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Silvio Pellico
Le mie prigioni

IntraText - Concordanze

(Hapax - parole che occorrono una sola volta)
strap-viale | viali-zufol

                                               grassetto = Testo principale
     Capitolo                                  grigio = Testo di commento
5015 52| istanti la condanna.~Mi strappai nondimeno tosto dalle sue 5016 98| colpo gli era fallito, come, strappato dalle braccia di sua sposa, 5017 65| m'assalivano. Stentava a strascinare la mia catena fino al luogo 5018 46| notte riconduceva le brutte stravaganze della precedente.~Quanto 5019 44| vorrei fare, è dessa uno stravolgimento del mio cervello? Ciò per 5020 87| soffrire senza urli questi strazi. Mi si proporrebbe mai?..»~« 5021 55| anni fra sgherri, è cosa sì straziante che non v'ha termini per 5022 95| desolate sue lagrime mi straziarono il cuore.~Benché angosciatissimo 5023 54| l'anima sua ne rimanesse straziata.~Oh come, insieme all'immensa 5024 14| nel mio carcere col cuore straziato. Appena mi vidi solo, sperai 5025 83| languente mio compagno mi si straziava il cuore al pensiero di 5026 45| piangevano. Niuno può dire quali strazii fossero allora quelli all' 5027 45| era mai stato credulo a streghe e folletti, ed or quelle 5028 61| chiuse la porta con uno strepito da arrabbiato.~Circa due 5029 64| cordialmente la mano. Quella stretta di mano lo commosse. Ei 5030 96| muovere su e giù fra quelle strette pareti, e delle ore che 5031 58| me.~Mezz'ora dappoi, ecco stridere le chiavi; la porta s'apre: 5032 60| nel corridoio. Le chiavi stridono, la porta s'apre. È il caporale 5033 49| maggior piacere a lasciarsi stringer la gola che a bruciare! 5034 30| sue care braccia, senza stringerla a me, senza baciarla, e 5035 29| prendermi sempre la mano, e stringermela, e non s'accorgeva che ciò 5036 55| atto che il buon Dario mi stringeva la mano. Quella guardia 5037 18| incisiva. Trovai graziose due strofe francesi, che or m'incresce 5038 18| canzoncina.»~«Quelle due belle strofette che stanno sul muro, sono 5039 50| carcere, e finire per essere strozzato, o perire nei ceppi!~ ~ 5040 26| quanto io m'agitassi e ne struggessi io n'era coperto; il letto, 5041 97| posi più mente di prima a studiarlo, ed ogni giorno più mi convinsi 5042 14| rigor delle leggi, e la studiata ilarità con che gli parlai 5043 6 | incredulo, veniva ora da me studiato con più rispetto che mai. 5044 46| proponimenti, tutti gli studii, tutte le preghiere, l'orribile 5045 19| prenderlo; un fanciullo stupido per nome Mathurin fu posto 5046 73| quel sacerdote. Si chiamava Sturm. Le riflessioni che mi fece 5047 37| suo ateismo, e che indi mi stuzzichi a combatterlo, colla secreta 5048 34| fosse stromento d'indagini subdole? Se la lettera fosse fabbricata 5049 66| non è dappoco, ma anzi lo sublima; - che, se potessimo entrare 5050 4 | chiamar prodigi, o no, i reali sublimi benefizi della religione?~ 5051 78| infelice chi ignora la sublimità della confessione! infelice 5052 88| Ne risanai, ed a questi successero affanni di petto, già provati 5053 81| increbbe di lasciarci!~Per successore ebb'egli dapprima Kral, 5054 49| un istante: balzai tutto sudato in piedi, e guardai intorno 5055 71| passeggio.~Terminata la suddetta visita vespertina, Oroboni 5056 8 | presi fra le braccia, e, sudicetto com'egli era, lo baciai 5057 62| polsi battevano appena, un sudor freddo m'inondava da capo 5058 57| filosofia non avea ragioni sufficienti per me.~Partito di Venezia 5059 28| inviluppassi, di venirmi a suggere il sangue, io dormiva profondamente 5060 53| Il medico si presentò, suggerendoci di bere un bicchierino d' 5061 73| espiazione de' miei peccati.»~Mi suggerì di chiedere i sacramenti.~« 5062 92| ma paventavamo che alcuno suggerisse all'Imperatore di deportarci 5063 43| e stava mezzo nascosta, suggeriva parole gentili a que' cari 5064 60| ciò?»~«Che il medico non suol venire se non le mattina 5065 3 | volgari obbiezioni, con cui suole essere combattuta, non mi 5066 91| trascinate al delitto! - Mi suona ancora nell'anima il loro 5067 | suos 5068 12| anche parlare. Uno di loro superava gli altri in autorità, non 5069 67| continuò una lunga predica: «I superbi fanno consistere la loro 5070 21| che nei suoi abusi. La superficiale filosofia che in Francia 5071 94| agguaglino in amore e mi superino in bontà!~ ~ 5072 85| da compiangersi; ma que' superstiti!...~Egli era anche stato 5073 38| culto di Dio, spoglio di superstizioni, - fratellanza fra gli uomini, - 5074 44| colpito.~Bench'io non sia superstizioso, il rincontrarsi fatalmente 5075 46| Se avessi ardito, avrei supplicato la Commissione di mutarmi 5076 28| con un potente caffè, e supplicava che lo facesse la siora 5077 26| sono mi vedrò condannato al supplicio. Senza questi patimenti 5078 83| lettera d'alcun di loro, la supplico di mostrarmela!»~«Non posso 5079 59| Ambi eravamo commossi. Mi supplicò d'essere quieto, di non 5080 27| li avessi adoperati. Per supplire alla carta, ricorsi all' 5081 56| retrocesse. Chi sarà stato? Lo supponemmo.~Oh Iddio benedica tutte 5082 58| ma nello stesso tempo, supponendo che forse io era più infelice 5083 26| emozione, ogni sventura supponibile; e siffatto esercizio giovavami 5084 37| lui, che d'adirarmi e di suppormi migliore? - Chi sa, che 5085 54| questo ritardo, ma io la supposi infernale; io credetti di 5086 86| colle pietre si formava la suppurazione. Quel tumore era tutto piaghe; 5087 52| voluto raccomandare ad un supremo soccorritore i miei desolati 5088 83| cari lontani, tranne il surriferito cenno relativo a mia sorella.~ 5089 91| che annullò il piacere suscitabile dall'annuncio della libertà.~« 5090 96| quando le sue illusioni svanirono, avrà egli, avrà la madre 5091 78| resta sollevato allorché svanisce, allorché si scopre nell' 5092 22| e le mie speranze furono svanite!~Tacqui. Era una bellissima 5093 50| Sonna!... Oh ridenti anni svaniti! E chi era stato, al mondo, 5094 97| che partendo da un lato svantaggioso qualunque (e dov'è una società 5095 3 | 3-~ ~Lo svegliarsi la prima notte in carcere 5096 48| placidamente circa due ore. Svegliatomi, stava in letto tardi per 5097 70| dissi «la tua dimanda mi svela la tua risposta, e questa 5098 62| ora in uno stato che parea svenimento, eppur non era. Non potea 5099 15| alla disperazione, forse svenire, forse (orribile idea!) 5100 66| ed uno ancor lattante. La sventurata abbracciavali spesso in 5101 30| confidenza, io tosto mi svincolai dalle sue care braccia, 5102 58| le ferite riportate.~Era svizzero, di famiglia contadina: 5103 34| indipendenti amoreggiava, svolazzava, nidificava su quel tetto 5104 30| su questo soggetto, e lo svolgimento di esse mi giovava.~L'uomo 5105 4 | arresto, che il primo. Prende tabacco?»~«Non ne soglio prendere, 5106 91| messo a ciascuno di noi un tabarro da soldato sulle spalle 5107 36| abbastanza. Non posso quindi tacervi di sospettare che il linguaggio 5108 68| rispondermi. E se il vicino tacesse, volgerei la parola alle 5109 13| susurravano sul mio conto.~«Tacete, bestioni, che non sapete 5110 70| Quell'onestissim'anima taceva.~«Perché non mi rispondi?» 5111 26| della giustizia divina, e taci!»~ ~ 5112 71| uno e l'altro continuava tacitamente i suoi pensieri a Dio. Quanto 5113 36| fede nella giustezza del taciteggiare, del veder molto le cose 5114 36| ammiratore dell'ingegno di Tacito, ho tuttavia pochissima 5115 87| coltello. Il vecchio chirurgo tagliò tutto intorno, la profondità 5116 62| ciò dicendo, mi si serrò talmente il cuore, che vacillai, 5117 29| il caffè del mattino, e talor quello della sera.~Ella 5118 97| un soldato gettarsi nel Tamigi e salvare un infelice che 5119 88| unendo la nostra antica tanai a quella già abitata da 5120 28| le cantiche intitolate: Tancreda, Rosilde, Eligi e Valafrido, 5121 26| retta ad un bel ragno che tappezzava una delle mie pareti. Cibai 5122 71| alla sua finestra o non tardava di venirvi. Ci salutavamo; 5123 60| presso al tavolaccio, tornò a tastarmi il polso, chinandosi inquieto 5124 60| intenerito.~Il soprintendente mi tastò il polso, mi compianse: 5125 57| ai piedi, dormire su nudi tavolacci, e mangiare il più povero 5126 95| locanda v'era un annuncio teatrale. Prendo, e leggo: «Francesca 5127 93| per ricrearci. V'era un teatrino di commedianti, e vi ci 5128 44| collo studio della lingua tedesca. Vano sforzo! Io m'accorgeva 5129 79| nemmeno in lontananza con telescopii, potesse più vederci; e 5130 92| ansava in guisa spaventosa, e temeasi da un istante all'altro 5131 26| suicidio mi prese, e talvolta temei d'impazzare. Ma, grazie 5132 37| mi sento offeso da quei temerarii scherzi, vorrei persuadermi 5133 30| da nulla. A fine di non temerli, bisogna considerarli con 5134 15| martirio è inevitabile, il temerlo codardamente, il non saper 5135 92| critici per tutta Europa si temessero movimenti popolari anche 5136 37| facciamogli vedere che non temiamo il confronto delle dottrine. 5137 77| lasciasse il dolce uffizio di temperare quelli di quest'infelice, 5138 12| Infelici! non uno di loro che temperasse le spiacevolezze della prigione 5139 7 | Iddio, sebbene ora mi fosse temperata dalla sventura? Talora facendo 5140 52| quegli amati cuori venisse temperato dal mio linguaggio di pace 5141 75| raziocinii. Un dolce sorriso temperava quasi sempre i nostri affanni.~ 5142 15| non dimandare che Dio la temperi, che Dio tutti ci regga: 5143 58| di pietà e di reverenza temperò il mio orgoglio.~«Quanti 5144 22| Piemonte. Possibile che sì gran tempesta si dileguasse così? Io racquisterei 5145 17| una delle più terribili tempeste nel cuore. Separato da quel 5146 21| riflettei se fosse o no tempestivo il contraddire, mi dissi 5147 95| rivedere quelle case, quei templi, quelle vie, provai i più 5148 10| quale s'abbia amore, basta a temprare la solitudine. M'avea dapprima 5149 34| rischiassi alcunché per temprargli le angosce della solitudine? 5150 17| moderate, senza uno spirito tendente più a sorridere che ad adirarsi 5151 36| più villana di tutte le tendenze! io, a cui l'arroganza impone 5152 13| finestra... se ne sarà ito... tenderà l'orecchio ai sospiri di 5153 16| Folle illusione! L'uomo dee tendere alla perfetta costanza, 5154 60| Schiller avanzarsi verso me e tendermi amicamente la mano, il suo 5155 57| dove ci s'apersero due tenebrose stanze non contigue. Ciascuno 5156 69| avea guari, in uno di quei tenebrosi covili un vecchio boemo 5157 74| fame, dall'aria cattiva del tenebroso suo carcere!~Tuttavia il 5158 8 | sua condotta. Chi sa che tenendosi indecisa la mia sorte di 5159 50| cordialità, ed io lo riveriva teneramente. Gli altri letterati d'onore 5160 89| aperta, e consigliava di tenerlo il meno possibile entro 5161 57| male fisico contribuiva a tenermi iracondo, e probabilmente 5162 33| temere di sorpresa, e può tenersi in tasca qualunque carta. 5163 36| linguaggio cristiano che teneste meco sia finzione. Lo bramo 5164 81| congiunti; ciascuno di voi si tenga ciò che ha nelle mani. Vi 5165 1 | I custodi di carceri che tengono bettola, inorridiscono d' 5166 72| salutiamo può essere l'ultima. Teniamoci dunque pronti l'uno e l' 5167 75| lettera, essendo ora d'altro tenore, più non venisse spedita. 5168 42| attraverso le sbarre, pensò ch'io tentassi di fuggire, e nel rapido 5169 36| apostasia e pel filantropico tentativo di cancellare dalla terra 5170 42| la cali, queste le son tentazion de scappar.»~E mi convenne 5171 55| e me, impallidì, sembrò tentennare se dovesse alzar la voce, 5172 20| soddisfatto di me se non mi fossi tenuta nel gozzo l'ideata predicuccia. 5173 75| scrivevano furono sempre tenute a Vienna. Egualmente privati 5174 58| Laudon a' tempi di Maria Teresa e di Giuseppe II, indi in 5175 24| funestamente, se il processo non termina presto, se nuovi arresti 5176 86| sino alla state del 1828, terminando allora per me i sett'anni 5177 71| guardie, eravi il passeggio.~Terminata la suddetta visita vespertina, 5178 95| quelli che ramingavano in terre straniere, a quelli ch'erano 5179 73| Il dolor di capo cresceva terribilmente.~Fu fatta immediata relazione 5180 53| quell'immenso popolo il terrore. Per varie parti in lontananza 5181 84| caffè mi venne ordinato.~La terza visita fu di non so qual 5182 40| dianzi la solitudine come un tesoro riacquistato? Che incostanza 5183 90| Wrba, moravo, professore di Testamento Nuovo a Brünn, valente allievo 5184 | testé 5185 87| ho altro a presentarle in testimonianza della mia gratitudine.»~ 5186 2 | e fui così avaro delle testimonianze dell'amor mio!» Questi pensieri 5187 41| ed inorridendo. «Dio m'è testimonio se le mie intenzioni non 5188 80| forza di leggere Omero nel testo, quella poca cognizione 5189 10| quella mia nuova stanza, così tetra e così immonda, privo della 5190 43| faccia, una estensione di tetti, ornata di camini, d'altane, 5191 21| tempo, ciò che fermamente si tiene per importante verità, il 5192 11| astenni, non so perché. Per timidità? per alterezza? per prudente 5193 30| ed a poco a poco i miei timori si calmarono. Veramente 5194 62| stivaletti erano di cuoio non tinto, allacciati. Il cappello 5195 38| dignità senza orgoglio, - tipo, un uomo-Dio! Che di più 5196 7 | meraviglia: ma altre volte la tirannia trionfava, ed io indispettito 5197 37| alzare la sinistra ed a tirar giù rapidamente la destra.~ 5198 45| or pareami che alcuno mi tirasse pel vestito, or che fosse 5199 48| un grande incendio, a un tiro di schioppo dalle nostre 5200 87| profondità d'un dito; poi tirò in su la pelle tagliata, 5201 32| agitandomi.~Certo il lungo tirocinio m'avea già fatto più capace 5202 20| buona, ch'io non vi dia titoli.»~«Questo è ciò che desidero» 5203 36| egli, una certa scrupolosa titubanza, una certa cristiana sottigliezza 5204 74| trovarci d'accordo in fat to di religione, d'odiare bensì 5205 8 | fortuna possano dare, mi tocca per discepolo un poveretto, 5206 9 | che tanto importa, e che toccaciprofondamente, che bisogna 5207 55| a por giù i materassi, e toccammo loro furtivamente la mano. 5208 98| Ed io per te» gli dissi, toccandogli l'ultima volta la mano.~ 5209 63| voce. Allora tornavano a toccarci urla, e picchiamenti agli 5210 69| verisimile che ad uno di noi toccasse di essere presto superstite 5211 30| infanzia, dacché le sue stesse toccate di mano ed i suoi più amorevoli 5212 29| per forza la mano, e me la toccava con affezione. E tutto ciò 5213 40| corrispondenza, altrimenti tocchiamoci la mano, e ciascuno se ne 5214 77| soffio della morte m'avrà tocco, quando mi vedrai portar 5215 31| ma quanto a quello che toccò in sorte a me dacché vivo, 5216 67| incomodo della catena a' piedi, togliendomi di dormire, contribuiva 5217 3 | sono! Oh felici, se Dio li togliesse dal mondo, avanti che giunga 5218 48| donne che si chiamavano: Tognina! Momolo! Beppo! Zanze!. 5219 45| peggio. Niuna posizione m'era tollerabile, giacendo: m'agitava convulso, 5220 53| eravamo stati tratti, ci tolsero le manette, indi fummo ricondotti 5221 24| dissi.~E presa la Bibbia, ne tolsi col fazzoletto la polvere, 5222 88| mezza chicchera di brodo con torlo d'uovo sbattuto. E quando 5223 93| essere a lei renduto; or tormentandomi di non aver notizie di casa, 5224 39| questi esercitavano sulla sua tormentata immaginativa.~Nondimeno, 5225 42| onta di una sciatica che lo tormentava, e m'afferrò per le gambe, 5226 90| alla gola, agli orecchi lo tormentavano, ed era nondimeno sempre 5227 96| due? e quale?~Oh dubbio tormentosissimo e sempre rinascente! Io 5228 75| produzioni a memoria, limarle e tornarle a limare infinite volte, 5229 13| della finestra, come se tornassi allora. Il caporione mi 5230 50| della mia gioventù: di tornato in Italia, e domiciliato 5231 41| ingiusto spregio gliene torni.~Ebbi per risposta una lettera 5232 13| stentoreo «questa volta torno ad aver qualche stima della 5233 7 | fiato» dissi «e quando me lo torranno, farò come tutti i malati 5234 87| scorticati. Il sangue fluiva a torrenti dalle arterie, ma queste 5235 95| ed indarno, a seguirla in Toscana, prevedendo, s'io restava 5236 55| dolori di petto gravi, con tosse, e credea lesi i polmoni. 5237 84| alzava il capo udendomi tossire, se la sua fisionomia era 5238 59| chiedendomi da quanto tempo io tossissi così miseramente com'io 5239 81| le nostre finestre. Noi tossivamo per salutarlo, ed egli guardava 5240 46| l'orribile idea d'essere totalmente e per sempre abbandonato 5241 27| copriva il tavolino con una tovaglia, e vi mettea sopra il calamaio 5242 61| ore più tardi mi portò un tozzo di pan nero.~«Questa» disse « 5243 83| congiunti ch'ella ha a Torino.»~Trabalzai dal piacere e dalla sorpresa 5244 45| perché ivi fosse qualche trabocchello, ovvero nelle pareti qualche 5245 1 | Mangiai pochi bocconi, tracannai un bicchier d'acqua, e fui 5246 21| cognizione di Condillac e di Tracy, li venerava come sommi 5247 4 | dica di si, badate che vi tradirà».~Non sono veramente certo 5248 33| il quale fosse capace di tradire, sarebbe anche capace di 5249 33| Ma giuri prima di non tradirmi.»~«Eh, per giurare di non 5250 33| tradirvi, lo posso: non ho mai tradito alcuno.»~«Dice dunque davvero, 5251 50| Michele, dov'ella dev'essere tradotta.»~Il custode de' Piombi 5252 53| ignoro ove questi fosse stato tradotto. Nove o dieci sbirri sedeano 5253 31| volea quindi ch'io gliel traducessi e commentassi. E dicea:~« 5254 31| pseudo-versione, mi pregava di tradurle il periodo parola per parola, 5255 56| consolazione ch'io indi traea, diminuiva persino i miei 5256 91| tutti pallidi, smunti, traenti con fatica i loro ferri!~ 5257 90| e la mia religiosità ne traeva grande profitto; o, se questo 5258 19| posto in sua vece, ed ei fu trafugato. V'era nella strada una 5259 41| indebolisca il mio spirito e mi tragga ad ascoltare le tue prediche...» 5260 37| convincano quell'infelice! che lo traggano a benedirti e ad imparare 5261 34| daranno le tue, a quel che già traggo dalla tua prima!»~E lessi 5262 13| serii: se una nobile verità traluce loro, sono capaci di applaudirla 5263 15| il vero, né lasciarglielo tralucere! La mia foggiata serenità 5264 49| obbedire ripugnando?»~Il trambusto nella casa del custode era 5265 23| aveva esagerato loro le trame dei Milanesi e del resto 5266 34| schietta e nobile.~Il sole tramontava; era l'ora della mia preghiera. 5267 16| questi voti potei veramente tranquillarmi.~ ~ 5268 14| avere un aspetto sereno che tranquillasse il mio povero padre.~Allorché 5269 76| dicevi: Si possibile est. transeat a me calix iste! Perdona 5270 45| altro. «Ebbene» diceva io «transigiamo, scrivi pur lettere, ma 5271 33| sarei gonzo da lasciarmeli trar fuori. Continuate.»~«Perdoni, 5272 90| dir troppo, a me pareva di trarnelo, e sommo era il conforto 5273 41| malevolenza, e col solo scopo di trarvi a più serii soggetti di 5274 91| un mal esempio le avea trascinate al delitto! - Mi suona ancora 5275 22| belle sere nell'autunno trascorso: non m'imbattei in alcuno 5276 49| che non siasi conceduto di traslocarci in salvo dal fuoco? E se 5277 38| era più o meno debolmente trasparsa a tutti coloro che coi lumi 5278 88| Oroboni e poi da Villa.~Io trasportai il mio letto al luogo medesimo 5279 7 | braccia, ed è indicibile il trasporto con cui mi colmava di carezze. 5280 79| capi del nostro corridoio, trasportossi altrove, e le stanze di 5281 27| scriveva in gergo, cioè con trasposizioni di lettere ed abbreviazioni, 5282 41| amiamo. Ci scriveremo per trastullare ciascuno se stesso, mettendo 5283 55| amico. Uno sbirro c'incatenò trasversalmente la mano destra ed il piede 5284 59| mancherò mai. Sono obbligato a trattare tutti i prigionieri senza 5285 59| condannati, di non costringerlo a trattarmi duramente.~Prese poscia 5286 39| fine.~La mia tesi non potea trattarsi in breve, e fu soggetto 5287 73| sapere come io dovessi essere trattato. Si rispose che non mi ponessero 5288 49| sofferto; ed or che non si trattava più di bruciare, m'increbbe 5289 29| della fanciulla, e tornò a trattenersi lungamente con me.~Mi diceva: « 5290 92| più compita educazione. Ci trattò sempre con tutti i riguardi.~ 5291 75| provveduti dalla cucina del trattore delle carceri, il fossimo 5292 22| de' miei conoscenti.~Si traversa la piazzetta... E su quella 5293 93| viaggio fosse proseguito.~Traversammo l'Austria e la Stiria, ed 5294 8 | conversare col mutolino. Traversando quel cortile, vidi quel 5295 23| il carceriere. Dopo aver traversato parecchi ànditi e parecchie 5296 65| discendeva una scala, si traversava un ampio cortile, e s'andava 5297 22| figura di servitori, fossero travestiti) ch'io era nelle mani della 5298 99| ecc.~Questo carabiniere travestito era d'amabile umore, e mi 5299 57| ch'era diroccata. Circa trecento condannati, per lo più ladri 5300 23| i due figliuoli, uno di tredici, l'altro di dieci. Si ritiravano 5301 96| mi porse da bere con mano tremante. Quel tremito mi ricordò 5302 73| disposizione al deliquio. Mi tremavano le gambe, e stentava a trarre 5303 70| 70-~ ~Gli confidai la tremenda melanconia ch'io avea provato, 5304 24| infelice ed arrabbiato è tremendamente ingegnoso a calunniare i 5305 26| piombo, il cui riverbero era tremendo, io soffocava. Io non avea 5306 49| altrui la mia viltà, ma tremerò. Se non che... non è egli 5307 49| come se non si sentissero tremiti, e sentirli? Non è egli 5308 6 | mente, ed un soggetto di tremore, era per me soavissima cosa. 5309 11| innamorato; e sì ch'io n'avea trentuno, che non è più l'età dei 5310 22| del Doge, ove ora sono i tribunali. Passai sotto quei cari 5311 16| religiosi. Pareami d'aver trionfato d'ogni debolezza, e di non 5312 7 | altre volte la tirannia trionfava, ed io indispettito stupiva 5313 3 | momento, che la religione trionfò del mio cuore, ed all'amor 5314 44| anno antecedente. Parecchie tristi memorie mi ricorrevano inoltre 5315 94| e per me. Vi pernottammo tristissimi entrambi. Io era agitato 5316 73| cose del mondo, non erano trivialità: aveano l'impronta d'un 5317 31| con più fede.»~E talvolta troncando ad un tratto un ragionamento 5318 91| in mano, e disse con voci tronche, forse temendo di produrci 5319 | troppa 5320 50| società ed i libri, non trovando che amici egregi, e lusinghevole 5321 2 | vecchi io m'era commosso, trovandoli notabilmente più aggravati 5322 74| esser meno colpito di me, trovandomi cosl deperito com'io era: 5323 30| per accadere, desolato di trovarla (non sapea per quale incanto) 5324 50| affezionato a me, - il piacere di trovarmi, dopo tanti mesi di reclusione, 5325 4 | All'alba tornarono, e mi trovarono sereno e cordialmente scherzoso.~« 5326 47| in quale agitazione io mi trovassi tutto quel , e la notte 5327 91| forse non li avremmo più trovati sulla terra ci accorò tanto, 5328 56| che quella compassione che trovavamo in Italia dovesse cessare 5329 52| erano Canova e Rezia, che trovavansi insieme, il primo condannato 5330 42| vado, ritornerà forse, e troverà la prigione vota, o se vi 5331 60| mi movessero contro per trucidarmi, e afferrai la lunga catena 5332 13| No.»~«Forse accusato di truffa? Intendo accusato falsamente 5333 88| sulle grucce.~Ebbi parecchi tumori glandulari dolorosissimi. 5334 | tuoi 5335 56| ci seguisti in mezzo alla turba; e poi, quando la nostra 5336 42| nel rapido istante del suo turbamento saltò sul letto, ad onta 5337 30| suoi più amorevoli sguardi, turbandomi, m'empieano di salutare 5338 50| chi vi sia.»~Ed andossene turbato, e guardandomi con atti 5339 29| un tempo mi piaceva e mi turbava.~Sia ringraziato il Cielo 5340 17| ragiona più: avvolta fra un turbine irresistibile d'idee esagerate, 5341 16| mai sulla terra. Che mi turbò? La vista d'un amico infelice; 5342 58| avea militato contro a' Turchi sotto il general Laudon 5343 39| una buona lezione sulla turpitudine dell'insolenza.~«Bella tentazione!» 5344 99| finalmente mi fu data, e ogni tutela di carabinieri cessò. Oh 5345 76| vita disse ancora, baciando u n crocefisso che Kral gli 5346 | Ubi 5347 68| mi stanno in faccia, agli uccelli che volano.»~«Der Teufel! 5348 8 | Perché?»~«Qualch'altro grosso uccello è stato preso, e questa 5349 9 | un suo nemico, si vendicò uccidendogli il figlio, il più bel fanciullo 5350 26| gli uomini e le zanzare t'uccidessero anche per furore e senza 5351 11| biasimarmi s'io m'inteneriva udendola, s'io l'ascoltava con venerazione, 5352 91| Versai ancora una lagrima udendolo.~Alle ore dieci le donne 5353 63| e salutando l'amico, ed udendone le care parole, sentiva 5354 72| arrampicatosi alla finestra, ci udì e distinse la voce mia. 5355 91| sottintendente fino alla camera d'udienza.~ trovammo il direttore 5356 74| Tuttavia il vederci, I'udirci, l'essere finalmente indivisi 5357 11| sì sublime! Il vederla, l'udirla, il parlarle, mi arricchisce 5358 87| ella non avesse la forza d'udirsi annunziare una dura necessità. 5359 81| sentinella, in guisa che udissimo: «Da sind meine Söhne! ( 5360 99| suo teneva a Chieri; ma udita la mia felicità, s'affrettò 5361 56| serrava intorno a noi, ed udivamo parole di compianto che 5362 91| compagni di sventura che udivano la messa sulla tribuna dell' 5363 98| a sé» soggiuns'egli «non udrà forse più mai parlare questa 5364 3 | padre e della madre allorché udrebbero il mio arresto, mi si pingea 5365 77| e mi lasciasse il dolce uffizio di temperare quelli di quest' 5366 38| di sé, operando coi mezzi umanamente più deboli quella diffusione. 5367 45| all'uomo ed esperto degli umani dolori!~In quelle orrende 5368 86| fomenti ora asciutti, or umidi, tutto fu tentato dal medico. 5369 9 | di Dio.»~Accanto a queste umili parole erano le più violente 5370 41| proprio, ma lo feci. Chi s'umilia senza bassi fini, non si 5371 17| rarissimo che sia presumibile d'umiliare con essa un malvagio e di 5372 58| padrone, stimai opportuno d'umiliarlo, dicendogli imperiosamente, 5373 47| m'avea tolto le forze per umiliarmi; ella me le rendea perché 5374 27| uomo bisogno di sforzo per umiliarsi sinceramente? per ravvisarsi 5375 70| perdonargli di cuore i suoi mali umori, e prega per lui!».~Le sue 5376 | une 5377 88| cioè un'apertura al muro ed unendo la nostra antica tanai a 5378 19| riconoscermi; mia sorella s'unì a lui per opprimermi. Il 5379 72| entrambi per essere eternamente uniti nella felicità, come lo 5380 45| parole, ma invocando Dio! Dio unito all'uomo ed esperto degli 5381 77| doti di mente e di cuore si univano per rendermelo caro.~Io 5382 78| raccontava per rammemorarmi l'universalità della sventura, ed i buoni 5383 | unum 5384 88| chicchera di brodo con torlo d'uovo sbattuto. E quando fu passato 5385 20| talvolta la scuso come urbanità necessaria, onesto timore 5386 96| viglietto e sembrommi avere urlato sotto il bastone.~Tutte 5387 81| baciandola. La fanciulla urlava, e lo inondava di lagrime. 5388 87| prova, in soffrire senza urli questi strazi. Mi si proporrebbe 5389 13| gridò il caporione con urlo stentoreo «questa volta 5390 36| Temendo quindi d'aver troppo urtate le mie opinioni, tornava 5391 47| Ovvero l'indulgenza sarebbesi usata ai soli primi, perché arrestati 5392 18| verità, non molto forti! Uscendo di quella cameraccia, voltai 5393 50| Sciagurato! tu sei perduto».~Uscimmo da una porta che mettea 5394 62| dello schioppo, ora all'uscio d'Oroboni, ora al mio. Non 5395 86| d'autunno gli piacque d'uscir meco per respirare un poco 5396 7 | aprivasi loro la porta affinché uscissero a prender aria nel cortile.~ 5397 86| Intanto, già prima dell'uscita di Solera e Fortini, era 5398 60| Ignaro ancora di quei molesti usi, e delirante dalla febbre, 5399 92| era il signor Singer; m'usò attenzioni veramente amichevoli.~ 5400 19| contro Luigi XVIII, suo zio, usurpatore de' suoi diritti.~«Ma questi 5401 63| Uno era persuaso d'essere utile all'altro, e questa certezza 5402 24| autem illi per quem veniunt! Utilius est illi, si lapis molaris 5403 62| serrò talmente il cuore, che vacillai, e se il buon vecchio non 5404 63| questa in me da qualche tempo vacillava, e talora pareami affatto 5405 91| fosse in essa avvenuta.~«Vadano» proseguì «nella loro stanza; 5406 24| ut non veniant scandala; vae autem illi per quem veniunt! 5407 6 | di recitarne molte senza vagare in distrazioni e porre l' 5408 70| è tutto ciò che d'ottimo vagheggiamo sempre. Io ti dico davvero 5409 28| Tancreda, Rosilde, Eligi e Valafrido, Adello, oltre parecchi 5410 46| scriveami: «La religione non vale ad altro che ad indebolire 5411 30| contratta meco. Il ripiego valea poco: quella ragazza era 5412 52| erano amati quanto io, e valeano più di me; ma un padre ed 5413 21| avea letto Guénée ed altri valenti smascheratori di quella 5414 63| guardare altrove.~Oroboni era valentissimo a volgere la mia attenzione 5415 19| diritti, come non li faceste valere al tempo della Ristorazione?»~« 5416 32| calore della mia stanza valesse a prostrare persino le forze 5417 16| colle mie parole, che nulla valeva a rendermi un poco di calma. 5418 27| sono dovuti per quello; valgano a ricondurti verso Colui 5419 80| gusto, ad ogni pensiero non valido, si gettano e non si 5420 1 | ragionamenti filosofici nulla più valsero. M'intenerii, e piansi come 5421 55| pena di lor signori vuol valutarli non di 24 ore, ma di 12. 5422 67| Eseleien! tutte asinate! vana grandezza! ignoranza della 5423 46| strangolato.~Capisco quanto simili vaneggiamenti debbano essere ridicoli 5424 48| né risa nella stanza; non vaneggiava né di spiriti né d'uomini 5425 46| temendo di far ridere.~Essendo vani tutti i raziocinii, tutti 5426 56| rinnegarono e credettero vantaggiarsi ripetendo improperii contro 5427 93| coloro onde l'intesero tanto vantare.~La bruttezza di quel suolo 5428 9 | Se questa religione si vantasse d'avere una veduta chiara 5429 55| per accennarla!~Prima di varcare le Alpi, vieppiù mi si facea 5430 85| qualche mese ancora, poi dopo varii sbocchi di sangue morì.~ 5431 48| tanto più spiccavano que' vasti globi di fiamme e di fumo, 5432 58| la sua gigantesca, magra, vecchia persona; e, ad onta de' 5433 58| attribuendo quel tremito alla sua vecchiezza, un misto di pietà e di 5434 19| Mathurin fu posto in sua vece, ed ei fu trafugato. V'era 5435 77| tremava; ogni volta che vedealo star meglio, era una festa 5436 58| Maroncelli nel lasciarmi vedeami infermo, e compiangeva in 5437 34| occhi soli del quale mi vedeano, gli raccomandava mio padre, 5438 24| dalla polvere ch'ei sopra vedeavi, ch'io più non leggeva la 5439 79| con me, esso e la donna, vedendosi ivi quasi ogni giorno, aveano 5440 84| disamo gli altri; se posso vederne, non dirò molti, ma un numero 5441 56| i loro volti, e se essi vedessero me, e se potessi leggere 5442 23| parlavano alquanto forte. Vedevasi anche, al lato sinistro 5443 91| Finalmente la porta s'apre, e vediamo quel compagno essere il 5444 77| m'avrà tocco, quando mi vedrai portar via di questa stanza, 5445 58| ch'ei probabilmente non vedrebbe mai più: io compiangea in 5446 66| entrare ne' giudizi di Dio, vedremmo essere, molte volte, più 5447 15| detto: «Probabilmente non ci vedremo più in questo mondo! Separiamoci 5448 26| se, giovane come sono mi vedrò condannato al supplicio. 5449 64| tormento lo patirono con veemenza anche maggiore alcuni de' 5450 12| ispirare, in ognuno che ti vegga, la pazienza, la dolcezza, 5451 48| una sedia, ascendo; - e veggo uno de' più belli e terribili 5452 45| Il mattino, dopo lunga veglia, il cervello spossato cadeva 5453 3 | dormono ancora tranquilli, o vegliano pensando forse con dolcezza 5454 9 | uccidere un suo nemico, si vendicò uccidendogli il figlio, 5455 92| che si era ricavato dalla vendita dei bauli e de' libri; danaro 5456 79| buona caporalina ungherese, venditrice di frutta. Ella erasi invaghita 5457 92| nostri bauli erano stati venduti, ci provvedemmo di biancheria 5458 76| qual gelo ci corse per le vene, quando ci fu detto ch'ei 5459 | venendo 5460 11| particolare?~L'innocenza è veneranda, ma quanto lo è pure il 5461 56| nome di ciascuno di voi, o venerandi padri e madri di famiglia, 5462 15| guardava gli occhi di quel venerando vecchio, i suoi lineamenti, 5463 94| infelice, ch'io aveva già tempo venerato, e ch'io venerava ancora. 5464 59| fisionomica. Quante facce veneriamo perché sappiamo che appartennero 5465 23| dal tempo della Repubblica Veneta.~Ivi il carceriere prese 5466 55| mano. Quella guardia era un veneto. Mirò in volto Dario e me, 5467 29| agli ottimi caffè della~ ~Venezianina adolescente sbirra?~ ~Sarei 5468 31| grazia del suo dialetto veneziano, l'agilità del suo braccio 5469 | veniamo 5470 24| Impossibile est ut non veniant scandala; vae autem illi 5471 26| infinite, sempre andanti e venienti per la finestra e facienti 5472 | venir 5473 71| finestra o non tardava di venirvi. Ci salutavamo; e l'uno 5474 | Venite 5475 24| vae autem illi per quem veniunt! Utilius est illi, si lapis 5476 80| Questo dono d'opere ascetiche venneci impetrato nel 1825 da un 5477 31| parare col fazzoletto o col ventaglio le zanzare a sé ed a me, 5478 26| dolcezza, e, dopo pochi venti in marzo, seguì il caldo. 5479 23| giovinotto di ventiquattro o venticinque anni, più voglioso di raccontare 5480 62| presso Rovigo, giovine di ventinove anni.~Ahi, fummo tosto interrotti 5481 71| poca parte delle mie lunghe ventiquattr'ore della giornata, e non 5482 23| altro era un giovinotto di ventiquattro o venticinque anni, più 5483 | venute 5484 | venuti 5485 99| indifferente!~Pernottammo a Vercelli. Il felice giorno 17 settembre 5486 22| carrozza non andava verso porta Vercellina, e le mie speranze furono 5487 77| fossero accidentali, ma bensì vere manifestazioni sue, permesse 5488 5 | presentata la mia cartolina vergata col sangue (la quale, grazie 5489 49| fogo! il fogo. Oh Beata Vergine! oh noi perdui!».~Il freddo 5490 49| bruciare! Pensai a ciò, e mi vergognai della mia paura; stava per 5491 67| non accettare offerte, in vergognarci di mille inezie. Alle Eseleien! 5492 67| dignità sta, in gran parte, in vergognare soltanto delle male azioni!».~ 5493 32| lagnanze vicine a prorompere, e vergognava che pur fossero vicine a 5494 40| mia famiglia e de' miei veri amici. Tornerò a leggere 5495 89| a cui più non risplende verisimiglianza di grazia! Dio è veramente 5496 64| del nostro chirurgo.~«È verissimo» risposi schiettamente.~ 5497 42| avere una stanza che nel verno doveva esser buona. Ecco 5498 24| contro tanti sospetti! quanta verosimiglianza che tutto non s'intrichi 5499 | verrà 5500 | verrò 5501 44| famiglia, nelle quali io versava tutto il mio cuore. Io le 5502 39| prese il mio vino, se lo versò in un fiasco, e mettendoselo 5503 88| più soffocanti che mai, vertigini e dissenterie spasmodiche.~« 5504 | Verumtamen 5505 | verun 5506 22| agitarono brevi istanti. Mi vestii con grande celerità, e seguii 5507 56| preti in Germania sogliono vestire affatto come secolari. Era 5508 22| abbia la compiacenza di vestirmi presto per partire.~Quest' 5509 9 | con finestra avente non vetri alle imposte, ma carta, 5510 98| Stundberger m'accompagnò sino alla vettura, ove montai col brigadiere 5511 99| proseguì il viaggio. Oh come le vetture sono lente! non si giunse 5512 22| una Commissione speciale.»~Viaggiammo per posta senza fermarci, 5513 69| combatteva; ma era come un viaggiatore spossato, che mentre dice 5514 95| Duomo, al ripassare in quel viale di Loreto già mia passeggiata


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