiuso per noi. Io era pacato esteriormente, ma dentro 3370 17| ad altro patto. Com'era pacifico con sé e cogli altri Colui 3371 58| e più della sua aria da padrone, stimai opportuno d'umiliarlo, 3372 6 | molte parole alla guisa de' pagani, ma adorar Dio con semplicità, 3373 5 | capo, e dicevano: «L'ha pagata cara colui... non ne farà 3374 35| amicizia.~Scrissi quattro pagine caldissime del più sincero 3375 80| o altro, si scucivano i pagliericci per frugarvi dentro. Benché 3376 35| accortezza.»~Mi bruciai il palato per ingoiar presto il caffè, 3377 94| stesse piazze, gli stessi palazzi, e tante differenze sociali! 3378 70| confidar mai ad alcuno, palesando il suo vero nome, le relazioni 3379 51| venute. E che s'aspetta a palesarcele? Forse che il povero Ressi 3380 58| iniquo, avrebbe desiderato di palesarmelo.~Noiato della sua presenza, 3381 55| benevolo sentimento che veniva palesato a nostro riguardo.~In Udine 3382 29| irregolari.~«Se non fosse così pallida,» diceva io «e non avesse 3383 91| grata ci separava, tutti pallidi, smunti, traenti con fatica 3384 69| giovane, di nobile aspetto, ma pallido e di misera salute. I soli 3385 69| la sua magrezza ed il suo pallore m'ispiravano. La stessa 3386 16| buon Piero, che passò pochi palmi di distanza da me, sulla 3387 18| appoggiato, mentre, forse un palmo più in là, vi s'appoggiava 3388 35| seguente ristorato, lieto, palpitante al dolce pensiero d'aver 3389 36| fece quella lettera. Io palpitava come un innamorato ai primi 3390 84| sensi di pietà, un dolce palpito prendeami come se quello 3391 5 | sulle spalle. Il cuore mi palpitò come s'io rivedessi un fratello.~ ~ 3392 91| assidemmo ancora sulla solita panca ad aspettare che le povere 3393 58| alto finestruolo, il nudo pancone datomi per letto, ed una 3394 57| ricchezza. Molte manifatture di panni prosperavano ivi allora, 3395 62| paio di pantaloni di ruvido panno, a destra color grigio, 3396 79| stendere al sole qualche pannolino o fare alcun'altra faccenduola, 3397 62| Consisteva in un paio di pantaloni di ruvido panno, a destra 3398 42| ragni, e raschiar giù colla pantofola quella bella tela, e schiacciare 3399 32| per altro tranquilla, in paragone delle smanie ch'io aveva 3400 70| filosofia cristiana, e su paragoni di questa colle meschinità 3401 31| agilità del suo braccio in parare col fazzoletto o col ventaglio 3402 76| sepoltura, affinché, se qualche parente od amico potesse un giorno 3403 35| attestava e di timore di parere un pusillanime, s'io preferissi 3404 44| inebbriata la fantasia fino a parermi ch'io fossi colle persone 3405 44| cieche brame del cuore, e pargoleggio così? Applichiamoci ad altro.»~ 3406 90| scorbutiche di Maroncelli; e parimenti Munari ed io stavamo meglio.~ ~ 3407 91| giaceano Oroboni e Villa; parlammo ancora del riposo che un 3408 63| così infatti accadde - che parlando più piano ci potremmo sentire, 3409 14| lagrime abbracciandolo, parlandogli della madre, de' fratelli 3410 31| sue afflizioni scemassero parlandomi, che la mia pietà le fosse 3411 71| Schiller dimandava se si voleva parlargli, e prendea nota.~Finito 3412 11| Il vederla, l'udirla, il parlarle, mi arricchisce la mente 3413 71| fingeano di non accorgersi che parlassimo, poi, vedendo spuntare il 3414 50| che volete dire?... Su, parlate. Havvene forse di condannati?»~« 3415 31| di Dio.~«Quando abbiamo parlato insieme di religione,» diceva 3416 22| persuaso che il cameriere parlerebbe del mio arrivo a più d'uno.~ 3417 68| conversa col conte Oroboni, parli sommesso più che può. Farà 3418 62| Accòstati alla finestra, e parliamoci a dispetto degli sgherri.»~ 3419 8 | esclamava tra me: «Che brutta parodia è questa! Invece di Giacomo 3420 49| secondini gridava: «Ma, sior paron, cossa faremo de sti siori 3421 91| fra poco abbracceranno.»~Parrebbe che quest'annuncio avesse 3422 90| dal celebre Frint, allora parroco di corte. I membri di tal 3423 83| questa non mai prima avvenuta partecipazione, e chiesi maggiori particolarità.~« 3424 83| comanda» diss'egli «che io le partecipi buone nuove di que' congiunti 3425 97| disumanamente! Pensate che partendo da un lato svantaggioso 3426 27| degli uomini e di me in particola~Non esagero dicendo che 3427 83| partecipazione, e chiesi maggiori particolarità.~«Lasciai» gli diss'io « 3428 55| dirci che fra due giorni partiremmo.~«Ho il piacere» soggiunse « 3429 95| mobile?». Ma prima ch'io partissi, scoperse chi mi fossi. 3430 56| salutasti con ambe le mani, indi partisti col fazzoletto agli occhi, 3431 48| volta alla mia famiglia, e partitamente al padre, alla madre, a 3432 54| condannati avanti noi, erano già partiti per Lubiana e per lo Spielberg, 3433 56| 56-~ ~Il mattino partivamo d'Udine, ed albeggiava appena: 3434 43| a voce e parte a segni, parvemi in breve un beneficio, se 3435 5 | Intesi alte urla che mi parvero del misero vecchio, e nol 3436 74| ch'ella non muore».~«Non parvi di farmi un cattivo pronostico?» 3437 46| sembravano circondarmi e pascersi de miei dolori.~Come qualificare 3438 75| saperli a memoria, eran dolce pascolo alla mente, perché occasione 3439 54| si proponeano di far la Pasqua prima di partire, e sentii 3440 53| file di soldati tedeschi; passammo in mezzo ad esse.~Montati 3441 32| della mia famiglia; lettera passata prima per le mani della 3442 92| Santo Stefano, i deliziosi passeggi della città, la vicina villa 3443 95| viale di Loreto già mia passeggiata sì frequente e si cara, 3444 22| vie, nelle quali io aveva passeggiato tanti anni così felice; 3445 65| o venivano dai lavori, o passeggiavano in frotta conversando. Fra 3446 65| non è scelleratezza. Una passione infelice mi trasse a commettere 3447 4 | carceriere ed essere d'ottima pasta.»~«Il mestiere non fa niente, 3448 96| anche del mutolino, della patetica voce di Maddalena, de' miei 3449 1 | davvero.»~«M'incresce per lei; patirà al doppio la solitudine...»~ 3450 72| danno che la sua salute ne patirebbe, e profonda angoscia m'opprimeva.~ 3451 64| fame. E questo tormento lo patirono con veemenza anche maggiore 3452 52| se Dio permette che tu patisca piuttosto in un modo che 3453 64| mangiare, che ella sicuramente patisce la fame».~Assicurai di no, 3454 82| non ha voluto ch'io solo patissi le angustie del carcere: 3455 42| metteva verso il palazzo del patriarca. Altre prigioni erano presso 3456 25| filantropia, il mio amor patrio, tutti gli affetti dell' 3457 71| esso, diceano: «Signori patroni, adesso potere, ma piano 3458 77| una festa per me.~Queste paure di perderlo davano al mio 3459 54| poco o nulla.~Bramava, e paventava ad un tempo, di sapere come 3460 92| ritornare sullo Spielberg; ma paventavamo che alcuno suggerisse all' 3461 89| da quel terribile male, paventò nuova epidemia scorbutica 3462 16| sempre crescente dolore, pazientate alquanto, e vi disingannerete! 3463 40| 40-~ ~Io pazientava per non farmi dare del bigotto 3464 29| un amante, del quale era pazza. Guai a me, se fosse stato 3465 29| me, e sapeano ch'ell'era pazzamente invaghita d'un altro, non 3466 73| morte in espiazione de' miei peccati.»~Mi suggerì di chiedere 3467 27| sinceramente? per ravvisarsi peccatore? Non è egli vero, che in 3468 11| suo pietoso sguardo sulle peccatrici, di rispettare la loro confusione, 3469 48| cuore, e ad ogni suono di pedate e di chiavi, ad ogni aprirsi 3470 73| niuna bevanda mi passava. Peggiorai per tutta una settimana, 3471 86| levare i ferri. Il tumore peggiorò di giorno in giorno, e divenne 3472 57| signor soprintendente con pene severe.»~Fatta la consegna, 3473 25| ignoranza o per malizia, non si penetra nel loro senso. M'appariva 3474 55| dubitai che una delle guardie penetrasse il mistero, nell'atto che 3475 92| tanto più ch'era a noi penetrata la notizia delle tre giornate 3476 48| giustezza di tal ragionamento mi penetrò sì forte nello spirito, 3477 1 | avrebbero mai le sante e penitenti vergini che lo abitavano, 3478 83| solitudine e negli stenti della penitenza, mi distaccava sempre più 3479 82| quanto spesso farà dure penitenze per ottener da Dio che alleggerisca 3480 35| anteporre ciò che mi piace a penosi sacrifizi? un misto d'orgogliosa 3481 92| una difficoltà di respiro penosissima, ed il moto della carrozza 3482 86| Verso la fine del 1827, pensammo che il dicembre potesse 3483 42| più fresca.»~«E perché non pensarci quand'io moriva dal caldo, 3484 49| medesimi, e nessuno più pensasse ai poveri ingabbiai?~«Tant' 3485 8 | quante volte in carcere io pensassi a loro! quanto m'affliggessi 3486 97| ragionate così disumanamente! Pensate che partendo da un lato 3487 52| che pèrdono?~Avessi solo pensato a' congiunti ed a qualche 3488 21| li venerava come sommi pensatori, e s'immaginava che quest' 3489 91| dirci qual grazia fosse. Noi pensavamo che fosse qualche minoramento 3490 56| nomava miei nemici.~«Chi sa» pensavo io «se vedessi da vicino 3491 82| sua cella, quell'angiolo penserà a me! quanto spesso farà 3492 9 | omicidio premeditato, se ne pentì, e mi fece pregare di questa 3493 48| coscienza con desideri e pentimenti degni d'un uomo? Volgarmente 3494 11| ma quanto lo è pure il pentimento! Il migliore degli uomini, 3495 64| affascinò irresistibilmente. Fui pentito d'averla presa, appunto 3496 25| nuovo Dio! lo amava! mi pentiva d'averlo oltraggiato degradandomi! 3497 86| sosteneva, inciampò e cadde. La percossa fece immantinente divenire 3498 52| principalmente quand'uno è percosso da somma sventura, la quale 3499 79| più vederci; e così noi perdemmo lo spettacolo bellissimo 3500 6 | sarebbero abbandonati al pianto, perdendomi, avrebbero pure acquistato 3501 77| maggiore; ed in lui la paura di perder me operava lo stesso effetto.~ 3502 78| d'un altro.~Io temea di perderci nel cambio; m'ingannava. 3503 20| credo». Ei si sdegnerà, perderemo il piacere della sua amicizia, 3504 43| cupole, la quale andava a perdersi colla prospettiva del mare 3505 66| terrapieno Quanto queste perdite m'afflissero!~ ~