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Francesco Petrarca
Canzoniere

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-120-

 

Quelle pietose rime in ch'io m'accorsi

di vostro ingegno et del cortese affecto,

ebben tanto vigor nel mio conspetto

che ratto a questa penna la man porsi

 

per far voi certo che gli extremi morsi

di quella ch'io con tutto 'l mondo aspetto

mai non sentì', ma pur senza sospetto

infin a l'uscio del suo albergo corsi;

 

poi tornai indietro, perch'io vidi scripto

di sopra 'l limitar che 'l tempo anchora

non era giunto al mio viver prescritto,

 

bench'io non vi legessi il né l'ora.

Dunque s'acqueti omai 'l cor vostro afflitto,

et cerchi huom degno, quando sì l'onora.

 

 




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