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Francesco Petrarca
Canzoniere

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-116-

 

Pien di quella ineffabile dolcezza

che del bel viso trassen gli occhi miei

nel che volentier chiusi gli avrei

per non mirar già mai minor bellezza,

 

lassai quel ch'i 'più bramo; et òavezza

la mente a contemplar sola costei,

ch'altro non vede, et ciò che non è lei

già per antica usanza odia et disprezza.

 

In una valle chiusa d'ogni 'ntorno,

ch'è refrigerio de' sospir' miei lassi,

giunsi sol com Amor, pensoso et tardo.

 

Ivi non donne, ma fontane et sassi,

et l'imagine trovo di quel giorno

che 'l pensier mio figura, ovunque io sguardo.

 

 




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