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Francesco Petrarca
Canzoniere

IntraText CT - Lettura del testo

  • -216-
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-216-

 

Tutto 'l piango; et poi la notte, quando

prendon riposo i miseri mortali,

trovomi in pianto, et raddoppiansi i mali:

così spendo 'l mio tempo lagrimando.

 

In tristo humor vo li occhi comsumando,

e 'l cor in doglia; et son fra li animali

l'ultimo, sì che li amorosi strali

mi tengon ad ogni or di pace in bando.

 

Lasso, che pur da l'un a l'altro sole,

et da l'una ombra a l'altra, ò già 'l più corso

di questa morte, che si chiama vita.

 

Più l'altrui fallo che 'l mi' mal mi dole:

ché Pietà viva, e 'l mio fido soccorso,

vèdem' arder nel foco, et non m'aita.

 

 




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